Dopo 16 anni l'ex ministro dà l'addio a Berlusconi: "Non ne potevo più. Ormai nel partito tutti pensano ad adulare il capo solo per fare carriera o arricchirsi"
“Sa, io posso aver sbagliato molte cose. Un liberale ha dentro il suo Dna l’idea del dubbio… Posso aver fatto delle battaglie inutili, o persino sbagliate, ho provato ad essere un garantista e so che questa per voi del Il Fatto è già una mezza bestemmia. Ma quello che non posso fare, e non ho mai fatto, è unirmi al coro dei laudatores imbambolati che cantano la gloria del capo e si commuovono quando ripetono ‘Meno male che Silvio c’è!’. A tutto c’è un limite no?”.
Persino lui, l’uomo del “decreto Biondi”, Alfredo Biondi, 80 anni, liberale di antica data, ha finito per gettare la spugna. Dopo essere stato il ministro simbolo del primo governo Berlusconi, adesso dice addio al Pdl, al Cavaliere, a vent’anni di storia, a “un amico”, se ne va senza rancore, senza sbattere la porta, ma con una punta di ironia sulfurea: “Sa, io sono entrato in politica con l’idea che si possono fare mille compromessi. Ma che non si può fare carriera per adulare un capo, né arricchirsi”. Biondi ha rotto per il suo dissenso sul procedimento contro Gianfranco Fini. Ma aggiunge anche di aver sentito crescere dentro di sé un malessere crescente: “Mi sono reso conto che, nell’ultimo anno in Parlamento, avevo votato in maniera difforme dal partito su tutte le questioni della laicità e delle libertà individuali”.
Ministro…
Macché ministro!
Senatore…
Non lo sono da due anni.
E quindi?
Avvocato, più semplicemente. Ma in fondo sono un tergicristallo (e ride).
Prego?
No, non mi sono ancora rincoglionito, ma ha capito bene. Vede, rispetto a quelli nati con le certezze delle ideologie, noi liberali eravamo come tergicristalli. Siamo cresciuti con una dialettica interiore, con un dubbio: ‘Sì-No, Sì-No’.
Oggi, con il tergicristallo sul “No”, l’hanno cercata tutti i giornali…
Buffo, vero? È la prova che uno diventa importante solo quando non c’è più. Mi sento come un personaggio di Gogol!.
Ma lei non è sparito. Lei se n’è andato!
Sì, sono d’accordo con quello che dice Fini. Anche nel centrodestra, sulle questioni della legalità, non si possono fare deroghe. E sui diritti civili sto soffrendo da anni.
Ad esempio?
Sulla fecondazione assistita, sui contratti di unione solidale, o i Pacs, o come li volete chiamare. Fino al 2008 ho votato sempre contro, applaudito da Vendola e da Pisapia, che considero un galantuomo e guardato come un marziano dai miei compagni di partito. Ma si può?
C’è meno libertà nel Pdl che nella prima Forza Italia?
Su questi temi senza dubbio.
Ma ci sono altri laici, nel Pdl?
Dice? C’erano ‘i socialisti di sua maestà’… Che però adesso sono i socialisti di… ‘sua santità’. Nel senso della devozione per il pontefice, intendo.
I nomi non li fa?
Ma certo. Avete visto Sacconi? Una conversione sorprendente. Siccome è veneto si è messo in testa che per stare nel Pdl deve essere anche devoto.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso?
Volevano discutere la questione di Fini nell’ufficio di presidenza, che è un gruppo di consulenti di Berlusconi. Eh no, ho detto e scritto: ci vuole la direzione nazionale. Non mi hanno nemmeno risposto!!!
Con Berlusconi non ci ha parlato?
Venti minuti fa, era lui quando trovava occupato. Mi ha colpito che non mi abbia detto: ‘Perché non resti?’.
Non ci credo.
È così. Ha detto: quando tornerai ammazziamo il vitello grasso. Non è la stessa cosa. Lui non chiede, capisce?
Dicono: Biondi è amareggiato perché non è stato ricandidato…
Ma sono pazzi? Ho fatto nove legislature, come le Sinfonie di Beethoven!
