Tensione a Londra. E buona parte della città tenuta sotto scacco tra ieri e oggi da estremisti di destra che hanno inscenato una manifestazione dell’estrema destra anti-islamica nel cuore multietnico della città. Il temuto raduno del gruppo English Defence League (EDL) nell’est della capitale è sfociato in scontri con la polizia e una sessantina di arresti, ma non si è ripetuto lo scenario da guerriglia urbana delle rivolte di qualche settimana fa. A quanto dichiarato dalla dirigenza EDL a Scotland Yard, il gruppo aveva in programma una static demonstration e un sit-in per protestare contro la recente decisione del Ministro dell’Interno Theresa May di vietare qualunque manifestazione in sei zone della capitale, ritenute ad alto rischio.
Nonostante il divieto, un migliaio di esponenti è arrivato durante la mattina di sabato armato di cartelli che leggevano “Questa non è l’Inghilterristan” e “England: love it or leave it”. La polizia ha scortato il gruppo più nutrito dalla stazione di King’s Cross fino all’inizio del quartiere multietnico di Tower Hamlets, dove era in atto un massiccio posto di blocco con agenti e mezzi.
La tensione era palpabile ma inizialmente sotto controllo. Teste rasate, bandiere, maschere da hockey con i colori inglesi, canti e saluti romani – un teatrino che l’Inghilterra ha imparato a conoscere bene negli ultimi anni. Il leader dell’EDL, Stephen Lennon, che si è presentato travestito con barba finta, cappello e occhiali scuri per non farsi riconoscere, ha poi preso la parola, dicendo alla folla di aver violato il suo permesso restrittivo per presenziare all’evento – ricevuto in seguito ad una condanna per hooliganismo. “Violerò ogni divieto, oggi e in futuro, per avere l’opportunità di manifestare insieme a voi,” ha gridato.
Dopo il breve discorso di Lennon sono scoppiati i primi tafferugli con le forze dell’ordine, che presidiavano la zona sin dalle prime ore del mattino – oltre 3000 uomini, sparsi per il quartiere e le zone limitrofe. La situazione è stata definita “estremamente tesa”, e non sono mancati gli episodi di violenza e i disordini, che però non hanno raggiunto l’intensità di altre manifestazioni EDL. Se si fa il conto dei danni, città come Luton, Birmingham, Nottingham hanno avuto una sorte decisamente peggiore in simili occasioni.
I tafferugli sono continuati in modo intermittente per tutta la giornata di ieri. Tra sabato e domenica, si contano circa una sessantina di arresti effettuati dalla polizia. Le principali accuse: resistenza alle forze dell’ordine, violenze, possesso di armi da taglio.
Uno dei momenti di maggior tensione si è verificato quando un pullman dell’EDL è stato “intercettato” ed attaccato da un gruppi di giovani asiatici in Whitechapel Road, non lontano dalla East London Mosque. Il veicolo, che trasportava 44 membri dell’EDL, era di ritorno da una protesta parallela nel quartiere di Aldgate. Transitando nei pressi di una delle moschee più grandi della città, alcuni dei manifestanti sono scesi cercando lo scontro con gruppi di immigrati. Il pullman è poi ripartito, per fermarsi solo pochi metri dopo a causa di un guasto. E’ in quel momento che un centinaio di giovani asiatici hanno circondato il mezzo bersagliandolo con pietre, sassi e razzi improvvisati.
“Siamo intervenuti tempestivamente,” ha commentato la polizia, che ha caricato i 44 EDL su un altro pullman per scortarli via – e poi arrestarli. “Era necessario far uscire i manifestanti in fretta dalla zona per evitare che le cose peggiorassero.” La polizia, in assetto anti-sommossa, ha avuto parecchio da fare anche per tenere a bada gli oltre 1500 manifestanti dei gruppi anti-fascisti organizzati sotto la sigla Unite Against Fascism.
“La strategia era impedire all’EDL di spargersi per le strade, ma non era meno importante evitare qualunque contatto con gli altri gruppi presenti,” ha spiegato un portavoce della Metropolitan Police. “Gli uomini della polizia facevano da barriera umana tra i due schieramenti.” Il meeting di Tower Hamlets – uno dei quartieri più multietnici di Londra – era stato pianificato da tempo, attirando le ire della popolazione locale e dei community groups, che avevano chiesto a più riprese di vietarlo. A seguito della strage di Oslo e delle indagini – tuttora in corso – sui possibili collegamenti tra l’omicida e l’estrema destra britannica, l’Home Office ha vietato la marcia. Dopo le rivolte delle scorse settimane, era imperativo mantenere l’ordine in città. Lo scenario da guerriglia urbana delle rivolte non si è però verificato, e Londra può oggi tirare un sospiro di sollievo.
