1988 – Giuseppe Manzitti, presidente di Confindustria Genova, intraprende le prime iniziative concrete per la realizzazione del Terzo Valico.
1992 – Costo previsto per il Valico: 3.100 miliardi di lire (1,6 miliardi di euro).
1996 – Realizzazione di tre fori pilota a Franconato e Voltaggio
1998 – Dopo un esposto dei comitati ambientalisti a causa dei ritardi e dell’aggravio dei costi nei lavori, il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri esegue il sequestro dei cantieri.
1999 – Il ministro per l’ambiente Edo Ronchi dispone la chiusura definitiva dei cantieri e la Procura di Milano rinvia a giudizio alcuni manager e politici tra cui il senatore Luigi Grillo.
2000 – Approvazione del progetto del Valico da parte di Regione Liguria e Piemonte. Si apre la conferenza dei servizi. Il progetto vale tra i 3.500 e i 4mila miliardi di lire (2 miliardi di euro).
2002 – La conferenza dei servizi approva il tracciato preliminare del Terzo Valico: secondo le previsioni, la linea dovrebbe essere completata nel 2010.
2003 – La Banca europea per gli investimenti promette il cofinanziamento per la realizzazione del Valico. Anche i comuni alessandrini danno il via libera al progetto. I costi per la realizzazione sono stimati tra i 2,5 e i tre miliardi di euro.
2004 – Il costo del Valico raggiunge i 4,7 miliardi di euro e il governo propone di finanziare l’opera attraverso bond emessi da Infrastrutture Spa (Ispa).
2005 – L’Ispa smentisce che i bond saranno utilizzati per finanziare il Valico, proprio perché l’opera non è redditizia. Si investono i primi 148 milioni precedentemente stanziati dal Cipe per aprire i cantieri tra Franconato e Voltaggio.
2006 – Il Cipe approva il progetto definitivo del Valico, ma il governo dichiara di non avere fondi sufficienti e le Ferrovie dello Stato non indicano più l’opera come prioritaria. Il costo dell’opera è lievitato a circa 5,2 miliardi di euro.
2007 – L’Unione europea decide che la tratta Genova-Milano non rientra tra le reti transfrontaliere e quindi non riceverà finanziamenti. I cantieri dei fori sono chiusi ancora una volta.
2008 – Prima riunione del Cipe dell’ultimo governo Berlusconi: riparte il Terzo Valico.
2009 – Il Cipe stanzia la prima tranche da 500 milioni per il Valico.
2010 – Il Cipe dà seguito allo stanziamento e dispone mezzo miliardo di euro per riaprire i cantieri chiusi dal 2007. Il costo dell’opera adesso ha raggiunto i 6,2 miliardi di euro e dovrebbe essere realizzata in poco più di otto anni. Ancora non è chiaro dove reperire i fondi necessari alla realizzazione.
di Gianluca Schinaia – Fps media
Politica
Valico dei Giovi, la cronistoria
1988 – Giuseppe Manzitti, presidente di Confindustria Genova, intraprende le prime iniziative concrete per la realizzazione del Terzo Valico.
1992 – Costo previsto per il Valico: 3.100 miliardi di lire (1,6 miliardi di euro).
1996 – Realizzazione di tre fori pilota a Franconato e Voltaggio
1998 – Dopo un esposto dei comitati ambientalisti a causa dei ritardi e dell’aggravio dei costi nei lavori, il Nucleo operativo ecologico dei carabinieri esegue il sequestro dei cantieri.
1999 – Il ministro per l’ambiente Edo Ronchi dispone la chiusura definitiva dei cantieri e la Procura di Milano rinvia a giudizio alcuni manager e politici tra cui il senatore Luigi Grillo.
2000 – Approvazione del progetto del Valico da parte di Regione Liguria e Piemonte. Si apre la conferenza dei servizi. Il progetto vale tra i 3.500 e i 4mila miliardi di lire (2 miliardi di euro).
2002 – La conferenza dei servizi approva il tracciato preliminare del Terzo Valico: secondo le previsioni, la linea dovrebbe essere completata nel 2010.
2003 – La Banca europea per gli investimenti promette il cofinanziamento per la realizzazione del Valico. Anche i comuni alessandrini danno il via libera al progetto. I costi per la realizzazione sono stimati tra i 2,5 e i tre miliardi di euro.
2004 – Il costo del Valico raggiunge i 4,7 miliardi di euro e il governo propone di finanziare l’opera attraverso bond emessi da Infrastrutture Spa (Ispa).
2005 – L’Ispa smentisce che i bond saranno utilizzati per finanziare il Valico, proprio perché l’opera non è redditizia. Si investono i primi 148 milioni precedentemente stanziati dal Cipe per aprire i cantieri tra Franconato e Voltaggio.
2006 – Il Cipe approva il progetto definitivo del Valico, ma il governo dichiara di non avere fondi sufficienti e le Ferrovie dello Stato non indicano più l’opera come prioritaria. Il costo dell’opera è lievitato a circa 5,2 miliardi di euro.
2007 – L’Unione europea decide che la tratta Genova-Milano non rientra tra le reti transfrontaliere e quindi non riceverà finanziamenti. I cantieri dei fori sono chiusi ancora una volta.
2008 – Prima riunione del Cipe dell’ultimo governo Berlusconi: riparte il Terzo Valico.
2009 – Il Cipe stanzia la prima tranche da 500 milioni per il Valico.
2010 – Il Cipe dà seguito allo stanziamento e dispone mezzo miliardo di euro per riaprire i cantieri chiusi dal 2007. Il costo dell’opera adesso ha raggiunto i 6,2 miliardi di euro e dovrebbe essere realizzata in poco più di otto anni. Ancora non è chiaro dove reperire i fondi necessari alla realizzazione.
di Gianluca Schinaia – Fps media
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Ecco perché il Piano di ripresa ancora non è decollato: il catalogo dei ritardi. Mancano 15 mesi al traguardo ma solo un quarto dei progetti avviati è completato
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Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
Whasington, 15 mar. (Adnkronos) - Funzionari statunitensi hanno affermato che gli attacchi aerei contro l'arsenale degli Houthi, gran parte del quale è sepolto in profondità nel sottosuolo, potrebbero durare diversi giorni, intensificandosi in portata e scala a seconda della reazione dei militanti. Lo scrive il New York Times. Le agenzie di intelligence statunitensi hanno lottato in passato per identificare e localizzare i sistemi d'arma degli Houthi, che i ribelli producono in fabbriche sotterranee e contrabbandano dall'Iran.