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Ecco il testo della relazione della polizia che prova l’inganno del premier - 3/5

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Nicole MINETTI, Consigliere Regionale della Regione Lombardia con incarico presso lo Presidenza del Consiglio dei Ministri e l’inquilina della minore tale COINCECAO SANTOS OLIVEIRA Michele nata in Brasile il 03.05 1978 res.te a Milano in via XXXXXXX 19, che chiedevano un colloquio con gli operanti per conto della minore.
Successivamente si prendevano contatti con lo signora MINETTI N. e l’inquilina della minore, alle quali si spiegava cosa era accaduto e cosa era stato disposto dal P.M. dei minori, la signora MINETTI N. si offriva di prendere in affidamento la minore e di provvedere per ogni necessità a carico della stessa, consapevole delle conseguenze giuridiche in caso di non ottemperanza agli oneri dell’affidatario. Dal controllo ai terminali CED/SDI effettuati in precedenza dalla pattuglia Volante Monforte Bis 1° turno si evinceva che la minore risultava avere a suo carico una denuncia di scomparsa da parte dei suoi genitori e di personale di una comunità per minori di Messina dove la ragazza era stata in precedenza ospite in quanto in passato aveva avuto dei problemi di natura familiare col padre; inoltre nel terminale CED/SDI, risultavano dei passaggi successivi alla denuncia di scomparsa, dove si evinceva che lo ragazza era stata fermata dai carabinieri e addirittura lo ragazza aveva sporto anche una querela, quindi nessuno aveva ritirato dal CED/SDI lo denuncia di scomparsa.

Si precisa che l’Assistente della P. di S. XXXXX F. aveva contattato telefonicamente il personale della comunità e quest’ultimi gli avevano detto che un inno fa circa, erano stati contattati telefonicamente dai Carabinieri che avevano chiesto delucidazioni sulla denuncia di scomparsa poiché avevano trovato la minore e di non avergli in seguito più fornito altro tipo di informazione. Gli operanti chiedevano alla Dott.ssa XXXXX G. se il P.M. di turno dei minori era stato informato della nuova situazione e cioè del fatto che lo ragazza era la nipote del Presidente MOUBARACH e che lo signora MINETTI N. si era resa disponibile a prendere in affidamento la ragazza in oggetto indicata. La Dott.ssa XXXXX G. chiedeva ai sottoscritti di contattare il P.M. per spiegare quanto era emerso, quindi l’Assistente della P. di S. XXXXXXX contattava telefonicamente il P.M. di turno spiegando cosa era emerso dal contenuto delta telefonata ricevuta dalla Dott.ssa da parte del Capo di Gabinetto della Questura. Il P.M. disponeva comunque l’affido della minore ad una comunità o la contemporanea custodia della minore presso gli uffici della Questura in attesa di essere data l’indomani mattina ad una comunità. L’Assistente della P. di S. XXXXXX M. comunicava alla Dott.ssa XXXXXX G. disposto dal P.M. e lo Dott.ssa XXXXX G. contattava telefonicamente il P.M. E aggiungeva il seguente accordo, e cioè bisognava avere lo copia di un documento d’identità della minore, per poi poterla affidare alla Minetti e lasciarla andare.

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