Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Sport e Salute e la Fitp hanno presentato oggi al Foro Italico le novità per il site degli Internazionali Bnl d’Italia 2025 che tutti gli appassionati, dal 29 aprile al 18 maggio, si troveranno ad apprezzare per l’82esima edizione, una ‘nuova epoca’ del torneo capitolino, in un’atmosfera unica, all’interno di un site più grande, più bello, più funzionale e ricco di fascino. Quest’anno, infatti, il tennis per la prima volta entrerà nello Stadio dei Marmi. Il suggestivo impianto, intitolato alla leggenda Pietro Mennea, conterà tre campi, due da circa 800 spettatori ed uno da oltre 3000 posti la 'Supertennis Arena', che potrebbe avere la suggestione di abbracciare un’altra leggenda dello sport italiano, Jannik Sinner, il primo azzurro della storia a raggiungere il primo posto del ranking Atp e che proprio a Roma farà il suo ritorno alle competizioni, dopo la squalifica di tre mesi.
Per presentare il nuovo progetto con tutte le grandi novità che renderanno ancor più iconico il colpo d’occhio dello splendido parco del Foro Italico, si è tenuta la conferenza stampa alla presenza di Angelo Binaghi (Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel), Marco Mezzaroma (Presidente di Sport e Salute), Andrea Abodi (Ministro per lo Sport e i Giovani), Francesco Rocca (Presidente della Regione Lazio) e Alessandro Onorato (Assessore al Turismo, Grandi Eventi, Sport e Moda del Comune di Roma).
“Quello del Foro Italico era come se fosse un foglio bianco, e un team straordinario con l’ad Diego Nepi, alla guida, ha ridisegnato il Foro Italico del presente e del futuro. Da 10 ettari abbiamo portato il site a 20 ettari. Fino ad oggi poteva contenere circa 33 mila persone, mentre da quest'anno saranno 55 mila. Avremo 34.500 posti a sedere, ben 7500 in più del 2024. Inoltre nel 2025 avremo 21 campi (9 campi da gioco e 12 da allenamento) con 4 campi in più rispetto allo scorso anno", ha sottolineato Mezzaroma.
“Quest’anno puntiamo ad arrivare alle 400mila presenze pagarti e vorremmo superare la soglia di un miliardo di euro di impatto economico sul territorio, nel giro di due o tre anni”, ha aggiunto Binaghi che ha parlato anche di futuro, "Quinto Slam a Roma? La nostra sfida è crescere, abbiate pazienza. Noi secondi dietro il calcio e dietro i grandi Slam non ci vogliamo rimanere a vita. Come Sinner, vogliamo provare ad arrivare in vetta, questo è l'obiettivo. Siamo campioni del mondo nel tennis a squadre, abbiamo il numero uno e dobbiamo essere curiosi e legittimamente ambiziosi, accompagnati per mano dal Governo", ha proseguito il numero uno della Fitp che su Sinner ha poi detto "tre mesi sono il giusto vantaggio che un grande campione come lui doveva dare al resto del mondo. Io non lo disturbo e le uniche volte che Sinner mi chiama sta per succedere un disastro mondiale. Lui aiuta moltissimo il tennis italiano nel processo di crescita e noi lo aiutiamo a essere il campione di uno sport sano, pulito e vincente. La nostra sfida è crescere".
Mentre il ministro Abodi ha sottolineato come "il Foro Italico, è un'eredità del '900, ma da sempre è stato un luogo generoso e se prima era intermittente, oggi offre un palinsesto quotidiano. Qui si celebra lo sport in tutte le sue dimensioni. E' un luogo dell'intrattenimento in senso generale, un luogo di socialità, che diventerà molto facilmente un luogo di destinazione. E c'è ancora margine di miglioramento e non è una logica di gigantismo, ma di opportunità". Poi il ministro per lo sport ha poi concluso: "Invito tutte le altre realtà sportive a prendere la Federtennis come esempio. Non bisogna mai sovrastare o subire gli altri, ci deve essere un miglioramento che sia sistematico".
Tornando sul nuovo site, insieme al Campo Centrale, alla Grand Stand Arena e al ‘Pietrangeli’, la SuperTennis Arena rappresenterà, dunque, uno dei quattro show court del torneo. In totale ci saranno 9 campi da gioco e 12 campi per gli allenamenti dei campioni e delle campionesse attesi al via; menzione speciale, tra quelli riservati alla preparazione, per i due allestiti lungo il Tevere, all’ombra del Ponte della Musica. Il pubblico, che per la prima volta potrà accedere all’impianto direttamente dal suggestivo Viale dell’Impero, che unisce l’Obelisco alla Fontana della Sfera, beneficerà anche di un Fan Village totalmente rinnovato, con spazi e facilities che contribuiranno a rendere indimenticabile l’experience-IBI in questo 2025. La zona delle piscine, riservata anche quest’anno ai giocatori e alle loro squadre, sarà nuovamente collegata al Centrale attraverso quella suggestiva passerella rappresentata dal ponte sospeso. Il progetto e le ‘rivoluzionarie’ novità del site -che passa così da 12 a 20 ettari per soddisfare la sempre più crescente voglia di tennis - rappresentano un doveroso omaggio della città e degli organizzatori per gli storici risultati che i campioni azzurri hanno raccolto nelle ultime stagioni.
Gisella Ruccia
Videoblogger
Politica - 22 Luglio 2010
Tutte le donne (assunte) del sen.re Malan
La notizia era già nota da un anno, ma Dagospia pochi giorni addietro ha disseppellito questa chiacchierata storia del biondo senatore PDL, Lucio Malan, ex militante della pattuglia padana. Lo conoscevamo già per le sue eccelse doti di “pianista parlamentare”, per le sue eroiche guerriglie in Senato durante il governo Prodi per la sua suprema genialata battezzata “Lodo Malan” ad uso e consumo del premier , per le sue sanguigne crociate a favore del ripristino dell’immunità parlamentare e del vetusto articolo 68 della Costituzione , per la sua impetuosa battaglia pro telemarketing selvaggio , per il mail-bombing ad opera della consorte al fine di vendere una sua proprietà immobiliare: non dal domicilio dei coniugi Malan, ma dagli uffici del Senato .Eh sì, perchè, come ha rivangato Dagospia, la seconda moglie siciliana del senatore Malan è stata assunta anni fa come “segretario particolare”: secondo il magazine di D’Agostino, la signora Malan ,”dopo le elezioni del 2006, è rimasta a spasso, quindi l’efficiente senatore l’ha contrattualizzata come sua segretaria. Visto che c’era, anche insieme alla sua nipote di primo grado, tale Ilenia T., anch’essa segretaria presso il suo ufficio al Senato insieme alla zia Maria T.. Attenzione però, solo per una ‘razionalizzazione delle risorse lavorative’, mica si vorrà pensare al nepotismo…”.
Giuseppe Cruciani e Luca Telese colgono la palla al balzo e intervistano nella trasmissione radiofonica “La Zanzara” questo politico tutto famiglia e scranno, che, nella furia parolaia di giustificazioni, azzarda addirittura un ardito paragone con John Kennedy e la sua nomina del fratello a Ministro della Giustizia.
Perla malaniana ad imperitura memoria: “E’ la prima volta che la mia segreteria ha questa grande fama, forse anche perchè entrambe le persone di cui parliamo sono delle belle ragazze”.
Della serie: più belle che raccomandate.
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Roma, 11 mar. (Adnkronos) - Sport e Salute e la Fitp hanno presentato oggi al Foro Italico le novità per il site degli Internazionali Bnl d’Italia 2025 che tutti gli appassionati, dal 29 aprile al 18 maggio, si troveranno ad apprezzare per l’82esima edizione, una ‘nuova epoca’ del torneo capitolino, in un’atmosfera unica, all’interno di un site più grande, più bello, più funzionale e ricco di fascino. Quest’anno, infatti, il tennis per la prima volta entrerà nello Stadio dei Marmi. Il suggestivo impianto, intitolato alla leggenda Pietro Mennea, conterà tre campi, due da circa 800 spettatori ed uno da oltre 3000 posti la 'Supertennis Arena', che potrebbe avere la suggestione di abbracciare un’altra leggenda dello sport italiano, Jannik Sinner, il primo azzurro della storia a raggiungere il primo posto del ranking Atp e che proprio a Roma farà il suo ritorno alle competizioni, dopo la squalifica di tre mesi.
