‘Mi sono sposato a mia insaputa’. Sembra una citazione a Claudio Scajola quella usata da Massimo Giletti per ilfattoquotidiano.it . Potrebbe essere uno scoop da cronaca rosa la notizia del matrimonio di uno dei più famosi conduttori della Rai, se non fosse che il tono della voce è angosciato. Quando lo contattiamo Giletti ha un moto di sopresa: ‘Il fattoquotidiano.it? Perchè mi cercate?’. Sorpresa che si fa più grande quando gli parliamo della storia di cui siamo venuti a conoscenza: Massimo Giletti è vittima di stalking. E’ un personaggio popolarissimo, fa televisione su Rai1, è considerato uno ‘scapolo d’oro’ dei più ambiti. Un giorno sì e l’altro pure compare sui rotocalchi rosa, un giorno sì e l’altro pure è ospite di Alfonso Signorini in radio. E’ normale che qualche sua fan lo tampini: ‘Ma questa volta è diverso. Non è la solita fan delirante. Per come si stanno evolvendo le cose comincio ad avere più di un timore. Anzi, comincio ad avere paura’. Giletti racconta per la prima volta come questa stalker abbia pesantemente inciso nelle sue abitudini: ‘Quando esco di casa, quando cammino, mi guardo alle spalle per controllare se c’è qualcuno che mi sta osservando’. Pedinamenti ossessivi, telefonate, sms a valanga, intrusioni continue nella vita privata e lavorativa del celebre conduttore. Una sistematica violazione delle più elementari libertà individuali, tutto quello che appartiene al corredo del persecutore, Giletti le ha provate e le prova sulla sua pelle: ‘Oramai convivo da tempo con l’ombra di questa persona che ha proiettato su di me tutte le sue ossessioni morbose’.
Non è la prima volta che Giletti vive con la paura di una spasimante con disturbi compulsivi. ‘Otto anni fa, mi sono dovuto rivolgere alla Digos di Roma. Sembra quasi la storia dei dossier Telecom e degli spioni di questi ultimi anni. La stalker in quel caso era, infatti, la segretaria di uno importantissimo di Telecom. Dunque in grado di controllare tutto il mio traffico telefonico in entrata e in uscita, sms compresi. Riusciva a sapere a chi fossero intestati certi numeri e di conseguenza ha molestato pesantemente anche alcune mie amiche, i conoscenti, i miei cari. Faceva un lavoro scientifico sui tabulati. Ricevevo la media di 300/400 telefonate al giorno, al fisso e al mobile, io cambiavo i telefoni e lei mi trovava all’istante. E’ da qui che gli agenti hanno capito che poteva trattarsi solo di una persona che operava all’interno di una compagnia telefonica. E’ stata interrogata – dichiara Giletti – a quel punto ha ammesso e si è fermata. Mai vista, mai conosciuta, aveva. Un’attrazione fatale? Chiamiamola così. Era una professionista affermata, buona estrazione, alto stipendio. Una insospettabile’.
E al di sopra di ogni sospetto è anche la donna che negli ultimi anni sta minando la serenità del conduttore torinese. ‘Sono arrivato al punto – continua Giletti – che ho detto ai miei fratelli che se dovesse succedermi qualcosa di consegnare alle forze dell’ordine i dati di questa persona’. Ancora Giletti: ‘Questa volta la persona ha costruito una vita parallela con me. Lei nella sua mente distorta mi ha ‘sposato’. Si mi ha sposato il 27 novembre, da non crederci. Viene sotto casa mia a volte, frettolosa consegna al portiere le buste della spesa, dicendogli: ‘Fabrizio le consegni a mio marito Massimo che è su, io devo scappare al lavoro’. Negli acquisti provvede a tutto: dai prodotti intimi per uomo e donna, a frutta e verdura, gelato compreso. Io non tocco nulla di quello che mi porta, me ne guardo bene, non vorrei ci fosse dentro del veleno. Spesso sono prodotti ricercati’. Quando gli chiediamo a quale categoria professionale, sociale, appartenga questa donna, Giletti fa una pausa: ‘Fa parte di una categoria importante. L’ho conosciuta durante un’occasione pubblica. Ma se vi dicessi chi è e cosa fa non ci credereste. E’ un ‘nome’ più di questo non posso dirvi’.
