Dal processo breve al legittimo impedimento storia di una legge ad personam
Il disegno di legge proposto da Maurizio Gasparri ha suscitato polemiche di fuoco e, tra emendamenti e correzioni varie, giace tuttora in Parlamento. Ma ha aperto la strada alla norma con cui il premier stabilisce da sé se i suoi impegni istituzionali sono tali da far saltare l’udienza, mentre i normali cittadini possono soltanto presentare una richiesta al giudice, che si riserva di decidere. Anche se la Consulta ne ha depotenzionato gli effetti, solo la sua bocciatura popolare eliminerebbe qualunque possibilità di utlizzarla
L'avvocato del premier Berlusconi alla seduta della Consulta sulla costituzionalità del legittimo impedimento
In principio fu il “processo breve”, stravagante disegno di legge proposto da Maurizio Gasparriche potrebbe stroncare migliaia di processi in corso: tutti quelli che non arrivano a sentenza definitiva sei anni dopo la richiesta di rinvio a giudizio, eccetto i dibattimenti per alcuni reati gravi, decisi preventivamente da Gasparri medesimo.
Il processo breve ha suscitato polemiche di fuoco e, tra emendamenti e correzioni varie, giace tuttora in Parlamento dopo essere stato approvato al Senato il 20 gennaio di quest’anno e, con modifiche, alla Camera il 13 aprile, tra le proteste delle vittime di importanti casi giudiziari, come il rogo della Thyssen o il crac Parmalat.
Ma, come spesso è accaduto nella decennale storia delle leggi ad personam in favore di Silvio Berlusconi, il fantasma del processo breve ha aperto la strada a una proposta alternativa meno devastante, portata avanti in parallelo dalla maggioranza di centrodestra: il “legittimo impedimento”, la norma sottoposta a uno dei referendum del 12 e 13 giugno, che avrebbe permesso di salvare il presidente del Consiglio dai suoi processi senza affossarne altri.
Il legittimo impedimento esiste già nel codice di procedura penale, e vale per tutti i cittadini. Se per esempio un imputato è immobilizzato a letto da una grave malattia, il giudice ne prende atto e rinvia l’udienza del processo. Allora perché “ad personam”? Perché a norma presentata da Vietti riguardava soltanto “le prerogative del presidente del Consiglio”: i suoi impegni di governo, in pratica, avrebbero costituito automaticamente un “legittimo impedimento” a presentarsi in aula.
L’intento di preservare Berlusconi dai processi in corso (tra cui il temuto caso Mills) è dichiarato esplicitamente dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e messo nero su bianco nel decreto Vietti, un provvedimento transitorio “nelle more della definitiva promulgazione” di una legge che regoli il rapporto della alte cariche dello Stato con la giustizia. In sostanza il cosiddetto Lodo Alfano, che avrebbe messo il premier al riparo da qualunque processo per tutta la permanenza in carica. Il Lodo era già stato bocciato dalla Corte costituzionale, ma il Pdl stava lavorando a una nuova formulazione.
Dopo un’altra girandola di discussioni ed emendamenti, il 2 febbraio 2010 il testo viene approvato alla Camera. La differenza fondamentale rispetto alla norma che vale per tutti è questa: il presidente del Consiglio stabilisce da sé se i suoi impegni istituzionali sono tali da far saltare l’udienza, mentre i normali cittadini possono soltanto presentare una richiesta al giudice, che si riserva di decidere. Il 10 marzo, con una celerità sorprendente e ben due voti di fiducia posti dalla maggioranza, il legittimo impedimento è approvato anche al Senato. Diventa legge il 7 aprile, con la firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Mentre parte la raccolte firme per il referendum contro la nuova legge, messa in moto dall’Italia dei Valori, si rivolge alla Corte costituzionale la Procura di Milano, titolare di tre processi contro Silvio Berlusconi (Mills, diritti Mediatrade e presunta frode fiscale Mediaset, mentre i caso Ruby in quel momento è di là da venire). Il 13 gennaio di quest’anno, la Corte definisce incostitituzionali alcune parti della norma sul legittimo impedimento, in particolare proprio quella che sottrae al giudice il potere di decidere, cioè il punto chiave che sta più a cuore a Berlusconi e ai suoi. I processi di Milano continuano, senza alcuna possibilità di “autocertificare” impegni irrinunciabili, tant’è che in diversi casi il presidente del Consiglio si presenta in aula.
