Hanno bruciato 116 miliardi di euro in due giorni. Potevano darli a me, li avrei spesi bene. Chi è così pazzo da bruciare banconote in tempo di crisi? Quando si parla crollo in Borsa si usa impropriamente il termine “bruciare”. In realtà, qualcuno ha venduto ed altri hanno comprato. Chi aveva soldi nel forziere con i quali ha comprato titoli azionari ha deciso di vendere per recuperare il suo denaro. Chi fiuta l’affare apre il proprio forziere e compra a prezzi stracciati. Quindi siamo in presenza di un gioco speculativo che riguarda chi è già ricco. Gli operai, gli impiegati, i netturbini, gli insegnanti e tutte le categorie che vivono di stipendio non possono perdere nulla perché non hanno soldi da investire in Borsa. Devono pensare a portare avanti la famiglia. Pagare le bollette. In realtà, ciò che sta avvenendo in questi giorni non è un “falò” di denaro, ma una poderosa attività speculativa di compra-vendita di titoli azionari. I protagonisti sono individui che sanno manovrare bene i capitali. In alcuni casi a scapito dei risparmiatori, che quasi sempre sono soggetti che hanno il forziere mezzo pieno e qualche immobile di proprietà.
Chiarito questo concetto, la crisi finanziaria che sta affogando il mondo è in realtà una sporca manovra messa in atto dagli speculatori. Ma chi è questa gente? Che volto ha? Dove abita? Quale computer usa? Per chi lavora? Su nessun giornale ho mai visto un’inchiesta che fotografa i volti di questi assassini dell’economia. Leonardo Becchetti – a proposito della Tobin Tax che non piace ai trader – nei giorni scorsi ha scritto su Repubblica: «Per capire perché la Tobin ha oggi consensi crescenti da parte dell’opinione pubblica, degli addetti ai lavori e delle forze politiche dobbiamo fare un piccolo sforzo per capire la storia e la genesi di questa crisi nella quale, a livello internazionale, il salvataggio di grandi intermediari finanziari dal fallimento provoca l’indebolimento dei bilanci dei governi che vengono poi successivamente attaccati dagli stessi intermediari salvati. Per capirci è come se un benefattore facesse una gigantesca trasfusione nei confronti di un malato in fin di vita per salvarlo e questo poi, per tutta riconoscenza, si rivolgesse verso il salvatore indebolito dalla trasfusione per pugnalarlo.»
Si chiama assassino chi pugnala una persona che lo salva col suo sangue. Un gesto del genere apre le porte della galera. Sul suo blog Claudio Messora ha spiegato la crisi economica internazionale con un esempio per bambini e alla fine dimostra che la crisi riguarda gli speculatori. Ebbene: cosa si aspetta ad aprire una inchiesta internazionale sugli speculatori? Perché non si procede alla istituzione di una Intelligence internazionale che scovi questi assassini finanziari? Ok, variamo pure la Tobin Tax che mette le mani nel portafoglio degli speculatori, ma la cosa più urgente è scovare i capi della banda. A dicembre 2010 Eugenio Scalfari in un suo editoriale parlava dell’esistenza di una “Cupola” finanziaria globale che specula sui debiti sovra ni e manovra l’economia internazionale, citando una inchiesta del New York Times secondo il quale il centro di comando è in mano a nove banche. In qusti giorni il governo americano ha avviato un’indagine sull’agenzia di rating Standard & Poor’s per aver assegnato la tripla A ai titoli tossici del mercato immobiliare che favorirono la crisi economica del 2008. Come è possibile? Gente esperta di economia, pagata profumatamente per emettere giudizi finanziari (rating), non distingue un titolo tossico da uno che favorisce il guadagno? Non puzza maledettamente questa storia?
La televisione addomesticata e l’informazione piegata mostrano una crisi finanziaria globale che non nasce per colpa dell’impiegato o dell’operaio. Si tratta invece di un’organizzazione criminale che pugnala i salvatori, cioè gli Stati sovrani, che tirano fuori un fiume di denaro proveniente dalle tasse dei cittadini. E’ in atto una rapina colossale. E se fallisce l’economia di un Paese ci rimettono le famiglie, i lavoratori, i giovani, i pensionati. Cosa stiamo aspettando? Perché non si ferma la mano di questi ladroni della finanza internazionale? Perché non si pubblicano in Rete i volti e i nomi con la scritta “wanted”?
segui le mie videoinchieste su enzodiffrennablog
Enzo Di Frenna
Giornalista ed esperto di Infolavoro e TecnoStress
Economia & Lobby - 20 Agosto 2011
Inchiesta internazionale sugli speculatori
Hanno bruciato 116 miliardi di euro in due giorni. Potevano darli a me, li avrei spesi bene. Chi è così pazzo da bruciare banconote in tempo di crisi? Quando si parla crollo in Borsa si usa impropriamente il termine “bruciare”. In realtà, qualcuno ha venduto ed altri hanno comprato. Chi aveva soldi nel forziere con i quali ha comprato titoli azionari ha deciso di vendere per recuperare il suo denaro. Chi fiuta l’affare apre il proprio forziere e compra a prezzi stracciati. Quindi siamo in presenza di un gioco speculativo che riguarda chi è già ricco. Gli operai, gli impiegati, i netturbini, gli insegnanti e tutte le categorie che vivono di stipendio non possono perdere nulla perché non hanno soldi da investire in Borsa. Devono pensare a portare avanti la famiglia. Pagare le bollette. In realtà, ciò che sta avvenendo in questi giorni non è un “falò” di denaro, ma una poderosa attività speculativa di compra-vendita di titoli azionari. I protagonisti sono individui che sanno manovrare bene i capitali. In alcuni casi a scapito dei risparmiatori, che quasi sempre sono soggetti che hanno il forziere mezzo pieno e qualche immobile di proprietà.
