BENEVENTO – Corruzioni, truffe, mazzette e promesse di posti di lavoro per oliare i meccanismi burocratico-amministrativi e così aprire il centro commerciale “I Sanniti”, nella paludosa periferia di Benevento, “pur con vistose carenze strutturali”. Lo scrive il pm Antonio Clemente negli atti con cui la procura di Benevento ha chiesto l’arresto di Maurizio Zamparini, il leader della grande distribuzione e presidente del Palermo calcio, nell’ambito di un’inchiesta che vede indagati anche Clemente Mastella e sua moglie Sandra, un assessore beneventano e altre otto persone tra dirigenti e funzionari comunali, tecnici e collaboratori dell’imprenditore friuliano. Il 9 dicembre il Riesame di Napoli affronterà il ricorso della Procura contro la decisione del Gip che ha negato l’arresto di Zamparini, respingendo in tutto dieci misure cautelari chieste a vario titolo tra domiciliari, divieti di dimora ed interdizioni ai pubblici uffici (nessuna richiesta, però, riguarda i Mastella). Mentre pende in Cassazione e verrà discussa nelle prossime settimane un’altra istanza, rigettata nei primi due gradi, con la quale il pm Clemente ha chiesto il sequestro dell’ipermercato, valutato 17 milioni e mezzo di euro, e delle azioni del Palermo di proprietà di Zamparini, per un valore nominale di quasi 25 milioni di euro. Una spada di Damocle sull’annunciata cessione della società calcistica al gruppo Al Hokair dell’Arabia Saudita.
Accuse pesanti, che pur in assenza di misure cautelari potrebbero approdare a una richiesta di rinvio a giudizio. E tra queste, spiccano quelle relative alla presunta corruzione dei coniugi Mastella da parte di Zamparini. L’imprenditore avrebbe incontrato la signora Mastella due volte, in un periodo in cui lei era presidente del consiglio regionale campano e il marito ministro della Giustizia. La prima volta nella mitica villa di Ceppaloni, quella con la piscina a forma di cozza, il 13 settembre 2006. Il secondo, alcuni mesi dopo, in piazza Guerrazzi, dove ha sede l’associazione Iside Nova. La conferma che Sandra Lonardo Mastella ha visto due volte Maurizio Zamparini arriva dalle parole di un agente di polizia assegnato alle scorte della signora, verbalizzate il 28 dicembre 2009. Ma ci sono altri due riscontri: la traccia di una soggiorno alberghiero di Zamparini a Benevento il giorno prima, e le dichiarazioni di Diego Della Valle. ‘Mister Tod’s’, amico di famiglia dei Mastella, che spesso e volentieri ospita sul suo yacht, non esclude, scrive il pm, “che in quel periodo vi siano stati incontri tra i Mastella e Zamparini”.
Per la procura di Benevento i colloqui tra il presidente del Palermo e Lady Mastella avevano lo scopo di sbloccare l’apertura del centro commerciale I Sanniti, inaugurato in fretta e furia nell’ottobre successivo. Ed infatti, secondo le dichiarazioni del sindaco di Benevento Fausto Pepe acquisite dalla procura il 12 e il 13 novembre 2009, da quel momento i Mastella si attaccano ai telefoni per intervenire e fare pressioni su chi, nell’amministrazione comunale, avrebbe dovuto consentire l’apertura dell’Ipermercato. Apertura subordinata a una serie di condizioni stipulate con l’amministrazione comunale per ottenere le licenze e i permessi, che però l’imprenditore friuliano non avrebbe rispettato: la costruzione a sue spese di un asse interquartiere, un parco fluviale sul fiume Calore, il restauro di una antica masseria, la salvaguardia dei reperti archeologici dell’area in cui collocare il centro commerciale, e soprattutto la demolizione di tre vicini capannoni industriali abusivi, costruiti un’area destinata a verde pubblico.
Così l’assessore all’Urbanistica di Benevento Aldo Damiano, legato a doppio filo al leader dell’Udeur, si prodiga con zelo. Tanto da incontrare Zamparini e compiere con lui un sopralluogo “pur non essendo legittimato” ed affermare in un comunicato stampa su carta intestata del Comune di Benevento, secondo il pm mentendo, “che le opere cui era tenuto lo Zamparini erano complete all’80%”. Ma questo è sufficiente: l’iniziativa ‘I Sanniti’ andrà a buon fine, pur tra dubbi e polemiche che resteranno confinate nella stampa locale. E il 4 giugno 2007 parte il bonifico del Banco di Napoli col quale Zamparini versa 50.000 euro nelle casse di Iside Nova, l’associazione no-profit creata con la mission di organizzare eventi culturali e di spettacolo dalla signora Mastella, che ne è stata presidente fino al 2005 per poi dimettersi dopo l’elezione ai vertici dell’assemblea legislativa campana, affidandone la guida al figlio Elio.
