Da professore, in questi ultimi anni, Mario Monti ha imparato a coltivare una riservatezza tale da riuscire a tenere lezioni segrete nel cuore della Bocconi per i pochi studenti capaci di scoprire l’aula misteriosa. “Buona sera. È la dichiarazione più lunga che vi lascio oggi. Siete fortunati”, ha detto ieri sera ai cronisti rientrando in albergo, ieri sera. Ma ora che è ufficialmente un politico, qualcosa in più sulle sue intenzioni e ambizioni comincia a filtrare.
“Ha le idee molto chiare e una lista di priorità, molto determinato”, racconta chi ha parlato con il prossimo presidente del Consiglio. “Rimosso chirurgicamente” Silvio Berlusconi, per usare l’espressione del Financial Times di ieri, resta la sua eredità da gestire. Monti da giorni ragiona e si muove già da premier consapevole di quello che sarà il suo vero test: le aste del debito pubblico. Domani il ministero del Tesoro deve vendere all’asta fino a 3 miliardi di euro di Btp a 5 anni. L’ultima asta dei Bot, i titoli con scadenza 12 mesi, si è chiusa con un conto salato per lo Stato: tassi al 6, 08 per cento. Ormai l’Italia deve pagare di più per avere in prestito soldi con scadenze ravvicinate che lunghe, come se ci fosse un imminente rischio bancarotta. Monti spera di dimostrare che la sua sola presenza basta a invertire la tendenza e a far scendere i tassi domani. Ma restano altri 135 miliardi da vendere ai creditori entro marzo 2012.
Per questo Mario Monti ha incontrato ieri anche Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea che, stando alle voci che circolano sui mercati, negli ultimi giorni ha ricominciato a comprare ingenti quantità di titoli di Stato italiani per dare un po ’ di fiato all’Italia durante la transizione. L’ultimo dato disponibile, della settimana scorsa, è di 9, 52 miliardi di acquisti (tra Italia, Portogallo, Irlanda e Spagna) contro i 4 miliardi della settimana precedente. Draghi subisce la pressione della Germania perché ridimensioni il sostegno ai Paesi in difficoltà. Ma nei prossimi giorni non dovrebbe avere grandi problemi: ogni giorno arrivano nuove dichiarazioni di sostegno a Monti dai protagonisti della crisi del debito. Ieri si è pronunciata Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale: “Conosco molto bene Mario Monti, ho molta stima e rispetto per lui, penso che sia una persona estremamente competente con la quale in ogni caso ho sempre avuto un dialogo allo stesso tempo produttivo ed estremamente intenso”. Parole che rendono legittimo aspettarsi un approccio indulgente da parte degli ispettori del Fmi che arriveranno a Roma nelle prossime settimane. Il sostegno di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel viene ribadito quasi quotidianamente. Idem quello di Barack Obama, che ieri sera ha definito “positivi” i cambi di governo in Grecia e Italia.
Dal lato internazionale, quindi, tutto sta andando a posto. Peccato che ci sia anche il Parlamento. Ieri Monti ha pranzato con Silvio Berlusconi e, sempre in mattinata, ha incontrato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e il suo vice Enrico Letta. E poi Pier Ferdinando Casini, il leader dell’Udc. Stando a quanto filtra, il Cavaliere ha perorato due cause tra loro legate: l’ingresso di Gianni Letta nel nuovo esecutivo e la garanzia che non arriveranno leggi punitive su giustizia e televisione. Anche l’assegnazione di un ministero importante a Giuliano Amato, secondo molti parlamentari, potrebbe essere considerata da Berlusconi una garanzia di non eccessiva ostilità del governo Monti.
Il professore della Bocconi ha già elaborato se non una strategia almeno una tattica di sopravvivenza per i prossimi mesi: il Parlamento si occuperà delle riforme istituzionali, a cominciare dalla legge elettorale, il governo dei dossier economici. Così i leader, che non saranno tra i ministri, si terranno occupati con infinite divagazioni su sistemi proporzionali alla tedesca, doppi turni alla francese e, chissà, bicamerali. Nel frattempo Monti e la sua squadra, di cui dovrebbero far parte un paio di rettori come Guido Tabellini (Bocconi) e Lorenzo Ornaghi (Cattolica), rimetteranno in sesto il bilancio in coerenza con la lettera d’intenti del governo Berlusconi all’Unione europea.