Per presentare il nuovo progetto con tutte le grandi novità che renderanno ancor più iconico il colpo d’occhio dello splendido parco del Foro Italico, si è tenuta la conferenza stampa alla presenza di Angelo Binaghi (Presidente della Federazione Italiana Tennis e Padel), Marco Mezzaroma (Presidente di Sport e Salute), Andrea Abodi (Ministro per lo Sport e i Giovani), Francesco Rocca (Presidente della Regione Lazio) e Alessandro Onorato (Assessore al Turismo, Grandi Eventi, Sport e Moda del Comune di Roma).
“Quello del Foro Italico era come se fosse un foglio bianco, e un team straordinario con l’ad Diego Nepi, alla guida, ha ridisegnato il Foro Italico del presente e del futuro. Da 10 ettari abbiamo portato il site a 20 ettari. Fino ad oggi poteva contenere circa 33 mila persone, mentre da quest'anno saranno 55 mila. Avremo 34.500 posti a sedere, ben 7500 in più del 2024. Inoltre nel 2025 avremo 21 campi (9 campi da gioco e 12 da allenamento) con 4 campi in più rispetto allo scorso anno", ha sottolineato Mezzaroma.
“Quest’anno puntiamo ad arrivare alle 400mila presenze pagarti e vorremmo superare la soglia di un miliardo di euro di impatto economico sul territorio, nel giro di due o tre anni”, ha aggiunto Binaghi che ha parlato anche di futuro, "Quinto Slam a Roma? La nostra sfida è crescere, abbiate pazienza. Noi secondi dietro il calcio e dietro i grandi Slam non ci vogliamo rimanere a vita. Come Sinner, vogliamo provare ad arrivare in vetta, questo è l'obiettivo. Siamo campioni del mondo nel tennis a squadre, abbiamo il numero uno e dobbiamo essere curiosi e legittimamente ambiziosi, accompagnati per mano dal Governo", ha proseguito il numero uno della Fitp che su Sinner ha poi detto "tre mesi sono il giusto vantaggio che un grande campione come lui doveva dare al resto del mondo. Io non lo disturbo e le uniche volte che Sinner mi chiama sta per succedere un disastro mondiale. Lui aiuta moltissimo il tennis italiano nel processo di crescita e noi lo aiutiamo a essere il campione di uno sport sano, pulito e vincente. La nostra sfida è crescere".
Mentre il ministro Abodi ha sottolineato come "il Foro Italico, è un'eredità del '900, ma da sempre è stato un luogo generoso e se prima era intermittente, oggi offre un palinsesto quotidiano. Qui si celebra lo sport in tutte le sue dimensioni. E' un luogo dell'intrattenimento in senso generale, un luogo di socialità, che diventerà molto facilmente un luogo di destinazione. E c'è ancora margine di miglioramento e non è una logica di gigantismo, ma di opportunità". Poi il ministro per lo sport ha poi concluso: "Invito tutte le altre realtà sportive a prendere la Federtennis come esempio. Non bisogna mai sovrastare o subire gli altri, ci deve essere un miglioramento che sia sistematico".
Tornando sul nuovo site, insieme al Campo Centrale, alla Grand Stand Arena e al ‘Pietrangeli’, la SuperTennis Arena rappresenterà, dunque, uno dei quattro show court del torneo. In totale ci saranno 9 campi da gioco e 12 campi per gli allenamenti dei campioni e delle campionesse attesi al via; menzione speciale, tra quelli riservati alla preparazione, per i due allestiti lungo il Tevere, all’ombra del Ponte della Musica. Il pubblico, che per la prima volta potrà accedere all’impianto direttamente dal suggestivo Viale dell’Impero, che unisce l’Obelisco alla Fontana della Sfera, beneficerà anche di un Fan Village totalmente rinnovato, con spazi e facilities che contribuiranno a rendere indimenticabile l’experience-IBI in questo 2025. La zona delle piscine, riservata anche quest’anno ai giocatori e alle loro squadre, sarà nuovamente collegata al Centrale attraverso quella suggestiva passerella rappresentata dal ponte sospeso. Il progetto e le ‘rivoluzionarie’ novità del site -che passa così da 12 a 20 ettari per soddisfare la sempre più crescente voglia di tennis - rappresentano un doveroso omaggio della città e degli organizzatori per gli storici risultati che i campioni azzurri hanno raccolto nelle ultime stagioni.
Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) - Sono oltre un milione i pazienti ad alto rischio di malattia cardiovascolare in Italia. In 8 casi su 10, non raggiungono gli obiettivi di sicurezza in base alle linee guida internazionali. In questo contesto, va superata "la dicotomia tra prevenzione primaria e prevenzione secondaria: il termine prevenzione primaria implicita una falsa idea di basso rischio cardiovascolare e quindi in una certa tranquillizzazione dei soggetti, anche purtroppo di coloro che, pur non avendo ricevuto danni, hanno più o meno lo stesso rischio di chi li ha già ricevuti". Lo ha detto Pasquale Perrone Filardi, professore presso il dipartimento di Scienze biomediche avanzate, università Federico II di Napoli, intervenendo a 'Voices for Silencing', incontro promosso da Novartis a Milano, il 7-8 marzo, dedicato ai cardiologi e focalizzato sul tema della gestione del paziente a rischio cardiovascolare.
"In termini di prevenzione noi medici, siamo soprattutto focalizzati su soggetti che hanno già subito un evento cardiovascolare ischemico acuto, possa essere stato un infarto miocardico o ictus ischemico. Viceversa - continua Filardi - esiste una larghissima e anche più numerosa fetta di popolazione che è a rischio molto alto e non ha mai subito fortunatamente un evento cardiovascolare acuto. La sfida per la prevenzione del domani e già dell'oggi, è quella di intervenire su questo bacino di soggetti che conosciamo già, grazie alle linee guida europee sulla prevenzione. Sono soggetti ben identificati per gruppi di popolazione in relazione alla presenza, per esempio delle patologie ischemiche, sia coronariche sia carotidee sia dei vasi arteriosi periferici, ma che non hanno ancora generato eventi acuti. Questi pazienti oggi li dobbiamo e li possiamo, anche in regime di rimborsabilità, trattare al meglio possibile per il contenimento del rischio lipidico e non solo. Questo è, per la nostra attività di cardiologi, l'argomento oggi centrale per la futura strategia di prevenzione cardiovascolare".
Diffondere la cultura della prevenzione delle patologie cardiovascolari, che ogni anno causano in Italia oltre 224 mila decessi, è anche l’idea di Fabrizio Oliva, presidente Anmco, Associazione nazionale medici cardiologi ospedalieri, direttore Cardiologia 1 - Emodinamica ospedale Niguarda di Milano. "Dobbiamo parlare in generale di prevenzione, non primaria e secondaria, targettizzata su quello che è il profilo di rischio del paziente - rimarca Oliva - Esistono diversi strumenti che possiamo utilizzare, dagli incontri in cui discutere di quelle che sono le indicazioni delle linee guida, agli audit, alla ricerca osservazionale che vede i singoli sperimentatori e le strutture direttamente protagonisti”. Inoltre, ci sono “le nuove tecnologie, per esempio le app, che possono dare degli alert sia ai cardiologi, sia ai medici sia ai pazienti, sul non raggiungimento dei target e sulle misure che possono essere prese per invece cercare di raggiungerli".
Esiste però ancora un gap tra le raccomandazioni delle linee guida e la gestione reale dei pazienti: "Abbiamo migliorato la situazione - osserva Oliva - C'è una percentuale maggiore di soggetti a target, è aumentato l'utilizzo dell'associazione statine e ezetimibe, ma ancora più del 40% di pazienti nel mondo reale non sono a target, necessitano delle cure di terzo livello ed è importante applicarle".