Per il pm quel bonifico è la pistola fumante di un reato. Ed infatti indaga per corruzione Zamparini, i Mastella e l’assessore all’Urbanistica dell’epoca Aldo Damiano, con un dettagliato capo di imputazione che riassume le complicate vicende dell’Ipermercato. Per inciso: Iside Nova è la onlus recentemente finita nel mirino di un’altra inchiesta della Digos beneventana: avviso concluse indagini per Sandra ed Elio Mastella con le accuse di truffa ed estorsione per una storia di fatture gonfiate sugli spettacoli estivi di Benevento e di soldi raccolti senza averne titolo tra i titolari degli stand allestiti ai piedi del palco.
Che bisogno ha Zamparini di chiedere l’intervento dei Mastella? La realizzazione dell’Ipermercato, avviata nel 2002, procedeva a rilento e con l’aperta ostilità di alcune associazioni locali, preoccupate dello stravolgimento urbanistico di un’area sottoposta a diversi vincoli. Dunque, bisogna fare qualcosa per mobilitare consenso intorno all’operazione. E se da un lato i collaboratori dell’imprenditore iniziano ad avvicinare i personaggi più influenti del luogo per farsi segnalare liste di nomi di persone da assumere, dall’altro si cerca aiuto dai leader dell’Udeur, il partito che in quegli anni a Benevento controlla giunte, nomine, sanità, agenzie pubbliche. Titola il Sannio Quotidiano il 2 settembre 2006: “L’imprenditore in città nelle ultime ore ha incontrato i vertici dell’Udeur”. Poi, quando il Comune di Benevento torna a sollecitare il rispetto degli impegni e la demolizione dei capannoni, Zamparini va su tutte le furie, incontra Lady Mastella, muove le sue pedine sulla scacchiera della partita e il 16 settembre 2006 sbotta. Il Sannio Quotidiano riassume così il 16 settembre 2009: “L’imprenditore si sfoga: chiederò i danni. Alcuni politici locali mi avevano garantito, ma hanno prevalso i contestatori per mestiere”. A leggere le carte delle indagini resta il dubbio che senza i buoni uffici dei Mastella, i contestatori avrebbero prevalso davvero e l’Ipermercato non sarebbe stato concluso.
In queste ore Zamparini è distratto da altre vicende. In cima ai suoi pensieri c’è la cessione del Palermo. Le pagine palermitane di Repubblica riferiscono che già lunedì scorso il principe saudita Al Hokair avrebbe dovuto assistere alla partita Napoli-Palermo per discutere dell’acquisto della società. Solo le pessime condizioni metereologiche hanno impedito di raggiungere Napoli con un viaggio già programmato a bordo dell’aereo privato di Zamparini, che grazie a questa partnership sta per sbarcare in Arabia Saudita per aprire la catena di supermercati “Casa Italia”, una mega operazione finanziaria da un miliardo e cinquecento milioni di euro che prevede la realizzazione di trenta ipermercati a Riyad e nel resto del paese. Il gruppo saudita a sua volta sembra pronto ad acquistare il pacchetto di maggioranza del Palermo, ma Zamparini dovrebbe conservare una parte delle azioni e restare nel Palermo con un ruolo diverso. “Individueremo insieme un presidente giovane – dice il patron dei rosanero – un manager che faccia al caso del Palermo. In questo modo avrei la possibilita’ di riposarmi un po’ e di continuare comunque a godermi la squadra”. Purché i magistrati non ordinino il sequestro delle azioni della squadra, o altri provvedimenti. In quel caso, però, i tifosi del Palermo non la prenderebbero bene. Sui forum dei siti sportivi è un fiorire di commenti in suo sostegno: “Forza Zampa”, “Zampaman sappiamo che sei la persona più onesta di questo mondo” e via lodando. Chiosa un tifoso col nikname ‘udiwup’: “Zampa non può essere arrestato. Invaderemmo Benevento!!!
