Il mondo FQ

Il finale, tutti con le braccia alzate. Santoro: “Andiamoci a riprendere il futuro”

Commenti

Più di tre ore e tutti ancora in piedi. Sono sempre lì le oltre venticinquemila persone accorse a villa Angeletti, in attesa di Michele Santoro, che esce a mezzanotte e mezza sul palco in tuta blu da operaio. “Sono fiero di aver realizzato questa serata”. E poi rivolgendosi alla folla dice: “mi hanno spiegato che se avessi preteso un aumento del mio salario, avrei danneggiato la crescita del mio Paese. Ma noi, oltre al salario, ci dobbiamo riprendere tutto quello che ci avete tolto: l’acqua, l’aria, il nostro futuro”. E rivolto a Berlusconi dice: “Lei sta facendo di tutto per farmi diventare un disoccupato, ma non ci riuscirà”.

Musica e informazione, satira e poesia del maestro Roberto Benigni, sono stati gli ingredienti vincenti di Tuttinpiedi! che bissa il successo del precedente evento Raiperunanotte di più di un anno fa.

Dopo un’apertura all’insegna delle vignette di un Vauro dantesco, dei contributi video di Corrado Guzzanti e Maurizio Crozza, è salito sul palco il segretario generale Fiom, Maurizio Landini, il vero padrone di casa di questo straordinario happening.

“Il sindacato deve essere autonomo, deve rappresentare la vera condizione dei lavoratori e delle persone che lavorano gomito a gomito nella fabbrica con te”, racconta Landini davanti ad una folla mai vista.

Il tema del lavoro, mancante, precario, sottopagato, in nero, è stato il fil rouge degli interventi degli ospiti meno blasonati, ma non per questo meno titolati. Anzi sono stati loro i veri protagonisti di questa serata-evento.

Maurizia Russo Spena, la precaria della funzione pubblica che al ministro Brunetta aveva posto una domanda senza ricevere risposta. Due lauree, due master e un dottorato la ragazza ha tuonato: “ministro, la prossima volta non dovrà vedersela solo con me, ma con una piazza piena di indignati!”

Dopo la Spena è stata la volta di Barbara Evola, insegnante precaria, siciliana incazzata: “la scuola deve dare a tutti gli stessi strumenti per poi aver un posto in questa società”. Di seguito il ricercatore precario Enrico Natalizio: “basta con questa finta lotta ai baroni che ha nascosto i problemi reali dell’università”.

Accorato l’appello dell’operaio Fincantieri, Claudio Scavo, che ha fatto risuonare l’allarme per il rischio chiusura della storica fabbrica del Tigullio.

E c’è anche un lavoratore speciale in questo angolo verde di Bologna che pare la Woodstock di quarantadue anni fa. Parliamo del pm antimafia Antonio Ingroia: “sono un magistrato, ma soprattutto un cittadino e un lavoratore. E non sono salito sul palco per esibirmi o fare un comizio. Ma per raccontare la mia storia, quella di un ragazzo siciliano che si è sempre battuto per un’Italia migliore”.

Nicola Lillo e Davide Turrini

Guarda i video dell’evento

Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione