Non colpevole. Così si dichiarerà Dominique Strauss-Kahn quando comparirà a breve di fronte ai giudici di New York per rispondere delle accuse di tentato stupro e sequestro di persona. Sorpresa e costernazione dal mondo politico francese, mentre la moglie si schiera in sua difesa, sostenendo di non credere alle accuse. Emergono, intanto, altri particolari della vicenda che ha sconvolto la Francia e il mondo intero, mettendo la parola fine alle ambizioni politiche del direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi), che secondo molti puntava a candidarsi come socialista alle presidenziali del 2012.
Erano da poco passate le 13 di sabato, ora di New York, quando una cameriera di 32 anni è entrata nella suite da 3mila dollari di Strauss-Kahn presso il prestigioso albergo Sofitel, nel cuore di Manhattan, per fare le pulizie, credendola vuota. Improvvisamente, ha riferito il portavoce della polizia, Paul Browne, lui sarebbe “uscito nudo dal bagno” e avrebbe tentato di “aggredirla sessualmente”. Riuscita a fuggire, la cameriera ha chiamato il 911. I poliziotti arrivati sul posto, però, hanno trovato la stanza vuota, lasciata precipitosamente da Strauss-Kahn che dietro di sè aveva dimenticato il cellulare e altri oggetti personali, che potrebbero essere utili per le analisi del dna. La donna e’ stata accompagnata all’ospedale Roosevelt per farsi medicare “lesioni lievi”.
Il direttore generale del Fmi viene rintracciato alle 16.45, ora locale, all’aeroporto Jfk, già imbarcato, in prima classe, sul volo di linea 23 dell’Air France in partenza per Parigi di lì a dieci minuti, e arrestato. L’uomo viene portato presso il commissariato di Harlem e interrogato, in attesa dell’udienza preliminare. Strauss-Kahn rischierebbe da 15 a 20 anni per tentata violenza sessuale e stupro e altri 3-5 anni per il sequestro di persona. Il giudice dovrà decidere se trattenerlo in stato d’arresto o rilasciarlo dietro cauzione. Nel corso dell’udienza verrà anche deciso se convocare o meno un gran giurì, composto da 16 a 23 cittadini, che dopo aver ascoltato l’accusa e la difesa, dovrà decidere se procedere o meno con l’incriminazione. A difenderlo, secondo il New York Times, saranno gli avvocati William Taylor e Benjamin Brafman, che tuttavia hanno fatto sapere di non aver avuto modo, finora, di incontrare il loro cliente. La notizia era stata anticipata su twitter da un giovane francese, Jonathan Pinet, studente di scienze politiche e simpatizzante del partito Ump di Nicolas Sarkozy, che sul suo profilo aveva riferito dell’arresto di Strauss-Kahn in un hotel di New York un paio d’ore prima che venisse reso pubblico dal New York Times.
Secondo il ministro per i Territori d’Oltremare, Henri de Raincourt, esponente dell’Ump, “non si può escludere che Dominique Strauss-Khan possa essere stato incastrato per bloccare la sua corsa all’Eliseo”. Insomma, si tratterebbe di un “complotto”. In particolare Raincourt ritiene una coincidenza eccessiva che Strauss-Khan sia finito prima nel mirino della stampa “per l’affaire del suo giro su un’auto (una costosissima Porsche)” e ora per l’accusa di stupro a New York: “Non posso escludere nulla”, ha ripetuto il ministro.
Recentemente infatti Strauss-Khan era stato travolto dalle polemiche quando era stato immortalato mentre saliva su una Porsche nel quartiere parigino del Marais. Il suo stile di vita dispendioso e amante del lusso era stato più volte criticato anche dagli avversari politici. Il presidente dell’Fmi era già finito nell’occhio del ciclone nel 2008 per una relazione con una sua dipendente, l’economista ungherese Piroska Nagy. Sebbene la relazione fra i due fosse consenziente, come appurò un’indagine interna su un eventuale abuso di potere, aveva comunque scatenato polemiche per la situazione inappropriata. Allora, il direttore generale del Fmi aveva ammesso la sua ‘colpa’ e chiesto scusa pubblicamente alla moglie, restando al suo posto. Ancora prima, nel 1999, quando era ministro delle Finanze, era stato coinvolto in due casi di corruzione (lo scandalo Elf-Aquitaine e Mnef), venendo tuttavia poi dichiarato completamente estraneo ai fatti.
