Alla giornata negativa per tutti i mercati europei, compreso quello di piazza Affari, si aggiunge per l’Italia un’altra brutta notizia: Standard&Poor’s, l’agenzia di rating che ieri ha declassato sette banche, adesso ha messo sotto stretta osservazione il rating di Poste Italiane con “implicazioni negative”. La notizia è stata resa nota nella tarda mattinata. S&P ha confermato il rating A sul lungo termine e A-1 nel breve termine nei confronti delle Poste. Ma non ha nascosto che, dopo il declassamento degli istituti di credito, la decisione del creditwatch negativo potrebbe portare ad un altro downgrade.
Intanto tutti le borse europee sono contrassegnate dal segno meno: pesano le parole di ieri della Fed secondo cui “ci sono significativi rischi al ribasso sulle prospettive di crescita”. Il Fondo monetario internazionale aveva quantificato in 200-300 milioni di euro l’impatto della crisi sugli istituti di credito del vecchio continente. L’indice peggiore è Parigi, che perde il 5,25 per cento. Piazza Affari comincia la seduta seduta a – 2,96%. Nelle prime ore della mattinata il Ftse Mib recupera punti, ma poi torna a cedere terreno (-4,52%). L’All Share chiude a – 4,62%.
Tra le banche brilla Bpm (+4,88%) per cui martedì prossimo il cda scioglierà finalmente il nodo sulla governance. Male Unicredit (-6,27%), Monte Paschi -5,96%, Mediobanca chiude in parità. Intesa cede l”1,50%. Nell’energia Enel -5,10%, Eni -5,28% e Saipem– 8,22%. Tra le altre blue chip Atlantia perde l’8,1%, ancora giù Mediaset (-6,96%) che risente sia delle ipotesi degli operatori su un rallentamento degli investimenti pubblicitari, sia della debolezza del governo Berlusconi. In difficoltà tutto il settore auto, con Fiat che cede il 4,55% e Fiat Industrial -5,73%.
Vanno male anche le borse asiatiche: il Nikkei di Tokyo perde il 2,07 per cento, mentre l’indice continentale Msci Asia Pacific che raccoglie le principali piazze orientali (tranne il Giappone) segna il -4,5 per cento, il livello minimo da 14 mesi. Alle 9.15 italiane l’Hang Seng di Hong Kong segnava un ribasso del 4,3 per cento. Shanghai ha chiuso a -2,78 per cento e Jakarta addirittura a oltre sette punti percentuali di ribasso. Apertura in calo per la borsa di New York, influenzata dal tonfo delle piazze europee. L’indice Dow Jones perde lo 0,98% a 11.016,24 punti.
LA CRONACA ORA PER ORA
17.30 – Milano chiude in forte calo
Chiusura in forte calo in piazza Affari per il Ftse Mib, a 13.481,59 (-4,52%). La peggiore è Parigi (-5,25%). Il Dax di Francoforte perde il 4,96%. Londra arretra del 4,67%, Madrid -4,62%. Lo spread tra Btp-Bund chiude a 397.
16.15 – Spread Btp-Bund a 399
I titoli italiani scendono sotto quota 400 punti. Lo spread tra i btp decennali e il bund tedesco stamane è salito fino a quota 413,43 punti, mentre ora è sceso a 399,01 punti.
16.00 – Mosca chiude in calo
Tonfo della Borsa russa: in chiusura l’indice Rts ha perso quasi l’8%, mentre il Micex, denominato in rubli, ha lasciato il 7,35%. Secondo gli analisti si tratta della reazione alle ultime mosse della Federal Reserve e alla decisione dell’agenzia Moody’s di abbassare il rating di tre importanti banche Usa.
15.32 – Dow Jones apre in calo
Apertura in calo per la borsa di New York, influenzata dal tonfo delle piazze europee. L’indice Dow Jones perde lo 0,98% a 11.016,24 punti.
15.00 – Borse europee restano negative
Restano pesanti le principali piazze europee in attesa dell’avvio di Wall Street. Maglia nera a Parigi (-5,19%). Madrid (-5,22%), Londra (-4,89%), Bruxelles (-4,87%), Francoforte (-4,33%), Lisbona (-4,18%), Milano (-3,79%) e Zurigo (-3,50%).
