La puntata di oggi di Forum è iniziata velocemente, con la prima causa: chi si aspettava le scuse o almeno una replica di Rita Dalla Chiesa relativa alla puntata sull’Aquila, con la finta terremotata che inneggiava alla ricostruzione, rimarrà deluso. Eppure, appare chiaro che in trasmissione qualcosa non va. Anche nelle mail che giungono in trasmissione, si replica il fenomeno che, da ieri, ha invaso la pagina Facebook del programma: utenti indignati che scrivono “Vergogna”. E che, in qualche caso, ricordano alla Dalla Chiesa il cognome che porta.
La conduttrice, in diretta, è evidentemente infastidita. Non inquadrata, la si sente dire a qualcuno che probabilmente tenta di calmarla: «Non posso accettare che scrivano di mio padre, non lo posso accettare, capisci?» Poi sparisce dal video, il talk show prosegue senza di lei, la si rivede solo per l’annuncio della pubblicità, mentre nel pubblico si strilla a proposito della causa in corso.
Probabilmente, a Forum avevano pensato di ignorare la questione L’Aquila, l’invito della Pezzopane, i commenti in rete. Ma le mail continuano. La conduttrice non ne può più e al rientro dice: “Se qualcuno potesse avvertire l’assessore Pezzopane, avrei bisogno di replicare a tutto un mare di cose ingiuste che state scrivendo, sia su Forum sia su di me. Siccome ho capito che il problema del 25 marzo è stato un passaparola ma in pochi aquilani hanno visto la trasmissione, se no non avrebbero scritto quello che hanno scritto; quei pochi che hanno visto hanno capito che abbiamo dato voce agli uni e agli altri. Sarei lieta se l’assessore Pezzopane si potesse mettere in ascolto in modo che io possa rispondere ai troppi insulti che mi stanno arrivando e che sono assolutamente sicura di non meritare”.
Quindi, legge una delle mail che le sono arrivate. Non sceglie una mail che dica qualcosa sulla reale condizione dell’Aquila, ma una di quelle che le chiedono di non infangare la memoria del padre. Al rientro, fa un lungo monologo di 7 minuti.
Dice che la signora aquilana della puntata del 25 marzo è di Popoli. Vicino a Onna, sostiene Dalla Chiesa (In verità, Popoli e Onna distano 41 km, sulla Statale 17. Perché mai citare proprio Onna?). Fa vedere la scheda della signora, come se fosse un documento con validità legale; non fa menzione del fatto che la signora Marina sia una figurante, pagata, come dichiara lei stessa a Repubblica: «Mi hanno chiesto di interpretare quel ruolo. Mi hanno spiegato loro quello che avrei dovuto dire. Mi hanno dato 300 euro. Come agli altri attori. Anche Gualtiero, che nella puntata interpretava mio marito, recitava. Lui è un infermiere di Ortona.»
Anzi, secondo la Dalla Chiesa, Marina avrebbe espresso le sue opinioni. La conduttrice ricorda di aver letto anche una mail che sosteneva tesi opposte a quelle di Marina (effettivamente l’ha fatto, una mail nell’economia di un programma a senso unico) e lamenta di essere stata inserita in un dibattito politico in cui non c’entra. Dimentica, però, per esempio, di aver personalmente invitato a ringraziare Bertolaso, oltre al Governo.
Poi, utilizza, come schermo, la solidarietà fatta, che ricorda in continuazione: è la retorica dell’aiuto, che giustifica tutto. Respinge al mittente gli insulti, ricorda che “L’Aquila è sempre nel nostro cuore”, non si scusa e non risponde all’invito della Pezzopane.
Nel corso della giornata, la pagina Facebook di Forum, letteralmente invasa dai commenti di telespettatori indignati, viene chiusa e risulta irraggiungibile. Nel frattempo, Stefania Pezzopane, invitata dalla conduttrice a mettersi in ascolto durante il monologo mattutino, scrive nuovamente a Rita Dalla Chiesa (testo integrale della lettera). “La redazione del programma, contattata da me più volte, non ha favorito alcuna possibilità di confronto, né, al momento in cui scrivo, sono stata ricontatta. Evidentemente non voleva davvero dialogare con me, a giudicare anche dal silenzio che è seguito alla mia lettera di sabato scorso. Se avesse voluto davvero parlarmi, avrebbe accolto l’invito del Comune a venire all’Aquila per verificare di persona quali sono i nostri reali disagi, a cominciare da una ricostruzione che non è ancora decollata”. “La prego di non mistificare la realtà -prosegue la Pezzopane – facendo parossistici paragoni per giustificare che avete presentato come aquilane persone che risiedono in un’altra provincia d’Abruzzo. Siamo stanchi ed indignati di essere continuamente strumentalizzati, siamo esasperati perché viene fatto passare il messaggio che all’Aquila tutto è risolto e che i miei concittadini approfittano addirittura della situazione. È un messaggio vergognoso”. Infine l’assessore ribadisce l’invito a Rita Dalla Chiesa: «La porterei in centro storico, nel progetto C.a.s.e. e nei Map, dove vive la gente, sulla costa ad incontrare gli sfollati e le tante persone che vivono ancora dentro le caserme.»
Le scuse agli aquilani arrivano dalla finta terremotata con un video sulle pagine online de Il Centro, che però ritratta quanto pubblicato da Repubblica: “Nessuno mi ha detto di dire queste cose, le ho dette di mia iniziativa per rendere la cosa più vera”.