Giustizia & Impunità
Zamparini accusato di corruzione e truffa
Il Riesame decide sulla richiesta d’arresto
Il verdetto dei giudici è atteso per domani. In sostanza il presidente del Palermo calcio è accusato di vari reati assieme all'ex ministro della Giustizia Clemente Mastella e a sua moglie Sandra Lonardo. Al centro la costruzione di un ipermercato a Benevento
BENEVENTO – Corruzioni, truffe, mazzette e promesse di posti di lavoro per oliare i meccanismi burocratico-amministrativi e così aprire il centro commerciale “I Sanniti”, nella paludosa periferia di Benevento, “pur con vistose carenze strutturali”. Lo scrive il pm Antonio Clemente negli atti con cui la procura di Benevento ha chiesto l’arresto di Maurizio Zamparini, il leader della grande distribuzione e presidente del Palermo calcio, nell’ambito di un’inchiesta che vede indagati anche Clemente Mastella e sua moglie Sandra, un assessore beneventano e altre otto persone tra dirigenti e funzionari comunali, tecnici e collaboratori dell’imprenditore friuliano. Il 9 dicembre il Riesame di Napoli affronterà il ricorso della Procura contro la decisione del Gip che ha negato l’arresto di Zamparini, respingendo in tutto dieci misure cautelari chieste a vario titolo tra domiciliari, divieti di dimora ed interdizioni ai pubblici uffici (nessuna richiesta, però, riguarda i Mastella). Mentre pende in Cassazione e verrà discussa nelle prossime settimane un’altra istanza, rigettata nei primi due gradi, con la quale il pm Clemente ha chiesto il sequestro dell’ipermercato, valutato 17 milioni e mezzo di euro, e delle azioni del Palermo di proprietà di Zamparini, per un valore nominale di quasi 25 milioni di euro. Una spada di Damocle sull’annunciata cessione della società calcistica al gruppo Al Hokair dell’Arabia Saudita.
Accuse pesanti, che pur in assenza di misure cautelari potrebbero approdare a una richiesta di rinvio a giudizio. E tra queste, spiccano quelle relative alla presunta corruzione dei coniugi Mastella da parte di Zamparini. L’imprenditore avrebbe incontrato la signora Mastella due volte, in un periodo in cui lei era presidente del consiglio regionale campano e il marito ministro della Giustizia. La prima volta nella mitica villa di Ceppaloni, quella con la piscina a forma di cozza, il 13 settembre 2006. Il secondo, alcuni mesi dopo, in piazza Guerrazzi, dove ha sede l’associazione Iside Nova. La conferma che Sandra Lonardo Mastella ha visto due volte Maurizio Zamparini arriva dalle parole di un agente di polizia assegnato alle scorte della signora, verbalizzate il 28 dicembre 2009. Ma ci sono altri due riscontri: la traccia di una soggiorno alberghiero di Zamparini a Benevento il giorno prima, e le dichiarazioni di Diego Della Valle. ‘Mister Tod’s’, amico di famiglia dei Mastella, che spesso e volentieri ospita sul suo yacht, non esclude, scrive il pm, “che in quel periodo vi siano stati incontri tra i Mastella e Zamparini”.
Per la procura di Benevento i colloqui tra il presidente del Palermo e Lady Mastella avevano lo scopo di sbloccare l’apertura del centro commerciale I Sanniti, inaugurato in fretta e furia nell’ottobre successivo. Ed infatti, secondo le dichiarazioni del sindaco di Benevento Fausto Pepe acquisite dalla procura il 12 e il 13 novembre 2009, da quel momento i Mastella si attaccano ai telefoni per intervenire e fare pressioni su chi, nell’amministrazione comunale, avrebbe dovuto consentire l’apertura dell’Ipermercato. Apertura subordinata a una serie di condizioni stipulate con l’amministrazione comunale per ottenere le licenze e i permessi, che però l’imprenditore friuliano non avrebbe rispettato: la costruzione a sue spese di un asse interquartiere, un parco fluviale sul fiume Calore, il restauro di una antica masseria, la salvaguardia dei reperti archeologici dell’area in cui collocare il centro commerciale, e soprattutto la demolizione di tre vicini capannoni industriali abusivi, costruiti un’area destinata a verde pubblico.
Così l’assessore all’Urbanistica di Benevento Aldo Damiano, legato a doppio filo al leader dell’Udeur, si prodiga con zelo. Tanto da incontrare Zamparini e compiere con lui un sopralluogo “pur non essendo legittimato” ed affermare in un comunicato stampa su carta intestata del Comune di Benevento, secondo il pm mentendo, “che le opere cui era tenuto lo Zamparini erano complete all’80%”. Ma questo è sufficiente: l’iniziativa ‘I Sanniti’ andrà a buon fine, pur tra dubbi e polemiche che resteranno confinate nella stampa locale. E il 4 giugno 2007 parte il bonifico del Banco di Napoli col quale Zamparini versa 50.000 euro nelle casse di Iside Nova, l’associazione no-profit creata con la mission di organizzare eventi culturali e di spettacolo dalla signora Mastella, che ne è stata presidente fino al 2005 per poi dimettersi dopo l’elezione ai vertici dell’assemblea legislativa campana, affidandone la guida al figlio Elio.