Quello che Giletti non vuole dirci è che la donna in questione è una ‘firma’ importante di una testata importante. ‘Io l’ho rubricata sul telefonino con il soprannome di ‘Pazza’ – continua Giletti – temo che se dovessi risponderle in maniera violenta, potrebbe reagire in modo violento. Quando mi muovo per delle serate in giro per l’Italia, lei c’è sempre. Seduta in prima fila o nascosta tra la gente. Riesce a sapere ogni mio spostamento’. A domanda risponde: ‘Un flirt? Mai’. E quando compare sui giornali con una nuova fiamma o quando esce con una donna o un’amica? ‘Quando mi vede con una donna o esce un servizio dove sto con una donna, mi sommerge di violenti sms: ti ho visto con la p…..a, ti piace scopare la tr… questo il tenore dei messaggi. Temo che possa compiere un gesto folle, da schizofrenica. Che possa pensare: se non posso averti? Io ti elimino’. La stalker di Giletti ha inviato una serie di mail a persone vicine al conduttore nelle quali dichiara e aggiorna non solo di averlo sposato ma anche come sta procedendo la loro vita di coppia. Una sorta di diario a puntate.
‘I segnali sono davvero preoccupanti. E’ una persona dalla doppia personalità’ commenta il professor Claudio Mencacci, direttore della rivista italiana di Psichiatria, ‘fossi in Giletti farei subito una segnalazione alle forze dell’ordine. Siamo in presenza di una persona affetta da erotomania. Una follia amorosa non corrisposta, una esasperazione patologica di una passione sfociata in un delirio. Qualsiasi tipo di risposta da parte della vittima alle avances della persona che soffre del disturbo di erotomania, compresi i maltrattamenti e gli insulti, vengono interpretati come un segnale di incoraggiamento. Sono persone capaci di aggredire prima verbalmente ‘l’amato’, di fare grandi scenate in pubblico ma possono passare anche a vere e proprie aggressioni fisiche. Giletti – conclude il professor Mencacci – non sottovaluti il rischio potenziale al quale è fortemente esposto’.
Secondo alcuni dati diffusi dal ministero delle Pari Opportunità, e della sezione antistalking dei Carabinieri, quasi tre su dieci degli stalker sono donne. Molte soprattutto al sud, in regioni come la Calabria, o la Basilicata. ‘Se ne parla di meno, si usa maggiore cautela ma esistono – ha dichiarato poco tempo fa il ministro Mara Carfagna – dati che dimostrano che, contrariamente a quanto comunemente si immagina, a rendersi colpevoli di ‘atti persecutori’ sono anche molte donne. In molti casi, per loro, è stato sufficiente un ‘ammonimento’ del Questore, in genere i loro gesti sono di minore intensità rispetto a quelli di cui si rendono protagonisti gli uomini. Ma, comunque, le donne rappresentano una percentuale non trascurabile dei denunciati”. La violenza femminile in generale, ed il female-stalking in particolare, sono oggetto di ricerca in diversi Paesi dell’Europa, solo da noi non esiste alcuna indagine ufficiale che studi le vittime di genere maschile.
Qui sotto viene riportata una parte audio dell’intervista de ilfattoquotidiano.it a Massimo Giletti
Cronaca
Massimo Giletti: ‘Una stalker insospettabile mi perseguita. Temo un gesto di follia’
‘Mi sono sposato a mia insaputa’. Sembra una citazione a Claudio Scajola quella usata da Massimo Giletti per ilfattoquotidiano.it . Potrebbe essere uno scoop da cronaca rosa la notizia del matrimonio di uno dei più famosi conduttori della Rai, se non fosse che il tono della voce è angosciato. Quando lo contattiamo Giletti ha un moto di sopresa: ‘Il fattoquotidiano.it? Perchè mi cercate?’. Sorpresa che si fa più grande quando gli parliamo della storia di cui siamo venuti a conoscenza: Massimo Giletti è vittima di stalking. E’ un personaggio popolarissimo, fa televisione su Rai1, è considerato uno ‘scapolo d’oro’ dei più ambiti. Un giorno sì e l’altro pure compare sui rotocalchi rosa, un giorno sì e l’altro pure è ospite di Alfonso Signorini in radio. E’ normale che qualche sua fan lo tampini: ‘Ma questa volta è diverso. Non è la solita fan delirante. Per come si stanno evolvendo le cose comincio ad avere più di un timore. Anzi, comincio ad avere paura’. Giletti racconta per la prima volta come questa stalker abbia pesantemente inciso nelle sue abitudini: ‘Quando esco di casa, quando cammino, mi guardo alle spalle per controllare se c’è qualcuno che mi sta osservando’. Pedinamenti ossessivi, telefonate, sms a valanga, intrusioni continue nella vita privata e lavorativa del celebre conduttore. Una sistematica violazione delle più elementari libertà individuali, tutto quello che appartiene al corredo del persecutore, Giletti le ha provate e le prova sulla sua pelle: ‘Oramai convivo da tempo con l’ombra di questa persona che ha proiettato su di me tutte le sue ossessioni morbose’.