Il referendum voluto dall’Idv viene comunque ritenuto ammissibile, con il quesito riformulato.
Il 12 e il 13 giugno, l’elettorato è chiamato a votare sì per abrogare la norma sul legittimo impedimento o no per conservarla. Una norma che è ancora in vigore, anche se depotenziata nei suoi effetti dalla decisione della Corte costituzionale. La sua bocciatura popolare eliminerebbe qualunque possibilità di utlizzarla, magari giocando su cavilli e interpretazioni, da parte dei legali del presidente del Consiglio. E, sottolineano i promotori, sarebbe un forte segnale politico contro di lui e contro la pratica delle leggi ad personam.
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La Redazione
Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".
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Giustizia & Impunità
Dal processo breve al legittimo impedimento
storia di una legge ad personam
Il disegno di legge proposto da Maurizio Gasparri ha suscitato polemiche di fuoco e, tra emendamenti e correzioni varie, giace tuttora in Parlamento. Ma ha aperto la strada alla norma con cui il premier stabilisce da sé se i suoi impegni istituzionali sono tali da far saltare l’udienza, mentre i normali cittadini possono soltanto presentare una richiesta al giudice, che si riserva di decidere. Anche se la Consulta ne ha depotenzionato gli effetti, solo la sua bocciatura popolare eliminerebbe qualunque possibilità di utlizzarla
In principio fu il “processo breve”, stravagante disegno di legge proposto da Maurizio Gasparri che potrebbe stroncare migliaia di processi in corso: tutti quelli che non arrivano a sentenza definitiva sei anni dopo la richiesta di rinvio a giudizio, eccetto i dibattimenti per alcuni reati gravi, decisi preventivamente da Gasparri medesimo.
Il processo breve ha suscitato polemiche di fuoco e, tra emendamenti e correzioni varie, giace tuttora in Parlamento dopo essere stato approvato al Senato il 20 gennaio di quest’anno e, con modifiche, alla Camera il 13 aprile, tra le proteste delle vittime di importanti casi giudiziari, come il rogo della Thyssen o il crac Parmalat.
Ma, come spesso è accaduto nella decennale storia delle leggi ad personam in favore di Silvio Berlusconi, il fantasma del processo breve ha aperto la strada a una proposta alternativa meno devastante, portata avanti in parallelo dalla maggioranza di centrodestra: il “legittimo impedimento”, la norma sottoposta a uno dei referendum del 12 e 13 giugno, che avrebbe permesso di salvare il presidente del Consiglio dai suoi processi senza affossarne altri.
Non è un caso che il relativo disegno di legge sia stato presentato dall’ex parlamentare di opposizione, l’Udc Michele Vietti, attuale vicepresidente del Csm, proprio con l’ottica della “riduzione del danno”, come spiega Marco Travaglio nella dettagliatissima ricostruzione contenuta in Ad personam (edizioni Chiarelettere, 2011).
Il legittimo impedimento esiste già nel codice di procedura penale, e vale per tutti i cittadini. Se per esempio un imputato è immobilizzato a letto da una grave malattia, il giudice ne prende atto e rinvia l’udienza del processo. Allora perché “ad personam”? Perché a norma presentata da Vietti riguardava soltanto “le prerogative del presidente del Consiglio”: i suoi impegni di governo, in pratica, avrebbero costituito automaticamente un “legittimo impedimento” a presentarsi in aula.
L’intento di preservare Berlusconi dai processi in corso (tra cui il temuto caso Mills) è dichiarato esplicitamente dal leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini e messo nero su bianco nel decreto Vietti, un provvedimento transitorio “nelle more della definitiva promulgazione” di una legge che regoli il rapporto della alte cariche dello Stato con la giustizia. In sostanza il cosiddetto Lodo Alfano, che avrebbe messo il premier al riparo da qualunque processo per tutta la permanenza in carica. Il Lodo era già stato bocciato dalla Corte costituzionale, ma il Pdl stava lavorando a una nuova formulazione.
