Votanti 14423, 14347 sì (il 99,5% del totale), 69 no, 7 schede bianche. Sono i risutati definitivi comunicati da Progetto per Ferrara dopo lo spoglio pubblico avvenuto nella sala dell’Arengo del municipio. Il referendum autogestito sul mantenimento dell’ospedale Sant’Anna e del pronto soccorso in centro a Ferrara presenta il conto. Un conto che “il Pd non potrà ignorare”, tuona Valentino Tavolazzi, consigliere comunale di PpF, la lista che si rifà al Movimento 5 Stelle di Beppe Grillo.

In due giorni di banchetti, con oltre 100 volontari venuti da tutta la regione, gli organizzatori hanno raccolto gli umori che i ferraresi hanno maturato in 21 anni di attesa. Da quando cioè è stata posta la prima pietra del nuovo ospedale di Cona, ancora in costruzione e che verrà a costare qualcosa come 520 milioni di euro. Il quesito referendario nasceva dalla preoccupazione che il trasferimento delle strutture ospedaliere verso il nuovo nosocomio – distante circa 8 km dal centro e con opere infrastrutturali ancora lontane dal divenire realtà – depauperasse la città di un punto sanitario sempre più necessario in una città che detiene il record di anziani in Italia.

“È un successo meraviglioso – continua Tavolazzi –  prima di tutto, ovviamente, per la grande partecipazione dei cittadini. Anche in questa occasione Ferrara ha dimostrato il proprio enorme senso civico che vede la sua gente mobilitarsi e partecipare con entusiasmo alla vita politica della città. È da vent’anni – continua Tavolazzi – che sprechiamo milioni e milioni di euro per un progetto sbagliato. Ormai su Cona non si può tornare indietro, ma rispettare la chiara volontà dei cittadini sarebbe l’unico modo per salvarsi in corner da una scelta scellerata”.

Va detto che il risultato, pur eclatante, non cambierà di una virgola i piani dell’amministrazione comunale, che dopo aver ufficializzato una ventina di volte l’attesa inaugurazione, è convinta di poter arrivare al taglio del nastro entro l’anno. La conferma arriva dal sindaco Pd Tiziano Tagliani, che bolla la consultazione come “demagogica”: “Dovranno spiegare ai cittadini cosa costerà tenere aperti due ospedali. Non è come per la pubblicità dei detersivi, paghi uno e prendi due; sarebbe insostenibile per la sanità ferrarese”.

Ma lo smacco politico c’è tutto, se si pensa che a votare sono state 14.423 persone su una popolazione di circa 114mila aventi diritto (dati del Ministero dell’Interno sulle ultime amministrative di giugno 2009) e con una percentuale di astensioni, alle ultime elezioni comunali, del 22%.

Da Ferrara la notizia è rimbalzata subito a Bologna, in via Aldo Moro. “È proprio di questi giorni la notizia dell’approvazione di una delibera di giunta che stanzia altri 30 milioni di euro per l’ospedale di Cona – fa sapere Andrea Defranceschi, capogruppo del Movimento 5 Stelle in Regione –, ma questa consultazione dimostra che i cittadini sono più avanti dei politici che li amministrano”.

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