Finalmente riusciamo a scrivere di Brunello anziché di “Blu nello” di Montalcino.
Abbiamo assaggiato circa 200 vini in occasione dell’anteprima organizzata dal Consorzio.
Brunello significa 2100 ettari di vigna coltivati da cui 8.300.000 bottiglie vendute nel 2010 (circa il doppio di quelle prodotte nel 1999), e 510 ettari di Rosso di Montalcino da cui 3.200.000 bottiglie, per un totale di oltre 11 milioni di bottiglie di vino commerciate. Il 62% di esse è stato venduto all’estero: Stati Uniti (25%), Germania, Svizzera, Canada.
Il giro di affari del settore enoturistico presso questo splendido borgo medioevale è di 26 milioni di euro.
Gli assaggi di Rosso 2009 hanno confermato che tale tipologia di vino non abbisogna di alcun cambiamento del disciplinare di produzione; ma anzi, il Sangiovese in purezza, pure in un’annata calda come la 2009, rappresenta una delle migliori e più autentiche espressioni della viticoltura nazionale. E, nel caso del Rosso, un’espressione non molto costosa.
Gli assaggi di Brunello hanno attestato che la 2006 è una grande annata, per quanto i vini siano ancora austeri, talora scontrosi, ma di considerevole struttura (senza mancare di freschezza). E di certa longevità.
Gli assaggi di Brunello 2005 hanno ribadito quanto avevamo già scritto: cioè che tale annata non sia delle migliori, e senza dubbio non merita la valutazione di 4 stelle su 5 che gli è stata indebitamente data dai “tecnici” del Consorzio.
In generale si riscontra la palingenesi di qualche produttore che per anni ha sostenuto, e anzi propugnato, lo stile “barricato” e legnoso (dolceamaro), colorato e illecitamente assemblato dei vini di Montalcino: trasfigurando il profilo organolettico del Brunello e del Sangiovese. Ma il dolceamaro pretende ancora di essere alla moda, se consideriamo le valutazioni dei critici americani riportate nella cartella stampa del Consorzio. Fosse solo una questione di stile…
Questi i migliori vini fra tutti quelli presentati in assaggio all’anteprima.
Le valutazioni dei vini sono espresse in asterischi (*), da 1 a 5, in ordine di qualità crescente.
ROSSO DI MONTALCINO 2009:
Le Ragnaie**: ne avevamo già scritto. Riccardo Campinoti, rampollo di una famiglia di industriali senesi, continua a fare vini gustosi e territoriali come questo. Il miglior Rosso dell’anteprima.
Le Chiuse**: bel vino giovane e sapido, davvero riconoscibile, di carattere e struttura.
Salvioni*: il solito bel vino, succoso e ampio, nonostante sia alquanto maturo al naso in questa annata. Un poco alcolico nel finale.
Franco Pacenti- Canalicchio*: vino profondo, dagli aromi maturi al naso, ma dal gusto ancora giovane e un poco brusco. Comunque buono.
Tiezzi*: vino schietto, ancora scomposto ma promettente.
BRUNELLO DI MONTALCINO 2006
Mastrojanni – Schiena d’Asino****: eccellente annata per questo produttore che ha fatto il miglior Brunello in assaggio all’anteprima. Dopo qualche annata incerta, gli diamo il bentornato. Anche l’altro Brunello dell’azienda, che non è una selezione, è un vino davvero buono.
Le chiuse***: autentico e longevo, molto persistente, meglio berlo fra un paio di anni.
Colle mattoni***: complesso e rotondo, caldo come tutti i vini dell’azienda, ma più equilibrato del solito. Già espressivo e godibile, a differenza di altri.
Le macioche***: equilibrato e fresco, ha profumi intensi, con qualche accenno di legno, che sembra comunque meno pronunciato delle annate precedenti. Compiace.
Le ragnaie***: polposo e fine, riconoscibile, e molto facile a bersi. Profondo e persistente.
Lisini***: alquanto cupo al colore, profondo e fascinoso al naso, fresco e austero alla bocca. Ha corpo e personalità.
Franco Pacenti – Canalicchio*** : i vini di quest’azienda continuano a convincerci nella loro gustosa schiettezza, che non manca di armonia e finezza.
Tenuta di sesta**: generoso, con una rilevante dolcezza di frutto, ha sentori speziati e balsamici.
