Gli studenti della mia classe, a Notre Dame University (Belmont, California), non hanno il computer. Quando devono andare su Internet o fare qualche ricerca, usano i computer dell’università. Gli studenti non comprano più computer, dicono che sono so 2010! (“così duemiladieci!”) che poi vorrebbe dire vecchi.
Non usano neppure Facebook, anzi non l’hanno mai usato, perché è un feticcio della mia generazione, e quindi non è “cool”, che poi vuol dire trendy. I miei studenti, come gli studenti di tante altre università americane, si stanno costruendo la loro internet personalizzata, fatta di applicazioni scaricate gratuitamente dall’Apple Store e messe in circolo e condivise con gli amici del cuore.
Una internet parallela, ça va sans dire, a quella universale, accessibile a tutti. Una internet personalizzata? Tu sei uno studente che spende, come nel caso dell’università dove insegno io, circa 50 mila dollari all’anno in tasse e libri. Vuoi essere sicuro di andare bene e laurearti in tempo. Puoi sederti di fronte a un Pc e andare al sito di Knewton. Lì ti attende una delle migliori piattaforme in circolazione per accertare il tuo apprendimento.
La piattaforma offre una serie di domande per aiutarti a verificare se hai capito quello che hai ascoltato in classe e studiato sui libri. È costruita su un algoritmo che “impara” man mano che immagazzina dati. Così, maggiore il numero di utenti, migliore l’algoritmo. Non solo: la piattaforma è anche in grado di adattarsi all’utente. Quindi, tutti accedono alla stessa tecnologia e la tecnologia adatta i risultati. Ma i miei studenti non usano Knewton. Preferiscono un’applicazione mobile (cioè che funziona solo su telefono o tablet) progettata da un cervello italiano in fuga a Los Angeles, Alberto Cecioni. La sua applicazione funziona come Knewton, ma in più permette un’istantanea personalizzazione dell’output. È come se tu godessi il vantaggio di un algoritmo personalizzato.
La verifica è di gran lunga più accurata e le possibilità di passare l’esame (che in America non si può ripetere) maggiori. Inoltre, l’applicazione mobile ti libera dalla schiavitù della stabilità. Questa internet parallela, o rete mobile, è infatti il risultato di un’equazione a tre incognite: la personalizzazione, la mobilità, e la famosa “Nuvola”, la Cloud Computing che trattiene i tuoi dati nella rete e ti lascia in mano un terminale dal quale puoi accedere a questi dati da qualsiasi parte del mondo tu sia. Questa rete non web-centrica ha preso il posto del Web 2.0 (Facebook, Twitter e gli altri social media) nel cuore e nei sogni di studenti, imprenditori e investitori di Silicon Valley.
Pensiamo allo shopping. Oggi lo shopping online può essere un’esperienza demoralizzante. Un catalogo di prodotti, qualche spiegazione, foto, anche video nei casi più fortunati. Ma la piattaforma mobile “social mall”, lanciata da Shirish Patel, un veterano del mobile di Palo Alto, permette di essere avvisati sul telefono quando ci si avvicina a un negozio che vende un paio di blu jeans che ci interessano. Possiamo mandare la foto del prodotto in vetrina ai nostri amici, riceverne il parere, confrontare il prezzo con quello di altri prodotti simili venduti nella zona, e magari anche comprare senza neppure entrare nel negozio. I blu jeans ci arriveranno a domicilio. “Shopkick” è un passo avanti: mette insieme tecnologia mobile e classica attività di vendita. Fondata da un altro imprenditore seriale, Cyriac Roeding, la piattaforma offre buoni sconto a chi si avvicina alle vetrine, cammina nei negozi, non necessariamente compra qualcosa. Se non compra, in cambio di cosa la persona riceve i buoni sconto? In cambio della tracciabilità.
Quando gira per il negozio, anche se non compra niente, il navigatore satellitare incluso nel telefonino traccia la sua posizione e trasmette importanti informazioni sui suoi gusti o sul suo approccio al layout del negozio. Shopkick raccoglie questi dati e li vende. A ben vedere, non è neppure una applicazione per lo shopping ma per il “food walking business”, espressione che vuol dire qualcosa come “business su chi cammina a piedi”.