Chiarito questo concetto, la crisi finanziaria che sta affogando il mondo è in realtà una sporca manovra messa in atto dagli speculatori. Ma chi è questa gente? Che volto ha? Dove abita? Quale computer usa? Per chi lavora? Su nessun giornale ho mai visto un’inchiesta che fotografa i volti di questi assassini dell’economia. Leonardo Becchetti – a proposito della Tobin Tax che non piace ai trader – nei giorni scorsi ha scritto su Repubblica: «Per capire perché la Tobin ha oggi consensi crescenti da parte dell’opinione pubblica, degli addetti ai lavori e delle forze politiche dobbiamo fare un piccolo sforzo per capire la storia e la genesi di questa crisi nella quale, a livello internazionale, il salvataggio di grandi intermediari finanziari dal fallimento provoca l’indebolimento dei bilanci dei governi che vengono poi successivamente attaccati dagli stessi intermediari salvati. Per capirci è come se un benefattore facesse una gigantesca trasfusione nei confronti di un malato in fin di vita per salvarlo e questo poi, per tutta riconoscenza, si rivolgesse verso il salvatore indebolito dalla trasfusione per pugnalarlo.»
Si chiama assassino chi pugnala una persona che lo salva col suo sangue. Un gesto del genere apre le porte della galera. Sul suo blog Claudio Messora ha spiegato la crisi economica internazionale con un esempio per bambini e alla fine dimostra che la crisi riguarda gli speculatori. Ebbene: cosa si aspetta ad aprire una inchiesta internazionale sugli speculatori? Perché non si procede alla istituzione di una Intelligence internazionale che scovi questi assassini finanziari? Ok, variamo pure la Tobin Tax che mette le mani nel portafoglio degli speculatori, ma la cosa più urgente è scovare i capi della banda. A dicembre 2010 Eugenio Scalfari in un suo editoriale parlava dell’esistenza di una “Cupola” finanziaria globale che specula sui debiti sovra ni e manovra l’economia internazionale, citando una inchiesta del New York Times secondo il quale il centro di comando è in mano a nove banche. In qusti giorni il governo americano ha avviato un’indagine sull’agenzia di rating Standard & Poor’s per aver assegnato la tripla A ai titoli tossici del mercato immobiliare che favorirono la crisi economica del 2008. Come è possibile? Gente esperta di economia, pagata profumatamente per emettere giudizi finanziari (rating), non distingue un titolo tossico da uno che favorisce il guadagno? Non puzza maledettamente questa storia?
La televisione addomesticata e l’informazione piegata mostrano una crisi finanziaria globale che non nasce per colpa dell’impiegato o dell’operaio. Si tratta invece di un’organizzazione criminale che pugnala i salvatori, cioè gli Stati sovrani, che tirano fuori un fiume di denaro proveniente dalle tasse dei cittadini. E’ in atto una rapina colossale. E se fallisce l’economia di un Paese ci rimettono le famiglie, i lavoratori, i giovani, i pensionati. Cosa stiamo aspettando? Perché non si ferma la mano di questi ladroni della finanza internazionale? Perché non si pubblicano in Rete i volti e i nomi con la scritta “wanted”?
segui le mie videoinchieste su enzodiffrennablog
Articolo Precedente
Boom tasse locali: + 138% in 15 anni
“La manovra peggiorerà la situazione”
Articolo Successivo
Alcune risposte su credibilità, governo e Rai
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico La Redazione
Mondo
Zelensky avvisa: “Nessun tavolo di pace senza di noi”. Trump fa da garante: “Kiev ci sarà. E credo a Putin”. L’Ue tagliata fuori. La Russia: “Ne parlino con gli Usa”
Media & Regime
Il garante vuole imbavagliare il Fatto per ‘Fratelli di chat’: “Troppi virgolettati, pronti provvedimenti”
FQ Magazine
Sanremo: Ariston in piedi per Olly che piange, Katia Follesa show. I Duran Duran scatenati, la finale dei Giovani – LA SERATA | I voti ai look
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - Il Milleproroghe è un provvedimento routinario, in teoria nell'esame tutto doveva andare liscio. Invece l'iter di questo provvedimento è stato un disastro, la maggioranza l'ha gestito in modo circense, dando prova di dilettantismo sconcertante". Lo ha detto la senatrice Alessandra Maiorino, vice presidente del gruppo M5S al Senato, nella dichiarazione di voto sul Milleproroghe.
