Ve lo immaginate Silvio Berlusconi al posto di Rupert Murdoch?
Il magnate australiano della News Corporation si è sottoposto a ore di domande senza sconti da parte della Commissione Cultura, media e sport della Camera dei Comuni, insieme al figlio James. I parlamentari britannici lo hanno incalzato sul caso delle intercettazioni illegali organizzate dalla sua testata News of the World, poi chiusa per lo scandalo. E SkyTg24, televisione italiana di proprietà dello stesso Murdoch, ha trasmesso tutto in diretta, con traduzione simultanea, senza filtri.
Pensate ora alla stessa scena in versione italiana. Silvio Berlusconi siede davanti a una commissione d’inchiesta del Parlamento. Sulle domande da rivolgergli non c’è che l’imbarazzo della scelta. Chi furono i suoi primi finanziatori nascosti dietro alcune società fiduciarie? Che cosa faceva esattamente nella sua residenza di Arcore il mafioso Vittorio Mangano? E – per ricalcare esattamente una domanda rivolta a Murdoch a proposito dei suoi giornalisti coinvolti anni fa nello stesso scandalo – chi ha pagato la difesa legale dei manager della Fininvest poi condannati definitivamente nei processi per le mazzette versate alla Guardia di Finanza? Come mai ha ritenuto di dover portare in Parlamento ben due di loro, Salvatore Sciascia (pregiudicato per corruzione) e Massimo Maria Berruti (pregiudicato per favoreggiamento)?
Al Murdoch italiano, l’ipotetica commissione potrebbe chiedere tante altre cose. Davvero dormiva su una poltrona la notte in cui fu recapitata presso la sua abitazione di Arcore l’intercettazione di Piero Fassino sulla scalata Unipol, ottenuta illegalmente? Come mai arrivò sulla sua scrivania il video compromettente che riguardava il governatore del Lazio Piero Marrazzo? Come spiega che i suoi avversari, politici e non, siano oggetto di campagne diffamatorie da parte delle testate che possiede, per esempio il giudice Raimodo Mesiano o il giornalista Dino Boffo? Non ha mai utilizzato nella lotta politica il materiale di “gossip” fornitole da Alfonso Signorini, direttore della rivista Chi, da lei posseduta?
Il tutto trasmesso in diretta tv su Canale 5, o Italia Uno, o Retequattro. E coperto con distaccata professionalità dal Giornale di Sallusti. Ve lo immaginate? Continuate a immaginarlo.
Silvio Berlusconi davanti alle commissioni parlamentari neppure si presenta. Per esempio al Copasir, l’importante organismo che controlla i servizi segreti, negli ultimi tre anni non hanno mai avuto il piacere di vederlo. Né si ricordano dirette o speciali di Mediaset sui qualcuno dei suoi tanti processi, che suscitano grande curiosità in tutto il mondo. Tranne Cologno Monzese.