La Tepco, il gestore della centrale nucleare giapponese di Fukushima, danneggiata dal terremoto e dallo tsunami dell’11 marzo scorso, ha chiesto ufficialmente l’aiuto del governo giapponese per far fronte agli oneri finanziari conseguenti all’incidente. Dal canto suo il premier giapponese, Naoto Kan, ha annunciato che rinuncerà al suo stipendio finché la crisi nucleare non sarà terminata anche se continuerà a percepire l’indennità che gli spetta in quanto parlamentare.
La richiesta di aiuti finanziari, necessari per fare fronte ai giganteschi indennizzi a seguito della crisi nucleare nell’impianto di Fukushima n.1, è stata presentata oggi dal numero uno della Tepco, Masataka Shimizu, al ministro per l’Industria nipponico, Banri Kaieda, citando l’insufficiente disponibilità di capitali.
“Faremo del nostro meglio per razionalizzare le risorse a disposizione”, ha dichiarato Shimizu, che ha annunciato l’intenzione di restituire lo stipendio insieme ad altri dirigenti. Il numero uno di Tepco si è inoltre impegnato ad abbattere ulteriormente i costi di gestione, portando dal 50 per cento al 60 per cento il taglio ai salari dei top-manager a partire da questo mese, e a vendere gli ingenti asset del gruppo.
Oltre che per i risarcimenti, il gestore elettrico dovrà trovare fondi aggiuntivi, almeno mille miliardi di yen (circa 8,7 miliardi di euro), per potenziare la produzione di energia nelle centrali termiche, una necessità primaria in seguito alla chiusura degli impianti nucleari per il sisma dell’11 marzo.
Il governo nipponico, da parte sua, sta considerando l’istituzione di un organismo assicurativo per il pagamento degli indennizzi post Fukushima, nell’eventualità che Tepco non fosse in grado di farvi fronte, e per gestire le conseguenze di altri possibili incidenti atomici in futuro.
Intanto, un centinaio di abitanti di un villaggio non lontano dalla centrale, Kawauchi, a meno di 20 chilometri a sudovest da Fukushima, sono stati autorizzati a recarsi brevemente nelle loro case per la prima volta dall’incidente nucleare, per recuperare le loro cose e accudire gli animali. Gli ex residenti, che negli ultimi mesi hanno dovuto trasferirsi nei rifugi o a casa di conoscenti, sono stati condotti in autobus alle vecchie abitazioni, dove potranno sostare un paio d’ore indossando una tuta protettiva ed equipaggiati con un dosimetro e una trasmittente per poter comunicare con le autorità. Potranno recuperare solo poche cose, quelle che possono entrare in un apposito sacchetto, esclusi comunque animali, cibo o liquidi. Al termine del sopralluogo, dovranno sottoporsi ad un controllo delle radiazioni. Alla partenza dell’autobus, alcuni anziani hanno detto di voler rivedere i propri animali e recuperare delle fotografie della propria famiglia. Migliaia di cani, gatti, mucche e polli sono rimasti al villaggio dopo l’evacuazione decretata dopo l’incidente nucleare.
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Giappone, Tepco chiede aiuto al governo
Il primo ministro rinuncia allo stipendio
Il gestore della centrale nucleare di Fukushima ha invocato l'assistenza del ministro dell'Industria giapponese per far fronte agli oneri finanziari conseguenti all’incidente nucleare. Il premier giapponese, Naoto Kan, ha annunciato che non prenderà più compensi finché la crisi non sarà terminata
La richiesta di aiuti finanziari, necessari per fare fronte ai giganteschi indennizzi a seguito della crisi nucleare nell’impianto di Fukushima n.1, è stata presentata oggi dal numero uno della Tepco, Masataka Shimizu, al ministro per l’Industria nipponico, Banri Kaieda, citando l’insufficiente disponibilità di capitali.
“Faremo del nostro meglio per razionalizzare le risorse a disposizione”, ha dichiarato Shimizu, che ha annunciato l’intenzione di restituire lo stipendio insieme ad altri dirigenti. Il numero uno di Tepco si è inoltre impegnato ad abbattere ulteriormente i costi di gestione, portando dal 50 per cento al 60 per cento il taglio ai salari dei top-manager a partire da questo mese, e a vendere gli ingenti asset del gruppo.
Oltre che per i risarcimenti, il gestore elettrico dovrà trovare fondi aggiuntivi, almeno mille miliardi di yen (circa 8,7 miliardi di euro), per potenziare la produzione di energia nelle centrali termiche, una necessità primaria in seguito alla chiusura degli impianti nucleari per il sisma dell’11 marzo.
Il governo nipponico, da parte sua, sta considerando l’istituzione di un organismo assicurativo per il pagamento degli indennizzi post Fukushima, nell’eventualità che Tepco non fosse in grado di farvi fronte, e per gestire le conseguenze di altri possibili incidenti atomici in futuro.