Da notare che Monti non ha ancora sentito la necessità di incontrare il ministro del Tesoro Giulio Tremonti. L’agenda dei provvedimenti è ormai definita all’insegna dell’equità e della crescita. Che, tradotto in misure concrete significa riduzione o cancellazione delle pensioni di anzianità e imposta patrimoniale (di questa i dettagli sono già oggetto di negoziati, si parla di interventi sui patrimoni sopra il milione di euro). Senza dimenticare i provvedimenti di medio periodo, quelli a cui Monti tiene di più per uscire da una logica dell’emergenza e della “veduta corta”, come diceva Tommaso Padoa-Schioppa, che il professore considera una delle cause profonde della crisi. E questo significa liberalizzazioni, concorrenza e riforme del mercato del lavoro. Ma su questi temi di dettagli ce ne sono ancora davvero troppo pochi.
Gentile lettore, la pubblicazione dei commenti è sospesa dalle 20 alle 9, i commenti per ogni articolo saranno chiusi dopo 72 ore, il massimo di caratteri consentito per ogni messaggio è di 1.500 e ogni utente può postare al massimo 150 commenti alla settimana. Abbiamo deciso di impostare questi limiti per migliorare la qualità del dibattito. È necessario attenersi Termini e Condizioni di utilizzo del sito (in particolare punti 3 e 5): evitare gli insulti, le accuse senza fondamento e mantenersi in tema con la discussione. I commenti saranno pubblicati dopo essere stati letti e approvati, ad eccezione di quelli pubblicati dagli utenti in white list (vedere il punto 3 della nostra policy). Infine non è consentito accedere al servizio tramite account multipli. Vi preghiamo di segnalare eventuali problemi tecnici al nostro supporto tecnico
La Redazione
Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".
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Economia & Lobby
Agenda Monti: esame del debito
Poi pensioni e patrimoniale
Il senatore vede Draghi e i leader del centrosinistra. I tecnici risanano, in Parlamento si fanno le riforme
Da professore, in questi ultimi anni, Mario Monti ha imparato a coltivare una riservatezza tale da riuscire a tenere lezioni segrete nel cuore della Bocconi per i pochi studenti capaci di scoprire l’aula misteriosa. “Buona sera. È la dichiarazione più lunga che vi lascio oggi. Siete fortunati”, ha detto ieri sera ai cronisti rientrando in albergo, ieri sera. Ma ora che è ufficialmente un politico, qualcosa in più sulle sue intenzioni e ambizioni comincia a filtrare.
“Ha le idee molto chiare e una lista di priorità, molto determinato”, racconta chi ha parlato con il prossimo presidente del Consiglio. “Rimosso chirurgicamente” Silvio Berlusconi, per usare l’espressione del Financial Times di ieri, resta la sua eredità da gestire. Monti da giorni ragiona e si muove già da premier consapevole di quello che sarà il suo vero test: le aste del debito pubblico. Domani il ministero del Tesoro deve vendere all’asta fino a 3 miliardi di euro di Btp a 5 anni. L’ultima asta dei Bot, i titoli con scadenza 12 mesi, si è chiusa con un conto salato per lo Stato: tassi al 6, 08 per cento. Ormai l’Italia deve pagare di più per avere in prestito soldi con scadenze ravvicinate che lunghe, come se ci fosse un imminente rischio bancarotta. Monti spera di dimostrare che la sua sola presenza basta a invertire la tendenza e a far scendere i tassi domani. Ma restano altri 135 miliardi da vendere ai creditori entro marzo 2012.