Dopo un’altra girandola di discussioni ed emendamenti, il 2 febbraio 2010 il testo viene approvato alla Camera. La differenza fondamentale rispetto alla norma che vale per tutti è questa: il presidente del Consiglio stabilisce da sé se i suoi impegni istituzionali sono tali da far saltare l’udienza, mentre i normali cittadini possono soltanto presentare una richiesta al giudice, che si riserva di decidere. Il 10 marzo, con una celerità sorprendente e ben due voti di fiducia posti dalla maggioranza, il legittimo impedimento è approvato anche al Senato. Diventa legge il 7 aprile, con la firma del presidente della Repubblica Giorgio Napolitano.
Mentre parte la raccolte firme per il referendum contro la nuova legge, messa in moto dall’Italia dei Valori, si rivolge alla Corte costituzionale la Procura di Milano, titolare di tre processi contro Silvio Berlusconi (Mills, diritti Mediatrade e presunta frode fiscale Mediaset, mentre i caso Ruby in quel momento è di là da venire). Il 13 gennaio di quest’anno, la Corte definisce incostitituzionali alcune parti della norma sul legittimo impedimento, in particolare proprio quella che sottrae al giudice il potere di decidere, cioè il punto chiave che sta più a cuore a Berlusconi e ai suoi. I processi di Milano continuano, senza alcuna possibilità di “autocertificare” impegni irrinunciabili, tant’è che in diversi casi il presidente del Consiglio si presenta in aula.
Il referendum voluto dall’Idv viene comunque ritenuto ammissibile, con il quesito riformulato.
Il 12 e il 13 giugno, l’elettorato è chiamato a votare sì per abrogare la norma sul legittimo impedimento o no per conservarla. Una norma che è ancora in vigore, anche se depotenziata nei suoi effetti dalla decisione della Corte costituzionale. La sua bocciatura popolare eliminerebbe qualunque possibilità di utlizzarla, magari giocando su cavilli e interpretazioni, da parte dei legali del presidente del Consiglio. E, sottolineano i promotori, sarebbe un forte segnale politico contro di lui e contro la pratica delle leggi ad personam.
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Tel Aviv, 16 mar. (Adnkronos) - Un missile lanciato dagli Houthi è caduto a Sharm el-Sheikh, nella penisola egiziana del Sinai. Lo ha riferito la radio dell'esercito israeliano, aggiungendo che l'Idf sta indagando per stabilire se il missile fosse diretto contro Israele.
Passo del Tonale, 15 mar.(Adnkronos) - Che l’aspetto competitivo fosse tornato ad essere il cuore pulsante di questa quinta edizione della Coppa delle Alpi era cosa già nota. Ai piloti il merito di aver offerto una gara esaltante, che nella tappa di oggi ha visto Alberto Aliverti e Francesco Polini, sulla loro 508 C del 1937, prendersi il primo posto in classifica scalzando i rivali Matteo Belotti e Ingrid Plebani, secondi al traguardo sulla Bugatti T 37 A del 1927. Terzi classificati Francesco e Giuseppe Di Pietra, sempre su Fiat 508 C, ma del 1938. La neve, del resto, è stata una compagna apprezzatissima di questa edizione della Coppa delle Alpi, contribuendo forse a rendere ancor più sfidante e autentica la rievocazione della gara di velocità che nel 1921 vide un gruppo di audaci piloti percorrere 2300 chilometri fra le insidie del territorio alpino, spingendo i piloti a sfoderare lo spirito audace che rappresenta la vera essenza della Freccia Rossa.
Nel pomeriggio di oggi, dalla ripartenza dopo la sosta per il pranzo a Baselga di Piné, una pioggia battente ha continuato a scendere fino all’arrivo sul Passo del Tonale, dove si è trasformata in neve. Neve che è scesa copiosa anche in occasione del primo arrivo di tappa a St. Moritz e ieri mattina, sul Passo del Fuorn. Al termine di circa 880 chilometri attraverso i confini di Italia, Svizzera e Austria, i 40 equipaggi in gara hanno finalmente tagliato il traguardo alle 17:30 di oggi pomeriggio all’ingresso della Pista Ghiaccio Val di Sole, dove hanno effettuato il tredicesimo ed ultimo Controllo Orario della manifestazione.