Per il pm quel bonifico è la pistola fumante di un reato. Ed infatti indaga per corruzione Zamparini, i Mastella e l’assessore all’Urbanistica dell’epoca Aldo Damiano, con un dettagliato capo di imputazione che riassume le complicate vicende dell’Ipermercato. Per inciso: Iside Nova è la onlus recentemente finita nel mirino di un’altra inchiesta della Digos beneventana: avviso concluse indagini per Sandra ed Elio Mastella con le accuse di truffa ed estorsione per una storia di fatture gonfiate sugli spettacoli estivi di Benevento e di soldi raccolti senza averne titolo tra i titolari degli stand allestiti ai piedi del palco.
Che bisogno ha Zamparini di chiedere l’intervento dei Mastella? La realizzazione dell’Ipermercato, avviata nel 2002, procedeva a rilento e con l’aperta ostilità di alcune associazioni locali, preoccupate dello stravolgimento urbanistico di un’area sottoposta a diversi vincoli. Dunque, bisogna fare qualcosa per mobilitare consenso intorno all’operazione. E se da un lato i collaboratori dell’imprenditore iniziano ad avvicinare i personaggi più influenti del luogo per farsi segnalare liste di nomi di persone da assumere, dall’altro si cerca aiuto dai leader dell’Udeur, il partito che in quegli anni a Benevento controlla giunte, nomine, sanità, agenzie pubbliche. Titola il Sannio Quotidiano il 2 settembre 2006: “L’imprenditore in città nelle ultime ore ha incontrato i vertici dell’Udeur”. Poi, quando il Comune di Benevento torna a sollecitare il rispetto degli impegni e la demolizione dei capannoni, Zamparini va su tutte le furie, incontra Lady Mastella, muove le sue pedine sulla scacchiera della partita e il 16 settembre 2006 sbotta. Il Sannio Quotidiano riassume così il 16 settembre 2009: “L’imprenditore si sfoga: chiederò i danni. Alcuni politici locali mi avevano garantito, ma hanno prevalso i contestatori per mestiere”. A leggere le carte delle indagini resta il dubbio che senza i buoni uffici dei Mastella, i contestatori avrebbero prevalso davvero e l’Ipermercato non sarebbe stato concluso.
In queste ore Zamparini è distratto da altre vicende. In cima ai suoi pensieri c’è la cessione del Palermo. Le pagine palermitane di Repubblica riferiscono che già lunedì scorso il principe saudita Al Hokair avrebbe dovuto assistere alla partita Napoli-Palermo per discutere dell’acquisto della società. Solo le pessime condizioni metereologiche hanno impedito di raggiungere Napoli con un viaggio già programmato a bordo dell’aereo privato di Zamparini, che grazie a questa partnership sta per sbarcare in Arabia Saudita per aprire la catena di supermercati “Casa Italia”, una mega operazione finanziaria da un miliardo e cinquecento milioni di euro che prevede la realizzazione di trenta ipermercati a Riyad e nel resto del paese. Il gruppo saudita a sua volta sembra pronto ad acquistare il pacchetto di maggioranza del Palermo, ma Zamparini dovrebbe conservare una parte delle azioni e restare nel Palermo con un ruolo diverso. “Individueremo insieme un presidente giovane – dice il patron dei rosanero – un manager che faccia al caso del Palermo. In questo modo avrei la possibilita’ di riposarmi un po’ e di continuare comunque a godermi la squadra”. Purché i magistrati non ordinino il sequestro delle azioni della squadra, o altri provvedimenti. In quel caso, però, i tifosi del Palermo non la prenderebbero bene. Sui forum dei siti sportivi è un fiorire di commenti in suo sostegno: “Forza Zampa”, “Zampaman sappiamo che sei la persona più onesta di questo mondo” e via lodando. Chiosa un tifoso col nikname ‘udiwup’: “Zampa non può essere arrestato. Invaderemmo Benevento!!!
MANI PULITE 25 ANNI DOPO
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Damasco, 16 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Difesa siriano ha accusato domenica il gruppo libanese Hezbollah di aver rapito e ucciso tre soldati in Libano. Lo hanno riferito i media statali.
"Un gruppo della milizia di Hezbollah... ha rapito tre membri dell'esercito siriano al confine tra Siria e Libano... prima di portarli in territorio libanese ed eliminarli", ha affermato il ministero della Difesa, citato dall'agenzia di stampa Sana.