A proposito di linee guida, Alberico Catapano, direttore di Sisa, Centro per lo studio, prevenzione e terapia della aterosclerosi, della Società italiana di aterosclerosi e professore di Farmacologia all'università degli Studi di Milano, avverte: "Va aggiornata la possibilità per i medici di raggiungere gli obiettivi dettati dalle linee guida, attraverso l’educazione, che spesso manca sia nei medici di medicina generale sia in quelli di specialità, e attraverso un continuo dialogo con le autorità per garantire accesso ai farmaci innovativi utili per raggiungere i goal terapeutici". Le linee guide sono "punti di riferimento su come ottimizzare la pratica clinica e hanno uno sguardo al futuro - specifica Catapano - Quando vengono realizzate e pubblicate hanno dei suggerimenti non semplici da raggiungere. Suggeriscono sempre di guardare il rischio cardiovascolare e per quanto riguarda le dislipidemie, i soggetti ad altissimo rischio, hanno un goal di Ldl inferiore ai 55 mg/decilitro e di 70 per i soggetti ad alto rischio. Siamo distanti. La comunità scientifica deve cominciare ad applicare e avere i mezzi per poter arrivare a questi obiettivi terapeutici che non sempre sono raggiungibili con i farmaci di vecchio stampo e correntemente in uso".
Nelle malattie cardiovascolari la prevenzione resta un punto di partenza essenziale. "Oggi abbiamo a disposizione dei test diagnostici che possono sicuramente aiutare nel prevenire e riconoscere il rischio di una malattia cardiovascolare - sottolinea Maria Rosaria Di Somma, consigliere delegato relazioni esterne Aisc, Associazione italiana scompensati cardiaci - Come il test lp(a)", della lipoporteina "che salva la vita perché, potendo conoscere in anticipo" il rischio di malattia cardiovascolare "si possono mettere a disposizione tutti i mezzi che ha la medicina. Il paziente colpito da malattia cardiovascolare vive anche un disagio psicologico. Il dialogo tra medico e paziente è essenziale - sottolinea Di Somma - è un valore enorme nell’aiutare il paziente a essere aderenti alla terapia, a seguire e riconoscere i sintomi, a riconoscere anche le fasi acute e quindi a capire quando doversi rivolgere al pronto soccorso. C'è però un cambiamento di cultura - conclude - Oggi le associazioni di pazienti partecipano ai processi decisionali sia del ministero della Salute sia dell’Agenzia italiana del farmaco (Aifa). Un passo importante perché si procede nella direzione di testare la soddisfazione del paziente che poi è il centro del sistema sanitario e dell'assistenza sanitaria".
Roma, 11 mar. (Adnkronos Salute) - In Italia le malattie cardiovascolari causano più di 224 mila decessi in un anno, circa 600 al giorno. Per ridurre l’incidenza delle malattie cardiovascolari e migliorare la salute collettiva, è necessario "educare a tutti i livelli, partendo proprio dalle scuole. Anche i bambini", fin da piccoli, "devono essere educati al concetto di essere responsabili della propria salute". Lo ha detto Emanuela Folco, presidente di Fondazione italiana per il cuore (Fipc) partecipando all’evento dedicato ai cardiologi 'Voices for Silencing', organizzato da Novartis a Milano, il 7-8 marzo sottolineando che "la missione della Fondazione italiana per il cuore è quella di fare una divulgazione rivolta a tutta la popolazione proprio per cercare, nel limite del possibile, che le persone diventino pazienti il più tardi possibile. Il nostro scopo è quello di fare alfabetizzazione sanitaria che ha un ruolo ben preciso nel cammino di salute di ciascuno di noi. Con le nostre campagne e le nostre attività, cerchiamo di educare la persona ad essere responsabile della propria salute, a fare scelte consapevoli a beneficio non solo della propria salute, ma anche della ricaduta sociale sulla società e sul sistema sanitario nazionale".
