Questa volta Augusto Minzolini ha sacrificato il suo stesso telegiornale. Per seguire in diretta la conferenza stampa di fine anno di Silvio Berlusconi. Un intervento a tutto campo quello del premier, durato più di due ore. E che alle 13.30 non è ancora finito. Così il Tg1 slitta: inizia dopo le 14, con più di mezzora di ritardo. E dura 22 minuti, un po’ meno del solito.
La mossa di Minzolini ha attirato le critiche dell’opposizione. ”Il Tg1 ormai è diventato un telegiornale ad personam – commenta Leoluca Orlando, portavoce dell’Idv – oggi, pur di mandare in onda tutta la diretta della conferenza stampa del premier, il fido Minzolini, in perfetto stile bulgaro, ha posticipato il tg in onore del suo dante causa. Il tutto alla faccia dell’informazione pubblica e dei cittadini che pagano il canone e che vogliono essere informati. Speriamo che i vertici Rai intervengano perché sappiamo che il direttorissimo è troppo aggrappato alla sua poltrone per dimettersi”. Duro anche il Pd: “Saltano perfino i telegiornali. Ma in quale paese europeo succedono cose così?”, si chiede il segretario Pierluigi Bersani, mentre il responsabile Cultura e Informazione Matteo Orfini attacca: “Berlusconi oggi ha occupato ‘manu militari’ la prima rete della Rai, stravolgendo il palinsesto e invadendo, senza alcun rispetto della funzione e del ruolo del servizio pubblico, il Tg1”
Pronta la difesa di Minzolini: “Questo era l’avvenimento del giorno e noi l’abbiamo seguito. Le critiche sono pure scemenze”, dice il direttore, che replica alle accuse dell’opposizione: “Abbiamo tolto solo una parte di Linea diretta e abbiamo dato tutta la diretta. Dovevo forse tagliare gli ultimi interventi che tra l’altro riguardavano i giornali dell’opposizione come L’Unità e Il Fatto? Mi avrebbero detto che tagliavo il contraddittorio”. Prende le difese del ‘direttorissimo’ il portavoce del Pdl Daniele Capezzone, che dice: “Anche oggi Pd e Idv non hanno fatto mancare i loro insulti contro il Tg1. La loro è un’ossessione: si mettano il cuore in pace”.