Per un continente europeo che a ogni elezione politica svolta verso la destra nazionalista e xenofoba, proprio come negli anni Venti e Trenta del Novecento, risponde un continente Nord Americano che, sembra, confermerà il prossimo 2 maggio la sua svolta a sinistra. Dopo l’elezione del democratico Obama alla Casa bianca statunitense, infatti, sembra che la grande sorpresa delle prossime elezioni politiche canadesi sarà una forte avanzata dell’Ndp, il Partito Neodemocratico (d’impostazione socialdemocratica, equivalente ai vecchi Ds italiani, con in più una forte attenzione ai diritti civili delle persone gay, lesbiche, bisessuali e trans) che è da sempre il terzo partito in quanto a voti, ma addirittura solo il quarto in quanto a seggi, a causa del sistema maggioritario a turno secco.
I motivi? Diversi, ma su tutto il carisma del leader, l’assai dinamico Jack Layton (classe 1950), alla guida dei socialdemocratici dal 2003. Layton ha consentito al suo partito nelle elezioni del 2006 e del 2008 di eguagliare il picco che l’Ndp ebbe negli anni ’80 sotto la guida di Ed Broadbent, un leader che forse potremmo avvicinare a Enrico Berlinguer, almeno come mitologia. Layton, dicono i sondaggi, sembra sia riuscito a far breccia nella provincia più ricca del Canada, il Québec, da sempre monopolio del Blocco Quebecchese, che della nostra Lega Nord condivide solo l’aspetto localistico, essendo per il resto un partito civile, di stampo socialista, non xenofobo e francofono. Diversi elettori del Blocco stanno decidendo di cambiare voto, in seguito alle affermazioni pro-Québec nazione di Layton, una mossa confederalista che ha colpito nel segno nella provincia francofona che in passato fu separatista. Il Globe and Mail di ieri ha registrato il trend intervistando un po’ di elettori francofoni, come Pierre Jacob, 53, che dice: “Ho sempre votato per il Blocco, ma apprezzo molto le politiche sociali dell’Ndp. Penso che abbiamo bisogno di un approccio più orientato socialmente dopo così tanta politica conservatrice preoccupata solo a tenere i conti in ordine e a difendere le corporation”. Ma l’Ndp fa breccia anche nell’elettorato del partito Liberale, come Collette Serret, che dice: “Amo Jack Layton, è il leader più positivo di tutti e propone dei cambiamenti importanti, come per esempio il miglioramento dell’ambiente, temi che non sento toccati da Liberali e Conservatori”.
L’avanzata dell’Ndp, confermata da tutte le case di sondaggi, giunge davvero come una sorpresa. I bookmaker non puntavano sull’immagine di Layton quest’anno, poiché il baffuto Jack nel febbraio 2010 aveva dichiarato di avere un cancro alla prostata e si è anche dovuto operare al bacino. In un Paese in cui l’immagine del leader che si candida a primo ministro ha un’importanza paradossale, sono subito sorte le insinuazioni dei suoi avversari e le domande dei giornalisti: Layton è sufficientemente in salute per ricoprire il ruolo di primo ministro? Va detto che per fare una campagna politica in Canada, si è costretti a prendere un centinaio di aerei nel giro di 50 giorni, per coprire almeno le aree più densamente popolate e quelle più simboliche del secondo Paese più grande del mondo. Il baffuto Jack ha dovuto affrontare la campagna di queste elezioni anticipate (le quinte, per il Canada, dal 2000) aiutandosi a camminare con un bastone, cosa che alla fine gli ha perfino giovato, come immagine, facendolo passare dal profilo del politico dinamico a quello dello statista grintoso.
La probabile avanzata dell’Ndp terminerà di spezzare il bipartitismo canadese tra Liberali (equivalenti al Partito Radicale nostrano, ma con leader più scialbi e credibili) e Conservatori (equivalente al Partito Repubblicano Italiano). Il Canada, come gli Usa, presenta una popolazione molto più progressista sulle due coste e nelle grandi metropoli rispetto all’interno. Come in Italia c’è poi un’importante distinzione fra voto politico e voto amministrativo. La mappa in basso disegna la suddivisione dei seggi nelle varie province canadesi. Per chi non conosca la geopolitica del Canada, diremo solo che il Québec è la provincia più ricca e progressista, seguita subito dall’Ontario dove sorge Toronto, la metropoli maggiore del Paese, e Ottawa, la capitale federale. Al terzo e quarto posto, quanto a ricchezza, abbiamo la British Columbia e l’Alberta. La capitale della Bc, regione estremamente progressista, analogamente alla California, è Vancouver, che da cinque anni è la città con la miglior qualità di vita al mondo. L’Alberta invece ha molte analogie con il Texas: pozzi di petrolio e voto fisso a destra.
Nell’imagine, la mappa dei seggi nelle province canadesi. Per ingrandire clicca qui