Non mi dica che era contento di restar fuori?
Per nulla. Ero già vecchio e usurato nel 2008, figuriamoci ora. Però se fossero entrati dei giovani dinamici sarei stato felice. Ma vista la pletora degli yes-man che si sono affollati…
Cosa fa ora?
L’avvocato. Lo pratico da tre quarti di secolo e lo farò finché campo. Quindi per poco, eh, eh…
Chi è rimasto dei padri fondatori di Forza Italia?
Antonio Martino. Di cui immagino il disagio, anche se lui è molto riservato. Tutti gli altri sono stati già epurati: zaaac!
Ad esempio?
Il povero Jannuzzi, decapitato come me. Vedo che è scomparso Pera. E Urbani che entra ed esce dalla soffitta, eh, eh, eh… Siamo stati tutti sterminati.
Cosa pensa dei nuovi protagonisti come Scajola?
Mi provoca? Io ho una biografia di antiscajolismo nel curriculum. Una vita da onesto e implacabile avversario dello scajolismo da difendere. Non è che ho aspettato la casa a sua insaputa
È colpevole?
Sono garantista, gliel’ho detto. Attendo. Ma altre colpe, per me più gravi, le ha di sicuro.
Lo odia?
Ma no… Se posso dire, lo stimo persino, come persona. Ma la sua idea della politica, poi imposta a tutto il partito in Liguria, è feudale. Si immagini che mi ha costretto ad emigrare, l’ultimo anno alle elezioni, perché non voleva che fossi eletto nella mia regione. Questo è l’uomo!
Bertolaso?
Eh, eh, eh… Un mito infranto.
E Verdini?
Pensavo che vivesse confinato a via dell’Umiltà. Non immaginavo che trovasse il tempo per accudire una banca.
Che fa, un “liberale” come lei suggerisce il conflitto di interessi?
Le dico una cosa: a ottant’anni vivo in una casa in affitto, senza lussi né privilegi, non ho auto blu. La differenza fra quelli della mia generazione e questi, è che mai abbiamo pensato che ci si potesse arricchire.
Finirà insieme a Fini?
Mica ho la fregola di andare a fare il figurante! Mi piacerebbe costituire con qualche amico un nucleo di opinione che pesi nel dibattito del centrodestra.
Però Fini le piace…
Al congresso ha fatto un discorso da uomo di Stato.
Facciamo un test. Lei che pensa dello scudo?
Che ci sia un’immunità retroattiva alla funzione lo accetto. Che ci sia una protezione retroattiva per Berlusconi, no.
Non credo alle mie orecchie.
Sono garantista, ma non tollero l’impunità. Si tutela la funzione, non la persona. Spero che gli avvocati che ha intorno gli spieghino la differenza, a Silvio.
La vedo indignato
Per non dire della lotta alla mafia.
Adesso ruba il mestiere a noi!
Senta, io difendevo la famiglia Dalla Chiesa nel 1982.
Non è che con questo strappo ambisce a qualche ruolo?
Sono stato segretario del Pli, tre volte ministro, nove volte in Parlamento, adesso voglio diventare il sindaco di Staglieno, il cimitero monumentale. Ah, ah, ah. Sa che la vita è strana?
Perché?
Domani vado a comprare il Fatto, per la prima volta in vita mia. Non l’avrei mai detto. Con questa intervista guadagnate un lettore.
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La Redazione
Roma, 24 gen. (Adnkronos) - "Sono lieto di poter ribadire insieme a lei i legami che legano Panama e Italia e la volontà di intensificare la nostra collaborazione in diversi campi. Quest'anno si attiverà il meccanismo di dialogo che è uno strumento di grande utilità per accompagnare l'aumento della nostra collaborazione". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale l'omologo di Panama José Raúl Mulino Quintero.
"È un onore essere qui in Italia poichè è la terra di mio nonno -ha sottolineato Mulino Quintero- Sono molto lieto di poter condividere questo momento con lei, è un'opportunità estremamente importante per il mio Paese. Ribadisco anch'io l'intenzione di intensificare i nostri legami di lavoro, di amicizia, a livello commerciale con l'Italia, un Paese amico che ci può aiutare anche nei rapporti con l'Unione europea".
