Ruby è di nuovo senza avvocato. Dopo Luca Giuliante, già legale di Lele Mora nel crac della Lm management, Massimo Dinoia ha deciso di abbandonare il patrocinio della giovane marocchina. “Sono abituato a vedere il mio nome in atti ufficiali. Il fatto che compaia in atti acquisiti mi disturba”, ha commentato. Gli atti cui l’avvocato si riferisce sono quelli della perquisizione nell’appartamento di Genova che Ruby condivide con Luca Risso, in cui è stato ritrovato un appunto manoscritto dalla ragazza. Il nome del legale compare in una lista di somme: “50mila libro; 70mila Dinoia; 170mila Spinelli; 4,5 milioni ke ricevo da Berlusconi tra due mesi”. L’avvocato ha fatto sapere di avere atteso il voto della Camera di ieri prima di lasciare l’incarico, per rispetto delle indagini, e davanti alle telecamere ha aggiunto: “Devo fare questo passo per trasparenza, verso la procura, verso me stesso”. Ma gli appunti di Ruby non sono l’unica traccia dei soldi che la giovane marocchina avrebbe ricevuto. Di lei e dei suoi incassi parlano molte altre frequentatrici delle feste del premier. Con cifre, come riportato oggi dall’Espresso, a quattro zeri. Il settimanale infatti spiega che alla giovane marocchina, secondo le ragazze, sono stati dati 60mila euro.
E’ mezza notte e trenta del 18 ottobre 2010, quando – secondo le intercettazioni – la giovane entra nei pensieri delle altre ragazze. Per le “arcorine”, infatti, è tempo di bilanci dopo un’altra sera a casa del premier. A Villa San Martino, da quanto dicono, è rimasta una di loro, Anna, vale a dire Ioanna Visan, da quanto risulta agli atti della procura di Milano. Per le altre invece è il momento di farsi i conti in tasca. Marysthell Polanco, Miriam Loddo e Barbara (Guerra) da una parte. Nicole Minetti e Barbara Faggioli dall’altra, in auto assieme. Si confrontano in vivavoce al telefono. “Come è andata a te amo’?” chiede Minetti. Risponde Marysthell: “A me uguale, come a Barbara“. “A me due“, dice un’altra voce. “Due?” chiede conferma Minetti. “Però – cerca di giustificarsi Polanco – son venuta qua tre giorni fa“. Come a dire che le lei meriterebbe di più. Minetti ci rimane molto male: “Sai da quant’è che non… saran stato due mesi, guarda… sto schifoso, porca puttana… ma vaffanculo… va… Dopo tutto quello che è successo stasera – continua Minetti – e invece… (urla) un par de palle“.
Duemila a testa, insomma, alle ragazze non sembra una cifra congrua “dopo tutto quello che è successo” nella serata, soprattutto pensando a come è andata ad altre: “Vaffanculo!!! e la Ruby?… sessanta!!!!” dice Nicole Minetti. Le ragazze si sfogano allora in una serie di commenti, non si capisce bene se all’indirizzo di Ruby o del loro stesso benefattore: “Faccia di merda…” “diamo tutto alla Ruby….” e un altra ribadisce: “Sessanta”.
Per fortuna la serata non ha levato alle ragazze il senso dell’umorismo, e tutte assieme scoppiano a ridere, dicono i tabulati delle intercettazioni, della loro stessa rabbia. Finché Nicole Minetti riporta serietà: “Ma tu ti rendi conto… E una ragazza in sottofondo ripete ancora il concetto: “Ma che faccia di merda….”.
Quel che non si capisce, è a che titolo e per cosa Ruby abbia percepito sessantamila euro. Dagli atti della procura, le visite della ragazza ad Arcore si fermano a maggio. Certo, però, non si fermano le richieste di denaro di lei, come riportato nelle stesse intercettazioni. Ad esempio quelle con il suo primo avvocato, Luca Giuliante, dopo che la giovane ha già affidato la difesa a Massimo Dinoia, oggi dimissionario. Ecco una loro conversazione:
RUBY: comunque Luca, ti volevo dire anche un’altra cosa che non c’entra niente con questo discorso. Siccome, come si chiama l’altro avvocato (ride) …
GIULIANTE: Dinoia.
RUBY: Dinoia. E’ ancora fuori per ferie e non ho avuto modo di mandarlo, perché, comunque lo chiamo e non non risponde cioé, a volte e staccato e a volte non risponde ….
GIULIANTE: ma perché credo sia all’estero Massimo eh?
RUBY: eee, ti volevo chiedere una cosa, siccome io eee, praticamente, non ho modo di parlare con la persona che (sorridendo) tutti e due conosciamo…
GIULIANTE: annuisce
RUBY: eeeemmmm praticamente mi aveva dato una volta un aiuto, tramite sempre l’avvocato
GIULIANTE: sì sì
RUBY: avrei bisogno della stesso aiuto, perché comunque in questo periodo non sto lavorando
GIULIANTE: ci penso io lunedi, non ti preoccupare.
RUBY: ok. Va bene
GIULIANTE: va bene. Un abbraccio
RUBY: ciao grazie.
GIULIANTE: ciao Ruby, ciao ciao
Giuliante non è l’unico a cui Ruby chieda soldi. Lo fa, come riportato tanto negli atti della procura che nelle indagini difensive degli avvocati del premier Ghedini e Longo, anche con il ragioniere Giuseppe Spinelli, il tesoriere del premier che distribuiva i soldi alle Olgettine, dalle caparre degli affitti ai preventivi del dentista. Le richieste sono tante, ancora ad ottobre, come lo stesso Spinelli dice ai legali del premier “l’ultima volta dovrebbe essere stata il 25 ottobre 2010”.
Eppure, ancora ieri sera, il presidente del Consiglio, dopo una cena del gruppo dei responsabili sosteneva di conoscere pochissimo la ragazza marocchina. Sono quasi le due di notte quando le agenzie battono questa dichiarazione: “Mai avuto colloqui diretti con questa Ruby, è solo una ragazza che mi è stata segnalata, nulla di più. Quando mi raccontano storie tristi e commoventi io cerco sempre di aiutare il prossimo”, ha spiegato il Cavaliere. Parole che contrastano con quanto risulta dagli atti delle indagini. Proprio Nicole Minetti ha raccontato ai magistrati che una sera la minorenne Ruby si fermò a dormire a villa San Martino in una stanza degli ospiti. E l’esame dei tabulati telefonici ha rivelato che in altre occasioni Ruby rimase ad Arcore più notti. Ma Berlusconi con i Responsabili è stato categorico: “Il fatto è che sono uno generoso, se qualcuno mi dice che non può comprare una macchina io la regalo. Di solito regalo Mini Cooper…”. Quasi una excusatio non petita visto che negli ultimi due anni i giornali hanno raccontato più volte che decine e decine di Mini cooper sono state regalate da Berlusconi alle ospiti delle sue feste. E una Mini è proprio l’auto di Nicole Minetti, quella alla cui guida viene fermato con 2,8 kg di cocaina il fidanzato di Marysthell Polanco.