Donnaiolo e amante del lusso: ecco chi è Dominique Strauss-Kahn
Arrivato alla guida del Fondo monetario internazionale nel novembre del 2007, il socialista ha 62 anni. Nel 1999, quando era ministro delle Finanze, viene prima coinvolto e poi scagionato per due casi di corruzione Nel 2008 finisce nei guai per una relazione con una sua dipendente, l'economista ungherese Piroska Nagy. E recentemente viene criticato per un giro su una costosissima Porsche
Economista di fama, esponente diprimo piano del socialismo francese, inguaribile donnaiolo e amante del lusso: ecco Dominique Strauss-Kahn (DSK), istrionico direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi) spesso al centro dell’attenzione mediatica negli ultimi anni, nel bene e nel male.
Arrivato alla guida del Fmi nel novembre del 2007, agli albori di quella che sarebbe poi diventata la peggiore crisi del Dopoguerra, il sessantaduenne Strauss-Kahn ha suscitato unanime approvazione per la sua gestione del Fondo in un periodo tanto critico, agendo in prima linea per evitare il tracollo del sistema finanziario globale. Un atteggiamento che ha fortemente contribuito a ridare smalto alla reputazione di un’istituzione offuscata da decenni di critiche per l’iper-liberalismo e le imposizioni politiche e gestionali sui Paesi beneficiari dei suoi aiuti. L’esito di tanto attivismo è stato l’auspicio, formulato da molti, compreso il presidente francese Nicolas Sarkozy nel suo ruolo di guida di turno del G20, di un ampliamento dei poteri del Fmi. “Deve diventare la pietra angolare della cooperazione monetaria internazionale”, aveva dichiarato Sarkozy nel vertice del G20 finanziario di Parigi, lo scorso febbraio, offrendo al Fondo e al suo numero uno un ruolo chiave nella spinosa trattativa per la riforma del sistema monetario internazionale e della transizione di valute come lo yuan cinese verso la libera fluttuazione.
Nato a Neuilly-sur-Seine, il sobborgo parigino per ricchi diventato poi feudo di Nicolas Sarkozy, Strauss-Kahn trascorse l’infanzia ad Agadir in Marocco, da dove la famiglia rientrò in Francia dopo il disastroso terremoto del 1967. Docente di economia, si iscrive al Partito socialista nel 1977 e nove anni dopo entra per la prima volta in Parlamento. Nel 1991 è ministro dell’Industria e nello stesso periodo Anne Sinclair, la più popolare e avvenente giornalista tv francese, ricchissima, di origini americane diventa la sua terza moglie. Nel 1997 viene nominato ministro delle Finanze nel governo socialista di Lionel Jospin ma due anni dopo deve dimettersi sull’onda dello scandalo della Mnef, la mutua studentesca con la quale fu sospettato di aver concluso affari sottobanco. Dall’accusa verrà poi scagionato. Nel 2007 l’avvento al Fmi ma subito dopo un anno il suo debole per le donne gli procura un brutto guaio: l’organizzazione ordina un’inchiesta su di lui in seguito a una relazione venuta alla luce con una ex responsabile del dipartimento Africa, l’economista ungherese Piroska Nagy, oltretutto moglie dell’ex banchiere centrale argentino, Mario Blejer. L’inchiesta stabilì che non c’erano stati trattamenti di favore per la Nagy, che aveva lasciato con una sontuosa buonuscita il Fmi prima dello scoppio dello scandalo e Dsk fu scagionato da ogni accusa di molestia, favoritismo o abuso di potere. Il Fmi gli rimproverò però un “errore di valutazione” e lui chiese pubblicamente scusa all’istituzione, alla Nagy e a sua moglie.
Se la sua fama di donnaiolo ha fatto il giro del mondo, non meno mediatica è l’abitudine di Strauss-Kahn al lusso, un aspetto che negli ultimi giorni ha invaso le prime pagine dei giornali. E’ bastata una foto in cui, vicino al suo elegante appartamento parigino nel Marais, sale a bordo della Porsche Panamera di un suo collaboratore, a scatenare le critiche contro il socialista miliardario. Un’immagine, quella di amico dei ricchi, che ai francesi è particolarmente indigesta, come ha sperimentato sulla propria pelle Sarkozy, a picco nei sondaggi nei primi mesi di presidenza per essersi mostrato al fianco di amici del jet-set, sui loro yacht e nei loro locali.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.
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Cronaca
Donnaiolo e amante del lusso: ecco chi è Dominique Strauss-Kahn
Arrivato alla guida del Fondo monetario internazionale nel novembre del 2007, il socialista ha 62 anni. Nel 1999, quando era ministro delle Finanze, viene prima coinvolto e poi scagionato per due casi di corruzione Nel 2008 finisce nei guai per una relazione con una sua dipendente, l'economista ungherese Piroska Nagy. E recentemente viene criticato per un giro su una costosissima Porsche
Economista di fama, esponente diprimo piano del socialismo francese, inguaribile donnaiolo e amante del lusso: ecco Dominique Strauss-Kahn (DSK), istrionico direttore generale del Fondo monetario internazionale (Fmi) spesso al centro dell’attenzione mediatica negli ultimi anni, nel bene e nel male.
Arrivato alla guida del Fmi nel novembre del 2007, agli albori di quella che sarebbe poi diventata la peggiore crisi del Dopoguerra, il sessantaduenne Strauss-Kahn ha suscitato unanime approvazione per la sua gestione del Fondo in un periodo tanto critico, agendo in prima linea per evitare il tracollo del sistema finanziario globale. Un atteggiamento che ha fortemente contribuito a ridare smalto alla reputazione di un’istituzione offuscata da decenni di critiche per l’iper-liberalismo e le imposizioni politiche e gestionali sui Paesi beneficiari dei suoi aiuti. L’esito di tanto attivismo è stato l’auspicio, formulato da molti, compreso il presidente francese Nicolas Sarkozy nel suo ruolo di guida di turno del G20, di un ampliamento dei poteri del Fmi. “Deve diventare la pietra angolare della cooperazione monetaria internazionale”, aveva dichiarato Sarkozy nel vertice del G20 finanziario di Parigi, lo scorso febbraio, offrendo al Fondo e al suo numero uno un ruolo chiave nella spinosa trattativa per la riforma del sistema monetario internazionale e della transizione di valute come lo yuan cinese verso la libera fluttuazione.
Nato a Neuilly-sur-Seine, il sobborgo parigino per ricchi diventato poi feudo di Nicolas Sarkozy, Strauss-Kahn trascorse l’infanzia ad Agadir in Marocco, da dove la famiglia rientrò in Francia dopo il disastroso terremoto del 1967. Docente di economia, si iscrive al Partito socialista nel 1977 e nove anni dopo entra per la prima volta in Parlamento. Nel 1991 è ministro dell’Industria e nello stesso periodo Anne Sinclair, la più popolare e avvenente giornalista tv francese, ricchissima, di origini americane diventa la sua terza moglie. Nel 1997 viene nominato ministro delle Finanze nel governo socialista di Lionel Jospin ma due anni dopo deve dimettersi sull’onda dello scandalo della Mnef, la mutua studentesca con la quale fu sospettato di aver concluso affari sottobanco. Dall’accusa verrà poi scagionato. Nel 2007 l’avvento al Fmi ma subito dopo un anno il suo debole per le donne gli procura un brutto guaio: l’organizzazione ordina un’inchiesta su di lui in seguito a una relazione venuta alla luce con una ex responsabile del dipartimento Africa, l’economista ungherese Piroska Nagy, oltretutto moglie dell’ex banchiere centrale argentino, Mario Blejer. L’inchiesta stabilì che non c’erano stati trattamenti di favore per la Nagy, che aveva lasciato con una sontuosa buonuscita il Fmi prima dello scoppio dello scandalo e Dsk fu scagionato da ogni accusa di molestia, favoritismo o abuso di potere. Il Fmi gli rimproverò però un “errore di valutazione” e lui chiese pubblicamente scusa all’istituzione, alla Nagy e a sua moglie.
Se la sua fama di donnaiolo ha fatto il giro del mondo, non meno mediatica è l’abitudine di Strauss-Kahn al lusso, un aspetto che negli ultimi giorni ha invaso le prime pagine dei giornali. E’ bastata una foto in cui, vicino al suo elegante appartamento parigino nel Marais, sale a bordo della Porsche Panamera di un suo collaboratore, a scatenare le critiche contro il socialista miliardario. Un’immagine, quella di amico dei ricchi, che ai francesi è particolarmente indigesta, come ha sperimentato sulla propria pelle Sarkozy, a picco nei sondaggi nei primi mesi di presidenza per essersi mostrato al fianco di amici del jet-set, sui loro yacht e nei loro locali.
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Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Io sono un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente". Così Simone Cristicchi, ospite a 'Maschio Selvaggio' su Rai Radio 2, risponde alla conduttrice Nunzia De Girolamo quando fa notare al cantautore romano come la canzone sanremese 'Quando sarai piccola' sia piaciuta tanto a Elly Schlein quanto a Giorgia Meloni.
"Si tende sempre a identificare gli artisti politicamente, la musica invece non ha fazioni, non ha colori. Devo dire che tu hai messo insieme la destra e la sinistra", ha detto De Girolamo al cantautore arrivato quinto nella classifica finale. "Questo mi fa sorridere - ha confessato Cristicchi - sono molto contento di questo apprezzamento bipartisan, o anche super partes, che ha generato la mia canzone. Io sono sempre stato un artista libero, non mi sono mai schierato politicamente, proprio perché volevo che la mia musica e la mia arte potesse arrivare a tutti ed è giusto che sia così".
"Ovviamente ho le mie idee, come tutti, non le rinnego e non mi vergogno di esternarle quando è il momento e quando ho voglia, però - ha concluso il cantautore - sono veramente contento di aver fatto questa canzone che sia piaciuta più o meno a tutti".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il caro bollette è un problema sempre più grave, che non possiamo più far finta di non vedere. Paghiamo le bollette più care d’Europa, che a sua volta paga le bollette più alte tra i competitor internazionali. Siamo i più tartassati tra i tartassati, con un evidente danno alla competitività delle imprese e al potere di acquisto delle famiglie. I lavoratori, in particolare, pagano questi aumenti tre volte: la prima in casa quando arriva la bolletta, la seconda perché le aziende devono metterli in cassa integrazione poiché con l’energia alle stelle perdono produttività, la terza perché l’energia spinge a rialzo l’inflazione e i prodotti nel carrello della spesa costano di più". Lo dice Annalisa Corrado della segreteria del Partito Democratico.
"Agire è possibile e doveroso. Possiamo farlo subito, a partire dalla protezione dei soggetti vulnerabili, oltre 3 milioni e mezzo di utenti, per il quali il governo vuole bandire aste che sarebbero una iattura. Bisogna fermarle immediatamente e riformare piuttosto l’acquirente unico, che al momento gestisce il servizio di tutela della vulnerabilità, perché possa tornare a stipulare i contratti pluriennali di acquisto, agendo come vero e proprio gruppo d’acquisto".
"È necessario inoltre agire ad ogni livello possibile per disaccoppiare il prezzo dell’energia da quello del gas: occorre lavorare ad una riforma europea dei mercati, scenario non immediato, agendo però contemporaneamente ed immediatamente per un “disaccoppiamento di fatto”, come quello che si potrebbe attuare supportando i contratti pluriennali con i produttori di energia da fonti rinnovabili (PPA, Power purchase agreement). Dovremmo prendere esempio dalla Spagna di Sanchez, inoltre, che ha imposto un tetto al prezzo del gas, ottenendo risultati brillanti che hanno trainato la ripresa d’industria ed economia. Dobbiamo fare di più e meglio per la transizione energetica per liberarci dalla dipendenza del gas: oltre ad insistere su sufficienza energetica ed elettrificazione dei consumi, dobbiamo agire ad ogni livello perché la quota di energia da fonti rinnovabili nel nostro mix di produzione cresca: questo è l’unico modo strutturale di far penetrare il beneficio in bolletta del basso costo delle energie pulite".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - “Allarmano e inquietano gli atti violenti rivolti in questi giorni contro le Forze dell’Ordine, a loro va la nostra piena solidarietà”. Lo dichiara la deputata di Italia Viva Maria Elena Boschi dopo gli incendi dolosi che hanno coinvolto questa mattina il commissariato e la Polstrada di Albano Laziale e nei giorni scorsi il comando della Compagnia dei carabinieri di Castel Gandolfo.
“Auguriamo agli agenti intossicati una pronta guarigione. Nell’attesa che sia fatta chiarezza sulle dinamiche e che i responsabili siano consegnati alla giustizia, non possiamo che schierarci senza indugio al fianco di chi ogni giorno si impegna per la sicurezza delle cittadine e dei cittadini”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Le bollette energetiche di famiglie e imprese sono alle stelle. Meloni ha fischiettato per mesi, ignorando anche le nostre proposte. E oggi annuncia il rinvio di un Cdm promesso ormai due settimane fa. Non avevano detto di essere 'pronti'?". Lo ha scritto sui social Chiara Braga, capogruppo Pd alla Camera dei Deputati.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Tutto quello che ha a che fare con le emergenze vere di cittadini, famiglie, imprese passa in secondo piano nell’agenda del governo Meloni. Così è stato ed è per le liste d’attesa e per il diritto alla salute negato a milioni di concittadini, così è per il caro-bollette che da troppi mesi penalizza le aziende italiane e mette in ginocchio le fasce sociali più disagiate". Così in una nota Marina Sereni, responsabile Salute e Sanità nella segreteria del Partito Democratico.
"Oggi la segretaria del Pd Elly Schlein ha presentato proposte molto chiare e concrete, che raccolgono peraltro l’interesse di imprenditori e associazioni degli utenti. Il Cdm sul problema del caro energia pare invece che slitti a venerdì. La presidente Meloni ne approfitti per raccogliere le nostre proposte sul disaccoppiamento del prezzo dell’energia da quello del gas e sull’Acquirente unico".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - La lotta alle mafie andrebbe portata avanti "in maniera trasversale. Ma non stiamo vedendo disponibilità all'ascolto e al lavoro comune da parte di questa destra". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno. "Noi continueremo a fare da pungolo costante, il messaggio che deve arrivare chiaro alle nuove generazioni è che la mafia è un male, e un freno al nostro Paese. Il Pd oggi più che mai è intenzionato a portare avanti questo lavoro con determinazione, mano nella mano con le realtà che affrontano il problema ogni giorno e ne sanno certamente più di noi".
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - Nel contrasto alle mafie "il ruolo delle forze dell'ordine e della magistratura è fondamentale. Noi riconosciamo e sosteniamo il lavoro quotidiano delle forze dell'ordine. Vanno sostenute le forze dell'ordine, come la magistratura, che invece vediamo attaccata tutti i giorni da chi governa". Lo ha detto Elly Schlein al seminario sulla legalità al Nazareno.