Caro ministro Brunetta, caro onorevole Stracquadanio,
Sono il prototipo dell’essere che voi disprezzate. E per questo vi scrivo.
Sono un precario. Lavoro non meno di 10 ore al giorno per non meno di cinque giorni alla settimana, passati intensamente davanti allo schermo di un computer o digitando su tastiera e schermo del mio smartphone. Scrivo mail sin dalle 8 di mattina. Questo, a quanto ci avete illustrato ieri, è un segno di inattività, di non-lavoro. Se vi dicessi che Facebook è il mio principale strumento di lavoro, poi, mi mandereste al confino a Villa Gernetto. Pubblico non meno di 30 contenuti al giorno, tra notizie politiche (spesso parlo anche di voi), informazioni sull’attualità e post che generano chiacchiericcio molesto coi miei amici anche mentre sono in ufficio. Uso la Rete per informarmi, per informare, per mettere insieme persone, per lavoro e per diletto. Secondo la vostra visione, però, questo uso è scorretto e dannoso: contribuisco a disinformare, a far circolare notizie false e pretestuose, ad agitare spirali di odio nei vostri confronti, a sovvertire e sobillare.
E poi, difetto ben più grave di molti altri, sono di sinistra.
So già che per tutte queste ragioni ignorerete ciò che scrivo; in ogni caso potrebbe anche accadere che qualcuno che passa di qui condividerà questo post agitando il proprio personale manganello mediatico. Magari, a furia di condivisioni su condivisioni da parte di precari, dipendenti pubblici, partiti di sinistra e soviet, qualcuno vi obbligherà a leggere questa lettera scritta, non a caso, dopo le ore 14.
Vorrei dirvi poche cose.
Al ministro Brunetta: non deve chiedere scusa né giustificarsi, apprezziamo la sua onestà. Non abbiamo dubbi, infatti, sul fatto che il Governo che Lei rappresenta consideri i precari “l’Italia peggiore”. Ce l’ha dimostrato in questi tre anni. Allo stesso modo non abbiamo alcun dubbio sull’importanza strategica che voi avete dato a Internet per il progresso economico, sociale e culturale del nostro Paese: gli 800 milioni di euro di fondi che il Governo Prodi aveva stanziato per la banda larga sono rimasti in un cassetto, a tal punto che l’Agcom, non certo un organismo di matrice leninista, ha definito l’Italia “sull’orlo della retrocessione in serie B“. Eppure Lei è ministro per l’Innovazione, dice di volere spostare online tutti i processi della pubblica amministrazione, ha fatto decine di proclami in merito. Non è che a lei la Rete piace solo quando è controllata dal Governo?
Se mi posso permettere, Le do però un consiglio: dato che il suo Governo fa crescere il numero dei precari, insultarli non è il modo migliore per governare. Siamo sempre di più per vostre precise scelte politiche, dunque le conviene trattarci meglio perché se si mette contro di noi poi le votiamo contro. È la democrazia.
A quel punto Lei, che è precario come noi (non esistono ancora i ministeri a tempo indeterminato, per quanto si possa fare sempre in tempo a istituirli), rimarrebbe disoccupato: ci dispiacerebbe molto doverla invitare a trovarsi un’altra attività, come magari la raccolta della frutta o il lavoro al mercato: ha studiato per tutta la vita, ha un eccellente curriculum, farebbe fatica ad adattarsi alla novità. E poi i suoi genitori le hanno sicuramente spiegato che studiare è il metodo attraverso cui realizzare le proprie aspirazioni personali e professionali, come avere un lavoro stabile, una famiglia, una casa, un futuro: la sua identità sarebbe in forte crisi se svolgesse un lavoro diverso da quello per cui si è impegnato per una vita.
All’onorevole Stracquadanio: ho letto con molto interesse la sua proposta di rendere impossibile l’accesso alla Rete per i dipendenti pubblici. Essendo lei, a sua volta, un dipendente pubblico, sarà ben lieto di fare altrettanto durante la sua durissima attività di parlamentare, dal martedì al giovedì, ogni settimana. Proprio perché apprezzo molto la sua crociata, le propongo di dare l’esempio. Da dipendente pubblico, proponga ai suoi colleghi di:
– rinunciare all’accesso a Internet durante le attività istituzionali. Niente mail durante le sedute parlamentari, niente donnine sull’iPad durante il question time, niente agenzie di stampa su Berlusconi durante le commissioni…;
– istituire un tetto minimo di presenze sotto il quale il ruolo e lo stipendio di parlamentare decade automaticamente. Dato che i dipendenti pubblici hanno diritto a 32 giorni di ferie su 260 giorni feriali, il 12,3%, direi che un parlamentare non può andare sotto l’87% di presenze;
– rendere pubblica la corrispondenza elettronica sviluppata con la casella di posta istituzionale. Lo ha fatto Sarah Palin, con cui Lei ha numerose affinità ideologiche, sono certo che non avrà alcun problema a fare altrettanto. Tanto, si fa presto a scambiare informazioni di straforo da lobbisti, amici e amici degli amici e dunque sono certo che la sua privacy non sarà minimamente violata da questo semplice atto di trasparenza.
Sono certo che il suo senso dello Stato, il suo amore per il lavoro e la sua battaglia contro ogni forma di distrazione porterà felicemente a un’Italia più giusta, più equa e più vicina a voi politici. Ora, se mi consentite, torno a condividere link. In bocca al lupo per le vostre carriere politiche.
Dino Amenduni
Responsabile nuovi media, Proforma
Media & Regime - 16 Giugno 2011
Lettera a Brunetta
e Stracquadanio
Caro ministro Brunetta, caro onorevole Stracquadanio,
Sono il prototipo dell’essere che voi disprezzate. E per questo vi scrivo.
Sono un precario. Lavoro non meno di 10 ore al giorno per non meno di cinque giorni alla settimana, passati intensamente davanti allo schermo di un computer o digitando su tastiera e schermo del mio smartphone. Scrivo mail sin dalle 8 di mattina. Questo, a quanto ci avete illustrato ieri, è un segno di inattività, di non-lavoro. Se vi dicessi che Facebook è il mio principale strumento di lavoro, poi, mi mandereste al confino a Villa Gernetto. Pubblico non meno di 30 contenuti al giorno, tra notizie politiche (spesso parlo anche di voi), informazioni sull’attualità e post che generano chiacchiericcio molesto coi miei amici anche mentre sono in ufficio. Uso la Rete per informarmi, per informare, per mettere insieme persone, per lavoro e per diletto. Secondo la vostra visione, però, questo uso è scorretto e dannoso: contribuisco a disinformare, a far circolare notizie false e pretestuose, ad agitare spirali di odio nei vostri confronti, a sovvertire e sobillare.
E poi, difetto ben più grave di molti altri, sono di sinistra.
So già che per tutte queste ragioni ignorerete ciò che scrivo; in ogni caso potrebbe anche accadere che qualcuno che passa di qui condividerà questo post agitando il proprio personale manganello mediatico. Magari, a furia di condivisioni su condivisioni da parte di precari, dipendenti pubblici, partiti di sinistra e soviet, qualcuno vi obbligherà a leggere questa lettera scritta, non a caso, dopo le ore 14.
Vorrei dirvi poche cose.
Al ministro Brunetta: non deve chiedere scusa né giustificarsi, apprezziamo la sua onestà. Non abbiamo dubbi, infatti, sul fatto che il Governo che Lei rappresenta consideri i precari “l’Italia peggiore”. Ce l’ha dimostrato in questi tre anni. Allo stesso modo non abbiamo alcun dubbio sull’importanza strategica che voi avete dato a Internet per il progresso economico, sociale e culturale del nostro Paese: gli 800 milioni di euro di fondi che il Governo Prodi aveva stanziato per la banda larga sono rimasti in un cassetto, a tal punto che l’Agcom, non certo un organismo di matrice leninista, ha definito l’Italia “sull’orlo della retrocessione in serie B“. Eppure Lei è ministro per l’Innovazione, dice di volere spostare online tutti i processi della pubblica amministrazione, ha fatto decine di proclami in merito. Non è che a lei la Rete piace solo quando è controllata dal Governo?
Se mi posso permettere, Le do però un consiglio: dato che il suo Governo fa crescere il numero dei precari, insultarli non è il modo migliore per governare. Siamo sempre di più per vostre precise scelte politiche, dunque le conviene trattarci meglio perché se si mette contro di noi poi le votiamo contro. È la democrazia.
