Nadia Macrì “se ne fotte”. La serata al “ristorante discoteca Sopravento” di Rosignano Marittimo in provincia di Livorno, è “una buona pubblicità, un’occasione che non va sprecata”. Poco importa se le femministe hanno annunciato una manifestazione davanti al locale per protestare contro il “Bunga bunga party” (così si chiama la serata che vede Nadia come ospite). Gli organizzatori dell’evento non nascondono le loro intenzioni: “Abbiamo scelto Nadia Macrì come ospite perché pensavamo che potesse fare una buona promozione del locale e abbiamo ottenuto il nostro scopo”, spiega Fabio, pr del locale livornese. In effetti, l’evento “Bunga bunga party” è sold-out: 300 persone hanno prenotato cena e dopocena incuriositi dalla presenza di Nadia, la escort reggiana che ha raccontato ai magistrati di Milano tutti i particolari dei festini di Arcore. “Non capisco perché Livorno, che è una città di sinistra, sia contraria alla presenza di presenza di Nadia nel nostro locale – si chiede ancora Fabio – non è forse l’unica delle ragazze che hanno partecipato ai festini con Berlusconi che abbia raccontato la verità?” e poi, lamenta Fabio, “abbiamo invitato quelli del Grande Fratello, gente che non aveva niente da dire: almeno Nadia ha una personalità forte e sicuramente ha molto da dire”.
Nessuno teme di ripetere l’esperienza della discoteca riminese “Paradiso” che la sera del 29 gennaio paga profumatamente Ruby per una serata che si rivela un flop. “Da una settimana non si fa altro che parlare di questo evento – spiega Salvatore, la persona che ha voluto Nadia al Sopravento -. La politica non ci interessa, volevamo un grosso spot pubblicitario e lo abbiamo ottenuto”. Eppure, l’invito al “Bunga bunga party un sapore politico ce l’ha: “Appuntamento cena e buffet, special guest la Nadia nazionale – recita l’invito – dalle tv alla Procura di Milano, alla pedana della discoteca alla moda per una serata, il «Bunga Bunga Party», che promette scintille. – Per assistere alla performance della donna che, per qualche ora, ha fatto tremare il governo nazionale”.
A differenza di Ruby, nessun cachet da capogiro è stato anticipato o promesso a Nadia Macrì: “Mi hanno pagato un rimborso spese e basta”. Anche per lei si tratta solo di “pubblicità”, tanto è vero che molti altri locali le hanno proposto di fare serate, visto che il suo nome desta così tanta attenzione. Ben dodici testate giornalistiche si sono accreditate per la serata: “Parlerò solo con chi non mi ha chiamato “puttana”, per il resto non ho intenzione di parlare dell’inchiesta”.
E le donne che manifesteranno davanti alla discoteca? “Non mi interessa far polemica con loro – dice Nadia – Dovrebbero stare dalla mia parte. Non mi vergogno di aver venduto il mio corpo, non mi vergogno di nulla, semmai sono orgogliosa di aver raccontato la verità invece che farmi pagare per raccontare delle balle su ciò che avevo visto alle feste del premier”. E poi candidamente ammette: “La manifestazione di domani per la dignità delle donne? non sapevo neppure che ci fosse”.
Cronaca
Nadia Macrì al ‘Bunga bunga party’
Ed è polemica tra le donne
La discoteca Sopravento di Rosignano Marittimo invita la escort reggiana per una serata "in tema" con i festini hard di Arcore. Le femministe annunciano una protesta, ma lei non ci sta: "Non mi vergogno, dovrebbero appoggiarmi"
Nadia Macrì “se ne fotte”. La serata al “ristorante discoteca Sopravento” di Rosignano Marittimo in provincia di Livorno, è “una buona pubblicità, un’occasione che non va sprecata”. Poco importa se le femministe hanno annunciato una manifestazione davanti al locale per protestare contro il “Bunga bunga party” (così si chiama la serata che vede Nadia come ospite). Gli organizzatori dell’evento non nascondono le loro intenzioni: “Abbiamo scelto Nadia Macrì come ospite perché pensavamo che potesse fare una buona promozione del locale e abbiamo ottenuto il nostro scopo”, spiega Fabio, pr del locale livornese. In effetti, l’evento “Bunga bunga party” è sold-out: 300 persone hanno prenotato cena e dopocena incuriositi dalla presenza di Nadia, la escort reggiana che ha raccontato ai magistrati di Milano tutti i particolari dei festini di Arcore. “Non capisco perché Livorno, che è una città di sinistra, sia contraria alla presenza di presenza di Nadia nel nostro locale – si chiede ancora Fabio – non è forse l’unica delle ragazze che hanno partecipato ai festini con Berlusconi che abbia raccontato la verità?” e poi, lamenta Fabio, “abbiamo invitato quelli del Grande Fratello, gente che non aveva niente da dire: almeno Nadia ha una personalità forte e sicuramente ha molto da dire”.
Nessuno teme di ripetere l’esperienza della discoteca riminese “Paradiso” che la sera del 29 gennaio paga profumatamente Ruby per una serata che si rivela un flop. “Da una settimana non si fa altro che parlare di questo evento – spiega Salvatore, la persona che ha voluto Nadia al Sopravento -. La politica non ci interessa, volevamo un grosso spot pubblicitario e lo abbiamo ottenuto”. Eppure, l’invito al “Bunga bunga party un sapore politico ce l’ha: “Appuntamento cena e buffet, special guest la Nadia nazionale – recita l’invito – dalle tv alla Procura di Milano, alla pedana della discoteca alla moda per una serata, il «Bunga Bunga Party», che promette scintille. – Per assistere alla performance della donna che, per qualche ora, ha fatto tremare il governo nazionale”.