Mondo
Londra nel caos per un corteo anti-islamico
Fermati quarantaquattro estremisti di destra
Tutti gli arrestati sono appartenenti all'English Defence League (EDL). Gli scontri con le fozre dell'ordine si sono verificati nella parte est della città proprio nel cuore del quartiere multietnico di Tower Hamlets
Tensione a Londra. E buona parte della città tenuta sotto scacco tra ieri e oggi da estremisti di destra che hanno inscenato una manifestazione dell’estrema destra anti-islamica nel cuore multietnico della città. Il temuto raduno del gruppo English Defence League (EDL) nell’est della capitale è sfociato in scontri con la polizia e una sessantina di arresti, ma non si è ripetuto lo scenario da guerriglia urbana delle rivolte di qualche settimana fa. A quanto dichiarato dalla dirigenza EDL a Scotland Yard, il gruppo aveva in programma una static demonstration e un sit-in per protestare contro la recente decisione del Ministro dell’Interno Theresa May di vietare qualunque manifestazione in sei zone della capitale, ritenute ad alto rischio.
Nonostante il divieto, un migliaio di esponenti è arrivato durante la mattina di sabato armato di cartelli che leggevano “Questa non è l’Inghilterristan” e “England: love it or leave it”. La polizia ha scortato il gruppo più nutrito dalla stazione di King’s Cross fino all’inizio del quartiere multietnico di Tower Hamlets, dove era in atto un massiccio posto di blocco con agenti e mezzi.
La tensione era palpabile ma inizialmente sotto controllo. Teste rasate, bandiere, maschere da hockey con i colori inglesi, canti e saluti romani – un teatrino che l’Inghilterra ha imparato a conoscere bene negli ultimi anni. Il leader dell’EDL, Stephen Lennon, che si è presentato travestito con barba finta, cappello e occhiali scuri per non farsi riconoscere, ha poi preso la parola, dicendo alla folla di aver violato il suo permesso restrittivo per presenziare all’evento – ricevuto in seguito ad una condanna per hooliganismo. “Violerò ogni divieto, oggi e in futuro, per avere l’opportunità di manifestare insieme a voi,” ha gridato.
Dopo il breve discorso di Lennon sono scoppiati i primi tafferugli con le forze dell’ordine, che presidiavano la zona sin dalle prime ore del mattino – oltre 3000 uomini, sparsi per il quartiere e le zone limitrofe. La situazione è stata definita “estremamente tesa”, e non sono mancati gli episodi di violenza e i disordini, che però non hanno raggiunto l’intensità di altre manifestazioni EDL. Se si fa il conto dei danni, città come Luton, Birmingham, Nottingham hanno avuto una sorte decisamente peggiore in simili occasioni.
I tafferugli sono continuati in modo intermittente per tutta la giornata di ieri. Tra sabato e domenica, si contano circa una sessantina di arresti effettuati dalla polizia. Le principali accuse: resistenza alle forze dell’ordine, violenze, possesso di armi da taglio.
Uno dei momenti di maggior tensione si è verificato quando un pullman dell’EDL è stato “intercettato” ed attaccato da un gruppi di giovani asiatici in Whitechapel Road, non lontano dalla East London Mosque. Il veicolo, che trasportava 44 membri dell’EDL, era di ritorno da una protesta parallela nel quartiere di Aldgate. Transitando nei pressi di una delle moschee più grandi della città, alcuni dei manifestanti sono scesi cercando lo scontro con gruppi di immigrati. Il pullman è poi ripartito, per fermarsi solo pochi metri dopo a causa di un guasto. E’ in quel momento che un centinaio di giovani asiatici hanno circondato il mezzo bersagliandolo con pietre, sassi e razzi improvvisati.
“Siamo intervenuti tempestivamente,” ha commentato la polizia, che ha caricato i 44 EDL su un altro pullman per scortarli via – e poi arrestarli. “Era necessario far uscire i manifestanti in fretta dalla zona per evitare che le cose peggiorassero.” La polizia, in assetto anti-sommossa, ha avuto parecchio da fare anche per tenere a bada gli oltre 1500 manifestanti dei gruppi anti-fascisti organizzati sotto la sigla Unite Against Fascism.
“La strategia era impedire all’EDL di spargersi per le strade, ma non era meno importante evitare qualunque contatto con gli altri gruppi presenti,” ha spiegato un portavoce della Metropolitan Police. “Gli uomini della polizia facevano da barriera umana tra i due schieramenti.” Il meeting di Tower Hamlets – uno dei quartieri più multietnici di Londra – era stato pianificato da tempo, attirando le ire della popolazione locale e dei community groups, che avevano chiesto a più riprese di vietarlo. A seguito della strage di Oslo e delle indagini – tuttora in corso – sui possibili collegamenti tra l’omicida e l’estrema destra britannica, l’Home Office ha vietato la marcia. Dopo le rivolte delle scorse settimane, era imperativo mantenere l’ordine in città. Lo scenario da guerriglia urbana delle rivolte non si è però verificato, e Londra può oggi tirare un sospiro di sollievo.
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Roma, 24 feb (Adnkronos) - Opposizioni compatte domani alla Camera per il doppio appuntamento con la sfiducia. Destinatari delle mozioni sono i ministri della Giustizia Carlo Nordio e del Turismo Daniela Santanchè. Solo nel secondo caso, però, l'aula di Montecitorio si esprimerà con un voto. Per un 'verdetto' su Nordio, salvo clamorosi (e inattesi) cambiamenti dell'ordine del giorno, questa settimana non se ne farà nulla.
La mozione contro il ministro della Giustizia nasce dalla vicenda Almasri e dalle 11 di domani è prevista solo la discussione generale. Politicamente (e anche formalmente) la sfiducia a Nordio ha una base ampia, pur se perimetrata al solo campo dell'opposizione. La mozione è stata presentata dalla capogruppo del Pd Chiara Braga ed è stata sottoscritta dai capigruppo M5s (Riccardo Ricciardi), Avs (Luana Zanella), Iv (Davide Faraone), +Europa (Riccardo Magi). Il leader di Azione Carlo Calenda si è invece detto più volte contrario alla sfiducia al ministro.
Diverso il discorso per la mozione Santanchè, legata alle vicende giudiziarie delle sue società. Nell'aula della Camera si è già svolta la discussione generale e per domani, dalle 15,30, è in programma il seguito della discussione. A partire dalla replica della ministra del Turismo attesa, salvo novità, in apertura di seduta. A seguire il voto. Anche qui il fronte delle opposizioni risulta compatto. La mozione Santanchè è del M5s, prima firma dell'ex capogruppo Francesco Silvestri, ed è stata sottoscritta dalle capogruppo del Pd (Braga) e di Avs (Zanella). Formalmente mancano all'atto le firme di +Europa e Azione, che però avrebbero assicurato il proprio supporto al momento del voto, e di Italia viva.
Milano, 24 feb.(Adnkronos) - “Un ente come Fondazione Bicocca è assolutamente innovativo perché apre totalmente al privato. Una formula coerente con le intenzioni del governo, che sta novellando le norme legate al partenariato pubblico-privato per un equilibrato rapporto tra gli interessi pubblici e l'interesse privato”. Così Alessandro Morelli, sottosegretario di Stato alla Presidenza del Consiglio dei ministri, in occasione della presentazione della Fondazione Bicocca, svoltasi presso l’Aula magna dell’Ateneo milanese.
“Bicocca, pertanto, sta facendo una bellissima esperienza: una start up all'interno della start up. Ci auguriamo, quindi, che il buon successo di questa iniziativa possa essere preso come esempio da molti altri. Il giusto e sano collegamento tra un'accademia, come questa l'università, e le imprese è una cosa buona e giusta che perseguiamo con grande attenzione”, conclude.
Milano, 24 feb.(Adnkronos) - "Oggi presentiamo Fondazione Bicocca a tutta la comunità e a tutti i nostri possibili stakeholders. Lo scopo della Fondazione è quello di mettere in relazione il territorio con l'università. È un facilitatore e quindi speriamo di ottenere dei grossi risultati. Oggi il primo evento di una lunga serie”. Così Marco Orlandi prorettore vicario dell'università Milano-Bicocca e presidente di Fondazione Bicocca durante l'evento "Connessioni per il futuro". Un incontro pensato per presentare Fondazione Bicocca, un nuovo ente in grado di supportare e valorizzare le attività di alta formazione, ricerca e trasferimento tecnologico dell’ateneo. “Siamo molto orgogliosi, siamo un'università giovane nata 26 anni fa, ma in questi 26 anni abbiamo ottenuto degli ottimi risultati e questo era il momento di dotarsi di un altro strumento per essere ancora più attrattivi per il territorio e per i nostri stakeholders" conclude Orlandi.
Milano, 24 feb.(Adnkronos) - “La presentazione di Fondazione Bicocca è un momento importante perché Bicocca ha già dimostrato, spostandosi in quest'area geografica della città, di fare tanto per il territorio in cui è immersa, con una trasformazione ambientale e strutturale". Lo afferma Alessia Cappello, assessora allo Sviluppo economico e politiche del lavoro del Comune di Milano, in occasione della presentazione della Fondazione Bicocca, svoltasi presso l’Aula magna dell’Ateneo milanese.
"Basti pensare - dice - a tutti gli investimenti sul verde che ha fatto e che circondano quest'area, ma soprattutto culturale, sulla parte che riguarda la proprietà intellettuale, il trasferimento tecnologico, la possibilità di avvicinare e orientare ancora di più tante ragazze e ragazzi alle materie che l’Università Bicocca rappresenta in questo territorio. Ora attraverso la Fondazione, si cerca di creare quel ponte ancora più esplicito, ancora più forte con il mercato del lavoro”.
"L’obiettivo della Fondazione è trasformare da un lato il mercato del lavoro, avvicinandolo sempre di più alle aspettative di tante ragazze e ragazzi, dall'altro lato avvicinare questo patrimonio di giovani alle proposte che ci sono nel mercato del lavoro, orientandoli e formandoli nel modo corretto a fronte delle tante vacancies che ci sono in diversi settori. Un obiettivo molto utile non solo a Milano, ma al nostro Paese”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il costo delle bollette in Italia ha raggiunto picchi insostenibili per famiglie e imprese. Oggi la segretaria Schlein ha dimostrato che sono possibili interventi urgenti e immediati per abbassare il costo dell’energia. Nello stesso giorno in cui il governo Meloni fa slittare il cdm per affrontare la questione: sono nel caos. Seguano le proposte del Pd, perché gli italiani non possono rimetterci di tasca propria per l’incompetenza di questa destra". Lo scrive sui social Alessandro Zan del Pd.
Milano, 24 feb.(Adnkronos) - “Il valore di Fondazione Bicocca è un atto di coraggio, ma anche di eredità, perché questo è il mio ultimo anno di mandato. Pertanto, l'ottica è mettere a disposizione le competenze, ma anche il coraggio, di un grande ateneo pubblico multidisciplinare, come Bicocca, a disposizione della società civile a 360 gradi”. Così Giovanna Iannantuoni, rettrice dell’università degli studi di Milano-Bicocca, in occasione della presentazione della Fondazione Bicocca, svoltasi presso l’Aula magna dell’Ateneo milanese.
“Tutti noi sappiamo dell'incertezza economica, dei problemi relativi al mancato sviluppo delle competenze e dell'inverno demografico. Queste sfide non sono solo italiane, ma anche europee, rispetto a colossi come Stati Uniti e Cina e fanno riflettere sul gap di innovazione tecnologica che caratterizza tutta l'Europa e in particolare il nostro Paese. Pertanto - spiega la rettrice Iannantuoni - è motivo di orgoglio avere da un lato lo sviluppo delle competenze e dall’altro mettere a disposizione i nostri laboratori e le nostre migliori menti insieme alle imprese per fare sviluppo e crescita. Non c'è innovazione tecnologica se non c’è giustizia sociale, cioè se l’innovazione non è a favore di tutti. Un esempio sono le polemiche legate alle auto elettriche”.
“Quindi, il nostro approccio è multidisciplinare, innovativo e diverso, com’è diversa Bicocca, e si propone come una piattaforma di connessioni per il futuro, come abbiamo voluto chiamare la giornata di oggi e aspettiamo tutte le imprese del terzo settore, gli Irccs, gli istituti di cura, le scienze della vita, Tutti insieme per dare una speranza diversa al nostro Paese”, conclude.
Roma, 24 feb. (Adnkronos) - "Il governo Meloni, in quasi due anni, non ha adottato alcuna misura efficace per contrastare l’aumento delle bollette, preferendo smantellare il mercato tutelato e aggravando così la situazione di famiglie e imprese". Lo afferma Ubaldo Pagano, capogruppo del Partito Democratico in Commissione Bilancio alla Camera, sottolineando la necessità di un cambio di rotta immediato. Il Partito Democratico torna a chiedere interventi concreti, proponendo due soluzioni centrali: separare il costo dell’energia da quello del gas e istituire un ente pubblico che possa garantire prezzi più accessibili.
"Non possiamo accettare – aggiunge Pagano – che il nostro sistema energetico rimanga vincolato a un meccanismo che pesa enormemente sulle tasche di cittadini e aziende. Il gas è la fonte più costosa e instabile, e continuare a legare il prezzo dell’elettricità a questa risorsa è un errore che il governo deve correggere subito. Le bollette stanno raggiungendo livelli insostenibili proprio nei mesi di maggiore consumo: Meloni e la sua maggioranza si decidano ad agire, perché gli italiani non possono più aspettare", conclude Pagano.