Milano, 24 feb. (Adnkronos) - Il primo treno a idrogeno italiano è arrivato nel nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato. Il convoglio - che fa parte dei 14 acquistati da Fnm grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia, anche tramite risorse Pnrr – è arrivato nel bresciano dal circuito di prova di Salzgitter (Germania) del costruttore Alstom. Lo fa sapere in una nota Fnm, in cui sottolinea che "l’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord e dotato di attrezzature all'avanguardia, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni". (FOTOGALLERY)
Nei prossimi giorni verranno effettuate, da parte del costruttore e fornitore dell’idrogeno Sapio, attività di collaudo dell’impianto stesso e test di rifornimento del treno. Nella giornata del 13 febbraio si terrà un evento di presentazione alla stampa, nel corso del quale sarà possibile visitare il sito di Rovato e il convoglio.
L’entrata in servizio commerciale dei treni a idrogeno in Valcamonica, lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo di FerrovieNord su cui il servizio è gestito da Trenord, fa parte del progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano. Promosso da Fnm, FerrovieNord e Trenord, il progetto H2iseO - viene ricordato nella nota - "ha l’obiettivo di sviluppare in Valcamonica una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, avviare la conversione energetica del territorio, contribuire alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. Si tratta di un progetto altamente innovativo, che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di 3 impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno (a Brescia, Iseo e Edolo), oltre all’impianto di manutenzione e rifornimento dei treni di Rovato".
Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, appreso dalla stampa della mancata attivazione delle pompe di sollevamento nel fiume Verdura, ha dato mandato all'assessore regionale all'Agricoltura Salvatore Barbagallo e al dirigente generale della Protezione civile Salvatore Cocina - che coordina anche la cabina di regia per l'emergenza idrica in Sicilia - di "avviare immediatamente tutte le iniziative necessarie per rimuovere questa situazione che ha definito «scandalosa». Un intervento che il governatore chiede, quindi, con la massima celerità perché non è accettabile che l'acqua possa continuare a essere dispersa in mare mentre cittadini, agricoltori e imprese della zona patiscono le conseguenze della siccità".
Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - "Cambio di gestione all’Hotel delle Palme con l’ingresso del gruppo Mangia, che ha acquistato la struttura a cinque stelle di via Roma lo scorso aprile. Il passaggio della società Mare Resort dei Corvaja in liquidazione al gruppo proprietario della catena alberghiera Mangia’s, era attesa dopo le feste di fine anno. Nel frattempo l’attività non si è mai fermata. La curatela fallimentare nominata dal Tribunale esce quindi di scena con la consegna dell’’immobile al gruppo Mangia, che sarà operativo da febbraio". Così in una nota. "Nei prossimi giorni I sindacati incontreranno la nuova società per discutere del trasferimento dei lavoratori"
“Espleteremo l’esame congiunto per il passaggio di ramo d’azienda, per garantire il transito di tutti i 76 lavoratori, nel rispetto delle tutele necessarie – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e la segretaria Alessia Gatto – Si tratta di un gruppo solido e affermato nel panorama siciliano alberghiero di fascia alta. Per le lavoratrici e i lavoratori che provengono dalla chiusura per ristrutturazione dell’albergo ex Acqua Marcia, poi coinvolti nel passaggio al fondo Algebris e nelle vicissitudini e controversie dell’ultima gestione, culminata con la procedura di concordato preventivo, questa occasione rappresenta un orizzonte di stabilità occupazionale. L’hotel ha potuto continuare la sua attività in questi mesi con la curatela anche grazie alla presenza di lavoratori che, con le loro professionalità e competenze, hanno contribuito a dare lustro all’Hotel delle Palme e ad affermare la sua presenza sul territorio palermitano, attendendo la risoluzione delle varie controversie”.
“Il trasferimento comporterà il passaggio dalla vecchia proprietà, ma soprattutto dalla Mare Resort alla Grand Hotel Et Des Palmes gestita dal gruppo Mangia, con tutte le garanzie occupazionali – continuano Aiello e Gatto - La curatela è stata precisa e puntuale, l’albergo ha lavorato bene. È stato possibile proseguire un’attività che ha dato grandi risultati e riteniamo che il gruppo Mangia possa ulteriormente sviluppare e rilanciare uno degli alberghi più importanti e ricchi di storia di Palermo, con l'auspicio che possa dare un contributo per la crescita di un turismo sostenibile della città di Palermo e a tutto il settore ma anche al risveglio commerciale ed economico di via Roma e della città di Palermo".
Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - I carabinieri di Palermo hanno denunciato 7 ragazzi, uno dei quali ancora minorenne, gli altri invece di età compresa tra i 18 e il 23 anni, tutti palermitani e sospettati di essere alcuni dei protagonisti di una violenta rissa il primo dicembre scorso nei pressi della discoteca Shazam in via Ammiraglio Rizzo a Palermo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Falde, che hanno ascoltato i testimoni e acquisito le immagini riprese dalle telecamere presenti nella zona, i sette avrebbero scatenato la rissa che ha coinvolto una trentina di ragazzi. La violenta lite sarebbe scoppiata dopo che una ballerina della discoteca era stata molestata. Gli addetti alla sicurezza che hanno cercato di riportare la calma sono stati aggrediti dagli indagati che hanno danneggiato diversi arredi del locale, strumenti per le luci, la consolle e altre attrezzature tecniche. Le indagini dei carabinieri, non ancora concluse, hanno permesso di identificare i primi sette giovani che sono stati denunciati alla procura per violenza sessuale, rissa, lesioni personali, invasione di terreno e danneggiamento.
Roma, 23 gen. (Adnkronos) - Weekend 25 - 26 gennaio 2025 di disagi a causa dello sciopero nazionale proclamato da alcune sigle sindacali autonome del personale del Gruppo Fs. La protesta, che durerà 24 ore (dalle 21 di sabato alle 21 di domenica, potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione dei treni e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale.
Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio.
Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili consultando l’App di Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo Fs, il numero verde gratuito 800892021, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, attraverso le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
"I passeggeri, che intendono rinunciare al viaggio, possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero:
- fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce;
- fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali; in alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti", si legge sul sito di Trenitalia dove è disponibile la lista dei treni garantiti. .
Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - E' in corso, dall'alba di oggi, una vasta operazione antimafia condotta dalla Polizia di Stato di Siracusa che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica- Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 22 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione, porto illegale di armi da sparo con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e ricettazione. I dettagli dell’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catania alle 11.30.
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Politica
Alfredo Biondi: “Con il Pdl solo signorsì”
Dopo 16 anni l'ex ministro dà l'addio a Berlusconi: "Non ne potevo più. Ormai nel partito tutti pensano ad adulare il capo solo per fare carriera o arricchirsi"
“Sa, io posso aver sbagliato molte cose. Un liberale ha dentro il suo Dna l’idea del dubbio… Posso aver fatto delle battaglie inutili, o persino sbagliate, ho provato ad essere un garantista e so che questa per voi del Il Fatto è già una mezza bestemmia. Ma quello che non posso fare, e non ho mai fatto, è unirmi al coro dei laudatores imbambolati che cantano la gloria del capo e si commuovono quando ripetono ‘Meno male che Silvio c’è!’. A tutto c’è un limite no?”.
Persino lui, l’uomo del “decreto Biondi”, Alfredo Biondi, 80 anni, liberale di antica data, ha finito per gettare la spugna. Dopo essere stato il ministro simbolo del primo governo Berlusconi, adesso dice addio al Pdl, al Cavaliere, a vent’anni di storia, a “un amico”, se ne va senza rancore, senza sbattere la porta, ma con una punta di ironia sulfurea: “Sa, io sono entrato in politica con l’idea che si possono fare mille compromessi. Ma che non si può fare carriera per adulare un capo, né arricchirsi”. Biondi ha rotto per il suo dissenso sul procedimento contro Gianfranco Fini. Ma aggiunge anche di aver sentito crescere dentro di sé un malessere crescente: “Mi sono reso conto che, nell’ultimo anno in Parlamento, avevo votato in maniera difforme dal partito su tutte le questioni della laicità e delle libertà individuali”.
