Un appalto da 1,7 milioni di euro affidato senza gara e inaugurato dalla moglie, Anna Finocchiaro, capogruppo dei senatori Pd. La Procura ha chiuso le indagini: Fidelbo Melchiorre, così si chiama il marito, ginecologo, socio di un’azienda produttrice di software, la Solsamb Srl, è indagato per abuso d’ufficio insieme ad alcuni dirigenti della sanità siciliana come “determinatore o comunque istigatore… predisponendo l’atto di convenzione e proponendo la stipula all’Asp di Catania”.
Si tratta della versione siculo-democratica del progetto “Case della Salute”, inventato da Livia Turco quand’era ministro, poi tradotto in progetti e appalti senza gara che incrociano passato e presente dell’assetto politico siciliano. E non solo. Visto che il 15 novembre del 2010 i siciliani che avevano visto Anna Finocchiaro candidata nel 2008 contro Raffaele Lombardo, all’improvviso assistevano all’inaugurazione in pompa magna del nuovo presidio sanitario di Giarre, roccaforte dell’Mpa, il partito fondato da Lombardo. In prima fila c’era, appunto, Fidelbo Melchiorre, poi Giuseppe Calaciura, manager dell’Asp3 coindagato, già segretario dell’Mpa nel Comune di Biancavilla. Seguono Teresa Sodano, sindaco Mpa di Giarre, Massimo Russo, assessore di fiducia di Lombardo, e poi Anna Finocchiaro con accanto Livia Turco.
Le coincidenze non si contano. Nel 2007 il ministro Turco emanava le linee guida ministeriali per i nuovi progetti del Piano sanitario nazionale. Tempo 30 giorni e il consorzio dell’impresa del marito di Anna Finocchiaro, presentava il progetto per la casa della salute da 1,2 milioni. Poi nel passaggio da Totò Cuffaro a Raffaele Lombardo, imputato per voto di scambio, i costi lievitavano sino a raggiungere quota 1,7 milioni. Senza gara d’appalto. Quindi la delibera incriminata, datata luglio 2011, quando stava per andare in porto l’accordo tra Mpa e Pd che ha fatto infuriare Rosy Bindi e Leoluca Orlando. Secondo l’accusa, la delibera sarebbe stata redatta “senza previo espletamento di una procedura ad evidenza pubblica e comunque in violazione del divieto di affidare incarichi di consulenza esterna”.
L’atto secondo il pm Alessandro La Rosa, “avrebbe procurato un ingiusto vantaggio patrimoniale alla Solsamb consistito nell’affidamento diretto alla società di una prima anticipazione di 175 mila euro proveniente dalla quota del cofinanziamento stato regione previsto dalla finanziaria del 2007”. Ma non basta, perché il 16 novembre del 2010, giorno successivo al taglio del nastro, Anna Finocchiaro ha negato in diretta a Ballarò l’esistenza di indagini a carico di Raffaele Lombardo. Sostegno che continua anche dopo la citazione diretta a giudizio del governatore siciliano per voto di scambio. Quindi quest’inchiesta della procura di Catania, la stessa nella quale Anna Finocchiaro è cresciuta da magistrato.
da Il Fatto Quotidiano del 7 ottobre 2011