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Adesso una legge sul conflitto di interessi

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Mai più un Silvio Berlusconi. Ecco il primo punto sull’agenda del prossimo governo, di qualunque natura e colore esso sia. Ora che il Caimano pare aver perso davvero tutti i denti, ora che la maggioranza si sfalda e sul berlusconismo scorrono i titoli di coda, è tempo di prendere un impegno solenne con il paese. L’anomalia arcoriana va estirpata dalla politica italiana, per impedire che si ripeta, magari sotto altre vesti e sotto altri nomi. Ma anche per impedire che Silvio (o Marina) tentino – come è già successo quando tutti dicevano “è finita” – un clamoroso colpo di coda.

Per questo vi invitiamo a farvi portavoce di questa battaglia: la prima legge da sottoporre al Parlamento (e da inserire, poi, in Costituzione) ha un nome chiaro: conflitto di interessi. Abbiamo creato un evento su Facebook per far capire quanto sia voluto dagli italiani un provvedimento del genere. Oggi che l’Italia si sta liberando di Berlusconi, facciamo in modo che la storia non si possa ripetere. Così come dopo il fascismo, i costituenti hanno fatto di tutto affinché l’Italia non potesse ricadere in una dittatura politica, oggi facciamo in modo che l’Italia non possa ricadere in una dittatura economica e mediatica.

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