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - L'esercito israeliano ha dichiarato che un colpo d'arma da fuoco proveniente dal Libano ha colpito un veicolo all'interno di un centro residenziale nel nord di Israele. "Stamattina, uno sparo ha colpito un veicolo parcheggiato nella zona di Avivim. Non sono stati segnalati feriti. Lo sparo è molto probabilmente partito dal territorio libanese", ha affermato l'esercito in una dichiarazione. "Qualsiasi fuoco diretto verso Israele dal territorio libanese costituisce una palese violazione degli accordi tra Israele e Libano", ha aggiunto l'esercito.
Kiev, 16 mar. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha sostituito il capo di stato maggiore delle forze armate, con un decreto emesso oggi, mentre le truppe in prima linea di Kiev continuano ad essere in difficoltà. Secondo un comunicato, Anatoliy Bargylevych è stato sostituito da Andriy Gnatov, a cui "è stato affidato il compito di aumentare l'efficienza della gestione".
"È un combattente", ha detto Zelensky parlando di Gnatov. "Il suo compito è quello di apportare maggiore esperienza di combattimento, l'esperienza delle nostre brigate nella pianificazione delle operazioni, difensive e offensive, nonché uno sviluppo più attivo del sistema dei corpi d'armata", ha aggiunto. "Tutto ciò che le nostre brigate hanno imparato dalla guerra dovrebbe essere implementato al cento per cento a livello di pianificazione".
Washington, 16 mar. (Adnkronos) - Un uomo di 45 anni è stato dato alle fiamme nel bel mezzo di Times Square, a New York, la scorsa notte. Lo ha riferito la polizia. Le immagini delle telecamere hanno immortalato il momento in cui l'uomo, a torso nudo e gravemente ustionato, è stato trasportato d'urgenza dalle autorità in ambulanza dopo che le fiamme erano state spente.
La polizia afferma che il 45enne è stato soccorso alle 4 del mattino ed è stato portato in un ospedale vicino in condizioni stabili. Il suo aggressore sarebbe fuggito dalla scena ed è ricercato dalle autorità. Non sono state in grado di dire se l'attacco fosse casuale o mirato.
Gli investigatori hanno riferito che l'uomo era stato cosparso con un liquido infiammabile prima che qualcuno appiccasse il fuoco. La vittima, avvolta dalle fiamme, si era messa poi a correre, quando qualcuno è uscito da un'auto e ha spento il fuoco con un estintore a polvere.
Skopje, 16 mar. (Adnkronos) - La Macedonia del Nord ha dichiarato un periodo di lutto nazionale di sette giorni per l'incendio in una discoteca che ha causato almeno 59 morti e decine di feriti, mentre le autorità hanno arrestato 15 persone per interrogarle e il ministro degli Interni ha affermato che un'ispezione preliminare ha rivelato che il club stava operando senza la licenza necessaria.
Al termine di una giornata in cui il piccolo Paese balcanico è stato alle prese con un disastro mai visto da decenni, il ministro degli Interni Panche Toshkovski ha dichiarato che il club nella città orientale di Kočani, dove si è verificato l'incendio prima dell'alba, sembrava operare illegalmente.
Più di 20 persone sono sotto inchiesta, 15 delle quali sono sotto custodia della polizia, mentre altri sospettati di coinvolgimento si trovano in ospedale, ha aggiunto Toshkovski. La maggior parte delle vittime dell'incendio, che ha devastato il nightclub Pulse durante un concerto hip-hop, erano adolescenti e giovani adulti. Circa 155 sono rimasti feriti, molti in modo grave.
Mosca, 16 mar. (Adnkronos) - Il desiderio della Gran Bretagna di rubare i beni russi è legato alla lunga tradizione inglese della pirateria, diventata un segno distintivo della corona britannica insieme a "rapine e omicidi". Lo ha affermato la portavoce del Ministero degli Esteri russo, Maria Zakharova.
"Questa è una delle tradizioni inglesi, come bere il tè e le corse di cavalli. Il fatto è che la pirateria è stata legalizzata in Inghilterra", ha scritto la diplomatica sul suo canale Telegram. "Ai pirati era proibito attaccare le navi inglesi, ma era loro permesso derubare le navi dei concorrenti. Moralità immorale".
Beirut, 16 mar. (Adnkronos) - I media libanesi riferiscono di un morto in un attacco aereo israeliano nella città meridionale di Aainata. Ulteriori raid sono stati segnalati a Kafr Kila. Non ci sono commenti immediati da parte delle Idf.