“Rigore, crescita ed equità”: sono i pilastri del programma illustrato al Senato dal presidente del consiglio Mario Monti. Il nuovo governo ha ottenuto questa sera la fiducia del senato con l’ampia maggioranza attesa. Hanno votato contro solo i 25 senatori del gruppo leghista. Questo pomeriggio Monti aveva annunciato “sacrifici equi”, facendo intendere che una maggiore tassazione colpirà i patrimoni, gli immobili e i consumi. Controbilanciata però, in chiave di crescita, da un costo del lavoro più leggero e incentivi all’assunzione, in particolare per le donne. Con una maggiore equità di trattamento “tra garantiti e no”. Anche sul sistema previdenziale Monti ha parlato di “disparità” tra classi di età e categorie.
Il professore ha promesso “lotta all’evasione e all’illegalità”, anche con strumenti di monitoraggio patrimoniale e un minore uso di contanti nelle transazioni. Annunciati anche tagli ai costi della politica, compresa l’abolizione completa delle Province, anche per raggiungere il pareggio di bilancio nel 2013.
Il voto alla Camera è previsto per domani. Ieri hanno giurato i ministri, 16 in tutto (due erano all’estero) fra cui tre donne. Monti ha tenuto per sè il dicastero dell’Economia e degli Affari regionali. “Ora si tratterà di fare una corsa”, ha dichiarato, escludendo ingressi di politici nella compagine nel futuro (qui la lista dei ministri e le immagini del giuramento di ieri).
Intanto Silvio Berlusconi, dopo aver promesso lealtà a Monti, ha tenuto un battagliero discorso ai senatori del Pdl, parlando di “sospensione della democrazia”, tornando sulla riforma della giustizia e delle intercettazioni” e ribadendo che il governo durerà fino a quando vorrà lui. A vigilare però sui provvedimenti che l’esecutivo metterà in campo ci sarà una sorta di governo ombra, che dovrà lavorare anche a iniziative da usare poi per la campagna elettorale. Scontato l’appoggio di Pd e Terzo Polo, Antonio Di Pietro per l’Idv afferma: “L’Idv darà la fiducia, ma poi deciderà il sostegno voto per voto”.
VIDEO – BERLUSCONI: “NON MI RITIRO”
Intanto dal centrodestra filtra il timore che Monti possa candidarsi a future elezioni. L’ex ministro Renato Brunetta chiede che su questo il professore prenda un impegno solenne, ma l’esponente del Pd Walter Veltroni rassicura il Pdl: “Il problema non esiste”.
Il primo ministro a parlare pubblicamente è Elsa Fornero, titolare del Lavoro e delle politiche sociali, che a Radio anch’io annuncia le parole chiave della sua azione di governo: “Equità, risanamento e crescita” (qui i ritratti dei membri del nuovo esecutivo).
LA CRONACA ORA PER ORA
21.12 – Senato approva la fiducia: 307 presenti, 306 votanti, 281 sì e 25 no. Contraria solo la Lega
20.38 – Iniziata la prima chiama per il voto di fiducia
20.30 – Gasparri: “Non ci sentiamo sconfitti”. ”Non ci sentiamo né commissariati né sconfitti, abbiamo responsabilmente scelto di condividere l’azione del governo che lei oggi presenta al Parlamento per uscire da un’emergenza economica e finanziaria non nata in Italia ma sofferta dall’Italia per il nostro enorme debito pubblico”. Lo ha detto il capogruppo Pdl al Senato Maurizio Gasparri che con il suo intervento ha chiuso le dichiarazione di voto sulla fiducia al governo Monti. “Verificheremo giorno per giorno – ha aggiunto Gasparri rivolgendosi al premier – la coerenza del suo agire rispetto agli impegni concordati dall’Italia in Europa. La nostra è una scelta libera e responsabile come sarà libero e responsabile il suo rispetto per il Parlamento sovrano nella nostra Repubblica democratica”. All’inizio del suo intervento, Gasparri ha rivendicato le azioni di risanamento messe in campo dal governo Berlusconi questa estate affermando che “più della metà dell’opera è già stata fatta, si tratta solo di concluderla”.
