Il colosso dei videogame Valve si appresta a lanciare un nuovo sistema operativo basato su Linux per giocare, guardare film e ascoltare musica. La sfida a Xbox di Microsoft e Sony Playstation è lanciata. Il mondo dei videogiochi sta per assistere alla nascita di una nuova console di gioco. La notizia, in un mercato saturato da giganti come Xbox, Playstation e Wii può lasciare perplessi. Ma se a progettare lo sbarco nel settore è Valve, le cose cambiano radicalmente. Valve non è solo l’azienda che ha creato Half Life, uno dei più celebri videogiochi della storia del computer. La sua piattaforma per videogiochi Steam è infatti una vera istituzione per gli appassionati di videogame su computer. Per chi non la conoscesse, si tratta di una sorta di negozio online che consente di acquistare e gestire giochi per sistemi Windows, Mac e Linux, con numeri da capogiro: più di 2.500 titoli disponibili e oltre 50 milioni di utenti in 185 paesi nel mondo.

Non sorprende, quindi, che dalle parti di Valve siano preoccupati per la costante perdita di quote di mercato nei confronti delle console di gioco, che con le nuove funzioni dedicate a contenuti video e audio puntano a scalzare qualsiasi concorrente nella battaglia per aggiudicarsi il ruolo di “centro dell’intrattenimento” nel salotto di casa. La controffensiva di Valve parte proprio da qui, ovvero dall’idea di conquistare il locale più ambito e traslocare i giochi per computer sul televisore di casa. Per il momento i creatori di Half Life si sono limitati a presentare quello che sarà il cuore del sistema: si chiama SteamOS ed è un sistema operativo basato su Linux che Valve renderà disponibile gratuitamente per tutti i produttori che vorranno realizzare dispositivi di gioco compatibili con Steam. Secondo quanto annunciato dalla società, lo sviluppo del sistema è avvenuto in parallelo con l’adattamento di centinaia di videogiochi che sarebbero già nativamente compatibili con SteamOS.

Valve ha poi svelato il secondo “step” del programma SteamOS: la realizzazione dei primi prototipi di Steam Machine, che saranno affidati ai “volontari” che vorranno contribuire alla fase di test dei prodotti. L’obiettivo è quello di confermare le specifiche che permetteranno ai produttori di realizzare i dispositivi di gioco compatibili con il nuovo sistema.

Chi ha già una collezione di giochi acquistati su Steam, però, potrà continuare a usarli anche sulla nuova console. Nessun problema ovviamente per i titoli che dispongono di una versione per Linux, ma anche i giochi per Windows e per Mac hanno la possibilità di sbarcare sul televisore di casa senza alcun problema. Il sistema open source realizzato dagli sviluppatori Valve permette infatti di collegarsi a qualsiasi computer attraverso la rete locale, consentendo di far “girare” il videogame sul computer ma controllarlo attraverso il dispositivo SteamOS. Stando a quanto dichiarato dall’azienda, i tempi di latenza (il ritardo nella risposta ai comandi, ndr) causati dalla connessione Wi-Fi non dovrebbero rappresentare un problema, garantendo la stessa esperienza di gioco della versione tradizionale. Nelle intenzioni di Valve, la nuova incarnazione di Steam dovrebbe accrescere la dimensione di “comunità” permettendo di mettere in relazione diretta gli utenti e gli sviluppatori di giochi, permettendo così una sorta di elaborazione collettiva dei contenuti nel miglior stile open source. Se a tutto questo si aggiunge la possibilità di attingere a servizi online (per il momento non meglio specificati) per riprodurre video e musica, è facile capire perché il mondo dei videogame sia letteralmente in fibrillazione per conoscere le prossime mosse.

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