Continuano le polemiche il giorno dopo la battaglia in Val di Susa tra attivisti No Tav e forze dell’ordine. Il ministro dell’Interno Roberto Maroni ha voluto porgere il suo ringraziamento alle forze di polizia per come hanno gestito la difesa del cantiere della Maddalena: “Si sono comportate in modo esemplare e senza eccessi”. Poi riprende le dure parole di condanna espresse dal Capo dello Stato che aveva bollato gli incidenti come violenza eversiva: “Io aggiungo di stampo terrorostico”. Infine l’invito alla magistratura: “Sono d’accordo con chi ipotizza il reato di tentato omicidio. L’uso di bottiglie incendiarie con dell’ammoniaca, indica che si è trattato di un gruppo di delinquenti che ha cercato la vittima”. E proprio oggi sono stati sequestrati esplosivi, estintori, bulloni e tubi nei pressi dell’area dove ieri sono avvenuti gli scontri.
Il bilancio finale delle sassaiole e del lancio di lacrimogeni è di 204 feriti tra gli agenti e un numero analogo tra i dimostranti. Quattro gli arresti, mentre una persona è stata denunciata. Se Giorgio Napolitano ha condannato le frange violente, d’accordo con lui si sono detti i presidenti di Camera e Senato, Gianfranco Fini e Renato Schifani. Il Capo dello Stato ha denunciato la presenza di “gruppi addestrati a pratiche di violenza eversiva” e chiesto alle istituzioni un intervento di “massima fermezza”. Parole che fanno il paio con quelle pronunciate da Pier Luigi Bersani, che ha definito la guerriglia di ieri un’“inaccettabile aggressione alla polizia. Il segretario del Pd si è scagliato poi contro Beppe Grillo, definendo “irricevibili” le sue parole. Il comico genovese rivolto a un gruppo di partecipanti al corteo pacifico, aveva detto: “State facendo una rivoluzione straordinaria, siete tutti eroi”. Per poi aggiungere: “Bisogna convincere i poliziotti che questa è una guerra civile, loro non sono informati sui fatti”.
Questa mattina sul suo blog Grillo ha pubblicato un post in cui precisa il senso delle dichiarazioni di ieri a Chiomonte. “Ho chiamato eroi i valsusini che manifestavano pacificamente, come fanno da anni, per il loro territorio. Sono il primo a condannare e a voler sapere chi sono i black bloc annunciati dai media da giorni. Li trovino, li arrestino”, scrive il comico, per poi attaccare: “La nebbia dei media è calata sulle ragioni della protesta. Sempre ignorate. Non ha speso una parola sui motivi per i quali un’intera valle è contraria alla Tav. Non ha spiegato le ragioni dei valsusini. La Tav, l’ho scritto decine di volte in 7 anni, non serve”.
Prima delle precisazioni, forti critiche erano piovute sul comico genovese dagli esponenti di diverse forze politiche. Per il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini “gli eroi sono i poliziotti e gli operai, non i manifestanti né tanto meno i delinquenti che tirano le pietre”. Di un Grillo “recidivo nel fomentare ed esaltare i violenti che mettono a rischio la vita altrui” ha parlato il sottosegretario Carlo Giovanardi. “E’ peggio dei cattivi maestri”, ha detto invece il futurista Adolfo Urso.
La difesa di Grillo è arrivata dagli esponenti del Movimento 5 Stelle. “Il suo pensiero è stato distorto – dice il consigliere regionale dell’Emilia Romagna Giovanni Favia -. Io ero con lui quando ha parlato di eroi della Val di Susa era in mezzo a famiglie con bambini, gente pacifica. Non ha mai detto che i black bloc sono eroi”. Ma non tutta la base del movimento era d’accordo. Così sul blog del comico erano comparse anche alcune critiche. “Sono deluso, caro Beppe – scrive Sebastian – sappiu che hai irrimediabilmente perso un voto”. Aggiunge Charly: “Proprio sicuri che incitare alla guerra civile non sia reato? Grillo ravvediti, c’è un altro modo per mandarli a casa, senza la violenza”.
Sugli scontri di ieri è intervenuto anche Nichi Vendola: “Le violenze vanno isolate, assolutamente. Oscurano proprio le ragioni della protesta. Però è legittimo manifestare il dissenso”, ha detto il leader di Sel in un’intervista a Repubblica. “Oggi non stiamo discutendo della gente della vallata che manifesta e contesta l’alta velocità, ma parliamo di ferite e lacrimogeni. L’operazione subdola in questo momento è di privare di legittimazione il diritto a manifestare. Abbiamo il dovere di aprire un dibattito sulle opere strategiche ed un approfondimento vero”.