Si era fatto da parte alle prime avvisaglie del ciclone Calciopoli, sperando di non rimanere investito dal fango che ha sporcato la giacca di centinaia di addetti ai lavori. Ma la giustizia sportiva si è ricordata di lui dopo aver sentito la registrazione di una telefonata in cui chiedeva cortesie al designatore arbitrale Paolo Bergamo. Nel giudizio di primo grado, la Caf (organo disciplinare della Federcalcio) gli inflisse 4 anni e 6 mesi. Poi trasformati dalla Corte federale in un’ammenda di 80 mila euro con diffida. Franco Carraro, il deus ex machina dello sport italiano, l’uomo che nei corridoi della Figc è stato soprannominato “il poltronissimo” per la capacità di passare da una poltrona all’altra con un talento da applausi, è di nuovo in sella. Il Coni gli ha affidato il commissariamento della Fisi, la Federazione italiana sport invernali. “Franco Carraro è un nome di garanzia per la sua conoscenza dello sport e i suoi rapporti internazionali”. Così Gianni Petrucci, il numero uno del Coni, ha dato ragione e merito dell’investitura al “poltronissimo”. Che fino a data da destinarsi (“Sono solo un tappabuchi, il mio obiettivo è arrivare in fretta alle elezioni, magari entro i prossimi sei mesi”, ha dichiarato ieri a Repubblica) si occuperà dunque di badare ai fatti che riguardano gli sport del ghiaccio e della neve.
Campione di sci nautico, quindi presidente della Federazione italiana sci nautico e via alla scalata all’Olimpo dello sport italiano e non solo. Carraro, oggi 71enne, ha ricoperto incarichi di primissimo piano nei palazzi che contano. E’ stato presidente del Milan, poi è entrato nella Figc e in poco tempo da consigliere federale è diventato vicepresidente. Una parentesi di tre anni come numero uno della Lega calcio e poi di corsa a sedere sulla poltrona da presidentissimo della Figc. Nel 1978 arriva la promozione, l’ennesima. Viene eletto presidente del Coni e rimarrà il massimo rappresentante dello sport di casa nostra per nove lunghi anni. Al termine del mandato, ritorna al pallone e alle vecchie abitudini, ancora come presidente della Lega calcio, ancora come presidente della Figc. In mezzo, un paio di incarichi politici di tutto rispetto. Carraro è ministro del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo nei governi Goria, De Mita e Andreotti, quattro anni in tutto, e sindaco di Roma prima dell’era Rutelli. Dal 1982 è membro del Cio, il Comitato olimpico internazionale. Pare che Petrucci lo abbia scelto proprio per le garanzie che può offrire nei rapporti con i poteri forti dello sci mondiale. Carraro conosce tutto e tutti, se qualcosa può essere fatto per risollevare le sorti della Fisi, beh, lui, “poltronissimo”, la può fare.
Carraro prende il posto alla Fisi del dimissionato Giovanni Morzenti, presidente dal 2007. L’Alta Corte di giustizia sportiva ha annullato per irregolarità di vario genere le elezioni che lo avevano confermato alla guida della federazione nell’aprile del 2010. Il Coni non ha fatto altro che prendere atto delle valutazioni dell’organo di giustizia e avviare la procedura di commissariamento. Alla notizia del siluramento di Morzenti sono stati in molti a gioire. Già, perché l’ex capo della Fisi, nel corso della sua gestione, si è fatto nemici tra lo staff tecnico delle nazionali (il ct Claudio Ravetto sembra sia stato messo alla porta a causa sua), ma anche tra i responsabili degli impianti delle località che ospitano le gare di Coppa del mondo di sci alpino e, udite udite, pure tra gli scranni del Governo. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, già maestro di sci, è in polemica da anni con Morzenti. “Giustizia è fatta”, pare abbia dichiarato lo stesso ministro alla notizia del suo addio. Insomma, non proprio un saluto affettuoso. Prima di chiudere la lunga lista dei dispiaceri dell’ex presidente della Fisi, non si può non citare la condanna in primo grado a 4 anni e 6 mesi di reclusione rimediata da Morzenti per concussione aggravata. Per la cronaca, l’appello è previsto nelle prossime settimane a Torino.
