Sky ha dato il benservito a Current Italia, il dorso italiano dell’emittente televisiva fondata in America sei anni fa dall’ex vicepresidente Usa Al Gore assieme a Joel Hyat. A luglio verranno infatti interrrotte le trasmissioni del canale che nel nostro paese dal 2008 fanno parte dell’offerta della piattaforma Sky.
“Un abuso di potere”, ha detto lo stesso Al Gore in un’intervista al Guardian. Alla base della decisione della News Corporation, la società di Rupert Murdoch proprietaria di Sky Italia, c’è la decisione di Current Usa di assumere Keith Olbermann, un conduttore liberal spesso protagonista di accese invettive contro il tycoon australiano e il suo impero mediatico.
“La News Corporation è una multinazionale con un programma politico molto preciso – attacca il premio Nobel americano – E quando ci sono voci che contrastano con la linea di Murdoch, lui semplicemente le spegne”.
La decisione di chiudere Current Italia non è stata presa nel quartiere generale di Santa Giulia a Milano, ma direttamente a New York come ritorsione all’annuncio del lancio di un nuovo programma condotto da Olbermann, anchorman televisivo di chiare simpatie di sinistra, particolarmente inviso a Murdoch.
Ma c’è di più. Secondo Al Gore, la decisione di mettere il bavaglio a Current ha anche a che vedere con le vicende di casa nostra. Il canale satellitare ha spesso mandato in onda inchieste e documentari critici verso Silvio Berlusconi e il suo governo e “Sky Italia – ha aggiunto Al Gore – sta trattando con l’esecutivo per entrare nel mercato del digitale terrestre. E ha bisogno del via libera di Berlusconi”.
A stretto giro è arrivata la risposta del network satellitare che imputa a Current la responsabilità della risoluzione del contratto. “Quando il contratto cè giunto alla sua naturale scadenza, Sky Italia ha proposto un rinnovo con un’offerta in linea con il mercato e con le performance di Current – si legge in un comunicato – Ma il management di Current TV ha ritenuto di non rispondere neanche a questa offerta, richiedendo invece un aumento dei corrispettivi da parte di Sky pari al doppio di quelli attuali. Questa scelta ha dunque portato, nostro malgrado, alla decisione di non rinnovare questo rapporto”.
La notizia della cancellazione imminente di Current ha provocato un terremoto in Italia. Al Gore in questi giorni si trova nel nostro paese proprio per dare il via a una campagna di sensibilizzazione contro la decisione di Sky e questa sera ripeterà il suo appello dagli studi di Annozero quando sarà fra gli ospiti di Michele Santoro.
“Siamo il solo canale televisivo che ha il coraggio di dire la verità anche di fronte al potere – sottolinea il general manager italiano Tommaso Tessarolo – Abbiamo usato la nostra piattaforma tv e web per informare, arricchire e dare ispirazione al nostro pubblico”.
Quella di Sky è una decisione, sostengono ancora dalla tv, che non si spiega nemmeno con uno scarso rendimento del canale. Current Italia ha infatti vinto di recente il premio Hot Bird Tv 2010 come miglior canale news europeo, pari merito con BBC World News. Dai dati diffusi dall’emittente, ogni settimana viene visto da più di un terzo dell’intera audience di Sky e la sua crescita nell’ultimo triennio e stata del 270% di share in day time e del 550% in prime time. “E’ evidente che non si tratti di una decisione di business presa dal management”, spiegano.
Ma anche su questo punto Sky non è daccordo. “La sua performance non è in crescita – continua il comunicato diramato dal quartier generale di Santa Giulia – L’ascolto medio giornaliero del canale nel 2011 è stato finora di un totale di 2952 telespettatori, con una perdita del 20% rispetto ai 3.600 spettatori medi del 2010. Se poi si analizza il prime time, purtroppo, tra il 2011 ed il 2010, la perdita di ascolti di Current TV è prossima al 40%”.
Al di là della guerra sui reali dati d’ascolto, la decisione di Tom Mockridge viene vista dai protagonisti dell’emittente come un atto di censura. “Noi a Current abbiamo dedicato il nostro network internazionale a liberare dal guinzaglio chi racconta la verità – continua Al Gore – e per chi racconta la verità in Italia non c’è momento più critico di questo”.
“Se i regolatori nel Regno Unito e nell’Unione Europea si stanno chiedendo quale potrebbe essere l’impatto di un sistema televisivo satellitare totalmente di proprietà e controllo di News Corporation – gli fa eco il co-fondatore e vice chairman Joel Hyatt -, non hanno che da guardare all’Italia”. Per Hyatt, il gesto di Sky è “un flagrante abuso della sua posizione dominante”, soprattutto per aver deciso la chiusura “senza alcun preavviso e nonostante numerose e ripetute rassicurazioni sul proseguo della collaborazione”.