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Wikileaks: la procura svedese ci ripensa e accusa Assange di stupro

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La magistratura svedese ci ripensa e ha deciso di aprire un’inchiesta per stupro contro il fondatore del sito internet Wikileaks, Julian Assange. “Vi sono delle ragioni per pensare che è stato commesso un reato. In base alle informazioni attualmente disponibili – spiega la responsabile della procura, Marianne Ny – il mio avviso è che la classificazione del crimine è ‘stuprò”. La procura all’inizio, infatti, aveva deciso di non procedere per il reato di violenza sessuale ma solo per quello di molestie.

Una vicenda molto bizzarra l’aveva definita in questi giorni Leif Silbersky, avvocato del fondatore Wikileaks Julian Assange, il cyber attivista diventato famoso per aver pubblicato sul sito migliaia di documenti segreti sulla guerra in Afghanistan. Assange è stato interrogato dalla polizia in Svezia dove è accusato di violenza sessuale. Secondo l’avvocato, che aveva assistito all’interrogatorio, il colloquio era stato positivo e si diceva certo che la procura avrebbe ritirato le accuse. Contro il numero uno di Wikileaks nei giorni scorsi era stato spiccato un mandato di cattura per stupro.

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