Shopkick ha ricevuto un premio dal “Wall Street Journal” e 20 milioni di dollari da investitori importanti tra cui Kleiner Perkins, una delle società di venture capital più ricche (ha investito in Google), famose (tra i suoi soci c’è l’ex vice-presidente degli Stati Uniti, Al Gore), e potenti di Silicon Valley. Due anni fa ha messo in piedi un fondo (iFund) per finanziare le nuove tecnologie mobili. L’anno scorso ha raddoppiato la dotazione del fondo. L’interesse da parte degli investitori sembra inarrestabile. Si tratta di un business oggi da 10 miliardi di dollari, domani, cioè nel 2020, del doppio (fonte: Morgan Stanley).
La crescita è di 2 miliardi circa di dollari all’anno. La rete mobile avrà impatti sul mercato dell’hardware (tablet invece che Pc), software (Google o Apple invece che Microsoft), memorie e schermi. Intere industrie saranno messe a soqquadro: in primis, quelle dell’intrattenimento e dei giochi, ma anche la vendita al dettaglio, dell’istruzione e, sorpresa!, quello delle fotocopiatrici.
Saturno
Il dopo Facebook è già iniziato
Non usano neppure Facebook, anzi non l’hanno mai usato, perché è un feticcio della mia generazione, e quindi non è “cool”, che poi vuol dire trendy. I miei studenti, come gli studenti di tante altre università americane, si stanno costruendo la loro internet personalizzata, fatta di applicazioni scaricate gratuitamente dall’Apple Store e messe in circolo e condivise con gli amici del cuore.
Una internet parallela, ça va sans dire, a quella universale, accessibile a tutti. Una internet personalizzata? Tu sei uno studente che spende, come nel caso dell’università dove insegno io, circa 50 mila dollari all’anno in tasse e libri. Vuoi essere sicuro di andare bene e laurearti in tempo. Puoi sederti di fronte a un Pc e andare al sito di Knewton. Lì ti attende una delle migliori piattaforme in circolazione per accertare il tuo apprendimento.
La piattaforma offre una serie di domande per aiutarti a verificare se hai capito quello che hai ascoltato in classe e studiato sui libri. È costruita su un algoritmo che “impara” man mano che immagazzina dati. Così, maggiore il numero di utenti, migliore l’algoritmo. Non solo: la piattaforma è anche in grado di adattarsi all’utente. Quindi, tutti accedono alla stessa tecnologia e la tecnologia adatta i risultati. Ma i miei studenti non usano Knewton. Preferiscono un’applicazione mobile (cioè che funziona solo su telefono o tablet) progettata da un cervello italiano in fuga a Los Angeles, Alberto Cecioni. La sua applicazione funziona come Knewton, ma in più permette un’istantanea personalizzazione dell’output. È come se tu godessi il vantaggio di un algoritmo personalizzato.
La verifica è di gran lunga più accurata e le possibilità di passare l’esame (che in America non si può ripetere) maggiori. Inoltre, l’applicazione mobile ti libera dalla schiavitù della stabilità. Questa internet parallela, o rete mobile, è infatti il risultato di un’equazione a tre incognite: la personalizzazione, la mobilità, e la famosa “Nuvola”, la Cloud Computing che trattiene i tuoi dati nella rete e ti lascia in mano un terminale dal quale puoi accedere a questi dati da qualsiasi parte del mondo tu sia. Questa rete non web-centrica ha preso il posto del Web 2.0 (Facebook, Twitter e gli altri social media) nel cuore e nei sogni di studenti, imprenditori e investitori di Silicon Valley.
Pensiamo allo shopping. Oggi lo shopping online può essere un’esperienza demoralizzante. Un catalogo di prodotti, qualche spiegazione, foto, anche video nei casi più fortunati. Ma la piattaforma mobile “social mall”, lanciata da Shirish Patel, un veterano del mobile di Palo Alto, permette di essere avvisati sul telefono quando ci si avvicina a un negozio che vende un paio di blu jeans che ci interessano. Possiamo mandare la foto del prodotto in vetrina ai nostri amici, riceverne il parere, confrontare il prezzo con quello di altri prodotti simili venduti nella zona, e magari anche comprare senza neppure entrare nel negozio. I blu jeans ci arriveranno a domicilio. “Shopkick” è un passo avanti: mette insieme tecnologia mobile e classica attività di vendita. Fondata da un altro imprenditore seriale, Cyriac Roeding, la piattaforma offre buoni sconto a chi si avvicina alle vetrine, cammina nei negozi, non necessariamente compra qualcosa. Se non compra, in cambio di cosa la persona riceve i buoni sconto? In cambio della tracciabilità.
Quando gira per il negozio, anche se non compra niente, il navigatore satellitare incluso nel telefonino traccia la sua posizione e trasmette importanti informazioni sui suoi gusti o sul suo approccio al layout del negozio. Shopkick raccoglie questi dati e li vende. A ben vedere, non è neppure una applicazione per lo shopping ma per il “food walking business”, espressione che vuol dire qualcosa come “business su chi cammina a piedi”.
Shopkick ha ricevuto un premio dal “Wall Street Journal” e 20 milioni di dollari da investitori importanti tra cui Kleiner Perkins, una delle società di venture capital più ricche (ha investito in Google), famose (tra i suoi soci c’è l’ex vice-presidente degli Stati Uniti, Al Gore), e potenti di Silicon Valley. Due anni fa ha messo in piedi un fondo (iFund) per finanziare le nuove tecnologie mobili. L’anno scorso ha raddoppiato la dotazione del fondo. L’interesse da parte degli investitori sembra inarrestabile. Si tratta di un business oggi da 10 miliardi di dollari, domani, cioè nel 2020, del doppio (fonte: Morgan Stanley).
La crescita è di 2 miliardi circa di dollari all’anno. La rete mobile avrà impatti sul mercato dell’hardware (tablet invece che Pc), software (Google o Apple invece che Microsoft), memorie e schermi. Intere industrie saranno messe a soqquadro: in primis, quelle dell’intrattenimento e dei giochi, ma anche la vendita al dettaglio, dell’istruzione e, sorpresa!, quello delle fotocopiatrici.
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Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Fulco Pratesi ha saputo non solo denunciare i mali che affliggono l'ambiente ma ha saputo esercitare una grande funzione pedagogica di informazione e formazione sui temi ambientali. Personalmente ricordo il grande contributo di consigli e di indicazioni durante il periodo in cui sono stato ministro dell'Ambiente e in particolare per l'azione che condussi per la costituzione dei Parchi nazionali e per portare la superficie protetta del paese ad un livello più europeo. Ci mancherà molto". Lo afferma Valdo Spini, già ministro dell'Ambiente nei Governi Ciampi e Amato uno.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Le immagini che arrivano dalla città di Messina, dove si sono verificati scontri tra Forze dell'Ordine e manifestanti nel corso di una manifestazione no ponte, mi feriscono come messinese e come rappresentante delle istituzioni. Esprimo tutta la mia solidarietà alle Forze dell'Ordine e all'agente ferito, cui auguro una pronta guarigione, e condanno fermamente quanto accaduto. Esprimere il proprio dissenso non autorizza a trasformare una manifestazione in un esercizio di brutalità”. Lo afferma la senatrice di Fratelli d'Italia Ella Bucalo.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - “Inaccettabile quanto accaduto oggi a Messina in occasione del corteo contro la costruzione del Ponte sullo Stretto. Insulti, intolleranza, muri del centro imbrattati con scritte indegne, violenze contro le Forze dell’Ordine. È assurdo manifestare con simili metodi, coinvolgendo personaggi che nulla possono avere a che fare con il normale confronto democratico. Ferma condanna per quanto accaduto, e solidarietà alle Forze dell’Ordine che hanno gestito con grande professionalità i momenti più tesi della giornata”. Così Matilde Siracusano, sottosegretario ai Rapporti con il Parlamento e deputata messinese di Forza Italia.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Siamo orgogliosi della nostra Marina militare italiana che, con il Vespucci, ha portato nel mondo le eccellenze e i valori del nostro Paese. Bentornati a casa: la vostra impresa, che ho avuto la fortuna di poter vivere personalmente nella tappa di Tokyo, è motivo di vanto per ogni italiano. Grazie!” Così il capogruppo della Lega in commissione Difesa alla Camera Eugenio Zoffili.
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Di fronte a quanto sta avvenendo nel mondo, agli stravolgimenti geopolitici e all’aggressione subita ieri alla Casa Bianca dal presidente ucraino, troviamo gravi e fuori luogo le considerazioni dei capigruppo di Fdi. Non è una questione di contabilità ma di rispetto verso il Parlamento. E in ogni caso la premier Meloni è venuta a riferire in Parlamento solo prima dei Consigli europei, come hanno fatto tutti gli altri suoi predecessori, perché era un suo dovere. E da oltre un anno e mezzo non risponde alle domande libere di un Premier time in Aula. Oggi siamo di fronte ad una gravissima crisi internazionale e alla vigilia di un Consiglio europeo che dovrà prendere decisioni importanti per l’Ucraina e per l’Europa. Dovrebbe essere la stessa Giorgia Meloni a sentire l’urgenza di venire in Aula per dire al Paese, in Parlamento, non con un video sui social, da che parte sta il Governo italiano e quale contributo vuole dare, in sede europea, per trovare una soluzione". Lo affermano i capigruppo del Pd al Senato, alla Camera e al Parlamento europeo Francesco Boccia, Chiara Braga e Nicola Zingaretti.
"Per questo -aggiungono- ribadiamo la nostra richiesta: è urgente e necessario che la presidente del Consiglio venga in Aula prima del Consiglio europeo del 6 marzo. Non si tratta di una concessione al Parlamento, che merita maggior rispetto da parte degli esponenti di Fdi e di Giorgia Meloni che continua a sottrarsi al confronto”.
(Adnkronos) - "La scomparsa di Fulco mi addolora profondamente. Con lui ho condiviso anni di passione e impegno per la tutela dell’ambiente: io come presidente del Wwf Italia dal 1992 al 1998 (e membro del Board internazionale con il principe Filippo), lui come figura guida e poi presidente onorario dell’associazione, dopo la breve parentesi politica che lo aveva tenuto lontano. Fulco è stato un punto di riferimento per tutti noi che ci siamo dedicati alla salvaguardia della natura. Le sue idee, la sua capacità di coinvolgere e di trasmettere amore per la biodiversità resteranno un esempio prezioso". Lo afferma Grazia Francescato, già presidente dei Verdi e del Wwf Italia, ricordando Fulco Pratesi.
"Insieme -ricorda- abbiamo sognato e lavorato per un mondo più giusto e sostenibile, dividendoci persino la stessa scrivania pur di coordinare al meglio le nostre iniziative. In questo momento di grande tristezza voglio ricordarlo come un uomo coerente e generoso, che non ha mai smesso di credere nella forza delle idee e nell’importanza di agire in difesa del nostro pianeta. Ai suoi familiari e a tutti coloro che gli hanno voluto bene va il mio sentito cordoglio. Fulco resterà sempre nel mio cuore e in quello di tutti coloro che l’hanno conosciuto e hanno collaborato con lui. Il suo insegnamento e la sua dedizione alla natura continueranno a ispirare il nostro lavoro e le prossime generazioni".
Roma, 1 mar. (Adnkronos) - "Vicinanza e solidarietà da parte di Fratelli d’Italia alle forze dell’ordine che anche oggi sono state bersaglio di violenze ingiustificate da parte dei soliti professionisti della violenza ormai sempre più coccolati dalla sinistra locale, che questa volta hanno cercato di colpire la cerimonia di inaugurazione dell'anno accademico dell'Università bolognese alla presenza del ministro Bernini e al rettore, a cui va la nostra vicinanza”. Così Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera.