Il suo nome circolava da giorni tra i papabili per succedere a Roberto Maroni al Viminale. Questa mattina la conferma: Anna Maria Cancellieri, attuale commissario prefettizio del Comune di Parma, sarà il nuovo ministro degli Interni. Ieri sera il commissario prefettizio ha preparato i bagagli e questa mattina si è chiusa alle spalle l’ufficio di Parma ed è salita sul primo treno per Roma.
Un cerchio che si chiude, quello della carriera professionale della Cancellieri: una vita da funzionario al ministero degli interni e, a 77 anni, la conquista del ufficio principale, luogo di potere per antonomasia nell’Italia della guerra fredda e del post comunismo, scranno fondamentale per gli equilibri del paese che fu di Andreotti e Cossiga.
La romana Anna Maria Cancellieri, dopo essere stata prefetto in città come Vicenza, Bergamo, Parma, Genova, Catania (qui gestì nel 2007 il caso Raciti, l’ispettore capo di polizia ucciso durante gli scontro fuori dallo stadio Massimino dopo il derby del Catania col Palermo), nel febbraio del 2010 aveva preso in mano le redini del Comune di Bologna, commissariato dopo le dimissioni, seguite allo scandalo Cinzia gate, del sindaco Flavio Delbono.
Quando poi il commissariamento del capoluogo emiliano si è protratto per più di un anno, la Cancellieri è entrata a far parte della politica bolognese a tal punto che è stata proposta come candidata sindaco da quell’Udc casianiana, poi dal centrodestra bolognese, in cerca di un nuovo jolly alla Guazzaloca, lontano dalle segreterie di partito.
La signora rifiutò ringraziando per l’affetto che parve ai più molto sincero. Ed è proprio questo rifiuto che le ha permesso di tenersi fuori dall’agone politico da campagna elettorale, per poi rientrare tra gli onori al Viminale in un “governo di unità nazionale” per salvare l’Italia dal baratro del default.
Ma prima del nuovo incarico, eccola alla sua ultima tappa da commissario, il 20 ottobre 2011, nemmeno un anno dopo la conclusione dell’avventura bolognese, a rimettere insieme i cocci di una disastrata Parma, orfana di quella giunta Vignali invischiata in ogni tipo di corruzione e scandalo.
Alla Cancellieri, da oggi esempio massimo di quota rosa nella politica italiana, anche se l’età è più quella della pensione che della donna in carriera, il difficilissimo compito di guidare un dicastero che controllerà ogni possibile turbolenza di ordine interno in un momento di forte crisi economica. Da lady di ferro a ministro dal pugno di ferro il passo sarà breve. Anche se a Parma in molti la stanno già rimpiangendo.
(c.z.)
Emilia Romagna - Cronaca
Governo Monti, Cancellieri è il nuovo ministro degli Interni
Un cerchio che si chiude, quello della carriera professionale della Cancellieri: una vita da funzionario al ministero degli interni e, a 77 anni, la conquista del ufficio principale, luogo di potere per antonomasia nell’Italia della guerra fredda e del post comunismo, scranno fondamentale per gli equilibri del paese che fu di Andreotti e Cossiga.
La romana Anna Maria Cancellieri, dopo essere stata prefetto in città come Vicenza, Bergamo, Parma, Genova, Catania (qui gestì nel 2007 il caso Raciti, l’ispettore capo di polizia ucciso durante gli scontro fuori dallo stadio Massimino dopo il derby del Catania col Palermo), nel febbraio del 2010 aveva preso in mano le redini del Comune di Bologna, commissariato dopo le dimissioni, seguite allo scandalo Cinzia gate, del sindaco Flavio Delbono.
Quando poi il commissariamento del capoluogo emiliano si è protratto per più di un anno, la Cancellieri è entrata a far parte della politica bolognese a tal punto che è stata proposta come candidata sindaco da quell’Udc casianiana, poi dal centrodestra bolognese, in cerca di un nuovo jolly alla Guazzaloca, lontano dalle segreterie di partito.
La signora rifiutò ringraziando per l’affetto che parve ai più molto sincero. Ed è proprio questo rifiuto che le ha permesso di tenersi fuori dall’agone politico da campagna elettorale, per poi rientrare tra gli onori al Viminale in un “governo di unità nazionale” per salvare l’Italia dal baratro del default.
Ma prima del nuovo incarico, eccola alla sua ultima tappa da commissario, il 20 ottobre 2011, nemmeno un anno dopo la conclusione dell’avventura bolognese, a rimettere insieme i cocci di una disastrata Parma, orfana di quella giunta Vignali invischiata in ogni tipo di corruzione e scandalo.
Alla Cancellieri, da oggi esempio massimo di quota rosa nella politica italiana, anche se l’età è più quella della pensione che della donna in carriera, il difficilissimo compito di guidare un dicastero che controllerà ogni possibile turbolenza di ordine interno in un momento di forte crisi economica. Da lady di ferro a ministro dal pugno di ferro il passo sarà breve. Anche se a Parma in molti la stanno già rimpiangendo.
(c.z.)
