Tutto saltato, di nuovo. Il Consiglio di amministrazione della Rai di oggi doveva approvare i palinsesti autunnali per i canali della tv di stato e, invece, fumata bianca. I cinque consiglieri di maggioranza non si presentano. Tutto spostato al 13 giugno. Un ritardo, grave, specie per la concessionaria della pubblicità Rai, la Sipra, che ora ha tempi strettissimi per presentare i palinsesti con i programmi agli inserzionisti. Presentazioni previste per il 20 e il 22 giugno. “Gravissima la mancata approvazione dei palinsesti – dichiara Carlo Verna, segretario dell’Usigrai – solo per un segnale di attenzione al ruolo che stanno svolgendo il presidente PaoloGarimberti e il direttore generale, Lorenza Lei, non apriamo oggi con urgenza la procedura di sciopero. Il tema della protesta massima – continua – è però fin d’ora inserito all’ordine del giorno dell’esecutivo Usigrai di martedì prossimo, all’indomani della riunione auspicabilmente ‘riparatoria’ del Cda”.
L’assenza dei cinque consiglieri della maggioranza, era stata in parte anticipata dalla mossa di uno dei consiglieri di centrodestra, Antonio Verro, che già ieri aveva chiesto un rinvio, preoccupante secondo molti, dell’approvazione dei palinsesti Rai. Il rinvio del Cda è stato però negato. A questo punto i consiglieri hanno deciso di assentarsi. Tutto questo getta nello scompiglio la programmazione dei programmi più importanti della Rai. Si veda il caso di Rai3, dove la partenza dei programmi di massimo ascolto sono tutti messi in discussione. Floris, Gabanelli, Dandini e Fazio sono senza ancora senza contratto. Casi preoccupanti, alla luce anche di quanto dichiarato sempre dal consigliere di AntonioVerro, che in serata è poi andato in visita a Palazzo Grazioli dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ”Ritengo necessario – afferma Verro – uscire dalla logica di appartenenza, dell’inamovibilità e dell’immutabilità e cominciare a pensare a nuovi modelli editoriali per l’attualità politica, magari puntando anche su altri temi come l’economia e la politica internazionale”. Poi l’affondo alla terza rete. “Rai3 si configura sempre più come un’enclave separata dal resto dell’offerta aziendale”. L’Adrai, l’associazione di categoria dei dirigenti Rai, in una nota fa sapere di essere sconcertata per la mancata sottoscrizione dei relativi contratti e consentire la pianificazione operativa della nuova stagione produttiva, anche sopperendo – si legge ancora – alla pesantissima perdita del programma Annozero e del suo conduttore Michele Santoro”.
L’opposizione anche si muove. “Non soddisfatta di aver accompagnato Santoro alla porta – dichiara il senatore Fabrizio Morri del Pd – ora la maggioranza vuole che il direttore generale favorisca l’abbandono di altri professionisti, guarda caso di Rai3, che hanno fatto un bel pezzo della storia del servizio pubblico italiano e degli ascolti Rai”. Anche l’Idv interviene dopo le frasi del premier di oggi. “Dispiaciuto che Santoro lasci la Rai? Io – ha dichiarato Berlusconi – sono sincero, non posso dirlo”. “Berlusconi – ribatte il deputato dell’Italia dei Valori Leoluca Orlando – conferma in ogni occasione la propria allergia alla libertà d’informazione, attaccando giornalisti dalla schiena dritta e trasmissioni che non rispondono ai diktat di palazzo Chigi. Si dimostra ancora una volta il mandante dell’editto bulgaro e l’epuratore di Annozero“. Per ora tra conferme e smentite su quello che potranno vedere gli spettatori sui canali di Stato, l’unica cosa certa è la cancellazione, proprio, del programma di Michele Santoro. La trasmissione giornalistica di punta della Rai. La gallina dalle uova d’oro per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria. Intanto a pochi minuti dall’inizio dell’ultima puntata, l’attenzione è alle stelle su come aprirà il programma il giornalista salernitano e cosa dirà sul suo futuro.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Caltanissetta, 18 mar. (Adnkronos) - Il collaboratore di giustizia Pietro Riggio, ex agente di Polizia penitenziaria, avrebbe avuto dei contatti con un uomo della Cia, che avrebbe fatto da "garante" per "i progetti" della criminalità organizzata. A rivelarlo è lo stesso Riggio, proseguendo la sua deposizione al processo a carico di due generali dei Carabinieri, due ex investigatori antimafia, Angiolo Pellegrini e Alberto Tersigni, accusati di depistaggio. Per la Procura di Caltanissetta, rappresentata in aula dal pm Pasquale Pacifico, i due ufficiali oggi in pensione, avrebbero depistato le indagini per riscontrare le dichiarazioni del collaboratore di giustizia Pietro Riggio. I due, in particolare, avrebbero intralciato, secondo l’accusa, il lavoro dei pubblici ministeri, che stavano cercando riscontri alle dichiarazioni del collaboratore di giustizia nisseno Pietro Riggio sulla strage di Capaci. Alla sbarra anche l’ex poliziotto Giovanni Peluso, imputato di concorso esterno in associazione mafiosa. Tersigni, 63 anni e l’82enne Pellegrini hanno lavorato a lungo per la Dia. Pellegrini è stato anche uno storico collaboratore del giudice Giovanni Falcone.