Le malattie cardio cerebro vascolari sono la prima causa di morte, di ospedalizzazione e di disabilità. "L'obiettivo principale dell'intergruppo è quello di enfatizzare la richiesta al ministero della Salute di un tavolo pratico in cui si parli delle malattie cardiovascolari nel piano nazionale", spiega la senatrice Elena Murelli, membro X Commissione Affari sociali, sanità, lavoro pubblico e privato, previdenza sociale del Senato, presidente intergruppo Malattie cardio, cerebro e vascolari. "A inizio legislatura - chiarisce -abbiamo aperto l'intergruppo con l'intento di andare a sottolineare sempre di più quelle che sono le necessità dei pazienti. Il Comitato tecnico scientifico è formato da esperti del settore e da associazioni di pazienti", che sono i primi a "criticarci in modo costruttivo anche sulle problematiche che affrontano quotidianamente, dalla diagnosi alla cura all'aderenza delle terapie. Il tavolo ha quindi l'obiettivo di andare a enfatizzare sempre di più le tematiche relative alle singole patologie sulle malattie cardiovascolari", in sede ministeriale. Le istituzioni hanno un ruolo fondamentale per promuovere un cambiamento culturale che consideri i benefici a lungo termine dei trattamenti.
"Ci deve essere però una collaborazione fra tutti gli stakeholders - evidenzia Murelli - Al tavolo dell’intergruppo abbiamo messo gli esperti scientifici, le aziende farmaceutiche, le associazioni dei pazienti. Lato legislatore, raccogliamo quelle che sono le richieste, le informazioni per poi capire quali sono le problematiche e cercare di risolverle all'interno del sistema sanitario". Sull’accesso alle terapie, per esempio, "c'è troppa disomogeneità all'interno del territorio nazionale", osserva.
La ricerca di quei fattori di rischio cardiovascolare è fondamentale per ridurne l’impatto di queste patologie sulla popolazione e sul servizio sanitario nazionale. "Novartis investe ogni anno, in ricerca e sviluppo, circa 60 milioni di euro con un numero di studi clinici pari a circa 200 ogni anno - ricorda Paola Coco, Chief Scientific Officer and Medical Affairs Head Novartis - Ci siamo focalizzati su 4 aree terapeutiche fondamentali: l'area cardiovascolare, l'area oncologica, l'area delle neuroscienze e l'area dell’immunologia. In queste 4 aree - precisa - stiamo cercando, attraverso piattaforme tecnologiche innovative che si affiancano alle piattaforme più convenzionali, di andare a individuare dei trattamenti sempre più personalizzati per il paziente. In particolare, le terapie cellulari, le terapie geniche, le terapie a base di Rna e le terapie con i radioligandi. Nell'area cardiovascolare è importante il nostro contributo nella ricerca di quei fattori di rischio che concorrono alle patologie che rappresentano ad oggi una delle principali cause di morte e di morbidità", come ad esempio "gli alti livelli di lipoproteina-a. Abbiamo anche recentemente avuto delle importanti acquisizioni di altre aziende. L'idea - conclude - è proprio quella di espandere la leadership in area cardiovascolare anche su altre patologie, come per esempio la prevenzione dell’embolia diffusa e dell'ictus in pazienti con fibrillazione atriale".
Roma, 11 mar. (Adnkronos) - “Mi dedicherò molto alle staff house, le case per i lavoratori. Così da fornire un aiuto agli imprenditori, perché comunque pagare la casa ai propri dipendenti stagionali comporta un costo, e al contempo dare la possibilità ai giovani di rinnamorarsi del turismo, anche perché la casa è un componente importante per la qualità della vita di ciascuno di noi”. Lo afferma il ministro del Turismo, Daniela Santanchè, intervenendo alla quarta edizione di Letexpo – Logistics eco transport, a Verona.
Verona, 11 mar. (Adnkronos) - "Un paese come l’Italia deve leggere dove andrà il mondo. Vederlo prima per poter fare investimenti che ti permettano di essere resilienti nel cambiamento, ma anche di approfittare dei nuovi scenari. Oggi il cambiamento, ad esempio sul mercato americano, che ci potrebbe essere con l'inserimento dei dazi, chiuderà delle porte, ma ne aprirà delle altre. Bisogna capire come il continente sarà in grado di reggere". Così Edoardo Rixi, vice ministro delle infrastrutture e dei trasporti, è intervenuto nella giornata inaugurale di LetExpo, la fiera di riferimento per i trasporti, la logistica, i servizi alle imprese e la sostenibilità, promossa da Alis in collaborazione con Veronafiere. Un evento, in programma fino al 14 marzo, diventato punto di riferimento della filiera, con un focus sulle attuali dinamiche geopolitiche e sulla sostenibilità ambientale, economica e sociale.
"I porti italiani nel 2024 hanno registrato una crescita di container di oltre il 4% rispetto a ipotesi che erano invece di recessione – aggiunge Rixi – Questo significa che la merce è come un fiume: se si mettono barriere, passa da altre parti. Quello che dobbiamo fare è uniformare i linguaggi tra i sistemi di trasporto, renderli resilienti perché i cambiamenti geopolitici impongono anche una capacità di cyber security sui sistemi logistici sensibili. Deve poi crescere anche la capacità di relazionarsi con Paesi che magari fino a ieri non si ritenevano utili. Ad esempio la Turchia, che nei prossimi anni vedrà un incremento dei corridoi tra il sud est asiatico e l’Europa dopo le tensioni create nel Canale di Panama e nel Mar Rosso”.
Verona, 11 mar. (Adnkronos) - "La partecipazione al Transport Logistics di Monaco è uno dei principali risultati del patto che abbiamo promosso come Autorità di Sistema ormai qualche anno fa e che ha avuto la benedizione della Regione del Veneto, che coinvolge tutte i nodi infrastrutturali del Veneto: porti, interporti, aeroporti e autostrade”, ha spiegato Fulvio Lino Di Blasio, presidente dell’Autorità portuale di Venezia e Chioggia, durante l’evento di presentazione “la logistica veneta al Transport Logistics di Monaco” tenutosi nella giornata di inaugurazione di LetExpo, la fiera promossa da Alis e dedicata a trasporti e logistica sostenibili.
“Questo significa che abbiamo compreso la lezione: presentarsi sul palcoscenico internazionale come un unico sistema veneto, che offre tutte le possibilità di trasporto, di operazioni, di spedizioni nella regione, che è una delle più votate all’import-export a livello europeo e che è vincente - spiega Di Blasio - Monaco è un terreno in cui come Autorità di Sistema siamo presenti con Assoporti, ma in questo caso abbiamo deciso di essere presenti proprio come Regione e, quindi, promuovere tutto l'asset infrastrutturale e tutta l'offerta ai clienti che hanno bisogno di un livello di servizi, un livello di innovazione e un livello di integrazione delle infrastrutture che sono presenti sul territorio”.
“Pertanto, il valore aggiunto è quello di mostrarsi uniti per offrire soluzioni comuni nel rispetto della competizione che c'è su alcuni settori. Noi guardiamo alle cose che ci uniscono, come il livello di efficienza, la sostenibilità, la digitalizzazione e la lotta alla riduzione delle emissioni. Una serie di politiche che sono una derivazione di quelle comunitarie, ma che trovano in Veneto la possibilità di essere affrontate in modo congiunto”, conclude.
Roma, 11 mar. (Adnkronos) - "Da parte del governo, guidato da Giorgia Meloni, c'è la volontà di innestare un sistema di export che abbia non solo le caratteristiche qualitative intrinseche dei nostri prodotti, ma anche la capacità dei nostri operatori di abbattere i costi". Lo ha detto il ministro dell’Agricoltura, Francesco Lollobrigida, in un video messaggio inviato in occasione dell’inaugurazione di LetExpo a Verona, sottolineando che questo “è quello che è avvenuto in molte aree europee, che partivano dietro di noi in termini di infrastrutture e che nel tempo hanno raggiunto dei risultati da lì. In Italia non si è lavorato sempre con una visione strategica, il sistema dei mercati, il sistema degli interporti, la capacità di dialogo spesso limitata tra istituzioni e operatori del sistema è stato un dato non sempre capace di raggiungere il massimo dell'efficienza”.
Per questo, ha proseguito il ministro, "incontri come quello organizzato da Alis tendono ovviamente a mettere in condizione di avere un forum permanente di dialogo che ogni anno si confronta, che ogni anno fa dei passi avanti, costringendo anche tutti quelli che a volte hanno agito in maniera scoordinata a riflettere insieme".
E ha concluso: "Oggi questo governo vuole coadiuvare il mondo dell'impresa per un dialogo finalizzato ad aumentare il nostro export, l'efficienza di un sistema che deve rispondere alle grandi capacità del nostro sistema imprenditoriale”.