Dopo tanti giorni di silenzio, pare opportuno aggiornare la situazione No Tav in Val Susa, anche perché non è che non sia successo niente, anzi, è successo molto, moltissimo. Ma andiamo con ordine.
Sul fronte cantiere, notizia bomba (alla maniera del fu Maurizio Mosca): non c’è nessun cantiere. Semplicemente è stata recintata l’area dove stanno di guardia le forze dell’ordine, ma il cantiere per il buco non c’è, non è mai iniziato. Lo ha accertato l’onorevole Vattimo del Parlamento europeo che si è recato sul posto il 15 luglio. Niente buco, niente finanziamenti europei, che scadevano a fine giugno, questa sarebbe la logica. Ma non sappiamo ancora se funzionerà così.
Altra notizia rilevante: abbiamo la dimostrazione che le forze di polizia, occupando l’area, distrussero il sito archeologico di epoca neolitica della Maddalena, nonostante che esso fosse segnalato dalla Soprintendenza. Valuteremo il da farsi, posto che il fatto è previsto come ipotesi di reato dall’art. 733 Codice Penale.
Poi, dopo le scaramucce notturne seguite alla manifestazione del 3 luglio, una grande manifestazione si è svolta da Giaglione a Chiomonte con la partecipazione di migliaia di persone, sabato 30 luglio. Alla manifestazione erano stati diffidati dal Pd (= Partito Democratico) a partecipare i sindaci della stessa area politica della valle. In realtà alcuni amministratori c’erano lo stesso e comunque la manifestazione è stato quanto di più pacifico si potesse immaginare, ed anzi diciamo pure che tutte quelle migliaia di poliziotti chiusi in un recinto facevano persino un po’ tenerezza. Loro prigionieri, noi liberi.
Poi, ultimissime notizie: L’Italcoge, che era una delle due imprese che hanno alzato la recinzione e che doveva ancora operare in loco, è stata dichiarata fallita dal Tribunale di Torino. Pare abbia un’esposizione debitoria di oltre sei milioni di euro di debiti e che non pagasse da tempo i dipendenti. Viene da chiedersi: come ha fatto Ltf ad assegnare i lavori ad una ditta di tal fatta? Quanto è affidabile Ltf? Ricordiamo in proposito la sentenza penale che ha colpito quest’anno il suo direttore dei lavori…
Altra notizia: Paolo Buzzetti, presidente dell’Ance (Unione Nazionale Costruttori Edili, che fa capo a Confindustria) in un’intervista rilasciata al Corriere della Sera del 3 agosto 2011 ha salutato positivamente il fatto che siano stati svincolati dei fondi per piccole opere e si è detto contrario allo stato attuale a destinare enormi risorse per lo Stretto di Messina o la Torino – Lione.
Notizie invece di queste ultime ore: è cominciato lo sciopero della sete e/o della fame da parte di alcuni attivisti davanti al cancello lato Centrale elettrica. Turi Vaccaro – il pacifista già noto per essere sceso nudo sull’autostrada il giorno in cui vi fu l’occupazione militare della Maddalena – dal 4 agosto è salito sopra un cedro all’interno del recinto, attuando contemporaneamente lo sciopero della fame e della sete.
Intanto, il turismo in alta valle risente della situazione di ovvia tensione, ed ai danni economici privati si sommano quelli pubblici con migliaia di poliziotti ed alpini ospitati in alberghi a Sestriere, Avigliana, Torino…
Nessuno pensa che possa realizzarsi davvero un’opera militarizzando per decenni una valle.
Ultimissima notizia: non si ferma la campagna di stampa volta a screditare il movimento ed a farlo sembrare il lupo che mangia i bambini. Sarebbe stato il movimento a bruciare un mezzo dell’Italcoge, sarebbe responsabilità del movimento se la stessa impresa è ora fallita, il movimento avrebbe poi rapporti con frange estremiste, addirittura ex terroristi…
Qui in Val Susa il 24 luglio c’è stata una forte scossa di terremoto. Subito noi legali abbiamo diffuso la notizia che sicuramente era opera dei No Tav!