Ministro…
Macché ministro!
Senatore…
Non lo sono da due anni.
E quindi?
Avvocato, più semplicemente. Ma in fondo sono un tergicristallo (e ride).
Prego?
No, non mi sono ancora rincoglionito, ma ha capito bene. Vede, rispetto a quelli nati con le certezze delle ideologie, noi liberali eravamo come tergicristalli. Siamo cresciuti con una dialettica interiore, con un dubbio: ‘Sì-No, Sì-No’.
Oggi, con il tergicristallo sul “No”, l’hanno cercata tutti i giornali…
Buffo, vero? È la prova che uno diventa importante solo quando non c’è più. Mi sento come un personaggio di Gogol!.
Ma lei non è sparito. Lei se n’è andato!
Sì, sono d’accordo con quello che dice Fini. Anche nel centrodestra, sulle questioni della legalità, non si possono fare deroghe. E sui diritti civili sto soffrendo da anni.
Ad esempio?
Sulla fecondazione assistita, sui contratti di unione solidale, o i Pacs, o come li volete chiamare. Fino al 2008 ho votato sempre contro, applaudito da Vendola e da Pisapia, che considero un galantuomo e guardato come un marziano dai miei compagni di partito. Ma si può?
C’è meno libertà nel Pdl che nella prima Forza Italia?
Su questi temi senza dubbio.
Ma ci sono altri laici, nel Pdl?
Dice? C’erano ‘i socialisti di sua maestà’… Che però adesso sono i socialisti di… ‘sua santità’. Nel senso della devozione per il pontefice, intendo.
I nomi non li fa?
Ma certo. Avete visto Sacconi? Una conversione sorprendente. Siccome è veneto si è messo in testa che per stare nel Pdl deve essere anche devoto.
La goccia che ha fatto traboccare il vaso?
Volevano discutere la questione di Fini nell’ufficio di presidenza, che è un gruppo di consulenti di Berlusconi. Eh no, ho detto e scritto: ci vuole la direzione nazionale. Non mi hanno nemmeno risposto!!!
Con Berlusconi non ci ha parlato?
Venti minuti fa, era lui quando trovava occupato. Mi ha colpito che non mi abbia detto: ‘Perché non resti?’.
Non ci credo.
È così. Ha detto: quando tornerai ammazziamo il vitello grasso. Non è la stessa cosa. Lui non chiede, capisce?
Dicono: Biondi è amareggiato perché non è stato ricandidato…
Ma sono pazzi? Ho fatto nove legislature, come le Sinfonie di Beethoven!
Non mi dica che era contento di restar fuori?
Per nulla. Ero già vecchio e usurato nel 2008, figuriamoci ora. Però se fossero entrati dei giovani dinamici sarei stato felice. Ma vista la pletora degli yes-man che si sono affollati…
Cosa fa ora?
L’avvocato. Lo pratico da tre quarti di secolo e lo farò finché campo. Quindi per poco, eh, eh…
Chi è rimasto dei padri fondatori di Forza Italia?
Antonio Martino. Di cui immagino il disagio, anche se lui è molto riservato. Tutti gli altri sono stati già epurati: zaaac!
Ad esempio?
Il povero Jannuzzi, decapitato come me. Vedo che è scomparso Pera. E Urbani che entra ed esce dalla soffitta, eh, eh, eh… Siamo stati tutti sterminati.
Cosa pensa dei nuovi protagonisti come Scajola?
Mi provoca? Io ho una biografia di antiscajolismo nel curriculum. Una vita da onesto e implacabile avversario dello scajolismo da difendere. Non è che ho aspettato la casa a sua insaputa
È colpevole?
Sono garantista, gliel’ho detto. Attendo. Ma altre colpe, per me più gravi, le ha di sicuro.
Lo odia?
