La finta tregua è finita. La sentenza Dell’Utri ha suonato la carica del Pdl, che stamani ha infilato nei lavori di luglio della Camera la discussione del ddl Alfano sulle intercettazioni. Alla faccia delle rassicurazioni date a Giorgio Napolitano che aveva invitato la maggioranza a concentrarsi sulla manovra rinviando la discussione in aula sulle intercettazioni. Il partito di Berlusconi punta dritto alla meta: approvare la legge bavaglio prima dell’estate. E passato il timore di una condanna piena a carico di Dell’Utri, il Pdl archivia l’apparente rispetto delle istituzioni, adottato nelle ultime settimane, tornando all’attacco di Gianfranco Fini. Colpevole di aver violato la regola aurea di Forza Italia ricordata proprio ieri da Dell’Utri: non parlare.
Il presidente della Camera stamani si è permesso di confidare a pochi colleghi deputati di ritenere “irragionevole” pensare di discutere entro luglio il ddl Alfano sulle intercettazioni. Neanche il tempo di smentire (o confermare) l’indiscrezione, a Fini viene recapitata la minaccia: o ti allinei o sei fuori. La firma il presidente dei deputati del Pdl, il piduista Fabrizio Cicchitto, sul giornale berlusconiano Il Foglio. Fini, scrive Cicchitto, “deve essere capace di separare il proprio ruolo politico da quello di presidente della Camera” perché “le uniche alternative sono o la sistemazione del dissenso o la separazione”.
La manovra economica non è sparita. E’ stata inserita nel calendario dei lavori della Camera per il 23 luglio. Ma secondo il premier potrebbe non servire più, considerato che ieri da San Paolo ha detto che l’Italia ha superato la crisi. Silvio Berlusconi rientrerà dalla sua missione internazionale soltanto mercoledì prossimo, oggi è in visita a Panama. E difficilmente il pensiero andrà alla crisi economica, dal paradiso fiscale per antonomasia.
Il ddl Alfano preme, è il coronamento della serie di provvedimenti a tutela esclusiva della cricca e non può più aspettare. La vuole il premier. Essere riusciti a infilarla nei lavori della Camera di luglio è il regalo che il Pdl vuol far trovare a Berlusconi al suo rientro, ora però va impacchettato e infiocchettato. Chi si mette di mezzo è un nemico e come tale va trattato. E’ toccato a Fini.
Il presidente della Camera stamani ha accolto la richiesta della maggioranza di calendarizzare la discussione del ddl limitandosi a prendere “atto dell’opinione prevalente dei gruppi”. A lavori ultimati, non pubblicamente ha commentato la scelta con un “irragionevole”. E’ bastato per scatenare il Pdl. Cicchitto prima ha detto che “è assolutamente improprio parlare di forzature”, poi ha pubblicato l’intervento su Il Foglio. “Fini deve essere capace di separare il proprio ruolo politico di minoranza all’interno del Pdl da quello di Presidente della Camera. La terza carica dello stato deve essere super partes in ogni direzione. Fini non può dare mai l’impressione di svolgere il suo ruolo istituzionale in funzione di quello di capo della minoranza interna al Pdl. Dico ciò anche con l’obiettivo della valorizzazione della sua carica”. La “minoranza” di Fini, aggiunge Cicchitto, deve allinearsi alla maggioranza. “Le uniche alternative sono o la sistemazione del dissenso in un quadro di regole, o la separazione” perché “la guerriglia logora tutti”.
Cronaca
Dell’Utri condannato per mafia
Maggioranza all’attacco: “Subito legge bavaglio”
Fini critica la decisione della maggioranza, Cicchitto lo minaccia: o ti allinei o fuori
La finta tregua è finita. La sentenza Dell’Utri ha suonato la carica del Pdl, che stamani ha infilato nei lavori di luglio della Camera la discussione del ddl Alfano sulle intercettazioni. Alla faccia delle rassicurazioni date a Giorgio Napolitano che aveva invitato la maggioranza a concentrarsi sulla manovra rinviando la discussione in aula sulle intercettazioni. Il partito di Berlusconi punta dritto alla meta: approvare la legge bavaglio prima dell’estate. E passato il timore di una condanna piena a carico di Dell’Utri, il Pdl archivia l’apparente rispetto delle istituzioni, adottato nelle ultime settimane, tornando all’attacco di Gianfranco Fini. Colpevole di aver violato la regola aurea di Forza Italia ricordata proprio ieri da Dell’Utri: non parlare.
Il presidente della Camera stamani si è permesso di confidare a pochi colleghi deputati di ritenere “irragionevole” pensare di discutere entro luglio il ddl Alfano sulle intercettazioni. Neanche il tempo di smentire (o confermare) l’indiscrezione, a Fini viene recapitata la minaccia: o ti allinei o sei fuori. La firma il presidente dei deputati del Pdl, il piduista Fabrizio Cicchitto, sul giornale berlusconiano Il Foglio. Fini, scrive Cicchitto, “deve essere capace di separare il proprio ruolo politico da quello di presidente della Camera” perché “le uniche alternative sono o la sistemazione del dissenso o la separazione”.
La manovra economica non è sparita. E’ stata inserita nel calendario dei lavori della Camera per il 23 luglio. Ma secondo il premier potrebbe non servire più, considerato che ieri da San Paolo ha detto che l’Italia ha superato la crisi. Silvio Berlusconi rientrerà dalla sua missione internazionale soltanto mercoledì prossimo, oggi è in visita a Panama. E difficilmente il pensiero andrà alla crisi economica, dal paradiso fiscale per antonomasia.
Il ddl Alfano preme, è il coronamento della serie di provvedimenti a tutela esclusiva della cricca e non può più aspettare. La vuole il premier. Essere riusciti a infilarla nei lavori della Camera di luglio è il regalo che il Pdl vuol far trovare a Berlusconi al suo rientro, ora però va impacchettato e infiocchettato. Chi si mette di mezzo è un nemico e come tale va trattato. E’ toccato a Fini.
Il presidente della Camera stamani ha accolto la richiesta della maggioranza di calendarizzare la discussione del ddl limitandosi a prendere “atto dell’opinione prevalente dei gruppi”. A lavori ultimati, non pubblicamente ha commentato la scelta con un “irragionevole”. E’ bastato per scatenare il Pdl. Cicchitto prima ha detto che “è assolutamente improprio parlare di forzature”, poi ha pubblicato l’intervento su Il Foglio. “Fini deve essere capace di separare il proprio ruolo politico di minoranza all’interno del Pdl da quello di Presidente della Camera. La terza carica dello stato deve essere super partes in ogni direzione. Fini non può dare mai l’impressione di svolgere il suo ruolo istituzionale in funzione di quello di capo della minoranza interna al Pdl. Dico ciò anche con l’obiettivo della valorizzazione della sua carica”. La “minoranza” di Fini, aggiunge Cicchitto, deve allinearsi alla maggioranza. “Le uniche alternative sono o la sistemazione del dissenso in un quadro di regole, o la separazione” perché “la guerriglia logora tutti”.
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Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".