Intanto, un centinaio di abitanti di un villaggio non lontano dalla centrale, Kawauchi, a meno di 20 chilometri a sudovest da Fukushima, sono stati autorizzati a recarsi brevemente nelle loro case per la prima volta dall’incidente nucleare, per recuperare le loro cose e accudire gli animali. Gli ex residenti, che negli ultimi mesi hanno dovuto trasferirsi nei rifugi o a casa di conoscenti, sono stati condotti in autobus alle vecchie abitazioni, dove potranno sostare un paio d’ore indossando una tuta protettiva ed equipaggiati con un dosimetro e una trasmittente per poter comunicare con le autorità. Potranno recuperare solo poche cose, quelle che possono entrare in un apposito sacchetto, esclusi comunque animali, cibo o liquidi. Al termine del sopralluogo, dovranno sottoporsi ad un controllo delle radiazioni. Alla partenza dell’autobus, alcuni anziani hanno detto di voler rivedere i propri animali e recuperare delle fotografie della propria famiglia. Migliaia di cani, gatti, mucche e polli sono rimasti al villaggio dopo l’evacuazione decretata dopo l’incidente nucleare.
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Roma, 22 feb. (Adnkronos) - Le "elite di sinistra" si sono "recentemente indignate per il discorso di JD Vance a Monaco in cui il vicepresidente ha giustamente affermato che prima di discutere di sicurezza, dobbiamo sapere cosa stiamo difendendo. Non stava parlando di tariffe o bilance commerciali su cui ognuno difenderà i propri interessi preservando la nostra amicizia". Mo ha sottolineato la premier Giorgia Meloni nel suo intervento al Cpac.
"Il vicepresidente Vance stava discutendo di identità, democrazia, libertà di parola. In breve, il ruolo storico e la missione dell'Europa. Molti hanno finto di essere indignati, invocando l'orgoglio europeo contro un americano che osa farci la predica. Ma lasciate che ve lo dica io, da persona orgogliosa di essere europea - ha detto ancora - Innanzitutto, se coloro che si sono indignati avessero mostrato lo stesso orgoglio quando l'Europa ha perso la sua autonomia strategica, legando la sua economia a regimi autocratici, o quando i confini europei e il nostro stile di vita sono stati minacciati dall'immigrazione illegale di massa, ora vivremmo in un'Europa più forte".
(Adnkronos) - "I nostri avversari - ha detto Meloni- sperano che il presidente Trump si allontani da noi. Ma conoscendolo come un leader forte ed efficace, scommetto che coloro che sperano nelle divisioni si smentiranno. So che alcuni di voi potrebbero vedere l'Europa come lontana o addirittura lontana o addirittura perduta".
"Vi dico che non lo è. Sì, sono stati commessi degli errori. Le priorità sono state mal riposte, soprattutto a causa delle classi dominanti e dei media mainstream che hanno importato e replicato nel Vecchio Continente".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "So che con Donald Trump alla guida degli Stati Uniti, non vedremo mai più il disastro che abbiamo visto in Afghanistan quattro anni fa. Quindi sicurezza delle frontiere, sicurezza delle frontiere, sicurezza energetica, sicurezza economica, sicurezza alimentare, difesa e sicurezza nazionale per una semplice ragione. Se non sei sicuro, non sei libero". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "C'è una crescente consapevolezza. C'è una crescente consapevolezza in Europa che la sicurezza è ora la massima priorità. Non puoi difendere la tua libertà se non hai i mezzi o il coraggio per farlo. La felicità dipende dalla libertà e la libertà dipende dal coraggio. Lo abbiamo dimostrato quando abbiamo fermato le invasioni, conquistato le nostre indipendenze e rovesciato i dittatori". Così la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.
"E lo abbiamo fatto insieme negli ultimi tre anni in Ucraina, dove un popolo orgoglioso combatte per la propria libertà contro un'aggressione brutale. E dobbiamo continuare oggi a lavorare insieme per una pace giusta e duratura. Una pace che può essere costruita solo con il contributo di tutti, ma soprattutto con forti leadership".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - In Ucraina "un popolo coraggioso combatte contro una brutale aggressione". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni al Cpac.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "I nostri avversari sperano che Trump si allontani da noi. Io lo conosco, e scommetto che dimostreremo che si sbagliano. Qualcuno può vedere l'Europa come distante, lontana. Io vi dico: non è così". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio alla convention Cpac a Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "La propaganda diceva che un governo conservatore avrebbe isolato l'Italia, avrebbe scoraggiato gli investitori, avrebbe soppresso le libertà, ma erano fake. L'Italia sta meglio, l'economia cresce" l'arrivo di migranti "si è ridotto del 60%. Stiamo facendo aumentare le libertà in tutti gli aspetti della vita del paese". Lo ha detto la premier Giorgia Meloni in un messaggio al Cpac.