"Già con l'arrivo degli emendamenti abbiamo visto il panico nel centrodestra. Poi è arrivata la serie di emendamenti dei relatori, o meglio del governo sotto mentite spoglie, a partire da quelli celebri sulla rottamazione delle cartelle. Ovviamente l'unica preoccupazione della maggioranza, a fronte di 100 miliardi di cartelle non pagate, è stata solo quella di aiutare chi non paga. Esattamente come hanno fatto a favore dei no vax, sbeffeggiando chi sotto il Covid ha rispettato le regole. In corso d'opera abbiamo capito che l'idea di mettere tre relatori, uno per ogni partito di maggioranza, serviva a consentire loro di marcarsi a vicenda, di bloccare gli uni gli sgambetti degli altri. Uno scenario surreale! Finale della farsa poi è stato il voto di un emendamento di maggioranza ignoto ai relatori e una ignobile gazzarra notturna scoppiata tra i partiti di maggioranza. Non avevamo mai visto tanto dilettantismo in Parlamento".
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Il decreto Milleproroghe rappresenta una sfida importante, un provvedimento cui abbiamo dato un significato politico, un’anima. L’azione di questo governo punta a mettere in campo riforme e norme strutturali ma esistono anche pilastri meno visibili che hanno comunque l’obiettivo finale della crescita delle imprese e della nostra economia, di sostenere il sistema Italia nel suo complesso. Ecco perché col decreto Milleproroghe abbiamo provveduto ad estendere o a sospendere l’efficacia di alcuni provvedimenti con lo scopo di semplificare e rendere più snella la nostra burocrazia, sempre con l’obiettivo dichiarato della crescita. Fra questi norme sulle Forze dell’ordine e sui Vigili del Fuoco, sostegno ai Comuni e all’edilizia, nel campo sociale e sanitario come in quello dell’industria e della pesca e sul contrasto all’evasione fiscale. Più di 300 emendamenti approvati, tra cui anche quelli dell’opposizione, al fine di perseguire, con questo esecutivo, la finalità di fornire alla nostra Nazione gli strumenti per crescere e per questo il voto di Fratelli d’Italia è convintamente a favore”. Lo dichiara in aula il senatore di Fratelli d’Italia Andrea De Priamo.
Roma, 13 feb. (Adnkronos) - "Dico al ministro Crosetto che l’aumento delle spese per armamenti, addirittura fino al 3%, ruba il futuro ai nostri figli. Ruba risorse alla sanità, alla scuola, ai trasporti. L’aumento delle spese per le armi non ci renderà più sicuri, ma alimenterà conflitti e guerre, come la storia dimostra”. Così Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde, in merito alle dichiarazioni di Crosetto sull'aumento delle spese militari.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Il problema della situazione carceraria nel Paese è un problema che ogni giorno ci tocca da vicino, stiamo gia' predisponendo le dovute soluzioni. Abbiamo gia' definito il piano carceri e il commissario straordinario". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Criticità nel disegno di legge costituzionale non ve ne sono tali da alterare il testo, ma sarà seguito da una serie di leggi ordinarie. Per esempio, manca nella disegno di legge costituzionale la riserva per le quote cosiddette rosa, ma questo lo metteremo nelle leggi di attuazione che saranno leggi ordinarie. Anche il sistema del sorteggio potrà essere meglio definito. Ma una cosa e' certa: questa legge costituzionale non si modifica". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento di ritorno dalla Turchia alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo, parlando delle dichiarazioni del vicepresidente del Csm Fabio Pinelli che ieri, aveva parlato dei "punti di criticità della riforma del Csm" sui quali si e' appuntata anche l'attenzione della Commissione Ue, aveva sottolineato la necessita' di "un'approfondita riflessione.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - "Oggi in Turchia, parlando con il mio omologo, il ministro di giustizia turco, quando ho detto che probabilmente i magistrati italiani faranno uno sciopero, lui è rimasto sorpreso e mi ha domandato 'ma è legale?'. Se i magistrati vogliono fare lo sciopero che lo facciano, ma quello che è certo e che, senza alcun dubbio, noi andremo avanti perché e' un nostro impegno verso gli elettori". Lo ha detto il ministro della Giustizia Carlo Nordio intervenendo in vdieocollegamento di ritorno dalla Turchia alla Giornata dell'orgoglio dell'appartenenza degli avvocati a Palermo.
Palermo, 13 feb. (Adnkronos) - La separazione delle carriere dei magistrati "è un dovere verso elettorato perché lo avevamo promesso nel nostro programma e questo faremo. Il nostro e' un vincolo politico verso l'elettorato". Lo ha detto il ministro della Giustizia, Carlo Nordio, intervenendo in video collegamento, di ritorno dalla Turchia, alla "Giornata dell'Orgoglio dell'appartenenza all'avvocatura e dell'accoglienza dei giovani" istituita dal Consiglio dell'Ordine degli Avvocati di Palermo. "Io sto girando un po' dappertutto per redigere protocolli - ha proseguito il ministro -, e ogni qualvolta parliamo di separazione carriere ci guardano con un occhio perplesso perché in tutti gli ordinamenti del mondo questo è normale".