20.10 – Landini: “Forte preoccupazione”. “Da una prima valutazione delle linee programmatiche annunciate oggi dal premier Monti emerge una forte preoccupazione, poichè sembra prevalere una logica di contenimento della spesa pubblica, senza che si delineino quelle discontinuità necessarie per favorire una crescita sostenibile fondata sul lavoro e la sua qualità e su una reale ripresa degli investimenti pubblici e privati”. Questo il commento del leader della Fiom-Cgil, Maurizio Landini
20.04 – Finocchiaro: “Sosterremo governo con entusiasmo”. Il governo Monti e l’esperienza politica che si sta per realizzare sono assolutamente un inedito, ma rappresentano “una sfida entusiasmante”. Il Parlamento ora deve tornare in campo a dire la sua e il nuovo esecutivo dovrà rispettarlo. La laicità riformista diventerà la cifra dell’impegno del Pd. Questo, in sintesi, il contenuto dell’intervento del capogruppo Pd al Senato Anna Finocchiaro nel quale si annuncia il sì dei Democratici al governo Monti.
20.00 – Lega conferma no alla fiducia. Nel governo non c’è “nessun politico, ma ci sono grandi lobby economiche e tutti i partiti sono rappresentati: si chiamano uomini di area, amici degli amici”, uomini anche di grande prestigio, “ma faranno gli interessi delle loro banche o dei loro cittadini?”. E’ un passaggio dell’intervento di Federico Bricolo, capogruppo della Lega in Senato, con il quale il Carroccio ha annunciato che voterà contro la fiducia al governo Monti.
19.51 – Idv: “Sì a fiducia, ma senza sconti”. “Il suo governo avrà il voto di fiducia dell’Idv”. Da parte del partito dipietrista non ci sarà “nessuna pregiudiziale, ma vi aspettiamo alla prova dei fatti, valutando la disponibilità a valutare le nostre proposte. Saremo vigili senza fare alcuno sconto”. Così il capogruppo dell’Italia dei Valori al Senato, Felice Belisario, nella dichiarazione di voto sulla fiducia al governo Monti. “Siamo davanti – riconosce – a una grande opportunità per il Paese, ma dobbiamo saperla giocare”. “Noi – aggiunge – ci adopereremo affinchè i diritti non vengano derubricati”, a partire “dal diritto del lavoro. Voteremo fiducia affinchè nasca il suo governo tecnico, senza interessi di parte”. Da Belisario, inoltre, un invito al premier “a continuare ad attingere a tecnici fuori dai partiti e fuori da questo parlamento”. Nonché un richiamo ad una crisi “sottovalutata” da parte del precedente esecutivo, una recessione “per troppo tempo negata” da chi parlava di “ristoranti pieni e aerei affollati”, afferma Belisario citando il Cavaliere e generando la protesta dei senatori del Pdl.
19.43 – Berlusconi: “Tutti ci invidiano Alfano”. Non solo e’ bravo, ma tutti i leader dell’opposizione lo temono e hanno paura di lui. Silvio Berlusconi, parlando ai deputati riuniti a Montecitorio, elogia il segretario del Pdl e rivendica la scelta fatta (“ho avuto intuito”) nell’indicarlo come segretario del partito. Tutti i leader dell’opposizione, spiega Berlusconi, ce lo invidiano e Bersani e Casini hanno paura anche per la sua giovane età che li fa diventare subito dei vecchi.
19.40 – Rutelli: Da terzo polo sostegno incondizionato. Il gruppo per il Terzo Polo da’“sostegno pieno” e “non condizionato” nè “a termine” al governo guidato da Mario Monti. Lo ha detto il presidente del gruppo, Francesco Rutelli, nel corso delle dichiarazioni sulla fiducia. “Con i voti di oggi e di domani”, ha aggiunto Rutelli, l’esecutivo che si è formato “come governo del Presidente” diventa “pienamente politico. Un governo del Parlamento” che “dovrà proporre e fare approvare da una maggioranza politica di unità nazionale le riforme indispensabili per il Paese”.
19.27 – Berlusconi: “Cambiare trattati europei”. “I Trattati europei non sono un moloch e in alcuni casi devono essere cambiati”. Lo afferma l’ex premier Silvio Berlusconi intervenendo alla riunione del gruppo del Pdl alla Camera.