A quel punto Lei, che è precario come noi (non esistono ancora i ministeri a tempo indeterminato, per quanto si possa fare sempre in tempo a istituirli), rimarrebbe disoccupato: ci dispiacerebbe molto doverla invitare a trovarsi un’altra attività, come magari la raccolta della frutta o il lavoro al mercato: ha studiato per tutta la vita, ha un eccellente curriculum, farebbe fatica ad adattarsi alla novità. E poi i suoi genitori le hanno sicuramente spiegato che studiare è il metodo attraverso cui realizzare le proprie aspirazioni personali e professionali, come avere un lavoro stabile, una famiglia, una casa, un futuro: la sua identità sarebbe in forte crisi se svolgesse un lavoro diverso da quello per cui si è impegnato per una vita.
All’onorevole Stracquadanio: ho letto con molto interesse la sua proposta di rendere impossibile l’accesso alla Rete per i dipendenti pubblici. Essendo lei, a sua volta, un dipendente pubblico, sarà ben lieto di fare altrettanto durante la sua durissima attività di parlamentare, dal martedì al giovedì, ogni settimana. Proprio perché apprezzo molto la sua crociata, le propongo di dare l’esempio. Da dipendente pubblico, proponga ai suoi colleghi di:
– rinunciare all’accesso a Internet durante le attività istituzionali. Niente mail durante le sedute parlamentari, niente donnine sull’iPad durante il question time, niente agenzie di stampa su Berlusconi durante le commissioni…;
– istituire un tetto minimo di presenze sotto il quale il ruolo e lo stipendio di parlamentare decade automaticamente. Dato che i dipendenti pubblici hanno diritto a 32 giorni di ferie su 260 giorni feriali, il 12,3%, direi che un parlamentare non può andare sotto l’87% di presenze;
– rendere pubblica la corrispondenza elettronica sviluppata con la casella di posta istituzionale. Lo ha fatto Sarah Palin, con cui Lei ha numerose affinità ideologiche, sono certo che non avrà alcun problema a fare altrettanto. Tanto, si fa presto a scambiare informazioni di straforo da lobbisti, amici e amici degli amici e dunque sono certo che la sua privacy non sarà minimamente violata da questo semplice atto di trasparenza.
Sono certo che il suo senso dello Stato, il suo amore per il lavoro e la sua battaglia contro ogni forma di distrazione porterà felicemente a un’Italia più giusta, più equa e più vicina a voi politici. Ora, se mi consentite, torno a condividere link. In bocca al lupo per le vostre carriere politiche.
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Obiettivo ottavi di finale, quasi, raggiunto per l'Inter. La vittoria di Praga contro lo Sparta avvicina infatti la qualificazione ai nerazzurri, già certi dei playoff, e vittoriosi in Repubblica Ceca 1-0 grazie al bel gol di Lautaro Martinez nel primo tempo. Ora Inzaghi sale al quarto posto in classifica a quota 16 punti, mentre lo Sparta Praga rimane a 4, eliminato.
L'Inter riesce a sbloccare il match già al 12' grazie al bel gol di Lautaro Martinez, che calcia al volo su assist di Bastoni e firma l'1-0 nerazzurro. Lo Sparta Praga è confuso ma la squadra di Inzaghi non riesce ad approfittarne: Asllani non sfrutta un grossolano errore in uscita dei cechi, mentre Barella ci prova da fuori area senza riuscire a inquadrare la porta. L'unica occasione dei padroni di casa arriva con Birmancevic, ma il suo tiro viene bloccato facilmente da Sommer.
Nella ripresa l'Inter trova il raddoppio al 59' con Dumfries, rapido a segnare in tap-in dopo il tentativo parato di Lautaro, ma l'arbitro annulla per un fuorigioco a inizio azione di Dimarco. Proprio l'esterno nerazzurro ci prova da fuori area, ma senza centrare la porta, mentre Lautaro sfiora la doppietta ma trova ancora una volta la parata del portiere avversario. Nel finale è Frattesi, appena entrato in campo, ad avere una buona occasione, ma anche lui si scontra con il riflesso provvidenziale di Vindahl. Termina quindi 1-0 per l'Inter a Praga.