Tenuta le potazzine**: riconoscibile e possente, ancora un poco severo nel finale.
Canalicchio di sopra**: vino dagli aromi variegati, è polposo sapido e fresco. E sa tanto di Brunello.
Capanna**: al solito un buon Brunello, non delude.
Da segnalare nell’annata: Brunelli (è il nome dell’azienda e il cognome del proprietario); Poggio dell’aquila; Talenti.
RISERVA 2005
Canalicchio di Sopra*: l’unico Brunello che ci è parso non squilibrato, nonostante l’annata inclemente.
P.s. in un prossimo articolo recensiremo anche tutti quei vini della Toscana, alcuni dei quali emblematici delle denominazioni più importanti, che non hanno partecipato alle anteprime.
Piacere quotidiano
A tutto Brunello (e Rosso)!
Abbiamo assaggiato circa 200 vini in occasione dell’anteprima organizzata dal Consorzio.
Brunello significa 2100 ettari di vigna coltivati da cui 8.300.000 bottiglie vendute nel 2010 (circa il doppio di quelle prodotte nel 1999), e 510 ettari di Rosso di Montalcino da cui 3.200.000 bottiglie, per un totale di oltre 11 milioni di bottiglie di vino commerciate. Il 62% di esse è stato venduto all’estero: Stati Uniti (25%), Germania, Svizzera, Canada.
Il giro di affari del settore enoturistico presso questo splendido borgo medioevale è di 26 milioni di euro.
Gli assaggi di Rosso 2009 hanno confermato che tale tipologia di vino non abbisogna di alcun cambiamento del disciplinare di produzione; ma anzi, il Sangiovese in purezza, pure in un’annata calda come la 2009, rappresenta una delle migliori e più autentiche espressioni della viticoltura nazionale. E, nel caso del Rosso, un’espressione non molto costosa.
Gli assaggi di Brunello hanno attestato che la 2006 è una grande annata, per quanto i vini siano ancora austeri, talora scontrosi, ma di considerevole struttura (senza mancare di freschezza). E di certa longevità.
Gli assaggi di Brunello 2005 hanno ribadito quanto avevamo già scritto: cioè che tale annata non sia delle migliori, e senza dubbio non merita la valutazione di 4 stelle su 5 che gli è stata indebitamente data dai “tecnici” del Consorzio.
In generale si riscontra la palingenesi di qualche produttore che per anni ha sostenuto, e anzi propugnato, lo stile “barricato” e legnoso (dolceamaro), colorato e illecitamente assemblato dei vini di Montalcino: trasfigurando il profilo organolettico del Brunello e del Sangiovese. Ma il dolceamaro pretende ancora di essere alla moda, se consideriamo le valutazioni dei critici americani riportate nella cartella stampa del Consorzio. Fosse solo una questione di stile…
Questi i migliori vini fra tutti quelli presentati in assaggio all’anteprima.
Le valutazioni dei vini sono espresse in asterischi (*), da 1 a 5, in ordine di qualità crescente.
ROSSO DI MONTALCINO 2009:
Le Ragnaie**: ne avevamo già scritto. Riccardo Campinoti, rampollo di una famiglia di industriali senesi, continua a fare vini gustosi e territoriali come questo. Il miglior Rosso dell’anteprima.
Le Chiuse**: bel vino giovane e sapido, davvero riconoscibile, di carattere e struttura.
Salvioni*: il solito bel vino, succoso e ampio, nonostante sia alquanto maturo al naso in questa annata. Un poco alcolico nel finale.
Franco Pacenti- Canalicchio*: vino profondo, dagli aromi maturi al naso, ma dal gusto ancora giovane e un poco brusco. Comunque buono.
Tiezzi*: vino schietto, ancora scomposto ma promettente.
BRUNELLO DI MONTALCINO 2006
Mastrojanni – Schiena d’Asino****: eccellente annata per questo produttore che ha fatto il miglior Brunello in assaggio all’anteprima. Dopo qualche annata incerta, gli diamo il bentornato. Anche l’altro Brunello dell’azienda, che non è una selezione, è un vino davvero buono.
Le chiuse***: autentico e longevo, molto persistente, meglio berlo fra un paio di anni.
Colle mattoni***: complesso e rotondo, caldo come tutti i vini dell’azienda, ma più equilibrato del solito. Già espressivo e godibile, a differenza di altri.
