Passando in rassegna la stampa economica, inizialmente credevo che gli svarioni fossero più o meno casuali. Riflettendo meglio, prende corpo invece un’altra spiegazione.
Sembra cioè che i giornalisti economici italiani, o almeno quelli delle principali testate, siano dotati di un sesto senso che gli permette di percepire in anticipo la presenza di malversazioni, ruberie, illeciti ecc. Peccato che tale sesto senso s’accompagni a uno strano riflesso condizionato. Come reagiscono infatti in tali casi? Si profondono in elogi, encomi e apprezzamenti infondati. Vediamo un paio, fra i tanti esempi archiviati, a sostegno di tale tesi.
Il Grinzane Cavour sul Sole 24 Ore Nord-Ovest del 3-9-2008, pag. 17
Pochi mesi prima che arrivassero al disonore delle cronache i pasticci di Giuliano Soria col Premio Grinzane Cavour, Laura Calcagno firma un articolo che difficilmente avrebbe potuto essere più elogiativo.
Presenta Soria come promotore di talenti letterari e anticipatore di otto Nobel (?!?). Riporta, senza battere ciglio, che “non bastano i conti in regola, ma serve un’impostazione rigorosa”. Annuncia il Premio Economia 2009 “dedicato a giovani economisti che mettono le loro idee al servizio del sociale” nonché le iniziative per il centenario di Pavese, sempre ad opera di Soria. Gli dà poi l’ultima parola per un’affermazione che è un insulto per il povero scrittore di Santo Stefano Belbo: “Pavese è stato il mio nume tutelare”.
Per fortuna nessuno di tali progetti vide la luce, grazie agli interventi della magistratura, e così lo sperpero di soldi finì (o prese altre vie).
Banca Italease sul Mondo del 17-11-2006, pag. 22
Riguardo alla performance di Massimo Faenza e della sua banca Italease, Enrico Cisnetto s’accorge che “tutti si chiedono che cosa ci sia dietro gli ottimi risultati dell’istituto di credito specializzato nel leasing” e subito spazza via ogni perplessità. Titola la sua rubrica “Il caso Italease non nasconde segreti” e la conclude scrivendo: “Ma perché ci si ostina sempre a fare della dietrologia, davanti a quello che è un palese caso di ottima gestione?”. Correda la rubrica una foto agiografica di Faenza sullo sfondo di un giardino principesco con aiuole perfettamente curate.
In effetti il seguito fu il costoso salvataggio di Italease, il crollo delle sue azioni, l’arresto e il processo a Faenza. Un notevole fiuto giornalistico su Italease è dimostrato però anche da Alberto Nosari e Fabio Pavesi del Sole 24 Ore. Vedi mio articolo su Libero Mercato.
Fondi comuni e previdenza integrativa
Il discorso va esteso alla nascita dei fondi comuni italiani e alla previdenza integrativa con la riforma-trappola del TFR.
Anche qui il sesto senso non ha tradito i giornalisti economici, in particolare quelli del Mondo e del Sole 24 Ore. Intuendo che sarebbero stati disastrosi per i risparmiatori italiani, hanno reagito con la prontezza del proverbiale cane di Pavlov, consigliandoli subito e insistentemente ai loro sventurati lettori.