Ad Agrigento l’acqua è stata privatizzata da un pezzo. E i risultati sono sotto gli occhi di tutti. Bollette tra le più costose d’Italia e rifornimenti erogati con le turnazioni. I tetti della città sono ricoperti di vasche di plastica per l’accumulo di una risorsa che ormai vale oro. Per “tirare a campare”, gli abitanti si sono ingegnati collocando serbatoi sui balconi, nei sottotetti e addirittura scavando una voragine nella piazza principale a pochi passi dal Municipio. Molti cittadini si lamentano per le modalità di gestione dell’acqua, pagano la depurazione anche se non avviene, ma qualcuno non conosce nemmeno i quesiti del referendum. Di Antonio Condorelli
Videogallery
Agrigento, la valle dell’acqua privatizzata
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione