“Caro Canton, è vero che ci vuoi espellere?” Questa mattina il sindaco di Varese, il maroniano Attilio Fontana, ha scritto una lettera al neosegretario provinciale della Lega Nord, il reguzzoniano (imposto da Bossi), Maurilio Canton. Tema della missiva la fantomatica lista di proscrizione compilata dal nuovo gruppo di comando varesino che includerebbe 47 nomi, tra cui anche quello dei sindaco Fontana. Le sventure che la Lega Nord sta vivendo nella sua roccaforte continuano a tenere banco, nonostante il tentativo di pacificazione operato dallo stesso ministro Roberto Maroni in occasione della sua visita al direttivo cittadino di martedì sera.
Da domenica la Lega è ormai divisa. I maroniani sarebbero stati “schedati” e inseriti in una lista di 47 nomi tra sindaci, assessori, consiglieri o semplici militanti, che sarebbero prossimi all’espulsione da parte del direttivo federale (che tratta i casi dei militanti con più di 10 anni di anzianità). Si tratta di elementi di spicco della politica locale, come Andrea Mascetti (esponente dell’associazione Terra Insubre già sospeso nel 2010 da Bossi sul Sacro prato di Pontida), Stefano Candiani o lo stesso Attilio Fontana. Tutti considerati a vario titolo vicini al ministro Maroni. Come loro, sarebbero finiti nella lista anche tutti quelli che nelle settimane e nei mesi scorsi si sono esposti contro la manovra fiscale (vedi i sindaci leghisti come Sandy Cane, Matteo Bianchi, Cristina Bertuletti o Enrico Baroffio) o quelli che si sono scagliati apertamente contro la nomina del nuovo segretario di espressione reguzzoniana (come Alessandro Vedani, Alberto Minazzi, Mario De Micheli e tanti altri).
La questione diventa presto oggetto di chiacchiere anche al dì fuori delle segreterie del Carroccio e il sindaco Fontana ne chiede conto al suo nuovo segretario, inviandogli una lettera, non priva di sorprese: “Caro segretario, leggo questa mattina su alcuni giornali una notizia che mi ha lasciato di stucco: il mio nome sarebbe stato inserito in “una lista di epurandi” e rischio l’espulsione dalla Lega Nord. Vorrei a questo punto delle spiegazioni, anche alla luce delle tue parole in sezione a Varese l’altra sera. O meglio: chiedo una tua smentita ufficiale, dal momento che mi auguro sia una falsa informazione. Sono anche certo che tu annuncerai querela nei confronti degli estensori degli articoli che riportano notizie non vere e verificate”.
Fontana si spinge oltre. E insinua il seme del dubbio, riferendo di una mancata visita da parte di Canton che nella giornata di giovedì non si è presentato a un appuntamento con Fontana: “In attesa di una tua risposta pubblica – dice il primo cittadino varesino -, resto a diposizione comunque per un chiarimento. Ieri ho atteso la tua visita, come da nostri accordi precedenti: non vedendoti ho provato anche a chiamarti, ma nessuna risposta. Non vorrei pensar male… leggendo appunto i giornali questa mattina”. La parte più bella rilevante però è nel finale del testo. In un post scriptum: “”Questa mia richiesta viene fatta anche a nome dei tanti bravi amministratori e militanti che si vedono ingiustamente additati come dei reprobi. Non solo… Ho ricevuto proprio in questo momento una telefonata del Ministro Maroni, che si sente offeso dal non essere stato inserito in questa ipotetica lista, al numero 1! A presto e un cordiale saluto. Attilio Fontana”.
Una dichiarazione che fuga ogni dubbio sull’esistenza di un’area maroniana all’interno della Lega dal momento che lo stesso ministro dell’Interno si sarebbe stupito di non essere messo al primo posto della presunta lista di epurandi.