L’ex senatore Nicola Di Girolamo del Pdl, coinvolto a Roma nell’inchiesta su un maxiriciclaggio da due miliardi di euro, ha concordato con la procura il patteggiamento di una pena di cinque anni e di restituire quattro milioni e 700 mila euro, provento dell’attività di riciclaggio a lui destinato. Nel pomeriggio, su richiesta del pool di magistrati guidati dal procuratore aggiunto Giancarlo Capaldo, Di Girolamo ha ottenuto gli arresti domiciliari.
La procura di Roma ha presentato un’istanza al gip con la richiesta di patteggiamento concordata con i difensori dell’indagato, Carlo Taormina e Pierpaolo Dell’Anno, ed ora il giudice dovrà pronunciarsi al riguardo. Nel contempo Capaldo ed i sostituti del suo gruppo hanno dato il via libera alla scarcerazione dell’ex parlamentare. Le parti hanno concordato che la restituzione dei quattro milioni e 700 mila euro avvenga attraverso fondi personali di Di Girolamo custoditi in Italia ed all’estero e beni immobili. Di Girolamo è accusato di associazione a delinquere finalizzata al riciclaggio, violazione della legge elettorale e scambio elettorale aggravato dal metodo mafioso.