Palermo, 22 gen. (Adnkronos) - Sarà 'Confini' il tema della 15esima edizione di Taobuk-Taormina International Book Festival, ideato e diretto da Antonella Ferrara, che si terrà dal 18 al 22 giugno 2025. Sul concept prescelto si confronteranno oltre 200 scrittori, artisti, scienziati, intellettuali, politici ed economisti, provenienti da più di 30 Paesi nel mondo, chiamati ad animare la manifestazione realizzata con il sostegno della Regione Siciliana, Assessorato del Turismo, Sport e Spettacolo, e con il contributo di Assessorato Regionale dei Beni Culturali e dell’Identità Siciliana, Città di Taormina, Parco Archeologico Naxos Taormina, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Ministero della Cultura, Ministero degli Affari Esteri e della Cooperazione Internazionale, Rappresentanza in Italia della Commissione Europea, Rappresentanza in Italia del Parlamento Europeo, ENIT - Agenzia Nazionale del Turismo, Teatro Massimo Bellini di Catania, Fondazione Taormina Arte Sicilia, Fondazione Palazzo Strozzi, Università degli Studi di Messina, Università degli Studi di Catania.
Come sottolinea Antonella Ferrara, presidente e direttrice artistica di Taobuk: “I confini, fisici e geografici, ma anche ideali ed esistenziali, segnano la nostra esperienza come individui e come collettività. Non si possono configurare esclusivamente come semplici linee di separazione, ma rappresentano luoghi di confronto e scoperta, spazi di passaggio dove l’io incontra il tu, il noto si confronta con l’ignoto, e la diversità diventa risorsa. Troppo spesso, però, li interpretiamo come mura invalicabili, che difendono un’identità percepita come fragile o minacciata. Invece di essere corridoi verso l’altro, vengono sovente eretti come demarcazioni isolanti, linee che separano ciò che è familiare da ciò che non lo è, alimentando diffidenza e paura. Ma un confine non si può ridurre a ciò che si contrappone: è anche e soprattutto ciò che collega. È dunque un invito a uscire dal proprio perimetro per accogliere il diverso, comprendere il nuovo, costruire ponti.”
I prestigiosi Taobuk Award saranno assegnati, come ogni anno, a personalità di altissimo profilo letterario, artistico, scientifico o dell’impegno civile, coerentemente con la vocazione multidisciplinare del festival e con la missione di farsi osservatorio della società attraverso un dialogo permanente con i protagonisti di un villaggio sempre più globale. La consegna avverrà nella serata di sabato 21 giugno al Teatro Antico di Taormina nel corso del Taobuk Gala, uno spettacolo che andrà in onda, come di consueto, su Rai1. Particolarmente attesi gli scrittori Peter Cameron, Joe R. Lansdale e Susanna Tamaro, tra gli assegnatari del Taobuk Award for Literary Excellence.
Taobuk farà da cornice ad una serie di iniziative volte a celebrare i 50 anni dalla prima edizione di “Horcynus Orca”, capolavoro di Stefano D’Arrigo, in collaborazione con la Fondazione Arnoldo e Alberto Mondadori, presieduta da Luca Formenton e diretta da Paolo Verri. Un progetto ambizioso e articolato che attraversa tutto il Paese, dando vita ad un fitto calendario che vedrà la realizzazione di una mostra, uno spettacolo e un’importante opera di digitalizzazione. Si tratta di un anniversario che si lega profondamente al motivo conduttore di questa edizione del Festival. Molteplici i confini che il protagonista ‘Ndrja Cambria dovrà varcare. L’iniziativa coinvolgerà anche l’editore Rizzoli, che sta ripubblicando le opere dello scrittore, per approdare poi nelle scuole di Sicilia, Calabria Piemonte e Lombardia con oltre 1000 copie distribuite agli studenti, coinvolti in un lavoro di lettura e commento del testo, i cui risultati saranno presentati al Salone del Libro di Torino e a Taobuk, dove le classi più meritevoli vinceranno un soggiorno. Un risvolto non secondario verrà, infine, dalla digitalizzazione dei principali documenti relativi alla vicenda editoriale di “Horcynus Orca”, grazie alla collaborazione con l’Università degli Studi di Milano e di Pavia. Infine, domenica 22 Giugno nella cornice del Teatro Antico di Taormina, il festival accoglierà un suggestivo spettacolo, tra musica e parole, affidato alla regia di Davide Livermore, a cui spetterà di evocare i suggestivi brani del romanzo di D’Arrigo.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Le persone vogliono sentirsi sicure nelle loro città, nelle loro case. Ma l'approccio della destra è sbagliato perchè non basta rafforzare i presidi delle forze dell'ordine, che neanche fanno perchè non ci mettono soldi e mandano poliziotti a fare la guardia ai centri migranti vuoti in Albania, servono presidi sociali e educativi e anche la questione del cambiamenti climatico è una questione di sicurezza". Lo dice Elly Schlein all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato.
Milano, 22 gen. (Adnkronos) - "Come ogni anno, Samsung presenta il nuovo flagship: Samsung Galaxy S25. Lo scorso anno, con Galaxy S24, abbiamo introdotto per la prima volta l’intelligenza artificiale sugli smartphone e quest’anno, con la nuova serie, facciamo un ulteriore balzo in avanti, riuscendo a dare all’intelligenza artificiale una connotazione ancora più fluida, semplice e, direi, conversazionale”. Lo spiega ai microfoni dell’Adnkronos Nicolò Bellorini Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia, in occasione di Samsung Galaxy Unpacked 2025, l’evento con cui l’azienda sudcoreana presenta la nuova serie di smartphone Samsung Galaxy.
Questa rivoluzione nel mondo degli smartphone AI è resa possibile da diverse innovazioni, la multimodalità in primis, come sottolinea Bellorini: “Samsung Galaxy S25 è in grado di capire perfettamente il contesto nel quale avvengono le richieste, perché comprende voce, video, suoni, testi, file Pdf e qualunque altra cosa. La seconda innovazione importante è la potenza degli agenti AI, che consente a S25 di performare task complessi, che possono andare anche da un’app all’altra”.
I più recenti top di gamma di Samsung portano infatti le capacità di Galaxy AI a un livello superiore, con un’elaborazione AI avanzata direttamente sul dispositivo, migliorando ulteriormente il comparto fotografico leader del settore Galaxy grazie a ProVisual Engine di nuova generazione e offrendo prestazioni eccezionali grazie al processore Qualcomm Snapdragon 8 Elite per Galaxy.
La nuova serie Galaxy S25 stabilisce così un nuovo standard per l’AI mobile, garantendo l’esperienza mobile più naturale e consapevole mai raggiunta, e rappresenta il primo passo nella visione di Samsung di cambiare il modo in cui gli utenti interagiscono con i loro smartphone e con il mondo che li circonda.
“Come l’anno scorso, sono tre i modelli disponibili, Galaxy S25 Ultra, Galaxy S25+ e Galaxy S25, con vari tagli di memoria - conclude il Vice President Mobile eXperience division di Samsung Electronics Italia - da 128Gb fino 1Tb, tutti con 12Gb di Ram”.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "Quale è la visione del governo Meloni di fronti ai cambiamenti climatici? E' semplice, basta fare così". Lo dice Elly Schlein tappandosi gli occhi all'evento 'Chi non si ferma é perduto' sui cambiamenti climatici, organizzato dai senatori Pd in collaborazione con Deputati Pd e Fondazione Demo, alla Sala Koch al Senato. "Come facevamo da bambini, quando c'era qualcosa che ci faceva paura. Ma il prezzo della non conversione, del non affrontare i cambiamenti climatici è molto più costoso che farlo".
"Quanta competitività perdono le aziende italiane rispetto" ad altri Paesi dove si investe in rinnovabili? Ma "il governo non se ne occupa. Questi sono invece gli obiettivi che ci stiamo dando in vista della Cop 30" in Brasile.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - "La Lega di Matteo Salvini non perde tempo e scavalca a destra Giorgia Meloni, sempre più legata all'internazionale nera, annunciando la decisione di aprire il dibattito per dire stop all'adesione dell'Italia dall'Organizzazione Mondiale della Sanità (Oms). Questa posizione, ispirata all'analogo passo compiuto ieri da Donald Trump, rappresenterebbe un grave segnale di isolamento dell'Italia a livello internazionale e dai principali organismi impegnati nella tutela della salute globale". Così Angelo Bonelli co-portavoce di Europa Verde e parlamentare di Avs.
