Esplosione nell’area della Eureco Holding a Paderno Dugnano, nella zona a nord di Milano, al confine con la provincia di Monza. L’azienda si occupa di servizi ambientali e smaltimento di rifiuti industriali e speciali.

Nell’incendio sono rimasti coinvolti sette operai. Si tratta di cinque italiani e due stranieri, tutti dipendenti di una cooperativa esterna. Sei sono ricoverati in diverse strutture – Niguarda, San Carlo, San Paolo, Fatebenefratelli e San Raffaele – mentre il settimo sarebbe già stato dimesso. I due feriti più gravi sono stati trasferiti in elicottero al centro grandi ustionati di Torino.

I vigili del fuoco hanno domato l’incendio dopo aver circoscritto le fiamme a un’area di 1.000 metri quadrati su una superficie di 10.000. Effettuata anche un’operazione di schermatura che ha consentito di isolare la zona dell’impianto dove vengono lavorati olii e solventi chimici. L’impianto non si trova in una zona abitata, ma vicino a tre centri commerciali che non sarebbero a rischio. I vigili del fuoco hanno trovato a ridosso dell’autostrada alcune bombole di acetilene utilizzate dagli operai e per metterle in sicurezza è stata chiusa l’autostrada Milano-Meda.

Angela Bonsanti, una donna che abita nei pressi della fabbrica, ha raccontato: “Ho sentito da casa mia un’esplosione fortissima che ha fatto tremare i muri, seguita da diverse altre esplosioni meno intense”.”Sono scesa in cantina armata di bastone perché pensavo che qualcuno fosse entrato nella mia casa – ha continuato – e quando ho visto fumo nero e le sirene delle ambulanze mi sono precipitata fuori”. I residenti raccontano che a luglio si era già verificata un’esplosione nello stabilimento che però non aveva provocato né vittime né grossi danni.

Le cause dello scoppio sono ancora da accertare, spiegano i vigili del fuoco. Non è escluso l’errore umano anche se è ancora presto per aver conferme sull’accaduto. A destare preoccupazione sono anche alcune bombole di acetilene che si sono surriscaldate e potrebbero esplodere, anche a distanza di ore, secondo quanto spiegano dal 115. Per questo sono costantemente monitorate e sono state avviate le operazioni di raffreddamento, che proseguiranno nelle prossime ore.

Secondo il sindaco di Paderno Dugnano, Marco Alparone ”Non c’è un pericolo immediato per i cittadini. La mia preoccupazione principale è quella per la salute dei feriti, mentre dal punto di vista ambientale l’Arpa i vigili del fuoco non rilevano il pericolo immediato e stanno conducendo tutti gli accertamenti necessari”.  Secondo le ricostruzioni dei vigili del fuoco l’esplosione sarebbe scaturita da una bombola di gas che ha poi coinvolto dei bidoni di vernice provocando un vasto incendio. Nei capannoni dell’azienda, costruiti all’inizio degli anni ’90, venivano stoccati rifiuti industriali. ”Non esistono problemi di tossicità anche perché l’incendio è stato domato subito – ha spiegato il vigile del fuoco Maurizio Pendini – E’ stata bruciata della plastica e della vernice ma non c’è pericolo. Abbiamo fatto rilievi fotografici – ha continuato – e stiamo facendo gli accertamenti dei frammenti rimasti”.

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