Alla domanda del Procuratore aggiunto Pacifico se ha mai conosciuto "un soggetto di nome Roger D'Onofrio?", Riggio ha risposto: "Sì. Mi è stato presentato da Giuseppe Porto", un detenuto che il collaboratore ha conosciuto in carcere. "In una occasione - racconta Riggio - andai a Benevento presso lo studio dell'ingegnere Antonio D'Onofrio. Roger D'Onofrio era anziano, ultrasettantenne. Porto disse che era il nostro 'garante' per tutte le operazioni che dovevamo fare. Era un appartenente ai servizi segreti americani in Italia, era della Cia. Mi fu detto da Porto".
E poi Pietro Riggio aggiunge: "Stavamo progettando la realizzazione di un pastificio per dare una parvenza legale e giustificare i movimenti di Porto e altri soggetti in territorio di Caltanissetta". A quel punto, il pm Pacifico ha chiesto il riconoscimento fotografico di D'Onofrio a Riggio. E gli mostra un album fotografico. "Sì, D'Onofio è al numero 10", dice Riggio.
Roger d'Onofrio era un agente della Cia. Italiano di origini, nel 1983 D'Onofrio era stato coinvolto in un traffico d’armi verso il Medio Oriente. Lo 'spione' degli americani il 2 dicembre 1995 venne arrestato. L’ipotesi era che avesse svolto un ruolo nel commercio di armi dalla Croazia, fatte arrivare in Italia via Albania.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "La risoluzione del Pd, frutto di un lavoro condiviso positivo, contiene un messaggio chiaro, l'invito a rafforzare il percorso di costruzione dell'autonomia strategica dell'Europa". Lo ha detto Piero De Luca, deputato e capogruppo del Pd in commissione politiche europee, a margine della riunione dei gruppi congiunti dem sulla risoluzione Ue.
"Ribadiamo la linea chiara sulla politica estera con il pieno sostegno all'Ucraina e il rilancio di un'azione diplomatica di pace che veda protagonista l'Europa. Condanniamo la guerra commerciale dei dazi invitando ad evitare illusorie scorciatoie bilaterali, ed chiediamo al governo di avviare il percorso per raddoppiare le risorse del prossimo bilancio pluriennale europeo, così come di lavorare a nuovi investimenti con debito comune, sulla scia del Next Generation per rilanciare la competitività e difendere il nostro modello sociale di welfare".