Ma no… Se posso dire, lo stimo persino, come persona. Ma la sua idea della politica, poi imposta a tutto il partito in Liguria, è feudale. Si immagini che mi ha costretto ad emigrare, l’ultimo anno alle elezioni, perché non voleva che fossi eletto nella mia regione. Questo è l’uomo!
Bertolaso?
Eh, eh, eh… Un mito infranto.
E Verdini?
Pensavo che vivesse confinato a via dell’Umiltà. Non immaginavo che trovasse il tempo per accudire una banca.
Che fa, un “liberale” come lei suggerisce il conflitto di interessi?
Le dico una cosa: a ottant’anni vivo in una casa in affitto, senza lussi né privilegi, non ho auto blu. La differenza fra quelli della mia generazione e questi, è che mai abbiamo pensato che ci si potesse arricchire.
Finirà insieme a Fini?
Mica ho la fregola di andare a fare il figurante! Mi piacerebbe costituire con qualche amico un nucleo di opinione che pesi nel dibattito del centrodestra.
Però Fini le piace…
Al congresso ha fatto un discorso da uomo di Stato.
Facciamo un test. Lei che pensa dello scudo?
Che ci sia un’immunità retroattiva alla funzione lo accetto. Che ci sia una protezione retroattiva per Berlusconi, no.
Non credo alle mie orecchie.
Sono garantista, ma non tollero l’impunità. Si tutela la funzione, non la persona. Spero che gli avvocati che ha intorno gli spieghino la differenza, a Silvio.
La vedo indignato
Per non dire della lotta alla mafia.
Adesso ruba il mestiere a noi!
Senta, io difendevo la famiglia Dalla Chiesa nel 1982.
Non è che con questo strappo ambisce a qualche ruolo?
Sono stato segretario del Pli, tre volte ministro, nove volte in Parlamento, adesso voglio diventare il sindaco di Staglieno, il cimitero monumentale. Ah, ah, ah. Sa che la vita è strana?
Perché?
Domani vado a comprare il Fatto, per la prima volta in vita mia. Non l’avrei mai detto. Con questa intervista guadagnate un lettore.
Da Il Fatto Quotidiano del 28 ottobre 2010
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Roma, 24 gen. (Adnkronos) - "Sono lieto di poter ribadire insieme a lei i legami che legano Panama e Italia e la volontà di intensificare la nostra collaborazione in diversi campi. Quest'anno si attiverà il meccanismo di dialogo che è uno strumento di grande utilità per accompagnare l'aumento della nostra collaborazione". Lo ha affermato il Presidente della Repubblica, Sergio Mattarella, ricevendo al Quirinale l'omologo di Panama José Raúl Mulino Quintero.
"È un onore essere qui in Italia poichè è la terra di mio nonno -ha sottolineato Mulino Quintero- Sono molto lieto di poter condividere questo momento con lei, è un'opportunità estremamente importante per il mio Paese. Ribadisco anch'io l'intenzione di intensificare i nostri legami di lavoro, di amicizia, a livello commerciale con l'Italia, un Paese amico che ci può aiutare anche nei rapporti con l'Unione europea".
Milano, 24 feb. (Adnkronos) - Il primo treno a idrogeno italiano è arrivato nel nuovo impianto di manutenzione e di rifornimento di idrogeno di Rovato. Il convoglio - che fa parte dei 14 acquistati da Fnm grazie ai finanziamenti di Regione Lombardia, anche tramite risorse Pnrr – è arrivato nel bresciano dal circuito di prova di Salzgitter (Germania) del costruttore Alstom. Lo fa sapere in una nota Fnm, in cui sottolinea che "l’impianto di Rovato, realizzato da Ferrovienord e dotato di attrezzature all'avanguardia, sarà, in Italia, il primo deposito specificatamente progettato e realizzato per la manutenzione dei treni a idrogeno nonché il primo impianto per il rifornimento di idrogeno per i treni". (FOTOGALLERY)
Nei prossimi giorni verranno effettuate, da parte del costruttore e fornitore dell’idrogeno Sapio, attività di collaudo dell’impianto stesso e test di rifornimento del treno. Nella giornata del 13 febbraio si terrà un evento di presentazione alla stampa, nel corso del quale sarà possibile visitare il sito di Rovato e il convoglio.