Le macioche***: equilibrato e fresco, ha profumi intensi, con qualche accenno di legno, che sembra comunque meno pronunciato delle annate precedenti. Compiace.
Le ragnaie***: polposo e fine, riconoscibile, e molto facile a bersi. Profondo e persistente.
Lisini***: alquanto cupo al colore, profondo e fascinoso al naso, fresco e austero alla bocca. Ha corpo e personalità.
Franco Pacenti – Canalicchio*** : i vini di quest’azienda continuano a convincerci nella loro gustosa schiettezza, che non manca di armonia e finezza.
Tenuta di sesta**: generoso, con una rilevante dolcezza di frutto, ha sentori speziati e balsamici.
Tenuta le potazzine**: riconoscibile e possente, ancora un poco severo nel finale.
Canalicchio di sopra**: vino dagli aromi variegati, è polposo sapido e fresco. E sa tanto di Brunello.
Capanna**: al solito un buon Brunello, non delude.
Da segnalare nell’annata: Brunelli (è il nome dell’azienda e il cognome del proprietario); Poggio dell’aquila; Talenti.
RISERVA 2005
Canalicchio di Sopra*: l’unico Brunello che ci è parso non squilibrato, nonostante l’annata inclemente.
P.s. in un prossimo articolo recensiremo anche tutti quei vini della Toscana, alcuni dei quali emblematici delle denominazioni più importanti, che non hanno partecipato alle anteprime.
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Ti allatto amore mio
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8 agosto 2046
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Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Il Cremlino giudica "del tutto comprensibile" la reazione ostile del presidente americano Donald Trump nei confronti del suo omologo ucraino Volodymyr Zelensky, descritto mercoledì scorso come un "dittatore".
"Zelensky fa affermazioni errate sui capi di Stato, lo ha fatto più volte", ha accusato il portavoce della presidenza russa, Dmitri Peskov. "Nessun presidente tollererebbe questo tipo di trattamento. Questa reazione è quindi del tutto comprensibile", ha detto. Volodymyr Zelensky aveva affermato che il presidente americano viveva in uno "spazio di disinformazione" russo dopo che Donald Trump aveva accusato l’Ucraina di essere responsabile del conflitto innescato da Mosca il 24 febbraio 2022.
Tel Aviv, 23 feb. (Adnkronos) - La deputata democratica israeliana Naama Lazimi sostiene che il figlio del primo ministro Benjamin Netanyahu sia stato “esiliato” all’estero dopo aver picchiato il padre. La parlamentare dell'opposizione ha rilasciato questa dichiarazione durante una riunione della Commissione Finanze della Knesset, mentre poneva domande sul finanziamento della visita di di Sara Netanyahu negli Stati Uniti e sui costi annuali della sicurezza per Yair Netanyahu, che vive a Miami.
"Vorrei chiedere se questa cifra è ancora in bilancio e se c'è ancora l'intenzione di finanziare la permanenza di Yair Netanyahu perché ha colpito il primo ministro ed è stato costretto ad andare all'estero perché ha danneggiato un simbolo del governo", ha domandato la parlamentare.
Il partito Likud di Netanyahu ha risposto che le affermazioni della Lazimi sono "una menzogna spregevole, un nuovo punto basso verso il fondo della fogna della sinistra", aggiungendo che chiunque ripeterà tale affermazione verrà citato in giudizio. "Naama Lazimi dovrebbe essere privata della sua immunità e del suo stipendio, così come chiunque ripeta questa spregevole menzogna verrà querelato".
Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - "Il dialogo tra due presidenti davvero straordinari è promettente. È importante che nulla ostacoli l'attuazione della loro volontà politica". Lo ha dichiarato il portavoce della presidenza russa Dmitri Peskov in un'intervista alla televisione, parlando della fermezza degli Stati Uniti nei confronti di Kiev e sulle dichiarazioni ostili di Trump nei confronti del presidente ucraino Volodymyr Zelensky.
Roma, 23 feb. - (Adnkronos) - Resterà per sempre il cantante di "Bandiera gialla", canzone simbolo della musica leggera degli anni '60: Gianni Pettenati è morto nella sua casa di Albenga (Savona) all'età di 79 anni. L'annuncio della scomparsa, avvenuta nella notte, è stato dato con un post sui social dalla figlia Maria Laura: "Nella propria casa, come voleva lui, con i suoi affetti vicino, con l'amore dei suoi figli Maria Laura, Samuela e Gianlorenzo e l'adorato gatto Cipria, dopo una lunga ed estenuante malattia, ci ha lasciato papà. Non abbiamo mai smesso di amarti. Ti abbracciamo forte. Le esequie si terranno in forma strettamente riservata".
