‘Mezzogiorno: due anni di governo per il sud’. Questo il titolo dell’incontro che ha visto protagonisti l’onorevole Nicola Cosentino e il governatore della Calabria Giuseppe Scopelliti alla festa nazionale del Pdl a Milano. Dopo il dibattito moderato da Daniela Santanchè, Cosentino ha dichiarato alle telecamere del fattoquotidiano.it l’impossibilità di difendersi di fronte all’accusa di concorso esterno in associazione camorristica. Del resto, “arrestarlo non servirebbe certo alle indagini”, spiega il senatore Maurizio Gasparri. Scopelliti, invitato a matrimoni delle ‘ndrine di Reggio Calabria, dice: “Illazioni per delegittimare le istituzioni che lottano ogni giorno contro la criminalità organizzata”, assicura, sottraendosi però alle nostre, successive domande. “Già bisogna difendersi di fronte ai giudici”, spiega il coordinatore nazionale del Pdl Denis Verdini, l’organizzatore della cena in cui sarebbe stata delineata la strategia di persuasione dei giudici della Consulta, “ci manca solo il processo mediatico”.
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“Vittime del processo mediatico”
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