"Abbiamo poi rivolto al Governo l'invito a promuovere investimenti congiunti necessari per realizzare l’autonomia strategica nella sicurezza comune, a coordinare le capacità industriali, a rafforzare l'interoperabilità dei sistemi difesa, verso un esercito comune. In tal senso, è importante lavorare nel corso del negoziato sul Libro bianco per cambiare gli elementi di criticità del Piano di riarmo, per condizionare tutte le spese, gli strumenti e gli investimenti alla pianificazione, allo sviluppo, all’acquisizione e alla gestione di capacità comuni per evitare riarmi nazionali privi di coordinamento, ma ponendo invece le basi per la costruzione di una vera e propria difesa europea".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Rafforzare le nostre capacità di difesa significa occuparsi di molte più cose rispetto al potenziamento degli arsenali". Occorre quindi un approccio a 360 gradi, perché "senza difesa non c'è sicurezza, senza sicurezza non c'è libertà". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "L'invio di truppe italiane in Ucraina non è mai stato all'ordine del giorno così come riteniamo che l'invio di truppe europee proposto da Francia e Regno Unito sia un'opzione molto complessa, rischiosa e poco efficace". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Poste Italiane amplia la diffusione del servizio di richiesta e rinnovo del passaporto negli uffici postali, che da oggi è attivo anche in 12 uffici di Milano, 12 di Napoli, 3 di Bergamo e in 4 comuni della provincia di Firenze. Milano, Napoli e Bergamo si aggiungono quindi a Roma, Bologna, Verona, Cagliari, Aosta, Catanzaro, Perugia, Venezia, Matera, Modena, Monza e Brianza, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Sassari, Treviso e Vicenza dove il servizio è disponibile già da alcuni mesi. Il servizio, si legge in una nota, è stato esteso inoltre in 88 uffici postali nei Comuni della provincia di Milano, in 42 della provincia di Napoli e in 121 della provincia di Bergamo: tutti inclusi nel progetto Polis di Poste Italiane, l’iniziativa rivolta ai 6.933 Comuni al di sotto di 15 mila abitanti che permette ai cittadini l’accesso digitale ai servizi della pubblica amministrazione direttamente dagli uffici postali. In totale, sono circa 14 mila le richieste di passaporto presentate nei 388 uffici postali abilitati delle grandi città in cui è disponibile il servizio. Ad esse si aggiungono le circa 25 mila richieste presentate nei 2.052 uffici postali dei Comuni inclusi nel progetto Polis
Ottenere il rilascio o il rinnovo del passaporto è un’operazione estremamente semplice. Grazie alla Convenzione firmata tra Poste italiane, Ministero dell’Interno e Ministero delle imprese e del made in Italy, infatti, agli interessati basterà consegnare all’operatore del più vicino ufficio postale del proprio Comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli uffici postali abilitati, sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento.
Per richiedere il rilascio del passaporto negli uffici postali delle grandi città è necessaria la prenotazione che si può fare registrandosi al sito di Poste Italiane. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a domicilio. Negli uffici postali Polis è possibile ritirare certificati anagrafici e di stato civile, certificati previdenziali, certificati per le pratiche di volontaria giurisdizione. Ad oggi sono stati erogati già 55 mila documenti. I nuovi servizi sono forniti dagli uffici postali allo sportello, nelle sale dedicate o tramite totem digitali che permetteranno al cittadino di eseguire le richieste in modalità self.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Sulla questione immigrazione "non dimentico il nostro impegno sulle soluzione innovative, come tra tutte, in prima battuta, il protocollo Italia-Albania che il Governo è determinato a portare avanti, anche alla luce dell'interesse e del sostegno mostrato da sempre più nazioni europee. Penso sia chiaro a tutti che se nella nuova proposta di Regolamento si propone di creare centri per i rimpatrii in Paesi terzi è grazie al coraggio dell'Italia, che anche su questo ha fatto da apripista". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "La mediazione trovata nel Pd dimostra che non occorre alcun congresso: se i democratici discutono e si confrontano tra loro, si trova la sintesi migliore". Così la deputata Paola De Micheli a margine del dibattito nell’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari Pd sul Rearm e il conseguente voto a Senato e Camera.
"Questa posizione unitaria del Pd ci rimette dentro la discussione in corso in Europa sulla difesa e sull’integrazione europea, dibattito in cui il Partito democratico deve stare e ha il compito storico di indirizzarlo, in quanto delegazione più numerosa del Partito socialista europeo. E il Pd ha anche il compito di tenere la barra dritta sulla necessità di un’Europa unita e forte e di una difesa comune europea perché, come sottolineato oggi dalla segretaria Schlein, le destre assecondano le spinte nazionaliste che sempre hanno portato verso i conflitti e non verso la pace. In questo momento il governo Meloni è senza direzione, diviso sull’Europa e incapace di essere credibile nel cuore della politica continentale”.
