Sandro Bondi, il fedelissimo coordinatore del partito di Silvio Berlusconi, si appella al segretario del Pd affinché non porti avanti la mozione di sfiducia nei suoi confronti. “Cari compagni ex comunisti, dieci domande di Bondi a Bersani sulla sfiducia” sono state pubblicate oggi sul Foglio.
“Per quale ragione il Pd chiede le mie dimissioni, attraverso l’atto parlamentare di una sfiducia individuale?”, chiede Bondi. “Quando lei ha deciso di presentare una mozione di sfiducia nei miei confronti, non ha avvertito almeno un po’ di disagio e di imbarazzo?”. E ancora: “Lei sa che i provvedimenti più coraggiosi e coerenti per la difesa del paesaggio, cavallo di battaglia del suo partito, almeno a parole, sono stati assunti proprio da me?”.
Bondi ricorda gli ultimi avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Torre Annunziata su Pompei e ricorda: “Riguardo alla diminuzione dei fondi a disposizione del Ministero dei beni culturali, lei sa che il provvedimento più micidiale contro la cultura venne deciso dal governo Prodi con la Finanziaria del 2008?”.
Argomentazioni che, secondo Bondi, potrebbero spingere Bersani a ritirare il sostegno alla mozione di sfiducia che sarà discussa alla Camera. Ed è il secondo tentativo. Già il 16 dicembre, sempre dalle pagine del Foglio, si era appellato ai “cari compagni ex comunisti” con un messaggio in cui spiegava “perché non dovreste sfiduciarmi”. La lettera faceva leva sulla militanza nel Pci di Bondi. “Come è noto – scrisse – ho militato nel passato, giovanissimo, nelle file del Partito comunista italiano, fino ad essere eletto primo sindaco comunista del mio comune. Come cattolico di sinistra, secondo la definizione che ne diede il compianto e amico don Gianni Baget Bozzo, ho aderito con entusiasmo, passione e totale condivisione a quella politica, di grande afflato culturale e morale, rappresentata da Enrico Berlinguer. Il mio abbandono della sinistra è avvenuto dopo aver preso atto, insieme a tanti altri amici della cosiddetta corrente migliorista, dell’impossibilità di una evoluzione socialdemocratica del Pci”. La risposta che arrivò dal Pd fu chiara e netta: “Non credo proprio che ritireremo la sfiducia”, disse Dario Franceschini. “Noi le lettere le leggiamo sempre – chiosò Bersani – ma la risposta è quella”: la mozione resta. Oggi Bondi è tornato all’attacco con le dieci domande al segretario del Pd. Al momento senza risposta.
Politica
Governo, Bondi a Bersani: “Non c’è imbarazzo per la mozione di sfiducia?”
Sandro Bondi, il fedelissimo coordinatore del partito di Silvio Berlusconi, si appella al segretario del Pd affinché non porti avanti la mozione di sfiducia nei suoi confronti. “Cari compagni ex comunisti, dieci domande di Bondi a Bersani sulla sfiducia” sono state pubblicate oggi sul Foglio.
“Per quale ragione il Pd chiede le mie dimissioni, attraverso l’atto parlamentare di una sfiducia individuale?”, chiede Bondi. “Quando lei ha deciso di presentare una mozione di sfiducia nei miei confronti, non ha avvertito almeno un po’ di disagio e di imbarazzo?”. E ancora: “Lei sa che i provvedimenti più coraggiosi e coerenti per la difesa del paesaggio, cavallo di battaglia del suo partito, almeno a parole, sono stati assunti proprio da me?”.
Bondi ricorda gli ultimi avvisi di garanzia emessi dalla Procura di Torre Annunziata su Pompei e ricorda: “Riguardo alla diminuzione dei fondi a disposizione del Ministero dei beni culturali, lei sa che il provvedimento più micidiale contro la cultura venne deciso dal governo Prodi con la Finanziaria del 2008?”.
Argomentazioni che, secondo Bondi, potrebbero spingere Bersani a ritirare il sostegno alla mozione di sfiducia che sarà discussa alla Camera. Ed è il secondo tentativo. Già il 16 dicembre, sempre dalle pagine del Foglio, si era appellato ai “cari compagni ex comunisti” con un messaggio in cui spiegava “perché non dovreste sfiduciarmi”. La lettera faceva leva sulla militanza nel Pci di Bondi. “Come è noto – scrisse – ho militato nel passato, giovanissimo, nelle file del Partito comunista italiano, fino ad essere eletto primo sindaco comunista del mio comune. Come cattolico di sinistra, secondo la definizione che ne diede il compianto e amico don Gianni Baget Bozzo, ho aderito con entusiasmo, passione e totale condivisione a quella politica, di grande afflato culturale e morale, rappresentata da Enrico Berlinguer. Il mio abbandono della sinistra è avvenuto dopo aver preso atto, insieme a tanti altri amici della cosiddetta corrente migliorista, dell’impossibilità di una evoluzione socialdemocratica del Pci”. La risposta che arrivò dal Pd fu chiara e netta: “Non credo proprio che ritireremo la sfiducia”, disse Dario Franceschini. “Noi le lettere le leggiamo sempre – chiosò Bersani – ma la risposta è quella”: la mozione resta. Oggi Bondi è tornato all’attacco con le dieci domande al segretario del Pd. Al momento senza risposta.
C'era una volta la Sinistra
di Antonio Padellaro e Silvia Truzzi 12€ AcquistaArticolo Precedente
Parentopoli fiorentina? “No, è tutto in regola”
Articolo Successivo
Che fanno le signore in Parlamento?
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Ucraina, telefonata Rubio-Lavrov. Zelensky: “testato” e “utilizzato” il Long Neptune, missile con gittata di 1000 km. Può colpire Mosca
Da Il Fatto Quotidiano in Edicola
Ecco perché il Piano di ripresa ancora non è decollato: il catalogo dei ritardi. Mancano 15 mesi al traguardo ma solo un quarto dei progetti avviati è completato
Cronaca
Papa Francesco: “Sto affrontando un periodo di prova”. Bambini in preghiera sul piazzale del Gemelli
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".