L’entrata in servizio commerciale dei treni a idrogeno in Valcamonica, lungo la linea non elettrificata Brescia-Iseo-Edolo di FerrovieNord su cui il servizio è gestito da Trenord, fa parte del progetto H2iseO, che mira a realizzare la prima Hydrogen Valley italiana nel territorio bresciano. Promosso da Fnm, FerrovieNord e Trenord, il progetto H2iseO - viene ricordato nella nota - "ha l’obiettivo di sviluppare in Valcamonica una filiera economica e industriale dell’idrogeno, a partire dal settore della mobilità, avviare la conversione energetica del territorio, contribuire alla decarbonizzazione di una parte significativa del trasporto pubblico locale. Si tratta di un progetto altamente innovativo, che prevede, tra le altre cose, la realizzazione di 3 impianti di produzione, stoccaggio e distribuzione di idrogeno (a Brescia, Iseo e Edolo), oltre all’impianto di manutenzione e rifornimento dei treni di Rovato".
Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - Il presidente della Regione Siciliana Renato Schifani, appreso dalla stampa della mancata attivazione delle pompe di sollevamento nel fiume Verdura, ha dato mandato all'assessore regionale all'Agricoltura Salvatore Barbagallo e al dirigente generale della Protezione civile Salvatore Cocina - che coordina anche la cabina di regia per l'emergenza idrica in Sicilia - di "avviare immediatamente tutte le iniziative necessarie per rimuovere questa situazione che ha definito «scandalosa». Un intervento che il governatore chiede, quindi, con la massima celerità perché non è accettabile che l'acqua possa continuare a essere dispersa in mare mentre cittadini, agricoltori e imprese della zona patiscono le conseguenze della siccità".
Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - "Cambio di gestione all’Hotel delle Palme con l’ingresso del gruppo Mangia, che ha acquistato la struttura a cinque stelle di via Roma lo scorso aprile. Il passaggio della società Mare Resort dei Corvaja in liquidazione al gruppo proprietario della catena alberghiera Mangia’s, era attesa dopo le feste di fine anno. Nel frattempo l’attività non si è mai fermata. La curatela fallimentare nominata dal Tribunale esce quindi di scena con la consegna dell’’immobile al gruppo Mangia, che sarà operativo da febbraio". Così in una nota. "Nei prossimi giorni I sindacati incontreranno la nuova società per discutere del trasferimento dei lavoratori"
“Espleteremo l’esame congiunto per il passaggio di ramo d’azienda, per garantire il transito di tutti i 76 lavoratori, nel rispetto delle tutele necessarie – dichiarano il segretario generale Filcams Cgil Palermo Giuseppe Aiello e la segretaria Alessia Gatto – Si tratta di un gruppo solido e affermato nel panorama siciliano alberghiero di fascia alta. Per le lavoratrici e i lavoratori che provengono dalla chiusura per ristrutturazione dell’albergo ex Acqua Marcia, poi coinvolti nel passaggio al fondo Algebris e nelle vicissitudini e controversie dell’ultima gestione, culminata con la procedura di concordato preventivo, questa occasione rappresenta un orizzonte di stabilità occupazionale. L’hotel ha potuto continuare la sua attività in questi mesi con la curatela anche grazie alla presenza di lavoratori che, con le loro professionalità e competenze, hanno contribuito a dare lustro all’Hotel delle Palme e ad affermare la sua presenza sul territorio palermitano, attendendo la risoluzione delle varie controversie”.
“Il trasferimento comporterà il passaggio dalla vecchia proprietà, ma soprattutto dalla Mare Resort alla Grand Hotel Et Des Palmes gestita dal gruppo Mangia, con tutte le garanzie occupazionali – continuano Aiello e Gatto - La curatela è stata precisa e puntuale, l’albergo ha lavorato bene. È stato possibile proseguire un’attività che ha dato grandi risultati e riteniamo che il gruppo Mangia possa ulteriormente sviluppare e rilanciare uno degli alberghi più importanti e ricchi di storia di Palermo, con l'auspicio che possa dare un contributo per la crescita di un turismo sostenibile della città di Palermo e a tutto il settore ma anche al risveglio commerciale ed economico di via Roma e della città di Palermo".
Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - I carabinieri di Palermo hanno denunciato 7 ragazzi, uno dei quali ancora minorenne, gli altri invece di età compresa tra i 18 e il 23 anni, tutti palermitani e sospettati di essere alcuni dei protagonisti di una violenta rissa il primo dicembre scorso nei pressi della discoteca Shazam in via Ammiraglio Rizzo a Palermo. Secondo la ricostruzione dei carabinieri della stazione di Falde, che hanno ascoltato i testimoni e acquisito le immagini riprese dalle telecamere presenti nella zona, i sette avrebbero scatenato la rissa che ha coinvolto una trentina di ragazzi. La violenta lite sarebbe scoppiata dopo che una ballerina della discoteca era stata molestata. Gli addetti alla sicurezza che hanno cercato di riportare la calma sono stati aggrediti dagli indagati che hanno danneggiato diversi arredi del locale, strumenti per le luci, la consolle e altre attrezzature tecniche. Le indagini dei carabinieri, non ancora concluse, hanno permesso di identificare i primi sette giovani che sono stati denunciati alla procura per violenza sessuale, rissa, lesioni personali, invasione di terreno e danneggiamento.
Roma, 23 gen. (Adnkronos) - Weekend 25 - 26 gennaio 2025 di disagi a causa dello sciopero nazionale proclamato da alcune sigle sindacali autonome del personale del Gruppo Fs. La protesta, che durerà 24 ore (dalle 21 di sabato alle 21 di domenica, potrebbe avere un impatto significativo sulla circolazione dei treni e comportare cancellazioni totali e parziali di Frecce, Intercity e treni del Regionale di Trenitalia. Gli effetti, in termini di cancellazioni e ritardi, potranno verificarsi anche prima e protrarsi oltre l’orario di termine dell’agitazione sindacale.
Trenitalia, tenuto conto delle possibili importanti ripercussioni sul servizio, invita i passeggeri a informarsi prima di recarsi in stazione e, se possibile, a riprogrammare il viaggio.
Informazioni su collegamenti e servizi attivi sono disponibili consultando l’App di Trenitalia, la sezione Infomobilità di trenitalia.com, i canali social e web del Gruppo Fs, il numero verde gratuito 800892021, oltre che nelle biglietterie e negli uffici assistenza delle stazioni ferroviarie, attraverso le self-service e le agenzie di viaggio convenzionate.
"I passeggeri, che intendono rinunciare al viaggio, possono chiedere il rimborso a partire dalla dichiarazione di sciopero:
- fino all’ora di partenza del treno prenotato, per i treni Intercity e Frecce;
- fino alle ore 24:00 del giorno antecedente lo sciopero stesso, per i treni Regionali; in alternativa possono riprogrammare il viaggio, a condizioni di trasporto simili, non appena possibile, secondo la disponibilità dei posti", si legge sul sito di Trenitalia dove è disponibile la lista dei treni garantiti. .
Palermo, 24 gen. (Adnkronos) - E' in corso, dall'alba di oggi, una vasta operazione antimafia condotta dalla Polizia di Stato di Siracusa che ha eseguito un’ordinanza di custodia cautelare in carcere emessa dal Gip di Catania, su richiesta della Procura della Repubblica- Direzione Distrettuale Antimafia, a carico di 22 persone gravemente indiziate, a vario titolo, dei reati di associazione per delinquere di stampo mafioso, concorso esterno in associazione di tipo mafioso, associazione per delinquere finalizzata al traffico di stupefacenti, detenzione, porto illegale di armi da sparo con l’aggravante dell’agevolazione mafiosa e ricettazione. I dettagli dell’operazione saranno resi noti durante una conferenza stampa che si terrà presso la Procura della Repubblica del Tribunale di Catania alle 11.30.