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Perché alla Brambilla annullano la multa

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La prefettura di Lecco ha accolto il ricorso della ministra del Turismo Michela Vittoria Brambilla contro una multa che una vigilessa aveva elevato all’auto blu di servizio per aver superato il limite di velocità e non essersi fermata allo stop. La motivazione: “La violazione era dovuta all’ urgenza del servizio connesso ad attività governative”. Quindi la ministra Brambilla non dovrà pagare i 200 euro di multa.

Dove andava così di fretta? Da Calolziocorte, dove è la sua abitazione, a Linate, dove presumibilmente doveva prendere un aereo per Roma. Il tutto sorpassando una fila di auto e camion e tirando dritto a una rotatoria senza fermarsi per dare la precedenza. Una guida indisciplinata e pericolosa che una vigilessa in servizio a Calco punisce con una multa di 200 euro. Nei giorni successivi la contravvenzione è stata notificata all’intestatario dell’auto – una società di leasing di Roma – che a sua volta l’ha inoltrata alla Presidenza del Consiglio dei ministri che ha in affitto la vettura. La multa quindi è tornata a Lecco, sulla scrivania del Prefetto che poi l’ha annullata per motivi “governativi”.

C’è poco da commentare. La vicenda si commenta da sé.

Ps: Forse andava così di fretta perché aveva dimenticato la giarrettiera?

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