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Media & Regime
Verro: “Rai tre enclave separata”
A rischio Gabanelli, Floris e Fazio
Tutto saltato, di nuovo. Il Consiglio di amministrazione della Rai di oggi doveva approvare i palinsesti autunnali per i canali della tv di stato e, invece, fumata bianca. I cinque consiglieri di maggioranza non si presentano. Tutto spostato al 13 giugno. Un ritardo, grave, specie per la concessionaria della pubblicità Rai, la Sipra, che ora ha tempi strettissimi per presentare i palinsesti con i programmi agli inserzionisti. Presentazioni previste per il 20 e il 22 giugno. “Gravissima la mancata approvazione dei palinsesti – dichiara Carlo Verna, segretario dell’Usigrai – solo per un segnale di attenzione al ruolo che stanno svolgendo il presidente Paolo Garimberti e il direttore generale, Lorenza Lei, non apriamo oggi con urgenza la procedura di sciopero. Il tema della protesta massima – continua – è però fin d’ora inserito all’ordine del giorno dell’esecutivo Usigrai di martedì prossimo, all’indomani della riunione auspicabilmente ‘riparatoria’ del Cda”.
L’assenza dei cinque consiglieri della maggioranza, era stata in parte anticipata dalla mossa di uno dei consiglieri di centrodestra, Antonio Verro, che già ieri aveva chiesto un rinvio, preoccupante secondo molti, dell’approvazione dei palinsesti Rai. Il rinvio del Cda è stato però negato. A questo punto i consiglieri hanno deciso di assentarsi. Tutto questo getta nello scompiglio la programmazione dei programmi più importanti della Rai. Si veda il caso di Rai3, dove la partenza dei programmi di massimo ascolto sono tutti messi in discussione. Floris, Gabanelli, Dandini e Fazio sono senza ancora senza contratto. Casi preoccupanti, alla luce anche di quanto dichiarato sempre dal consigliere di Antonio Verro, che in serata è poi andato in visita a Palazzo Grazioli dal presidente del Consiglio Silvio Berlusconi. ”Ritengo necessario – afferma Verro – uscire dalla logica di appartenenza, dell’inamovibilità e dell’immutabilità e cominciare a pensare a nuovi modelli editoriali per l’attualità politica, magari puntando anche su altri temi come l’economia e la politica internazionale”. Poi l’affondo alla terza rete. “Rai3 si configura sempre più come un’enclave separata dal resto dell’offerta aziendale”. L’Adrai, l’associazione di categoria dei dirigenti Rai, in una nota fa sapere di essere sconcertata per la mancata sottoscrizione dei relativi contratti e consentire la pianificazione operativa della nuova stagione produttiva, anche sopperendo – si legge ancora – alla pesantissima perdita del programma Annozero e del suo conduttore Michele Santoro”.
L’opposizione anche si muove. “Non soddisfatta di aver accompagnato Santoro alla porta – dichiara il senatore Fabrizio Morri del Pd – ora la maggioranza vuole che il direttore generale favorisca l’abbandono di altri professionisti, guarda caso di Rai3, che hanno fatto un bel pezzo della storia del servizio pubblico italiano e degli ascolti Rai”. Anche l’Idv interviene dopo le frasi del premier di oggi. “Dispiaciuto che Santoro lasci la Rai? Io – ha dichiarato Berlusconi – sono sincero, non posso dirlo”. “Berlusconi – ribatte il deputato dell’Italia dei Valori Leoluca Orlando – conferma in ogni occasione la propria allergia alla libertà d’informazione, attaccando giornalisti dalla schiena dritta e trasmissioni che non rispondono ai diktat di palazzo Chigi. Si dimostra ancora una volta il mandante dell’editto bulgaro e l’epuratore di Annozero“. Per ora tra conferme e smentite su quello che potranno vedere gli spettatori sui canali di Stato, l’unica cosa certa è la cancellazione, proprio, del programma di Michele Santoro. La trasmissione giornalistica di punta della Rai. La gallina dalle uova d’oro per quanto riguarda la raccolta pubblicitaria. Intanto a pochi minuti dall’inizio dell’ultima puntata, l’attenzione è alle stelle su come aprirà il programma il giornalista salernitano e cosa dirà sul suo futuro.