Non è la prima volta che Giletti vive con la paura di una spasimante con disturbi compulsivi. ‘Otto anni fa, mi sono dovuto rivolgere alla Digos di Roma. Sembra quasi la storia dei dossier Telecom e degli spioni di questi ultimi anni. La stalker in quel caso era, infatti, la segretaria di uno importantissimo di Telecom. Dunque in grado di controllare tutto il mio traffico telefonico in entrata e in uscita, sms compresi. Riusciva a sapere a chi fossero intestati certi numeri e di conseguenza ha molestato pesantemente anche alcune mie amiche, i conoscenti, i miei cari. Faceva un lavoro scientifico sui tabulati. Ricevevo la media di 300/400 telefonate al giorno, al fisso e al mobile, io cambiavo i telefoni e lei mi trovava all’istante. E’ da qui che gli agenti hanno capito che poteva trattarsi solo di una persona che operava all’interno di una compagnia telefonica. E’ stata interrogata – dichiara Giletti – a quel punto ha ammesso e si è fermata. Mai vista, mai conosciuta, aveva. Un’attrazione fatale? Chiamiamola così. Era una professionista affermata, buona estrazione, alto stipendio. Una insospettabile’.
E al di sopra di ogni sospetto è anche la donna che negli ultimi anni sta minando la serenità del conduttore torinese. ‘Sono arrivato al punto – continua Giletti – che ho detto ai miei fratelli che se dovesse succedermi qualcosa di consegnare alle forze dell’ordine i dati di questa persona’. Ancora Giletti: ‘Questa volta la persona ha costruito una vita parallela con me. Lei nella sua mente distorta mi ha ‘sposato’. Si mi ha sposato il 27 novembre, da non crederci. Viene sotto casa mia a volte, frettolosa consegna al portiere le buste della spesa, dicendogli: ‘Fabrizio le consegni a mio marito Massimo che è su, io devo scappare al lavoro’. Negli acquisti provvede a tutto: dai prodotti intimi per uomo e donna, a frutta e verdura, gelato compreso. Io non tocco nulla di quello che mi porta, me ne guardo bene, non vorrei ci fosse dentro del veleno. Spesso sono prodotti ricercati’. Quando gli chiediamo a quale categoria professionale, sociale, appartenga questa donna, Giletti fa una pausa: ‘Fa parte di una categoria importante. L’ho conosciuta durante un’occasione pubblica. Ma se vi dicessi chi è e cosa fa non ci credereste. E’ un ‘nome’ più di questo non posso dirvi’.
Quello che Giletti non vuole dirci è che la donna in questione è una ‘firma’ importante di una testata importante. ‘Io l’ho rubricata sul telefonino con il soprannome di ‘Pazza’ – continua Giletti – temo che se dovessi risponderle in maniera violenta, potrebbe reagire in modo violento. Quando mi muovo per delle serate in giro per l’Italia, lei c’è sempre. Seduta in prima fila o nascosta tra la gente. Riesce a sapere ogni mio spostamento’. A domanda risponde: ‘Un flirt? Mai’. E quando compare sui giornali con una nuova fiamma o quando esce con una donna o un’amica? ‘Quando mi vede con una donna o esce un servizio dove sto con una donna, mi sommerge di violenti sms: ti ho visto con la p…..a, ti piace scopare la tr… questo il tenore dei messaggi. Temo che possa compiere un gesto folle, da schizofrenica. Che possa pensare: se non posso averti? Io ti elimino’. La stalker di Giletti ha inviato una serie di mail a persone vicine al conduttore nelle quali dichiara e aggiorna non solo di averlo sposato ma anche come sta procedendo la loro vita di coppia. Una sorta di diario a puntate.
‘I segnali sono davvero preoccupanti. E’ una persona dalla doppia personalità’ commenta il professor Claudio Mencacci, direttore della rivista italiana di Psichiatria, ‘fossi in Giletti farei subito una segnalazione alle forze dell’ordine. Siamo in presenza di una persona affetta da erotomania. Una follia amorosa non corrisposta, una esasperazione patologica di una passione sfociata in un delirio. Qualsiasi tipo di risposta da parte della vittima alle avances della persona che soffre del disturbo di erotomania, compresi i maltrattamenti e gli insulti, vengono interpretati come un segnale di incoraggiamento. Sono persone capaci di aggredire prima verbalmente ‘l’amato’, di fare grandi scenate in pubblico ma possono passare anche a vere e proprie aggressioni fisiche. Giletti – conclude il professor Mencacci – non sottovaluti il rischio potenziale al quale è fortemente esposto’.
Secondo alcuni dati diffusi dal ministero delle Pari Opportunità, e della sezione antistalking dei Carabinieri, quasi tre su dieci degli stalker sono donne. Molte soprattutto al sud, in regioni come la Calabria, o la Basilicata. ‘Se ne parla di meno, si usa maggiore cautela ma esistono – ha dichiarato poco tempo fa il ministro Mara Carfagna – dati che dimostrano che, contrariamente a quanto comunemente si immagina, a rendersi colpevoli di ‘atti persecutori’ sono anche molte donne. In molti casi, per loro, è stato sufficiente un ‘ammonimento’ del Questore, in genere i loro gesti sono di minore intensità rispetto a quelli di cui si rendono protagonisti gli uomini. Ma, comunque, le donne rappresentano una percentuale non trascurabile dei denunciati”. La violenza femminile in generale, ed il female-stalking in particolare, sono oggetto di ricerca in diversi Paesi dell’Europa, solo da noi non esiste alcuna indagine ufficiale che studi le vittime di genere maschile.
Qui sotto viene riportata una parte audio dell’intervista de ilfattoquotidiano.it a Massimo Giletti
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Rifiuti in Campania, e il direttore
che piace al Pdl, ma anche al Pd
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Prende a mazzate il direttore, la paura di essere senza lavoro uccide ancora
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Roma, 27 feb. (Adnkronos) - Approvata all'unanimità la relazione della segretaria del Pd, Elly Schlein, in Direzione.
Roma, 27 feb. (Adnkronos Salute) - Piccole ombre o filamenti che sembrano fluttuare nel campo visivo, specie quando si guardano sfondi luminosi o chiari, come un cielo azzurro o un foglio bianco. Si presentano così le miodesopsie, un disturbo visivo molto comune e fastidioso a cui è dedicato 'Mosche volanti e problemi alla retina: cosa c'è da sapere'. Si tratta del primo episodio del vodcast ‘Guardiamoci negli occhi’, una serie dell’Oculista Italiano realizzata da Adnkronos - pubblicato oggi e disponibile nella sezione podcast di Adnkronos.com e su l’oculistaitaliano.it - che approfondisce in modo semplice, autorevole e diretto, le principali problematiche della vista e suggerisce accorgimenti che possono aiutare a mantenere gli occhi in buona salute, grazie al contributo di esperti, medici oculisti, ricercatori e professionisti del settore farmaceutico.
Insieme a Vittorio Picardo, specialista in oftalmologia e a Carmelo Chines, direttore della testata L’Oculista Italiano, presenti in studio, sono intervenuti Scipione Rossi, professore e responsabile dell'Unità operativa di Oculistica dell'ospedale San Carlo di Nancy, Roma e Tommaso Candian, specialista dell’Unità operativa complessa di Oculistica dell'Ospedale S. Antonio di Padova.
Spesso innocue, le miodesopsie - questo il termine tecnico del sintomo - possono essere il segnale di patologie più gravi della retina. All’origine delle mosche volanti “può esserci l’invecchiamento dell’umor vitreo, o corpo vitreo, la sostanza gelatinosa che si trova tra il cristallino e la retina - spiega Picardo - ma anche la miopia o alcuni traumi oculari, come la classica pallonata. Nella maggior parte dei casi tali condizioni non sono preoccupanti, ma non vanno mai sottovalutate perché il vitreo può anche sporcarsi a causa di un problema retinico, come la maculopatia, come la maculopatia diabetica. "Il diabete danneggia i piccoli vasi sanguigni della retina, che diventano come rubinetti che perdono - chiarisce Rossi - Questo porta a emorragie o accumulo di liquidi negli strati retinici, con conseguenze potenzialmente gravi sulla vista. Le terapie moderne prevedono iniezioni intravitreali, che aiutano a riassorbire questi liquidi, migliorando la visione e controllare l’evoluzione della malattia". Oltre a monitorare i sintomi, Chines consiglia alcune buone abitudini per la salute degli occhi: "Una dieta ricca di antiossidanti, come i flavonoidi del mirtillo, può aiutare a stabilizzare il vitreo - ricorda - È importante anche una buona idratazione e l’uso di occhiali da sole con filtri adeguati, per proteggere gli occhi dalla luce intensa". (VIDEO)
Se le mosche volanti compaiono improvvisamente o si associano a lampi luminosi, definiti fosfeni, diventa più urgente rivolgersi all’oculista perché "possono essere il segnale di un campanello d'allarme della retina che inizia a strapparsi - avverte Picardo - Se la retina si strappa dal vitreo, può anche staccarsi e il distacco di retina è una condizione che purtroppo trasferisce il paziente da un ambulatorio oculistico, a una sala operatoria". A tale proposito Candian evidenzia che, "quando il distacco è in fase iniziale, il laser può essere risolutivo. Nei casi più avanzati, invece, si ricorre alla chirurgia mini-invasiva, con strumenti di precisione, come microsonde, che permettono di riattaccare la retina in modo efficace e con un recupero sempre più rapido".
È sicuramente importante la prevenzione e il riconoscimento tempestivo dei sintomi, ma è "fondamentale la relazione che c'è tra un paziente il proprio oculista - conclude Chines - imparare un dialogo diverso con l’oculista, prendere coscienza della situazione e ascoltare i suoi consigli". Maggiori dettagli consigli e approfondimenti su 'Mosche volanti e problemi alla retina: cosa c'è da sapere', il primo episodio del vodcast di 'Guardiamoci negli occhi', online sulla sezione podcast di Adnkronos.com, sul canale YouTube di adnkronos.com e su l’ oculistaitaliano.it.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Serve un salto quantico" in Europa e "spero domenica a Londra vadano anche per fare questo" e per farlo "serve un vero protagonismo delle istituzioni europee e non di singoli Paesi". Così Elly Schlein nella replica alla Direzione Pd.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "No alle caricature che ci fanno da fuori. Non siamo per il finto pacifismo di Trump perché dentro la pace di Trump c'è l'idea della resa, dei ricatti e degli interessi economici. E non siamo con l'Europa per continuare la guerra che è quello di cui ci accusa Salvini e anche qualche nostro alleato... Noi pensiamo che siamo chiamati a fare di più su una posizione chiara per un'Europa unita di pace". Così Elly Schlein nella replica alla Direzione Pd.
Milano, 27 feb. (Adnkronos) - "Chiedo ai fautori della separazione delle carriere che criticano questa giornata di astensione dicendo che vogliamo difendere poteri e privilegi: guardate che la riforma attribuirà una rilevanza esterna, con conseguenti poteri e privilegi, a questa nuova casta di pm superpoliziotti che non dovrà rispondere a nessuno: né all'esecutivo, né ad un organo unitario rappresentativo dell'intera magistratura". E' uno dei passaggi dell'intervento di Luca Villa, procuratore capo presso il Tribunale per i minorenni di Milano, nel giorno dello sciopero dei magistrati contro le riforme costituzionali in tema di giustizia.
"Avremo pm che si valuteranno e giudicheranno tra di loro senza quei rompiscatole e semina-dubbi dei giudici e senza nemmeno quel giudice interno che ti dice che prima ancora che pubblico ministero sei un magistrato ed il fine ultimo del tuo agire non è ottenere la condanna ma contribuire con gli altri soggetti processuali a distinguere il vero, dal verosimile e dal falso. E inoltre: come ve lo spiegate che proprio nelle Procure si sta registrando una adesione così massiccia allo sciopero? Si é mai visto in Italia qualche funzionario pubblico che dice 'non voglio più potere, né maggiori privilegi'?" aggiunge.