Per questo Mario Monti ha incontrato ieri anche Mario Draghi, il presidente della Banca centrale europea che, stando alle voci che circolano sui mercati, negli ultimi giorni ha ricominciato a comprare ingenti quantità di titoli di Stato italiani per dare un po ’ di fiato all’Italia durante la transizione. L’ultimo dato disponibile, della settimana scorsa, è di 9, 52 miliardi di acquisti (tra Italia, Portogallo, Irlanda e Spagna) contro i 4 miliardi della settimana precedente. Draghi subisce la pressione della Germania perché ridimensioni il sostegno ai Paesi in difficoltà. Ma nei prossimi giorni non dovrebbe avere grandi problemi: ogni giorno arrivano nuove dichiarazioni di sostegno a Monti dai protagonisti della crisi del debito. Ieri si è pronunciata Christine Lagarde, direttrice del Fondo monetario internazionale: “Conosco molto bene Mario Monti, ho molta stima e rispetto per lui, penso che sia una persona estremamente competente con la quale in ogni caso ho sempre avuto un dialogo allo stesso tempo produttivo ed estremamente intenso”. Parole che rendono legittimo aspettarsi un approccio indulgente da parte degli ispettori del Fmi che arriveranno a Roma nelle prossime settimane. Il sostegno di Nicolas Sarkozy e Angela Merkel viene ribadito quasi quotidianamente. Idem quello di Barack Obama, che ieri sera ha definito “positivi” i cambi di governo in Grecia e Italia.
Dal lato internazionale, quindi, tutto sta andando a posto. Peccato che ci sia anche il Parlamento. Ieri Monti ha pranzato con Silvio Berlusconi e, sempre in mattinata, ha incontrato il segretario del Pd Pier Luigi Bersani e il suo vice Enrico Letta. E poi Pier Ferdinando Casini, il leader dell’Udc. Stando a quanto filtra, il Cavaliere ha perorato due cause tra loro legate: l’ingresso di Gianni Letta nel nuovo esecutivo e la garanzia che non arriveranno leggi punitive su giustizia e televisione. Anche l’assegnazione di un ministero importante a Giuliano Amato, secondo molti parlamentari, potrebbe essere considerata da Berlusconi una garanzia di non eccessiva ostilità del governo Monti.
Il professore della Bocconi ha già elaborato se non una strategia almeno una tattica di sopravvivenza per i prossimi mesi: il Parlamento si occuperà delle riforme istituzionali, a cominciare dalla legge elettorale, il governo dei dossier economici. Così i leader, che non saranno tra i ministri, si terranno occupati con infinite divagazioni su sistemi proporzionali alla tedesca, doppi turni alla francese e, chissà, bicamerali. Nel frattempo Monti e la sua squadra, di cui dovrebbero far parte un paio di rettori come Guido Tabellini (Bocconi) e Lorenzo Ornaghi (Cattolica), rimetteranno in sesto il bilancio in coerenza con la lettera d’intenti del governo Berlusconi all’Unione europea.
Da notare che Monti non ha ancora sentito la necessità di incontrare il ministro del Tesoro Giulio Tremonti. L’agenda dei provvedimenti è ormai definita all’insegna dell’equità e della crescita. Che, tradotto in misure concrete significa riduzione o cancellazione delle pensioni di anzianità e imposta patrimoniale (di questa i dettagli sono già oggetto di negoziati, si parla di interventi sui patrimoni sopra il milione di euro). Senza dimenticare i provvedimenti di medio periodo, quelli a cui Monti tiene di più per uscire da una logica dell’emergenza e della “veduta corta”, come diceva Tommaso Padoa-Schioppa, che il professore considera una delle cause profonde della crisi. E questo significa liberalizzazioni, concorrenza e riforme del mercato del lavoro. Ma su questi temi di dettagli ce ne sono ancora davvero troppo pochi.
B.COME BASTA!
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I trasporti e la crisi
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Kiev, 17 mar. (Adnkronos) - Il presidente ucraino Volodymyr Zelensky ha annunciato su X di aver parlato con il presidente francese Emmanuel Macron: "Come sempre scrive - è stata una conversazione molto costruttiva. Abbiamo discusso i risultati dell'incontro online dei leader svoltosi sabato. La coalizione di paesi disposti a collaborare con noi per realizzare una pace giusta e duratura sta crescendo. Questo è molto importante".
"L'Ucraina è pronta per un cessate il fuoco incondizionato di 30 giorni - ha ribadito Zelensky - Tuttavia, per la sua attuazione, la Russia deve smettere di porre condizioni. Ne abbiamo parlato anche con il Presidente Macron. Inoltre, abbiamo parlato del lavoro dei nostri team nel formulare chiare garanzie di sicurezza. La posizione della Francia su questa questione è molto specifica e la sosteniamo pienamente. Continuiamo a lavorare e a coordinare i prossimi passi e contatti con i nostri partner. Grazie per tutti gli sforzi fatti per raggiungere la pace il prima possibile".
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - il presidente americano Donald Trump ha dichiarato ai giornalisti che il leader cinese Xi Jinping visiterà presto Washington, a causa delle crescenti tensioni commerciali tra le due maggiori economie mondiali. Lo riporta Newsweek. "Xi e i suoi alti funzionari" arriveranno in un "futuro non troppo lontano", ha affermato Trump.
Washington, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo quanto riferito su X dal giornalista del The Economist, Shashank Joshi, l'amministrazione Trump starebbe valutando la possibilità di riconoscere la Crimea ucraina come parte del territorio russo, nell'ambito di un possibile accordo per porre fine alla guerra tra Russia e Ucraina.
"Secondo due persone a conoscenza della questione, l'amministrazione Trump sta valutando di riconoscere la regione ucraina della Crimea come territorio russo come parte di un eventuale accordo futuro per porre fine alla guerra di Mosca contro Kiev", si legge nel post del giornalista.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Secondo un sondaggio della televisione israeliana Channel 12, il 46% degli israeliani non è favorevole al licenziamento del capo dello Shin Bet, Ronen Bar, da parte del primo ministro Benjamin Netanyahu, rispetto al 31% che sostiene la sua rimozione. Il risultato contrasta con il 64% che, in un sondaggio di due settimane fa, sosteneva che Bar avrebbe dovuto dimettersi, e con il 18% che sosteneva il contrario.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos) - Il ministero della Salute libanese ha dichiarato che almeno sette persone sono state uccise e 52 ferite negli scontri scoppiati la scorsa notte al confine con la Siria. "Gli sviluppi degli ultimi due giorni al confine tra Libano e Siria hanno portato alla morte di sette cittadini e al ferimento di altri 52", ha affermato l'unità di emergenza del ministero della Salute.
Beirut, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - Hamas si starebbe preparando per un nuovo raid, come quello del 7 ottobre 2023, penetrando ancora una volta in Israele. Lo sostiene l'israeliano Channel 12, in un rapporto senza fonti che sarebbe stato approvato per la pubblicazione dalla censura militare. Il rapporto afferma inoltre che Israele ha riscontrato un “forte aumento” negli sforzi di Hamas per portare a termine attacchi contro i kibbutz e le comunità al confine con Gaza e contro le truppe dell’Idf di stanza all’interno di Gaza.
Cita inoltre il ministro della Difesa Israel Katz, che ha detto di recente ai residenti delle comunità vicine a Gaza: "Hamas ha subito un duro colpo, ma non è stato sconfitto. Ci sono sforzi in corso per la sua ripresa. Hamas si sta costantemente preparando a effettuare un nuovo raid in Israele, simile al 7 ottobre". Il servizio televisivo arriva un giorno dopo che il parlamentare dell'opposizione Gadi Eisenkot, ex capo delle Idf, e altri legislatori dell'opposizione avevano lanciato l'allarme su una preoccupante recrudescenza dei gruppi terroristici di Gaza.
"Negli ultimi giorni, siamo stati informati che il potere militare di Hamas e della Jihad islamica palestinese è stato ripristinato, al punto che Hamas ha oltre 25.000 terroristi armati, mentre la Jihad ne ha oltre 5.000", hanno scritto i parlamentari, tutti membri del Comitato per gli affari esteri e la difesa.
Tel Aviv, 17 mar. (Adnkronos/Afp) - L'attacco israeliano nei pressi della città di Daraa, nel sud della Siria, ha ucciso due persone. Lo ha riferito l'agenzia di stampa statale siriana Sana.
"Due civili sono morti e altri 19 sono rimasti feriti in attacchi aerei israeliani alla periferia della città di Daraa", ha affermato l'agenzia di stampa, mentre l'esercito israeliano ha affermato di aver preso di mira "centri di comando e siti militari appartenenti al vecchio regime siriano".