“Andremo avanti a governare, con la fiducia che ci verrà data al Senato e credo anche alla Camera”. È sicuro il premier Silvio Berlusconi, forte del sostegno degli italiani che – ha detto – “al 60%” sono con lui. Berlusconi è intervenuto telefonicamente alla manifestazione Pdl al Teatro Nuovo, in piazza San Babila a Milano. Nel caso in cui la fiducia dovesse mancare alla Camera, dove i margini sono molto stretti, il premier crede che si dovrà “andare di nuovo a votare per la Camera”. ”L’ipotesi del solo scioglimento della Camera in caso di sfiducia è un escamotage che ha il solo obiettivo di tranquillizzare quei senatori pronti a sostenere un percorso di responsabilità che eviti al Paese l’ennesima campagna elettorale”, ha replicato il capogruppo di Fli alla Camera Italo Bocchino ribadendo che sarebbe opportuno che il governo si dimettesse. ”Se la risposta di Berlusconi a una crisi di governo ormai conclamata è questa – ha aggiunto Bocchino – c’è da preoccuparsi seriamente per le istituzioni e per la soluzione dei problemi degli italiani. Restiamo convinti che sarebbe opportuna una scelta nell’interesse dell’Italia, con le dimissioni del governo e l’avvio di un percorso virtuoso che richiami tutte le forze politiche alla responsabilità verso i cittadini”.
Il presidente del Consiglio ha anche lanciato una frecciata a Gianfranco Fini: “Ci sono dei professionisti della politica ormai vicini all’età in cui grandi leader come Bush e Blair scrivono le loro memorie che possono aspirare a diventare presidente del Consiglio, o della Repubblica, solo grazie a compromessi di palazzo”, ha affermato il premier 74enne. “Questa non è democrazia – ha aggiunto -, è solo partitocrazia”. Poi ha fatto gli auguri a Letizia Moratti, sindaco del capoluogo lombardo: “Ci sono le elezioni a Milano, noi sosteniamo la nostra Letizia, le invio il mio in bocca al lupo”.
Il presidente del consiglio si è anche soffermato sul tema dei media: “Non leggete i giornali, – ha detto al pubblico del Teatro Nuovo – Descrivono una situazione che non c’è e che è indipendente dagli elettori, descrivono posizioni politiche partitocratiche. La verità è che gli elettori esistono e che al 60% sono con me”.
Ha poi parlato della situazioni in Rai, dopo le polemiche dei giorni scorsi per il programma di Fabio Fazio e Roberto Saviano“Vieni via con me” a cui domani parteciperanno Fini e il segretario del Pd Pierluigi Bersani: “La maggioranza degli italiani è con me e non si lascia turlupinare da programmi offensivi che paghiamo tutti noi. E’ indegno avere una tv pubblica di questo tipo”. “Tutte le cose che stanno accadendo – ha aggiunto – rafforzano il convincimento degli italiani che vogliono restare liberi del fatto che dobbiamo andare avanti contro una sinistra che ancora non è democratica”.
Per quanto riguarda le sorti dell’esecutivo, dal Partito democratico fanno sapere che “il Pd andrà avanti con la mozione di sfiducia alla Camera – ha annunciato in mattinata il vice segretario nazionale del Pd Enrico Letta -. Il governo Berlusconi sta traccheggiando, i mezzucci di andare prima al Senato dove pensa di essere più forte, poi alla Camera vogliono dire non guardare in faccia la realtà: non esiste più la maggioranza del governo Berlusconi”. Secondo Letta jr “la proposta di Berlusconi è una tattica da pantano doroteo, da prima Repubblica. Questa settimana si deve voltare pagina al governo, il Pd è disponibile a non affondare la Legge di Stabilità senza ostruzionismo, ma il governo deve voltare pagina”. “Forse Berlusconi si è dimenticato,in assoluta buona fede, del fatto che c’è una mozione già presentata alla Camera, per cui è chiaro che per un criterio minimale di correttezza istituzionale bisogna partire dalla Camera”, ha ironizzato il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini. “Oggi il governo di Berlusconi ha perso la maggioranza – ha aggiunto – non è che se la può prendere con gli altri. Se la deve prendere con se stesso. La rottura con Fini ha avuto la conseguenza della perdita di autosufficienza del governo”.