Quando si dice mangiare con gli occhi non si può fare a meno di pensare ai frutti di bosco, coloratissimi, belli da vedere e buoni da gustare.

Nel nostro paese vengono coltivati sporadicamente, ma i nostri boschi non ne sono privi e, nella giusta stagione, more, mirtilli, lamponi e fragoline sono di facile reperibilità.

Per chi ama le passeggiate in montagna questo è il momento ideale per farne una bella scorpacciata, anche perché, oltre ad essere buoni, pare facciano molto bene. Il primo riferimento a questi frutti viene fatto proprio in un trattato di medicina sulle proprietà benefiche degli alimenti, redatto da Baldassarre Pisanelli (Trattato de’ cibi e del bere) nel 1583 in cui si illustrano le virtù delle more.

Le more, meglio se di rovo (rosse e nere), che nelle nostre campagne e nei nostri boschi crescono spontaneamente e maturano giusto in questo periodo, sono ricche di vitamina C, vitamina E e acidi organici, ma anche di fibra, potassio e manganese e, grazie all’azione antiossidante svolta, utile all’organismo per difendersi dai radicali liberi, fanno bene al cuore e alle arterie, ma vanno mangiate appena colte perché delicate e difficili da conservare.

I lamponi, chiamati “oro rosso”, sono più fortunati delle cugine more, in quanto non li trovate tra rovi spinosi e infestanti bensì tra alti arbusti (che possono raggiungere anche i due metri di altezza) ai margini dei boschi, nelle radure o nelle praterie di montagna. Il frutto, dal sapore dolce-acidulo, viene raccolto a fine estate o a inizio autunno, deve essere colto a piena maturazione e cioè quando il suo colore (generalmente rosso, ma anche giallo o ambrato) si presenta pieno, ma ancora brillante e non opaco, e la sua consistenza elastica e soda. E’ ricco di vitamina C, vitamina A, potassio, calcio, magnesio, fibre e acido folico. È utile contro le infiammazioni articolari grazie alla sua azione diuretica, ha buone virtù toniche ed è consigliato ai diabetici e a chi soffre di reumatismi.

Il mirtillo è una bacca dal sapore acidulo che cresce spontaneamente nelle foreste di montagna; può essere rosso o nero-bluastro. In Italia lo trovate sulle Alpi e sugli Appennini fino a un’altezza di circa 2300 metri e lo potete raccogliere nei mesi di luglio e agosto. Il mirtillo è ricco di virtù: antinfiammatorio, antiossidante, antibatterico, rinfrescante, astringente, tonico e diuretico. Questa piccola bacca è utilissima per rinforzare i capillari delle gambe e del viso ed è ottima per combattere la stanchezza oculare, contiene vitamina A e C, acido citrico e malico, mirtillina, fosforo, calcio e manganese.

Le fragoline di bosco, da sempre considerate una prelibatezza, sono profumatissime e molto diffuse nel nostro territorio. Sono probabilmente le più delicate tra i frutti di bosco: è facile, infatti, che una volta raccolte arrivino a casa appassite e afflosciate, per cui conviene mangiarle strada facendo. Le fragoline di bosco sono ricche di vitamina C, iodio, ferro, calcio e fosforo, sono indicate per combattere le infiammazioni del cavo orale e la loro pianta è ricca di oli essenziali, tannino e flavone. Come erba medicinale la fragolina di bosco può essere impiegata per alleviare i disturbi gastrointestinali.

Il ribes, invece, è un frutto costituito da piccole bacche unite in grappoli di colore rosso, bianco (l’uva spina) e nero. Ha un sapore dolce e acidulo, viene raccolto da maggio a dicembre, ma la maturazione completa si raggiunge a luglio e ad agosto. Nel nostro paese la varietà più diffusa è quella di colore rosso, lo possiamo trovare, anche se raramente, nei boschi freschi di latifoglie o di larici, nei luoghi sassosi, a fianco di vecchi muri a secco e nei prati tra le Alpi e l’Appennino Settentrionale. I ribes contengono zuccheri, vitamine A e C e potassio, utile per mantenere i muscoli scattanti e alleviare i crampi.

All’annuale convegno dell’American Academy of Neurology, svoltosi a Honolulu lo scorso aprile, è stato presentato il risultato di una ricerca sull’associazione tra flavonoidi ( i polifenoli presenti anche nei frutti di bosco) e morbo di Parkinson dal quale è emerso che il consumo di questi frutti diminuirebbe il rischio di sviluppare tale malattia. Altre ricerche attestano l’importanza dei frutti di bosco per contrastare malattie cardiovascolari e prevenire l’insorgere dei tumori. Nonostante il tutto sia ancora in fase sperimentale certamente non ci farà male mangiarli soprattutto se nella loro stagione ottimale. Da quando il mercato è diventato globale anche i frutti di bosco sono presenti sulle nostre tavole tutto l’anno e capita spesso di non voler rinunciare ad una crostata di more o di lamponi anche in pieno inverno, ma, a differenza di quelli allevati in serra, nei frutti selvatici ritroviamo un minor quantitativo di acqua e quindi polifenoli meno diluiti, inoltre la maggior concentrazione di molecole del gusto li rende sicuramente più saporiti. Approfittatene, dunque, fin quando è possibile e se volete ecco un suggerimento per gustarli al meglio.

Cheese cake ai frutti di bosco

Per la base occorrono 200 gr di biscotti secchi tipo digestive; 60 gr di burro;1 cucchiaino di cannella. Per il ripieno, 250 gr di formaggio fresco tipo Philadelphia;150 gr di panna per dolci; il succo di un limone; 2 fogli di gelatina; 70 gr di zucchero a velo. Per la salsa ai frutti di bosco: 300 gr di frutti di bosco, 60 gr di zucchero e 1 limone.

Frullate i biscotti nel mixer, aggiungete il burro fuso, la cannella e continuate a mescolare. Disponete i biscotti, aggiustando con un cucchiaio, in una teglia a cerniera ricoperta di carta da forno (è consigliabile bagnare la carta prima di usarla) e lasciate riposare in frigo per almeno mezz’ora. Mettete in ammollo i fogli di gelatina in acqua fredda per una decina di minuti. Riscaldate il succo del limone fino a renderlo tiepido e scioglietevi la gelatina strizzata. Lavorate il formaggio con la forchetta, aggiungete la panna, lo zucchero a velo e il succo di limone con la gelatina, amalgamate per bene il tutto e ricoprite la base di biscotti. Lasciate riposare in frigo per circa tre ore. Frullate i frutti di bosco. Aggiungete lo zucchero e il succo del limone e cuocete a fuoco basso finché la salsa si sarà ridotta un poco. Fate raffreddare e riposare in frigo. Aggiungete la salsa alla torta solo prima di servirla.

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