Roma sarà anche “ladrona” come recitava un vecchio slogan padano mai passato di moda anche tra i leghisti brianzoli, ma con la Villa Reale di Monza, Roma è pure padrona.
Umberto Bossi protagonista indiscusso del weekend politico a Pontida, è tornato alle origini e agli slogan della prima ora, ma ha dimenticato un paio di dettagli. Bagattelle che però la dicono lunga sulla “bufala” dei ministeri romani trasferiti in Brianza. Quello che Bossi si è scordato è che l’odiata Roma, a Monza, è diventata anche un po’padrona proprio di quella Villa in cui i padani vorrebbero metterci la sede dei ministri.
L’edificio voluto da Maria Teresa d’Austria infatti è stata data in gestione a un privato che si è aggiudicato la gara d’appalto per la riqualificazione e la gestione della ex reggia di proprietà un tempo dei Savoia, è la”Italiana Costruzioni” che ha sede nella capitale. Il suo proprietario, Claudio Navarra, è considerato tra gli imprenditori vicinissimi al Popolo della Libertà. Un finanziamento di 75mila euro è arrivato nelle casse del Pdl nazionale. La “Italiana Costruzioni Spa” era finita sui giornali perché aveva realizzato su mandato della Arcus il restauro del Palazzo di Propaganda Fide a Roma, vicenda su cui è stata aperta un’inchiesta da parte della magistratura.
E nel frattempo il Pd reagisce “giocando” sul filo dell’ironia. Davanti ad un ordine del giorno leghista sulla bandiera lombarda, il Pd ha presentato una serie di proposte provocatorie: dai giochi celtici all’ampolla del Dio Lombardo, passando dagli scudi padani alla Nazionale Padana. Più che il salame brianzolo che sta tanto caro al borgomastro Marco Mariani quella dei Ministeri in Villa è sembrata da subito una vera e propria bufala
di Eleonora Lavaggi