"L'Oms non è solo un'istituzione scientifica di riferimento, ma un baluardo nella lotta contro pandemie, malattie croniche e disuguaglianze sanitarie in Africa e nei Paesi più poveri. Quando, a metà del XIX secolo, la peste, il colera e la febbre gialla hanno scatenato ondate mortali in un mondo appena industrializzato e interconnesso, l’adozione di un approccio globale alla salute è diventata un imperativo. Medici, scienziati, presidenti e primi ministri convocarono con urgenza la Conferenza Sanitaria Internazionale di Parigi nel 1851, un precursore di quella che oggi è la più grande del suo genere: l’Organizzazione Mondiale della Sanità, nota come Oms. In mezzo alle crisi, ai conflitti, alla continua minaccia di epidemie e ai cambiamenti climatici, l’Oms ha reagito: dalle guerre a Gaza, in Sudan e in Ucraina fino a garantire l’arrivo di vaccini e forniture mediche salvavita in aree remote o pericolose, svolgendo un ruolo fondamentale di indirizzo nel rispondere all'emergenza Covid-19".
"La Lega dimostra ancora una volta un approccio irresponsabile, che antepone logiche ideologiche e sovraniste al benessere dei cittadini. Interrompere la nostra adesione all'Oms significa rinunciare a strumenti essenziali di coordinamento globale, scambio di conoscenze e accesso a risorse indispensabili per affrontare emergenze sanitarie. Andrebbero ignorati: ma siccome governano il Paese è bene sapere cosa pensano di questa folle proposta il Ministro della salute Schillaci, la premier Giorgia Meloni e la maggioranza di destra che sostiene il suo governo" conclude Bonelli.
Roma, 22 gen. (Adnkronos) - L'Istituto per il Credito Sportivo e Culturale ('Icsc') torna per la seconda volta sul mercato delle emissioni Esg portando a termine con straordinario successo il collocamento di un prestito obbligazionario Social unsecured senior preferred dedicato al supporto di investimenti ad elevato impatto nei settori Sport e Cultura, riservato agli investitori istituzionali.
L’operazione ha registrato ordini complessivi per circa 2 miliardi di euro, pari a oltre 6 volte l’offerta iniziale. L’emissione ha visto la partecipazione di un’ampia platea di sottoscrittori nazionali ed esteri per il 45%, in particolare Germania/Austria (24%), a dimostrazione del crescente interesse degli investitori per il settore delle infrastrutture sociali in Italia.
Il prestito obbligazionario, con scadenza a cinque anni e cedola a tasso fisso annua del 3,50%, costituisce la prima emissione a valere sul programma Emtn (Euro Medium Term Note) da 1 miliardo di euro pubblicato il 19 dicembre 2024, la seconda per Icsc dopo l’emissione stand alone del 2022. Il rating del Social Bond è stimato in linea con quelli assegnati alla Banca dalle agenzie S&P e DBRS, rispettivamente pari a BBB- (Stable) e BBB (Positive).
I proventi dell’emissione saranno utilizzati per sostenere investimenti ad elevato impatto sociale nei settori Sport e Cultura, in linea con la missione dell’Istituto e gli obiettivi dell’Agenda 2030 delle Nazioni Unite.
“L’emissione del nuovo Social Bond riflette il crescente impegno di Icsc sul fronte della finanza sostenibile, con l’obiettivo di favorire lo sviluppo dei settori Sport e Cultura. La straordinaria domanda da parte degli investitori istituzionali conferma la fiducia dei mercati nei confronti di Icsc, riconoscendone la consolidata capacità di mobilitare capitali a lungo termine secondo principi di sostenibilità, responsabilità e inclusione sociale, equità intergenerazionale. Lo Sport e la Cultura rappresentano in misura crescente asset class in grado di generare significative opportunità di investimento a impatto, creando valore economico e sociale, reale e duraturo per il Paese", ha commentato l’Amministratore Delegato Antonella Baldino.
Il bond, ammesso alla negoziazione presso il mercato regolamentato della Borsa del Lussemburgo, è stato emesso a valere sul Social Bond Framework di Icsc, pubblicato nel luglio 2022, che ha ottenuto una favorevole Second Party Opinion rilasciata da Iss Corporate Solutions, confermando l’allineamento agli Icma Principles e la robustezza degli Eligibility Criteria.
Imi-Intesa Sanpaolo, UniCredit, Banco Santander e Morgan Stanley hanno agito in qualità di Joint Lead Managers del collocamento.