"Non so come andrà a finire, lascio ad altri le elevate citazioni di Calamandrei e dei tanti nostri padri nobili, ma se andrà in porto la riforma riservo ai fautori della separazione delle carriere, che credono ancora all’importanza dei valori democratici sottesi alla nostra Costituzione, il più modesto Nanni Moretti nel 'Sol dell’avvenire': 'Un giorno vi sveglierete e piangerete, rendendovi conto di ciò che avete combinato'" conclude Villa che nella sua carriera - più che trentennale - ha svolto entrambi i ruoli di giudice e pubblico ministero.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "Dobbiamo riconoscere gli errori fatti dall’Europa in questi ultimi anni. Era ed è sacrosanto sostenere l’Ucraina. Ma è sempre mancato un pezzo: quello dell’iniziativa di Pace. Nel nostro vuoto europeo oggi arriva il cinismo di Trump che ci spiazza tutti. Ma quel vuoto lo abbiamo lasciato noi. Abbiamo lasciato la parola Pace alla destra americana. Incredibile. Doveva essere l’Europa a promuovere una grande iniziativa di Pace. Osservo con amarezza che la commissaria Kallas ancora ad inizio 2025 ha parlato di 'vincere la guerra'. È una posizione che considero fuori dal mondo". Lo ha dichiarato Roberto Speranza intervenendo alla direzione nazionale Pd.
Roma, 27 feb. (Adnkronos) - "La vittoria di Trump segna fortissimo un confine. Quello tra la forza e la ragione. Tra un esasperato egoismo e il rispetto dell’altro, tra una libertà consapevole e una libertà anarchica dovuta alla potenza materiale, economica e guerresca. Il suo video su Gaza gronda del sangue che sarebbe necessario per farne una realtà. Questo confine va protetto con un cambiamento profondo dell’Europa, che dovrebbe tornare a fare il proprio mestiere". Così Goffredo Bettini all'iniziativa 'Dialogo tra socialismo e cristianesimo: una via autentica' in corso a Roma.
"L’Europa in questi anni si è appiattita su un atlantismo di pura obbedienza. Ha perso la sua autonomia, il suo profilo culturale, il senso della sua missione nel mondo. La sua radice del Dopoguerra, socialista e cristiana. Invece di essere ponte tra diverse civiltà e raccordo tra diverse nazioni, ha rilanciato sempre l’iniziativa degli Stati Uniti d'America, aggiungendo qualcosa in più. Anche l’Italia. Tradendo, così, la sua tradizionale politica di dialogo nel mondo e nel Mediterraneo. Da Andreotti fino a Craxi".
"Avendo perso sé stessa, avendo creduto solo nel suo alleato, oggi l’Europa si trova silente e balbettante. Certo: si doveva aiutare l'Ucraina con le armi, ma bisognava invocare comunque la pace e la trattativa. Invece si è invocata solo la guerra, accompagnata da un linguaggio esasperato per sostenerla e per illudersi di vincerla. La guerra non è mai neutra. Anche chi la pratica con buone ragioni lascia materiali tossici, difficili poi da smaltire. La guerra impone che il tuo avversario sia descritto sempre come un pazzo, o un mostro, il peggio dell’umano. Nella guerra non si comprendono mai le ragioni storiche che hanno mosso popoli e nazioni ad ingaggiarla".
"Ecco dove è mancata l’Europa. Ed oggi -continua Bettini- si trova trascinata dai suoi stessi errori ad invocare ancora la guerra, quando si può aprire uno spiraglio di pace; invece di domandare unità: quale pace? Una pace che renda conto del sacrificio umano e materiale del popolo ucraino e del fatto che lo stesso Zelensky è stato spinto dall’Occidente. Una parte del quale, la più potente, nel suo stile mercantile, gli chiede ora un risarcimento economico delle spese sostenute".
"Una pace doppiamente imperiale. Di Trump e Putin, nel disprezzo del Vecchio Continente. Si tratta finalmente di liberare il nostro sguardo europeo da ulteriori condizionamenti. Di realizzare una difesa comune, per un ruolo di deterrenza, di equilibrio, di pace in un mondo sconvolto. Di rispondere a Trump, aprendosi all’India, alla Cina, alle sponde africane. Smontando finalmente l’idiozia di un Occidente unito, libero e democratico contro il resto del mondo autocratico".
"Ci sono tanti Occidenti. Anche l’Occidente è macchiato di sangue e di barbarie. Nell’Occidente è nato il pensiero che ha voluto la Shoah, che noi aborriamo. E nel resto del mondo non ci sono solo sgozzatori fanatici, ma tante e diverse civiltà che intendono affacciarsi nell’arena mondiale".