A differenza di Ruby, nessun cachet da capogiro è stato anticipato o promesso a Nadia Macrì: “Mi hanno pagato un rimborso spese e basta”. Anche per lei si tratta solo di “pubblicità”, tanto è vero che molti altri locali le hanno proposto di fare serate, visto che il suo nome desta così tanta attenzione. Ben dodici testate giornalistiche si sono accreditate per la serata: “Parlerò solo con chi non mi ha chiamato “puttana”, per il resto non ho intenzione di parlare dell’inchiesta”.
E le donne che manifesteranno davanti alla discoteca? “Non mi interessa far polemica con loro – dice Nadia – Dovrebbero stare dalla mia parte. Non mi vergogno di aver venduto il mio corpo, non mi vergogno di nulla, semmai sono orgogliosa di aver raccontato la verità invece che farmi pagare per raccontare delle balle su ciò che avevo visto alle feste del premier”. E poi candidamente ammette: “La manifestazione di domani per la dignità delle donne? non sapevo neppure che ci fosse”.
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Genova, 18 mar. (Adnkronos) - Tragedia nella notte a Genova in via Galliano, nel quartiere di Sestri Ponente, dove un ragazzo di 29 anni è morto in un incendio nell'appartamento in cui abitava. L'incendio ha coinvolto 15 persone di cui quattro rimaste ferite, la più grave la madre del 29enne, ricoverata in codice rosso al San Martino. Altre tre persone sono state ricoverate in codice giallo all'ospedale di Villa Scassi. Sul posto la polizia che indaga sulla dinamica.
Dalle prime informazioni si sarebbe trattato di un gesto volontario del giovane che si sarebbe dato fuoco.
Milano, 17 mar. (Adnkronos Salute) - Bergamo, 18 marzo 2020: una lunga colonna di camion militari sfila nella notte. Sono una decina in una città spettrale, le strade svuotate dal lockdown decretato ormai in tutta Italia per provare ad arginare i contagi. A bordo di ciascun veicolo ci sono le bare delle vittime di un virus prima di allora sconosciuto, Sars-CoV-2, in uscita dal Cimitero monumentale.
Quell'immagine - dalla città divenuta uno degli epicentri della prima, tragica ondata di Covid - farà il giro del mondo diventando uno dei simboli iconici della pandemia. Il convoglio imboccava la circonvallazione direzione autostrada, per raggiungere le città italiane che in quei giorni drammatici accettarono di accogliere i defunti destinati alla cremazione. Gli impianti orobici non bastavano più, i morti erano troppi. Sono passati 5 anni da quegli scatti che hanno sconvolto l'Italia, un anniversario tondo che si celebrerà domani. Perché il 18 marzo, il giorno delle bare di Bergamo, è diventato la Giornata nazionale in memoria delle vittime dell'epidemia di coronavirus.
La ricorrenza, istituita il 17 marzo 2021, verrà onorata anche quest'anno. I vescovi della regione hanno annunciato che "le campane di tutti i campanili della Lombardia" suoneranno "a lutto alle 12 di martedì 18 marzo" per "invitare al ricordo, alla preghiera e alla speranza". "A 5 anni dalla fase più acuta della pandemia continuiamo a pregare e a invitare a pregare per i morti e per le famiglie", e "perché tutti possiamo trovare buone ragioni per superare la sofferenza senza dimenticare la lezione di quella tragedia". A Bergamo il punto di partenza delle celebrazioni previste per domani sarà sempre lo stesso: il Cimitero Monumentale, la chiesa di Ognissanti. Si torna dove partirono i camion, per non dimenticare. Esattamente 2 mesi fa, il Comune si era ritrovato a dover precisare numeri e destinazioni di quei veicoli militari con il loro triste carico, ferita mai chiusa, per sgombrare il campo da qualunque eventuale revisione storica. I camion che quel 18 marzo 2020 partirono dal cimitero di Bergamo furono 8 "con 73 persone, divisi in tre carovane: una verso Bologna con 34 defunti, una verso Modena con 31 defunti e una a Varese con 8 defunti".
E la cerimonia dei 5 anni, alla quale sarà presente il ministro per le Disabilità Alessandra Locatelli, sarà ispirata proprio al tema della memoria e a quello della 'scoperta'. La memoria, ha spiegato nei giorni scorsi l'amministrazione comunale di Bergamo, "come atto necessario per onorare e rispettare chi non c'è più e quanto vissuto". La scoperta "come necessità di rielaborare, in una dimensione di comunità la più ampia possibile, l'esperienza collettiva e individuale che il Covid ha rappresentato".
Quest'anno è stato progettato un percorso che attraversa "tre luoghi particolarmente significativi per la città": oltre al Cimitero monumentale, Palazzo Frizzoni che ospiterà il racconto dei cittadini con le testimonianze raccolte in un podcast e il Bosco della Memoria (Parco della Trucca) che esalterà "le parole delle giovani generazioni attraverso un'azione di memoria". La Chiesa di Ognissanti sarà svuotata dai banchi "per rievocare la stessa situazione che nel 2020 la vide trasformata in una camera mortuaria". Installazioni, mostre fotografiche, momenti di ascolto e partecipazione attiva, sono le iniziative scelte per ricordare. Perché la memoria, come evidenziato nella presentazione della Giornata, "è la base per ricostruire".
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.