di Dario Pelizzari
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A volte ritornano, è Carraro il “poltronissimo”
Dopo Calciopoli incassa la direzione della Fis
Il deus ex machina dello sport italiano travolto dal ciclone giudiziario del 2006 (condannato dalla Caf a 4 anni, accusa poi riveduta con una semplice multa), ora tona in sella con l'incarico di commissario della Federazione italiana sport invernali
Si era fatto da parte alle prime avvisaglie del ciclone Calciopoli, sperando di non rimanere investito dal fango che ha sporcato la giacca di centinaia di addetti ai lavori. Ma la giustizia sportiva si è ricordata di lui dopo aver sentito la registrazione di una telefonata in cui chiedeva cortesie al designatore arbitrale Paolo Bergamo. Nel giudizio di primo grado, la Caf (organo disciplinare della Federcalcio) gli inflisse 4 anni e 6 mesi. Poi trasformati dalla Corte federale in un’ammenda di 80 mila euro con diffida. Franco Carraro, il deus ex machina dello sport italiano, l’uomo che nei corridoi della Figc è stato soprannominato “il poltronissimo” per la capacità di passare da una poltrona all’altra con un talento da applausi, è di nuovo in sella. Il Coni gli ha affidato il commissariamento della Fisi, la Federazione italiana sport invernali. “Franco Carraro è un nome di garanzia per la sua conoscenza dello sport e i suoi rapporti internazionali”. Così Gianni Petrucci, il numero uno del Coni, ha dato ragione e merito dell’investitura al “poltronissimo”. Che fino a data da destinarsi (“Sono solo un tappabuchi, il mio obiettivo è arrivare in fretta alle elezioni, magari entro i prossimi sei mesi”, ha dichiarato ieri a Repubblica) si occuperà dunque di badare ai fatti che riguardano gli sport del ghiaccio e della neve.
Campione di sci nautico, quindi presidente della Federazione italiana sci nautico e via alla scalata all’Olimpo dello sport italiano e non solo. Carraro, oggi 71enne, ha ricoperto incarichi di primissimo piano nei palazzi che contano. E’ stato presidente del Milan, poi è entrato nella Figc e in poco tempo da consigliere federale è diventato vicepresidente. Una parentesi di tre anni come numero uno della Lega calcio e poi di corsa a sedere sulla poltrona da presidentissimo della Figc. Nel 1978 arriva la promozione, l’ennesima. Viene eletto presidente del Coni e rimarrà il massimo rappresentante dello sport di casa nostra per nove lunghi anni. Al termine del mandato, ritorna al pallone e alle vecchie abitudini, ancora come presidente della Lega calcio, ancora come presidente della Figc. In mezzo, un paio di incarichi politici di tutto rispetto. Carraro è ministro del Turismo, dello Sport e dello Spettacolo nei governi Goria, De Mita e Andreotti, quattro anni in tutto, e sindaco di Roma prima dell’era Rutelli. Dal 1982 è membro del Cio, il Comitato olimpico internazionale. Pare che Petrucci lo abbia scelto proprio per le garanzie che può offrire nei rapporti con i poteri forti dello sci mondiale. Carraro conosce tutto e tutti, se qualcosa può essere fatto per risollevare le sorti della Fisi, beh, lui, “poltronissimo”, la può fare.
Carraro prende il posto alla Fisi del dimissionato Giovanni Morzenti, presidente dal 2007. L’Alta Corte di giustizia sportiva ha annullato per irregolarità di vario genere le elezioni che lo avevano confermato alla guida della federazione nell’aprile del 2010. Il Coni non ha fatto altro che prendere atto delle valutazioni dell’organo di giustizia e avviare la procedura di commissariamento. Alla notizia del siluramento di Morzenti sono stati in molti a gioire. Già, perché l’ex capo della Fisi, nel corso della sua gestione, si è fatto nemici tra lo staff tecnico delle nazionali (il ct Claudio Ravetto sembra sia stato messo alla porta a causa sua), ma anche tra i responsabili degli impianti delle località che ospitano le gare di Coppa del mondo di sci alpino e, udite udite, pure tra gli scranni del Governo. Il ministro degli Esteri Franco Frattini, già maestro di sci, è in polemica da anni con Morzenti. “Giustizia è fatta”, pare abbia dichiarato lo stesso ministro alla notizia del suo addio. Insomma, non proprio un saluto affettuoso. Prima di chiudere la lunga lista dei dispiaceri dell’ex presidente della Fisi, non si può non citare la condanna in primo grado a 4 anni e 6 mesi di reclusione rimediata da Morzenti per concussione aggravata. Per la cronaca, l’appello è previsto nelle prossime settimane a Torino.
di Dario Pelizzari
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".