Enigate
di Claudio Gatti 15€ AcquistaArticolo Precedente
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Alla domanda del Procuratore aggiunto Pacifico se ha mai conosciuto "un soggetto di nome Roger D'Onofrio?", Riggio ha risposto: "Sì. Mi è stato presentato da Giuseppe Porto", un detenuto che il collaboratore ha conosciuto in carcere. "In una occasione - racconta Riggio - andai a Benevento presso lo studio dell'ingegnere Antonio D'Onofrio. Roger D'Onofrio era anziano, ultrasettantenne. Porto disse che era il nostro 'garante' per tutte le operazioni che dovevamo fare. Era un appartenente ai servizi segreti americani in Italia, era della Cia. Mi fu detto da Porto".
E poi Pietro Riggio aggiunge: "Stavamo progettando la realizzazione di un pastificio per dare una parvenza legale e giustificare i movimenti di Porto e altri soggetti in territorio di Caltanissetta". A quel punto, il pm Pacifico ha chiesto il riconoscimento fotografico di D'Onofrio a Riggio. E gli mostra un album fotografico. "Sì, D'Onofio è al numero 10", dice Riggio.
Roger d'Onofrio era un agente della Cia. Italiano di origini, nel 1983 D'Onofrio era stato coinvolto in un traffico d’armi verso il Medio Oriente. Lo 'spione' degli americani il 2 dicembre 1995 venne arrestato. L’ipotesi era che avesse svolto un ruolo nel commercio di armi dalla Croazia, fatte arrivare in Italia via Albania.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "La risoluzione del Pd, frutto di un lavoro condiviso positivo, contiene un messaggio chiaro, l'invito a rafforzare il percorso di costruzione dell'autonomia strategica dell'Europa". Lo ha detto Piero De Luca, deputato e capogruppo del Pd in commissione politiche europee, a margine della riunione dei gruppi congiunti dem sulla risoluzione Ue.
"Ribadiamo la linea chiara sulla politica estera con il pieno sostegno all'Ucraina e il rilancio di un'azione diplomatica di pace che veda protagonista l'Europa. Condanniamo la guerra commerciale dei dazi invitando ad evitare illusorie scorciatoie bilaterali, ed chiediamo al governo di avviare il percorso per raddoppiare le risorse del prossimo bilancio pluriennale europeo, così come di lavorare a nuovi investimenti con debito comune, sulla scia del Next Generation per rilanciare la competitività e difendere il nostro modello sociale di welfare".
"Abbiamo poi rivolto al Governo l'invito a promuovere investimenti congiunti necessari per realizzare l’autonomia strategica nella sicurezza comune, a coordinare le capacità industriali, a rafforzare l'interoperabilità dei sistemi difesa, verso un esercito comune. In tal senso, è importante lavorare nel corso del negoziato sul Libro bianco per cambiare gli elementi di criticità del Piano di riarmo, per condizionare tutte le spese, gli strumenti e gli investimenti alla pianificazione, allo sviluppo, all’acquisizione e alla gestione di capacità comuni per evitare riarmi nazionali privi di coordinamento, ma ponendo invece le basi per la costruzione di una vera e propria difesa europea".
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "Rafforzare le nostre capacità di difesa significa occuparsi di molte più cose rispetto al potenziamento degli arsenali". Occorre quindi un approccio a 360 gradi, perché "senza difesa non c'è sicurezza, senza sicurezza non c'è libertà". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "L'invio di truppe italiane in Ucraina non è mai stato all'ordine del giorno così come riteniamo che l'invio di truppe europee proposto da Francia e Regno Unito sia un'opzione molto complessa, rischiosa e poco efficace". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Poste Italiane amplia la diffusione del servizio di richiesta e rinnovo del passaporto negli uffici postali, che da oggi è attivo anche in 12 uffici di Milano, 12 di Napoli, 3 di Bergamo e in 4 comuni della provincia di Firenze. Milano, Napoli e Bergamo si aggiungono quindi a Roma, Bologna, Verona, Cagliari, Aosta, Catanzaro, Perugia, Venezia, Matera, Modena, Monza e Brianza, Reggio Calabria, Reggio Emilia, Sassari, Treviso e Vicenza dove il servizio è disponibile già da alcuni mesi. Il servizio, si legge in una nota, è stato esteso inoltre in 88 uffici postali nei Comuni della provincia di Milano, in 42 della provincia di Napoli e in 121 della provincia di Bergamo: tutti inclusi nel progetto Polis di Poste Italiane, l’iniziativa rivolta ai 6.933 Comuni al di sotto di 15 mila abitanti che permette ai cittadini l’accesso digitale ai servizi della pubblica amministrazione direttamente dagli uffici postali. In totale, sono circa 14 mila le richieste di passaporto presentate nei 388 uffici postali abilitati delle grandi città in cui è disponibile il servizio. Ad esse si aggiungono le circa 25 mila richieste presentate nei 2.052 uffici postali dei Comuni inclusi nel progetto Polis
Ottenere il rilascio o il rinnovo del passaporto è un’operazione estremamente semplice. Grazie alla Convenzione firmata tra Poste italiane, Ministero dell’Interno e Ministero delle imprese e del made in Italy, infatti, agli interessati basterà consegnare all’operatore del più vicino ufficio postale del proprio Comune un documento di identità valido, il codice fiscale, due fotografie, pagare in ufficio il bollettino per il passaporto ordinario della somma di 42,50 euro e una marca da bollo da 73,50 euro. In caso di rinnovo bisognerà consegnare anche il vecchio passaporto o la copia della denuncia di smarrimento o furto del vecchio documento. Grazie alla piattaforma tecnologica in dotazione agli uffici postali abilitati, sarà lo stesso operatore a raccogliere le informazioni e i dati biometrici del cittadino (impronte digitali e foto) inviando poi la documentazione all’ufficio di Polizia di riferimento.
Per richiedere il rilascio del passaporto negli uffici postali delle grandi città è necessaria la prenotazione che si può fare registrandosi al sito di Poste Italiane. Il nuovo passaporto potrà essere consegnato da Poste Italiane direttamente a domicilio. Negli uffici postali Polis è possibile ritirare certificati anagrafici e di stato civile, certificati previdenziali, certificati per le pratiche di volontaria giurisdizione. Ad oggi sono stati erogati già 55 mila documenti. I nuovi servizi sono forniti dagli uffici postali allo sportello, nelle sale dedicate o tramite totem digitali che permetteranno al cittadino di eseguire le richieste in modalità self.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - Sulla questione immigrazione "non dimentico il nostro impegno sulle soluzione innovative, come tra tutte, in prima battuta, il protocollo Italia-Albania che il Governo è determinato a portare avanti, anche alla luce dell'interesse e del sostegno mostrato da sempre più nazioni europee. Penso sia chiaro a tutti che se nella nuova proposta di Regolamento si propone di creare centri per i rimpatrii in Paesi terzi è grazie al coraggio dell'Italia, che anche su questo ha fatto da apripista". Lo ha affermato il presidente del Consiglio, Giorgia Meloni, nelle comunicazioni al Senato in vista del prossimo Consiglio europeo.
Roma, 18 mar. (Adnkronos) - "La mediazione trovata nel Pd dimostra che non occorre alcun congresso: se i democratici discutono e si confrontano tra loro, si trova la sintesi migliore". Così la deputata Paola De Micheli a margine del dibattito nell’assemblea congiunta dei gruppi parlamentari Pd sul Rearm e il conseguente voto a Senato e Camera.
"Questa posizione unitaria del Pd ci rimette dentro la discussione in corso in Europa sulla difesa e sull’integrazione europea, dibattito in cui il Partito democratico deve stare e ha il compito storico di indirizzarlo, in quanto delegazione più numerosa del Partito socialista europeo. E il Pd ha anche il compito di tenere la barra dritta sulla necessità di un’Europa unita e forte e di una difesa comune europea perché, come sottolineato oggi dalla segretaria Schlein, le destre assecondano le spinte nazionaliste che sempre hanno portato verso i conflitti e non verso la pace. In questo momento il governo Meloni è senza direzione, diviso sull’Europa e incapace di essere credibile nel cuore della politica continentale”.