14.00 – Chiude in calo anche la borsa di Mumbai
Vanno male anche le borse del resto del mondo: il Sensex, l’indice principale della borsa indiana, ha chiuso a -4,13 per cento.
13.35 – A metà seduta le borse scendono ancora
Peggiorano in territorio negativo tutte le piazze del vecchio continente: il Ftse Mib tocca quota -4 per cento, poi scende di nuovo lievemente. Precipita Parigi che cede il 5,04 per cento, mentre Londra è a -4,73 per cento. In affanno anche Francoforte e Madrid.
12.30 – Giù i futures di Wall Street
Ribasso per i futures sugli indici della Borsa di New York. Il contratto sul Dow Jones cede l’1,4 per cento.
11.50 – Borse europee ancora in forte ribasso
La peggiore è Parigi che cede oltre 4 punti percentuali. Male anche Londra a quota – 3,86 per cento, Francoforte meno 3,72 per cento.Il ribasso di piazza Affari è costante ma contenuto: il Ftse Mib cede quasi 3 punti percentuali.
10.45 – Tenaris in caduta libera, resiste in positivo Bpm
Eccesso di ribasso per Tenaris che segna il -8,02 per cento. L’unico titolo in positivo è Bpm che guadagna il 7,32 per cento. Ma c’è grossa preoccupazione anche per il differenziale tra i titoli di stato italiani e tedeschi, che in mattinata ha raggiunto i 412 punti, il livello massimo da quando la Bce ha iniziato a comprare il nostro debito pubblico. in attesa dell’incontro di oggi tra i segretari generali dei principali sindacati del credito e il vice direttore generale della Banca d’Italia, Anna Maria Tarantola, per discutere sulla governance della popolare milanese e in particolare sulle ipotesi di ingresso di nuovi azionisti.
10.35 – Titoli Fiat ancora in calo
Fiat perde il 6,78 per cento, Industrial il 4,16 per cento. Tra i bancari, il peggiore è Mediolanum che perde il 4 per cento, ma restano negativi anche Mps, Intesa San Paolo e Unicredit.
10.10 – Lo spread risale a 406 punti
Dopo l’acquisto di titoli di Stato italiani da parte della Bce il differenziale con i bund tedeschi è a 406 punti. Lo riferiscono alcuni operatori all’agenzia Bloomberg senza però indicare i volumi degli interventi. Lo spread dei Bonos spagnoli con i titoli tedeschi si posiziona poco sotto i 370 punti.
10.00 – Le piazze europee accelerano al ribasso
Dopo l’apertura con il segno meno i principali titoli del vecchio continente continuano a perdere terreno. In rosso Francoforte, che tocca il -3,6 per cento. Ftse Mib ancora a -2,80 per cento.
9.48 – In perdita anche i titoli del comparto industriale
Come nei giorni precedenti, anche oggi Fiat è in territorio negativo, segnando il – 4,6 per cento. Male anche gli altri titoli del comparto industriale: Exor -4,8 per cento, Pirelli -3,8 per cento. Male anche i titoli energetici: Eni -2,4 per cento, Enel -2,8% per cento.
9.29 – Differenziale a 412 punti
Sale ancora lo spread, che tocca il massimo storico dei 412 punti.
9.22 – Male i titoli bancari
Dopo il declassamento da parte di S&P, sono in perdita tutti i titoli bancari italiani: peggior performance per Unicredit che perde il 3,03 per cento. Mediolanum cede il 2,98 per cento, seguito da Mps a-2,18% per cento e Ubi banca a -2,09%. Mediobanca cede l’1,73 per cento
9.10 – Negative tutte le piazze europee
A Parigi il Cac 40 perde il 2,66 per cento a 2.857 punti, a Londra l’indice principale cede il 2,54 per cento a 5.153. In rosso Francoforte che segna il -3,24 per cento e Amsterdam a -2,40 per cento.
9.09 – Spread Btp-Bund a 411 punti
Il differenziali tra i titoli di Stato italiani e quelli tedeschi raggiunge i 411 punti, toccando un nuovo record.
9.03 – Piazza Affari apre la seduta in forte ribasso
All’avvio dei mercati il FtseMib cede il 2,96% a 13.694 punti e il Ftse All Share il 2,63% a 14.589 punti.