La ragazza è spigliata e ama il rischio. E se, in un momento in cui l’editoria globale sembra morire di morte lenta, Cristina Sivieri Tagliabue ha raccolto energie e fondi per lanciarsi “anema e core” in un nuovo progetto, vuol dire che ha coraggio.
Si chiama Women Magazine (Contesti creativi editori) è un mensile, da oggi in edicola. Già dal titolo s’intuiscono i contenuti. Ordinario e fuori dal comune si combineranno per dar vita a una galleria umana e quotidiana che avrà su internet e su Facebook il luogo di ritrovo per aggiornarsi e scambiarsi informazioni.
Women ribalta i cliché anche dal punto di vista degli editoriali e degli opinionisti. La maggioranza dei corsivi è stata affidata a firme di pensatrici italiane e straniere: Caterina Soffici, Paola Turci, Nicoletta Carbone, Theodora Delavault, Cristina Finocchi Mahne, Silvia Bizio, Melissa P, Domiziana Giordano, Juliet Linley, Januaria Piromallo e altre ancora. Ma non mancheranno, ovviamente, le firme maschili come Sebastiano Mondadori, Enrico Ghezzi e Giuseppe Di Piazza, direttore di Sette, che chioserà nelle insolite vesti di poeta in esclusiva. E la firma del ‘maschilista per eccellenza’, Massimo Fini.
Punti di forza della rivista – oltre alle firme – sono le immagini: grande spazio alla fotografia e alle illustrazioni in stile New Yorker che dalla cover ai reportage saranno il fil rouge della narrazione di questo nuovo “femminile plurale”.
La copertina di Women sarà il tratto d’identità del magazine, sempre in black and white, dominata da un’immagine di profilo, scattata ad hoc per la testata. Il primo portrait è stato affidato ad Efrem Raimondi, che ha ritratto Vanessa Beecroft, simbolo di un’eccellenza italiana riconosciuta a livello internazionale, la quale per la prima volta si è concessa ad un femminile. All’artista molto quotata Beecroft è dedicato il primo numero. Un numero limitatissimo sarà firmato personalmente da Vanessa, dunque da conservare come opera d’arte.
Women, si presenta in veste elegante in ampio formato (24cm x 35cm), cover patinata e carta patinata opaca. Legata a un sito web aggiornato quotidianamente, la rivista sarà disponibile su iPad e avrà un’applicazione dedicata per iPhone.
Non è mai abbastanza parlare di donne e far parlare le donne. È cultura, è consapevolezza, è confronto. E’ ricchezza mentale.