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Le condizioni di Papa Francesco si sono aggravate: “Crisi respiratoria e anemia, sono state necessarie trasfusioni e ossigeno”. I medici: “Prognosi riservata”
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(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
(Adnkronos) - Papa Francesco "è in prognosi riservata". Lo fa sapere oggi, 22 febbraio, il Vaticano, con un aggiornamento sulle condizioni del Pontefice 88enne,ricoverato dal 14 febbraio al Gemelli per una polmonite bilaterale. "Le condizioni del Santo Padre continuano a essere critiche, pertanto, come spiegato ieri, il Papa non è fuori pericolo". "Questa mattina Papa Francesco ha presentato una crisi respiratoria asmatiforme di entità prolungata nel tempo, che ha richiesto anche l'applicazione di ossigeno ad alti flussi".
"Gli esami del sangue odierni hanno, inoltre, evidenziato una piastrinopenia associata a un'anemia, che ha richiesto la somministrazione di emotrasfusioni. Il Santo Padre continua a essere vigile e ha trascorso la giornata in poltrona anche se più sofferente rispetto a ieri", aggiunge il Vaticano.
Nel bollettino, diramato dal Vaticano, vengono evidenziate delle criticità della salute di Bergoglio che ancora non erano mai apparse in quelli precedenti.
Il bollettino medico di questa sera di Papa Francesco, dice all'Adnkronos Salute, del virologo Fabrizio Pregliasco, "mette in luce un percorso non piacevole che evidenzia le difficoltà di reazione del paziente alla terapia. E ci preoccupa un po', soprattutto perché non c'è solo la polmonite, da quello che ci viene riferito, ma anche questi problemi di bronchite asmatica di cui già soffriva e che in questo momento non aiutano a migliorare le condizioni del polmone".
"È chiaro che in una persona dell'età del Pontefice, con le sue problematiche di salute di base, gli elementi riferiti oggi - la lunga crisi respiratoria di questa mattina e la piastrinopenia, associata ad un'anemia - non evidenziano un percorso di stabilizzazione e guarigione. Per questo motivo i medici hanno parlato di prognosi riservata. Ci auguriamo che Pontefice superi presto questo delicato momento" conclude Pregliasco.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Meloni viene da una storia politica, a differenza di quella liberale e radicale, che non ha considerato nei decenni gli Usa e l’atlantismo come imprescindibili per l’Italia e l’Europa". Lo scrive Benedetto Della Vedova sui social.
"Oggi la troviamo nel suo intervento alla Cpac, come zelante difensore dell’indifendibile, cioè di Trump. Trump ha sempre sostenuto anche nel suo primo mandato, falsando la realtà, che l’Unione europea fosse stata creata per approfittare degli Usa. Con lui bisognerà fare i conti, naturalmente, ma Trump non è stato e non sarà amico della Ue e men che meno dell’Ucraina che è pronto a sacrificare per l’amicizia con Putin: Meloni se ne faccia una ragione, non può essere contemporaneamente amica di Trump e della Ue, deve scegliere".
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Un trionfo di vittimismo su scala planetaria. A servizio dei potenti, altro che popolo! Meloni con il suo intervento alla Cpac in corso a Washington ha fatto una scelta di campo, contro l’Europa. Forse persegue il suo interesse politico, ma non è l’interesse nazionale". Lo scrive sui social Peppe Provenzano, responsabile Esteri del Pd.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Sorprende che nessuno di La 7 prenda le distanze dall’orribile auspicio che Salvini venga colpito da un ictus. L’alibi della trasmissione satirica non assolve autori, ospiti, dirigenti ed editori. Purtroppo, troppe trasmissioni di La 7 e di Rai 3 istigano all’odio e avvelenano il clima del Paese. Editori, dirigenti, odiatori chiederanno scusa pubblicamente?”. Lo dichiarano i Capigruppo di Forza Italia alla Camera e al Senato, Paolo Barelli e Maurizio Gasparri.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - "Neanche un accenno al saluto nazista di Bannon. Nessuna presa di distanze. Evidentemente non può farlo. Meglio la retorica melensa e consueta dell’approccio Maga. Sposa su tutta la linea ideologica la retorica di JD Vance a Monaco, e chiude la porta ad una reale soggettività europea. Un discorso furbesco e ambiguo, di chi ha scelto di galleggiare e che posiziona il governo italiano sulla linea Orban con buona pace di tutte le chiacchiere a vuoto sull’ambasciatrice dei due mondi". Lo scrive sui social il senatore Enrico Borghi, capogruppo al Senato di Italia Viva, a proposito dell'intervento di Giorgia Meloni alla Cpac di Washington.
Roma, 22 feb. (Adnkronos) - “Tante bugie, in linea con la propaganda di Meloni. Il suo è il governo delle insicurezze. Sicurezza energetica? Falso. Ha fatto aumentare le bollette, rendendo le famiglie italiane meno sicure e più povere. Sicurezza alimentare? Falso". Così in una nota Angelo Bonelli, deputato di AVS e co-portavoce di Europa Verde.
"Con il suo negazionismo climatico favorisce la crisi dell’agricoltura e il dominio delle grandi multinazionali. Libertà di parola? Falso. Difende il vice di Trump, Vance, che vuole la libertà di diffondere bugie attraverso i social, strumenti nelle mani dei potenti miliardari americani. Difende la democrazia? Falso. È lei che vuole demolire gli organi costituzionali per diventare una e trina: Dio, Patria e Legge. I conservatori del mondo vogliono costruire il nuovo totalitarismo mondiale grazie al potere economico, tecnologico e militare di cui dispongono per trasformare la democrazia in un sottoprodotto commerciale della loro attività”.