Nato a Piacenza il 29 ottobre 1945, Gianni Pettenati debutta nel 1965, vincendo il Festival di Bellaria ed entra a far parte del gruppo degli Juniors e nel 1966, accompagnato dallo stesso gruppo, incide il suo primo 45 giri, una cover di "Like a Rolling Stone" di Bob Dylan intitolata "Come una pietra che rotola", seguita da quello che rimane il suo maggiore successo "Bandiera gialla", versione italiana di "The pied piper" incisa lo stesso anno da Patty Pravo (in lingua originale, come lato B del singolo "Ragazzo Triste" per la promozione del locale Piper Club di Roma, diventando il brano simbolo della famosa discoteca), diventata un evergreen, immancabile quando si gioca al karaoke o nelle serate revival nelle discoteche e nelle feste. Il 45 giri successivo, nuovamente con gli Juniors, è "Il superuomo" (cover di "Sunshine superman" di Donovan), mentre sul lato B del disco compare "Puoi farmi piangere" (cover di "I put a spell on you" di Screamin' Jay Hawkins, incisa con l'arrangiamento della versione di Alan Price), con il testo italiano di Mogol. Sempre nel 1967 Pettenati partecipa al Festival di Sanremo con "La rivoluzione", a Un disco per l'estate con "Io credo in te", al Cantagiro con "Un cavallo e una testa" (scritta da Paolo Conte) e a Scala Reale sul Canale Nazionale della Rai in squadra con il vincitore di quell'anno, Claudio Villa, e con Iva Zanicchi, battendo Gianni Morandi, Sandie Shaw e Dino.
Nel 1968 insieme ad Antoine entra in finale al festival di Sanremo con "La tramontana", brano molto fortunato che il cantante piacentino ha sempre riproposto nei suoi concerti. Seguono altri successi come "Caldo caldo", "Cin cin", "I tuoi capricci" e collaborazioni artistiche con diversi autori della canzone italiana. Critico musicale, Pettenati è autore di diversi libri sulla storia della musica leggera italiana tra cui "Quelli eran giorni - 30 anni di canzoni italiane" (Ricordi, con Red Ronnie); "Gli anni '60 in America" (Edizioni Virgilio); "Mina come sono" (Edizioni Virgilio); "Io Renato Zero" (Edizioni Virgilio); "Alice se ne va" (Edizioni Asefi). Nel 2018 era stata concessa a Pettenati la legge Bacchelli che prevede un assegno vitalizio di 24mila euro annui a favore di cittadini illustri, con meriti in diversi campi, che versino in stato di particolare necessità. (di Paolo Martini)
Parigi, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Tre persone, oltre al presunto autore, sono state arrestate per l'attacco mortale di ieri a Mulhouse, nell'est della Francia. Lo ha reso noto la Procura nazionale antiterrorismo. Il principale sospettato, nato in Algeria 37 anni fa, è stato arrestato poco dopo l'aggressione con coltello che ha ucciso un portoghese di 69 anni e ferito almeno tre agenti della polizia municipale.
Mosca, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - "Il destino ha voluto così, Dio ha voluto così, se così posso dire. Una missione tanto difficile quanto onorevole - difendere la Russia - è stata posta sulle nostre e vostre spalle unite". Lo ha detto il presidente russo Vladimir Putin ai soldati che hanno combattuto in Ucraina, durante una cerimonia organizzata al Cremlino in occasione della Giornata dei Difensori della Patria.
Kiev, 23 feb. (Adnkronos/Afp) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha invocato l'unità degli Stati Uniti e dell'Europa per giungere a una "pace duratura", alla vigilia del terzo anniversario dell'invasione russa e sulla scia della svolta favorevole a Mosca presa da Donald Trump.
"Dobbiamo fare del nostro meglio per una pace duratura e giusta per l'Ucraina. Ciò è possibile con l'unità di tutti i partner: ci vuole la forza di tutta l'Europa, la forza dell'America, la forza di tutti coloro che vogliono una pace duratura", ha scritto Zelensky su Telegram.