L’ultimo atto sportivo dell’evento è stato il giro nel circuito, all’interno del quale le vetture si sono misurate in una serie di tre Prove Cronometrate sulla neve fresca valide per il Trofeo Ponte di Legno, vinto da Francesco e Giuseppe Di Pietra. L’altro trofeo speciale, il Trofeo Città di Brescia, ovvero la sfida 1 vs 1 ad eliminazione diretta di mercoledì sera in Piazza Vittoria, era stato anch’esso vinto da Aliverti-Polini.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Gli attacchi aerei non scoraggeranno i ribelli yemeniti, i quali risponderanno agli Stati Uniti. Lo ha scritto sui social Nasruddin Amer, vice capo dell'ufficio stampa degli Houthi, aggiungendo che "Sana'a rimarrà lo scudo e il sostegno di Gaza e non la abbandonerà, indipendentemente dalle sfide".
"Questa aggressione non passerà senza una risposta e le nostre forze armate yemenite sono pienamente pronte ad affrontare l'escalation con l'escalation", ha affermato l'ufficio politico dei ribelli in una dichiarazione alla televisione Al-Masirah.
In un'altra dichiarazione citata da Ynet, un funzionario Houthi si è rivolto direttamente a Trump e a Netanyahu, che "stanno scavando tombe per i sionisti. Iniziate a preoccuparvi per le vostre teste".
Damasco, 15 mar. (Adnkronos) - L'esplosione avvenuta nella città costiera siriana di Latakia ha ucciso almeno otto persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale Sana, secondo cui, tra le vittime della detonazione di un ordigno inesploso, avvenuta in un negozio all'interno di un edificio di quattro piani, ci sono tre bambini e una donna. "Quattordici civili sono rimasti feriti, tra cui quattro bambini", ha aggiunto l'agenzia.
Sana'a, 15 mar. (Adnkronos) - Almeno nove civili sono stati uccisi e nove feriti negli attacchi statunitensi su Sanaa, nello Yemen. Lo ha dichiarato un portavoce del ministero della Salute guidato dagli Houthi su X.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Sono lieto di informarvi che il generale Keith Kellogg è stato nominato inviato speciale in Ucraina. Il generale Kellogg, un esperto militare molto stimato, tratterà direttamente con il presidente Zelensky e la leadership ucraina. Li conosce bene e hanno un ottimo rapporto di lavoro. Congratulazioni al generale Kellogg!". Lo ha annunciato su Truth il presidente degli Stati Uniti Donald Trump.
Washington, 15 mar. (Adnkronos) - "Oggi ho ordinato all'esercito degli Stati Uniti di lanciare un'azione militare decisa e potente contro i terroristi Houthi nello Yemen. Hanno condotto una campagna implacabile di pirateria, violenza e terrorismo contro navi, aerei e droni americani e di altri paesi". Lo ha annunciato il presidente americano Donald Trump su Truth. Senza risparmiare una stoccata all'ex inquilino della Casa Bianca, il tycoon aggiunge nel suo post che "la risposta di Joe Biden è stata pateticamente debole, quindi gli Houthi sfrenati hanno continuato ad andare avanti".
"È passato più di un anno - prosegue Trump - da quando una nave commerciale battente bandiera statunitense ha navigato in sicurezza attraverso il Canale di Suez, il Mar Rosso o il Golfo di Aden. L'ultima nave da guerra americana ad attraversare il Mar Rosso, quattro mesi fa, è stata attaccata dagli Houthi più di una decina di volte. Finanziati dall'Iran, i criminali Houthi hanno lanciato missili contro gli aerei statunitensi e hanno preso di mira le nostre truppe e i nostri alleati. Questi assalti implacabili sono costati agli Stati Uniti e all'economia mondiale molti miliardi di dollari, mettendo allo stesso tempo a rischio vite innocenti".
"L'attacco degli Houthi alle navi americane non sarà tollerato - conclude Trump - Utilizzeremo una forza letale schiacciante finché non avremo raggiunto il nostro obiettivo. Gli Houthi hanno soffocato le spedizioni in una delle più importanti vie marittime del mondo, bloccando vaste fasce del commercio globale e attaccando il principio fondamentale della libertà di navigazione da cui dipendono il commercio e gli scambi internazionali. I nostri coraggiosi Warfighters stanno in questo momento portando avanti attacchi aerei contro le basi, i leader e le difese missilistiche dei terroristi per proteggere le risorse navali, aeree e di spedizione americane e per ripristinare la libertà di navigazione. Nessuna forza terroristica impedirà alle navi commerciali e navali americane di navigare liberamente sulle vie d'acqua del mondo".