Cronaca
Dominique Strauss-Kahn arrestato
Ma per l’Ump potrebbe essere un complotto
La denuncia da parte della vittima del tentato stupro: una cameriera dell'hotel dove il direttore del Fondo monetario internazionale era alloggiato. Il politico francese è stato bloccato dagli agenti mentre era su un volo che stava decollando verso Parigi. Rischia fino a 20 anni per tentata violenza sessuale e stupro e fino a 5 anni per sequestro di persona
Erano da poco passate le 13 di sabato, ora di New York, quando una cameriera di 32 anni è entrata nella suite da 3mila dollari di Strauss-Kahn presso il prestigioso albergo Sofitel, nel cuore di Manhattan, per fare le pulizie, credendola vuota. Improvvisamente, ha riferito il portavoce della polizia, Paul Browne, lui sarebbe “uscito nudo dal bagno” e avrebbe tentato di “aggredirla sessualmente”. Riuscita a fuggire, la cameriera ha chiamato il 911. I poliziotti arrivati sul posto, però, hanno trovato la stanza vuota, lasciata precipitosamente da Strauss-Kahn che dietro di sè aveva dimenticato il cellulare e altri oggetti personali, che potrebbero essere utili per le analisi del dna. La donna e’ stata accompagnata all’ospedale Roosevelt per farsi medicare “lesioni lievi”.
Il direttore generale del Fmi viene rintracciato alle 16.45, ora locale, all’aeroporto Jfk, già imbarcato, in prima classe, sul volo di linea 23 dell’Air France in partenza per Parigi di lì a dieci minuti, e arrestato. L’uomo viene portato presso il commissariato di Harlem e interrogato, in attesa dell’udienza preliminare. Strauss-Kahn rischierebbe da 15 a 20 anni per tentata violenza sessuale e stupro e altri 3-5 anni per il sequestro di persona. Il giudice dovrà decidere se trattenerlo in stato d’arresto o rilasciarlo dietro cauzione. Nel corso dell’udienza verrà anche deciso se convocare o meno un gran giurì, composto da 16 a 23 cittadini, che dopo aver ascoltato l’accusa e la difesa, dovrà decidere se procedere o meno con l’incriminazione. A difenderlo, secondo il New York Times, saranno gli avvocati William Taylor e Benjamin Brafman, che tuttavia hanno fatto sapere di non aver avuto modo, finora, di incontrare il loro cliente. La notizia era stata anticipata su twitter da un giovane francese, Jonathan Pinet, studente di scienze politiche e simpatizzante del partito Ump di Nicolas Sarkozy, che sul suo profilo aveva riferito dell’arresto di Strauss-Kahn in un hotel di New York un paio d’ore prima che venisse reso pubblico dal New York Times.
Secondo il ministro per i Territori d’Oltremare, Henri de Raincourt, esponente dell’Ump, “non si può escludere che Dominique Strauss-Khan possa essere stato incastrato per bloccare la sua corsa all’Eliseo”. Insomma, si tratterebbe di un “complotto”. In particolare Raincourt ritiene una coincidenza eccessiva che Strauss-Khan sia finito prima nel mirino della stampa “per l’affaire del suo giro su un’auto (una costosissima Porsche)” e ora per l’accusa di stupro a New York: “Non posso escludere nulla”, ha ripetuto il ministro.
Recentemente infatti Strauss-Khan era stato travolto dalle polemiche quando era stato immortalato mentre saliva su una Porsche nel quartiere parigino del Marais. Il suo stile di vita dispendioso e amante del lusso era stato più volte criticato anche dagli avversari politici. Il presidente dell’Fmi era già finito nell’occhio del ciclone nel 2008 per una relazione con una sua dipendente, l’economista ungherese Piroska Nagy. Sebbene la relazione fra i due fosse consenziente, come appurò un’indagine interna su un eventuale abuso di potere, aveva comunque scatenato polemiche per la situazione inappropriata. Allora, il direttore generale del Fmi aveva ammesso la sua ‘colpa’ e chiesto scusa pubblicamente alla moglie, restando al suo posto. Ancora prima, nel 1999, quando era ministro delle Finanze, era stato coinvolto in due casi di corruzione (lo scandalo Elf-Aquitaine e Mnef), venendo tuttavia poi dichiarato completamente estraneo ai fatti.
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Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Vogliamo il pilastro europeo dell'Alleanza atlantica e non lo delegheremo alla Francia e alla Gran Bretagna". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo. "Per avere i granai pieni -ha aggiunto- bisogna avere gli arsenali pieni, la difesa è la premessa della libertà e della democrazia".
Bruxelles, 18 mar. - (Adnkronos) - Le sedici aziende dell’Alleanza “Value of Beauty”, lanciata a febbraio 2024, hanno presentato a Bruxelles uno studio commissionato a Oxford Economics sull’impatto socioeconomico del settore. Il Gruppo L’Oréal, Kiko Milano, Beiersdorf, Iff, e altri grandi marchi dell’industria vogliono inserirsi nello spiraglio aperto dalla Commissione europea per favorire la semplificazione normativa in vari ambiti, e per chiedere un dialogo strategico sul futuro del settore, come già successo per agricoltura e automotive.
Il settore guarda con attenzione alle proposte su una legge europea vincolante per le biotecnologie e alla strategia per la bioeconomia, che la Commissione si impegna a presentare entro la fine dell’anno. Ma guarda con attenzione anche agli sviluppi nelle relazioni commerciali in Occidente alla luce della recente entrata in vigore dei dazi di Washington sull’import dall’Unione europea.
“Cinque delle sette più grandi aziende del settore hanno la loro sede nell’Ue”, ha sottolineato l’amministratore delegato del Gruppo L’Oréal, Nicolas Hieronimus.
A Bruxelles i sedici membri dell’Alleanza chiedono politiche per la produzione sostenibile di ingredienti e la formazione di personale per sbloccare il potenziale del settore. Un aspetto legato, secondo l’amministratore delegato di Kiko Milano, Simone Dominici, all’impatto positivo che la cura del corpo e dell’estetica ha sull’autostima e sulla salute mentale dei consumatori. Aspetti non trascurati dallo studio dell’Oxford Economics presentato all’ombra dei palazzi delle istituzioni europee. Il rapporto mostra che la spesa dei consumatori nell’Ue per i prodotti di bellezza e cura della persona ha superato i 180 miliardi di euro e dato lavoro a oltre tre milioni di persone, un numero che supera il totale della forza lavoro presente in 13 Stati membri dell’Ue. Troppi anche gli oneri per l'industria della cosmetica che rendono necessaria una revisione della direttiva sulle acque reflue. Forte dei 496 milioni di euro generati ogni giorno e dei 3,2 milioni di posti di lavoro, la cordata dei grandi nomi dell’industria della bellezza chiede che tutti i settori che contribuiscono ai microinquinanti nelle acque siano ritenuti responsabili, in linea con il principio “chi inquina paga”.
I riflettori dell’Alleanza, che guarda anche agli interessi di tutti gli attori della filiera - dagli agricoltori ai vetrai, importanti nella catena del valore quanto le case di fragranze - sono rivolti in primis sull’attesa revisione del regolamento Reach (Regulation on the registration, evaluation, authorisation and restriction of chemicals), che regolamenta le sostanze chimiche autorizzate e soggette a restrizione nell’Unione europea. L’Alleanza chiede che a questa iniziativa, annunciata nel 2020 come parte del pacchetto sul Green deal, si aggiunga anche una revisione del regolamento sui prodotti cosmetici.
L’appello ha come obiettivo la riduzione degli oneri amministrativi e lo stimolo all'innovazione, senza sacrificare l’approccio basato sul rischio per la salute e la responsabilità per la tutela dell’ambiente. Trasmette ottimismo l’iniziativa della Commissione di considerare delle esenzioni per alcune imprese colpite dalla direttiva della diligenza dovuta che imponeva oneri considerati sproporzionati alle piccole e medie imprese, la colonna portante del settore.
“Vogliamo impiegare più tempo alla sostenibilità, piuttosto che alla rendicontazione amministrativa”, è stato l’appello degli amministratori delegati durante la conferenza stampa che ha preceduto gli incontri istituzionali al Parlamento europeo, tra cui quello con la presidente dell’istituzione, Roberta Metsola. Lo studio presentato dimostra che una parte consistente della cura per la sostenibilità ambientale passa anche dalla cosmetica. L’Oréal ha già annunciato che entro il 2030 il 100% della plastica utilizzata nelle confezioni sarà ottenuta da fonti riciclate o bio-based.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Mandare soldati in Ucraina mentre ci sono i bombardamenti è una pazzia e l'Italia non farà questa scelta". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Gli inglesi sono usciti dall'Europa e adesso ci convocano una volta a settimana, facessero domanda per rientrare nell'Unione europea". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Dei Servizi segreti non si parla nell'Autogrill, si parla nel Copasir, io all'Autogrill ci vado a comprare il panino". Lo ha affermato il capogruppo di Forza Italia al Senato, Maurizio Gasparri, nella dichiarazione di voto sulle risoluzioni presentate sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Da oggi sono autorizzato a dire che la Meloni non smentisce l'utilizzo di intercettazioni preventive nei confronti di un giornalista che attacca il Governo. È una cosa enorme, che ha a che fare con la dignità delle Istituzioni. Se non vi rendete conto che su questa cosa si gioca il futuro della libertà, allora sappiate che c'è qualcuno che lascia agli atti questa frase, perchè quando intercetteranno voi, in modo illegittimo, con i trojan illegali, saremo comunque dalla vostra parte per difendere il vostro diritto di cittadini, mentre voi oggi vi state voltando dal'altra parte". Lo ha affermato Matteo Renzi nella sua dichiarazione di voto sulle risoluzioni sulle comunicazioni al Senato del presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, in vista del prossimo Consiglio europeo.
"Giorgia Meloni va al Consiglio europeo senza una linea, senza sapere da che parte stare, senza aver avuto il coraggio di rispondere a quella frase che lei stessa aveva detto: 'come diceva Pericle la felicità consiste nella libertà e la libertà dipende dal coraggio'. Se la felicità e la libertà dipendono dal coraggio, Giorgia Meloni -ha concluso l'ex premier- non è felice, non è libera".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Proprio perché sono una patriota metterò questa nazione in sicurezza, perché come dice la nostra Costituzione difendere la Patria è un sacro dovere del cittadino". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nella replica al Senato sulle comunicazioni in vista del prossimo Consiglio europeo.