19.24 – Berlusconi: “Vinceremo elezioni, tra tre mesi forse campagna elettorale”. “Ho preparato una lettera da inviare al milione di nostri iscritti. Sono sicuro che vinceremo le elezioni”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando ai deputati del Pdl. Tra tre mesi ci potrebbe essere già la campagna elettorale – ha aggiunto – decideremo noi quando, dipende da come l’esecutivo si comportera’, ha detto l’ex premier. In primavera dovrebbe tenersi il congresso del Popolo della Libertà
19.14 – Berlusconi: Monti accolto come Maradona al Napoli
19.08 – Colloquio Merkel-Sarkozy-Monti. Il Presidente francese, Nicolas Sarkozy, la Cancelliera tedesca, Angela Merkel, ed il presidente del Consiglio, Mario Monti, hanno avuto questa sera una conferenza telefonica. Il Cancelliere Merkel ed il Presidente Sarkozy, prosegue una nota di Palazzo Chigi, si sono congratulati con il presidente del Consiglio per la sua nomina e per la sua determinazione ad intraprendere con urgenza ogni necessaria azione, assicurandogli il loro pieno sostegno.
19.06 – Berlusconi interverrà domani alla Camera. Domani l’ex premier, Silvio Berlusconi, interverra’ in Aula alla Camera in occasione del dibattito sul voto di fiducia al governo Monti. Lo ha annunciato lo stesso Berlusconi parlando ai deputati del Pdl riuniti in assemblea alla Camera.
18.56 – Berlusconi alla Camera per riunione gruppo Pdl
18.55 – Bersani: “Nostre proposte per sostenere Monti”. Il Pd intende presentare “proposte in ogni campo per contribuire e sostenere lo sforzo” di Mario Monti. Ad assicurarlo è stato Pier Luigi Bersani, a margine della presentazione del libro di Lucia Annunziata alla Camera. “Adesso si tratta di passare dalle parole ai fatti in un clima per noi positivo”, ha aggiunto il segretario del Pd plaudendo al discorso del presidente del Consiglio in Senato. “L’impegno è rendere ancora più evidente e forte la svolta”, ha aggiunto.
18.53 – Monti: “Seguiremo attuazione federalismo fiscale”. “Il governo seguirà da vicino il processo di attuazione del federalismo fiscale”. Lo ha detto il premier, Mario Monti, nella sua replica al Senato.
18.51 – Monti: contatti con capi di governo Ue. “Sto avendo contatti intensi con i capi di governo dei paesi europei per dare avvio rapido a quella politica auspicata dall’assemblea per una presenza incisiva dell’Italia in Europa”.
18.49 – Monti: riconosciamo primazia istituzioni politiche. “Sfondate una porta aperta, ma la sfondate, quando dite che dobbiamo essere ossequiosi al primato della politica e in questo senso abbiamo iniziato ad operare. Abbiamo un atteggiamento rispettoso e umile e con questo ci mettiamo al servizio del Paese e delle istituzioni politiche di cui riconosciamo la primazia”. Lo ha detto il presidente del Consiglio Mario Monti nella replica al dibattito sul voto di fiducia al suo governo.
18.37 – Monti replica in aula al Senato: “Non ci sono poteri forti o complotti”
“Voglio rassicurarvi totalmente sulla presenza di poteri forti o complotti internazionali. Le nostre modeste storie personali parlano in questo senso”. Così, con un sorriso, il neo premier Monti ha risposto in aule alle critiche di asservimento ai “poteri forti”. “Del resto – ha detto – le multinazionali non mi hanno proprio accolto come disciplinato servitore nel mio ruolo di commissario in Europa”.
18.17 -Fini: “Riforme non possono essere in agenda del governo ma non devono scomparire da agenda politica”
“Il tema delle riforme che non poteva essere nell’agenda del governo questa mattina non deve scomparire dall’agenda della politica”. E’ l’auspicio-invito del presidente della Camera Gianfranco Fini, intervenuto insieme a Pier Luigi Bersani, Pier Ferdinando Casini e Claudio Scajola alla presentazione del libro ‘Il potere in Italia’ di Lucia Annunziata. “Individuo nel fallimento della bicamerale -sottolinea ancora Fini- il momento topico in cui si è inceppata la seconda Repubblica”, perciò “occorre una ridefinizione delle regole.
18.08 – Prodi: “Abbiamo un bel governo. Sullo spread responsabilità anche di Berlusconi”
“Abbiamo un bel governo”. Ai microfoni di Class Cnbc, Romano Prodi promuove la squadra di Monti e osserva che “se prendiamo tutti i ministri, li scomponiamo uno a uno e li mettiamo assieme abbiamo una bella squadra di bravi individui”. Il professore avverte anche che “poi, naturalmente, bisogna che possano fare, che prendano subito una spinta iniziale di modo da dare al Paese il senso che questo governo può fare cose che prima non erano possibili”. Nessuno ha mai pensato, spiega ancora, “che l’andamento dello spread fosse solo causa di atteggiamenti specifici del Governo Berlusconi, però certamente certe dichiarazioni, rinvii e divisioni hanno innescato una miccia. Per spegnere l’incendio ci vorrà tempo. Nessuno ha pensato che la questione si potesse risolvere in un giorno. Il Governo Berlusconi ha avuto enormi responsabilità, ma io credo che con alcune decisioni, dando un messaggio deciso, possiamo essere rimessi nel gioco dell’Euro”.
17.46 – Profumo (Istruzione): “Io ministro del dialogo, ma condanno violenza”
“Voglio essere il ministro dell’ascolto e del dialogo, ma condanno ogni forma di violenza”. Lo ha detto il ministro dell’Istruzione Francesco Profumo. “E’ mia intenzione ascoltare con attenzione e interesse tutte le voci del mondo della scuola e dell’università che vogliano essere propositive. Per questo – è detto in una dichiarazione – mi rendo disponibile ad incontrarle a breve. Da professore sono abituato ad ascoltare gli studenti, le loro aspettative e speranze sono legittime”.
17.37 – Vendola: “La bussola di Monti è la lettera di Berlusconi”
”L’Italia chiedeva a Monti una svolta nello stile ma anche nelle politiche. La prima c’è stata, la seconda, invece, no”. Lo ha detto Nichi Vendola in una conferenza stampa a conclusione della riunione di Sinistra Ecologia e Libertà (Sel). “Nel discorso programmatico del premier è rimasta un’ipoteca – ha aggiunto il presidente della Puglia – sulla domanda di cambiamento che viene del Paese. In realtà la bussola che guida Monti è la lettera di Berlusconi alla Bce che si richiama a ulteriori tagli della spesa sociale. Non c’è invece nessun accenno al monitoraggio delle ricchezze in un paese dove c’è una crescita spaventosa della povertà anche nei ceti medi”. “E’ inaccettabile – ha concluso Vendola – l’idea che si possa intervenire ancora sulle vicende drammatiche del lavoro smantellando la contrattazione collettiva”.
17.27 – Nucleare, polemiche su Clini
Scatenano polemiche le dichiarazioni del neoministro dell’Ambiente Corrado Clini, storico dirigente del ministero, che in un’intervista a Un giorno da pecora ha detto la sua su argomenti delicatissimi, dal nucleare agli Ogm alla Tav. Il tutto mente il suo governo non ha neppure ottenuta la prima fiducia, quella del Senato. Antonio di Pietro dice che “alla prima dichiarazione pubblica, il ministro Corrado Clini ha già sbagliato due volte. In primo luogo perchè ritiene che in Italia bisogna considerare l’opzione nucleare, in secondo luogo perchè, esercitando uno strumento di democrazia diretta, il popolo italiano ha bocciato con il 95% questa tecnologia obsoleta e pericolosa”. Strali anche dal Pd, dai Verdi e da Greenpeace.
17.26 – Scajola: “Auguri al governo, non staccare la spina”
“Non è un problema di staccare la spina. A un governo nuovo si fanno gli auguri”. Ancora una volta l’ex ministro Claudio Scajola prende le distanze da Silvio Berlusconi rispondendo alle domande dei cronisti sulle parole di Berlusconi. Quello di Monti, osserva ancora l’esponente Pdl, è “un governo con un compito importante, ha la nostra adesione per svolgere il suo compito al meglio”.
17.24 – Clini (Ambiente): energia nucleare “tecnologia chiave”
“Il ritorno al nucleare è una opzione sulla quale bisognerebbe riflettere molto, anche se quello che è avvenuto in Giappone ha scoraggiato. Comunque, di base, la tecnologia nucleare rimane ancora una delle tecnologie chiave a livello globale”. Cosi’ il neoministro all’Ambiente Corrado Clini nel programma di Radio 2 “Un giorno da pecora”. Per il ministro quindi il nucleare è possibile a “certe condizioni”. “E’ una tecnologia e bisogna valutarla”, ha concluso.
17.23 – Cremaschi (Fiom): “Programma di monti socialmente pessimo”
Le dichiarazioni programmatiche di Monti “sono socialmente pessime. Esse sposano totalmente la lettera della Bce che propone in Italia quella ricetta liberista che sta distruggendo lo stato sociale in Europa”. Lo afferma in una nota Giorgio Cremaschi, leader della Fiom-Cgil. Per Cremaschi, Monti allude “alla possibilità di licenziamenti più facili per i nuovi rapporti di lavoro, cioè prima di tutto proprio i giovani. Si esalta la flessibilità contrattuale, si annunciano tagli alle pensioni, si tassa la prima casa, mentre si sceglie la norma folle del pareggio di bilancio in Costituzione. Assente totalmente la patrimoniale sulle ricchezze reali e qualsiasi misura a freno della speculazione finanziaria. I ricchi non pagano sostanzialmente nulla”, sottolinea. “Il massacro sociale è già in atto e così lo si aggrava e basta. Bisogna mobilitarsi contro questo programma, altro che patto sociale”.
17.10 – Vendola (Sel): “Discorso di Monti cocente delusione”
Il discorso programmatico di Mario Monti è stato “deludente”: “E’ cambiato lo stile, ma non la politica che resta profondamente conservatrice”. Questo il giudizio del leader di Sel, Nichi Vendola, sul discorso pronunciato oggi in Senato dal nuovo presidente del Consiglio. Al termine della segreteria nazionale di Sel, Vendola ha sottolineato che “oggi festeggiamo la fine di uno stile, quello commercial-pornografico che ha caratterizzato il berlusconismo, ma non festeggiamo la fine di una politica: il discorso di Monti, sui cui avevamo un’aspettativa forte, è stato una cocente delusione”. Nonostante questo, Sel resta “vincolata al patto di lealta’” siglato con Pd e Idv e “non strappa affatto la foto di Vasto”.
17.09 – Casini: “Berlusconi non staccherà la spina”
Berlusconi staccherà la spina? ”In teoria può farlo ma in pratica non lo farà”. Lo dice il leader dell’Udc, Pier Ferdinando Casini, a margine della presentazione del libro di Lucia Annunziata “Il potere in Italia”.
16.49 – Parisi (Pd): “Da Monti silenzio sul referendum elettorale”
“Non possiamo sottacere il totale silenzio del governo riguardo alla questione della abrogazione della legge elettorale posta con forza da 1.200.000 cittadini e ora riconosciuta, almeno a parole, come una necessità e una urgenza da tutte le forze politiche. Pur nella consapevolezza dei limiti delle competenze del governo mi sarei aspettato almeno un accenno al riguardo”. Lo afferma Arturo Parisi, del Pd. “Riconoscere la crescente distanza tra i cittadini e le istituzioni, e quindi l’esistenza di una emergenza democratica oltre a quella economica, – aggiunge- ci chiama a ricordare che proprio la presente legge elettorale è una delle cause principali della crescente distanza tra i cittadini e le istituzioni”.
16.47 – Clini (Ambiente): “Io riformista moderato”. Domeniche a piedi “temporanee”
“Io sono un riformista moderato.” Corrado Clini, neoministro dell’Ambiente del Governo Monti e storico direttore generale del dicastero, si è definito così oggi ai microfoni del programmi di Radio2 Un Giorno da Pecora. Ministro, che cosa ha votato alle ultime elezioni? “Io pratico il voto disgiunto e sono un riformista moderato”. Come Giorgio Napolitano? “Esattamente”. A chi si sente più vicino? “Sono stato nominato Direttore Generale da Giorgio Ruffolo, al quale sono molto legato: lui è un punto di riferimento della cultura riformista italiana”. Ha votato per il Pd? “Si e no. Il voto è segreto, io posso dire che sono un riformista moderato”, ha concluso Clini.
16.32 -Fmi: “Governo Monti positivo, favorisce chiarezza politica”
”La creazione di un nuovo governo con un programma chiaro favorisce una chiarezza politica e rappresenta uno sviluppo positivo”. Così il Fondo Monetario Internazionale (Fmi) commenta il nuovo governo di Mario Monti. Lo afferma il portavoce del Fmi, David Hawley. Gli ispettori del Fondo Monetario Internazionale arriveranno in Italia alla fine di novembre, continua Hawley, spiegando che le missioni saranno trimestrali e il Fmi pubblicherà ogni volta un rapporto.
16.11 – Scajola: “Naturale convergenza con partiti Terzo Polo”. “Varato il governo, occorrerà prendere in esame i provvedimenti e noi sappiamo già oggi che la cura necessaria al Paese guarda alla modernità, alla novità, al cambiamento, alle riforme e vede una naturale convergenza tra il Pdl e i partiti che compongono il Terzo Polo”. Lo ha detto Claudio Scajola in un articolo sul sito della sua fondazione Cristoforo Colombo. “La fase nuova -sottolinea- che si è aperta deve avere come priorità l’interesse nazionale ma apre scenari di ricomposizione del fronte moderato. Gli italiani faranno il resto: basterà loro pensare a ciò che serve all’Italia e a chi è in grado realmente di mettersi in gioco per tutelarne presente e futuro”.
16.10 – Donadi (Idv): “Discorso condivisibile, ora attesa per i provvedimenti”. “Dal presidente del Consiglio, Mario Monti, sono giunte enunciazioni importanti e condivisibili che ci confermano la bontà della nostra scelta di contribuire a far nascere questo governo”, così Massimo Donadi. Il presidente dei deputati di Italia dei Valori, commenta l’intervento del presidente del Consiglio nell’Aula di Palazzo Madama aggiungendo che “è evidente che una valutazione più attenta e puntuale potrà avvenire solo dall’analisi dei singoli provvedimenti con il quali il governo tradurrà i principi oggi annunciati”. “Italia dei Valori collaborerà con spirito costruttivo – conclude – per far sì che i provvedimenti annunciati siano positivi ed efficaci e accolgano le aspettative che hanno in questo momento i cittadini italiani”.
16.00 – Gasparri (Pdl): “Ok a misure coerenti a lettera Ue, poi mani libere”. Per Monti nostro ok a misure coerenti con lettera di Berlusconi alla Ue. Sul resto mani libere e valutazioni di volta in volta su provvedimenti”. Lo scrive il presidente del gruppo Pdl al Senato, Maurizio Gasparri, su twitter.
15.44 – Bocchino (Fli): “Programma condivisibile al 100%”. “Il programma illustrato da Monti in Parlamento è condivisibile al cento per cento ed è quello che serve al Paese. Da parte nostra ci sarà un sostegno pieno e costruttivo all’azione di governo, sperando che tutte le forze politiche colgano questa grande occasione”. Lo dichiara il vicepresidente di Fli, Italo Bocchino.
15.32 – Cicchitto (Pdl): “Continuità da verificare, ma è una sfida per tutti”. “Evidentemente, sul complesso del discorso del presidente Monti è necessaria una riflessione politica generale che andrà fatta a tempo e luogo opportuno”, anticipa Fabrizio Cicchitto. Il capogruppo Pdl alla Camera osserva intanto che “sul merito, con un approccio in parte ancora metodologico, Monti ha fatto un discorso equilibrato, in continuità esplicita – sottolinea – con molte delle cose fatte dal governo Berlusconi e per ciò che riguarda il futuro con la lettera inviata all’Europa. Sia pure in termini generali, Monti si è misurato con i problemi riguardanti le politiche fiscali favorevoli alla crescita e con i nodi da sciogliere per quello che riguarda gli aumenti della produttività anche grazie a nuove relazioni industriali così come del resto richiesto dalla lettera di Trichet”. “Per il resto – osserva ancora – è evidente che molto va verificato sul terreno della concreta iniziativa legislativa. In ogni caso, come ha detto giustamente il sen. Bondi, si tratta – conclude Cicchitto – di una sfida per tutti in una situazione che non ha precedenti anche dal punto di vista della situazione parlamentare”.
15.28 – Napoli (Pdl): “Unica novità di Monti è ritorno Ici”. “Le comunicazioni del presidente Monti al Senato hanno traguardato i prossimi decenni della vita politica italiana. Non posso tacere la mia delusione per un discorso che nel breve termine contiene una sola novità rispetto al programma del governo Berlusconi: il ritorno dell’Ici e l’imposizione di una patrimoniale”. Così il vice presidentutati del Pdl, Osvaldo Napoli, commenta le dichiarazioni programmatiche del neopremier a Palazzo Madama. “Nel lungo termine, come diceva Galbraith – prosegue Napoli – saremo tutti morti e altri valuteranno il da farsi. Ho ascoltato con sorpresa che uno degli obiettivi del governo ‘tecnico’, ma più correttamente ‘del Presidente’, è la riconciliazione dei cittadini con la politica e le istituzioni. Questo è per la verità l’obiettivo di ogni esecutivo liberamente scelto dagli elettori. Come possa essere nel programma di un governo dal timbro presidenziale lo scopriremo nelle prossime settimane”, conclude l’esponente del Pdl.
15.24 – Ferrero (Prc): “Governo Monti aggraverà la crisi”. “Monti ha esposto oggi al Senato il programma della Confindustria, della Merkel e della BCE”. Lo dice Paolo Ferrero, segretario nazionale di Rifondazione comunista, che aggiunge: “Ecco un chiaro esempio di coerenza: un governo espressione dei poteri forti che propone un programma dei poteri forti, che consiste nell’estremizzazione delle politiche neoliberiste che ci hanno portato alla crisi. Già pronto a rimettere l’ICI sulla prima casa, nemmeno citato il problema delle rendite finanziarie. Con linguaggio felpato tipico dei banchieri, il nuovo premier ha annunciato che proseguirà sulla strada delle misure già varate da Berlusconi: non c’è nessun cambio di indirizzo politico. C’è un cambio di stile, di toni, ma non di contenuti politici. Con questo programma la crisi si aggraverà”.
15.14 – Colloquio Passera-Castelli al Senato. Breve colloquio alla buvette del Senato, durante la pausa dei lavori che si concluderanno con il voto di fiducia, fra il ministro dello Sviluppo economico e delle Infrastrutture, Corrado Passera, e l’ex viceministro alle Infrastrutture, Roberto Castelli.
15.04 – Monti alla Camera, aula semivuota. Un’aula semivuota alla Camera ha accolto per la prima volta il presidente del Consiglio, Mario Monti, che ha depositato il testo del suo discorso programmatico, sul quale l’assemblea di Montecitorio voterà domani la fiducia al governo.
15.03 – Passera: “Io superministro? No, siamo tutti uguali”. “E’ una ‘non definizione’. Tutti i i ministri sono uguali”. Così, con un sorriso accennato, Corrado Passera, neoministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture risponde ai giornalisti che gli chiedono un commento sulla definizione con cui è stato indicato dalla stampa. Passera, dopo il discorso programmatico del presidente del Consiglio, Mario Monti, al Senato, ha avuto un lungo colloquio con il senatore Pd Pietro Ichino.
15.02 – Castelli: “Discorso Monti rafforza il no alla Lega”. “Dopo aver conosciuto i nomi dei ministri e il discorso del presidente del Consiglio il convincimento a votare no alla fiducia al governo è ulteriormente rafforzato”: lo ha detto nell’Aula del Senato Roberto Castelli della Lega. ”Siamo molto delusi – ha detto Castelli a Monti – per la scelta di nominare invece che un ministro per le Riforme un ministro per la coesione sociale, fatto che suona come una sconfessione di tre anni di lavori del Parlamento sul federalismo fiscale, tema su cui vigileremo. Seguiremo attentamente valutando provvedimento per provvedimento come votare e, eventualmente, per decidere di dare una mano”. Per Castelli, “questo governo è forte di due persone, il presidente del Consiglio ed il ministro Passera”.
14.59 – Severino (Giustizia): “Saremo collegiali”. E chiede sospensione da albo avvocati
“Noi saremo molto collegiali. Nessuno di noi vuole essere protagonista, ci riuniremo e porteremo all’esterno decisioni condivise”. A dare la cifra del nuovo governo Monti è il guardasigilli Paola Severino. Stamattina, ha aggiunto, “ho parlato con il presidente dell’ordine degli avvocati di Roma per chiedere la sospensione temporanea dall’Albo. Chi passa alle istituzioni deve pensare solo alle istituzioni”.
14.48 – Belisario (Idv): “Buoni i propositi di Monti, vedremo attuazione”
“Buoni propositi” di cui “bisogna vedere l’attuazione. Intanto daremo la fiducia”. Così il capogruppo dell’Idv al Senato, Felice Belisario, a proposito del discorso pronunciato dal nuovo presidente del Consiglio, Mario Monti, nell’aula di Palazzo Madama. “Apprezziamo l’esposizione dei capitoli in cui il presidente Monti vuole articolare il suo programma, insieme dovremo capire quali sono gli interventi concreti che verranno fatti per superare la crisi finanziaria, fare il pareggio dei conti e non mettere le mani in tasca sempre ai soliti”.
14.44 – Fornero (Lavoro): “Opposizione di sindacati mi stupirebbe”
Gli obiettivi del governo sono ”il risanamento, la crescita, l’equità”. Lo ha detto il ministro del Lavoro, Elsa Fornero, richiamando il discorso programmatico del premier Mario Monti. “Se su queste basi dovessi trovare opposizione da parte dei sindacati – ha sottolineato il ministro Fornero parlando a margine dei lavori in Senato – ne sarei stupita”. Alla domanda se intende incontrare a breve le parti sociali, il neoministro ha risposto: “Immagino di sì, incontreremo tutti”. S
14.39 – Il Pdl voterà compatto la fiducia a Monti, al Senato e alla Camera
“I gruppi del Popolo della Libertà del Senato e della Camera voteranno compatti la fiducia al governo Monti. Non si capisce come di fronte ad una decisione così chiara sia stata fatta trapelare da qualche agenzia di stampa una interpretazione diversa e destituita di ogni fondamento”. E’ quanto precisa una nota diffusa da Palazzo Grazioli.
14.11 – Calderoli: “Monti fa macelleria sociale e politica”
L’intervento più duro contro le linee programmatiche del nuovo premier arriva da Roberto Calderoli della Lega nord: “Sono preoccupato e turbato dopo aver ascoltato l’intervento di Mario Monti in Senato, intervento in cui ho riscontrato numerosi elementi che indicano, purtroppo, macelleria sociale, macelleria istituzionale e macelleria politica: i tecnici e le relative logge hanno espropriato il popolo e il Parlamento della democrazia”.
13.54 – Monti: “Margini di successo ridotti dopo anni di contrapposizioni”
“Dopo anni di contrapposizioni dure i margini di successo sono ridotti ma è possibile riscattare tutti insieme il Paese” e ristabilire la fiducia. Lo ha detto il premier Mario Monti.
13,51 – “Troppe disparità nel sistema pensionistico”
“Il nostro sistema pensionistico rimane caratterizzato da ampie disparità di trattamento, tra fasce d’età e categorie, con alcune aree di ingiustificati privilegi”, afferma in aula il presidente del Consiglio Mario Monti.
13.49 – “Contrasto alle mafie”
La crescita economica, dice Monti, passa anche per “il copntrasto alle organizzazioni mafiose” e alle loro infiltrazioni nell’economia.
13.47 – Giustizia civile più rapida e “valorizzare capitale umano per crescere”
Le politiche microeconomiche per la crescita passano per “la valorizzazione del capitale umano”, con “interventi mirati su scuole e aree in ritardo”, e revisione sul sistema di gestione degli insegnanti, anche con i meccanismi di incentivazione previsti dalla riforma Gelmini. Sono “fattori rilevanti” per la screscita dell’economia. Monti cita anche la necessità di una maggiore concorrenza e di una maggiore vigilanza antitrust. Sempre in tema di maggiore competitività del sistema, “si devono ridurre i tempi della giustizia civile” anche attraverso il riordino delle sedi giudiziarie.
13,46 – “Contrattazione più vicina ai luoghi di lavoro”
Per quanto concerne al contrattazione, occorre “spostare il baricentro verso i luoghi di lavoro”. Lo ha detto il presidente del Consiglio, Mario Monti, parlando in Senato, a proposito della riforma del lavoro.
13,45: “Lavoro, più equità tra garantiti e no”
Monti promette interventi sul mercato del lavoro, “senza toccare i contratti di lavoro dipendente in essere”.
Bisogna porre ”fine al mercato duale del lavoro”, afferma. “Il nuovo ordinamento varrà solo per i nuovi rapporti di lavoro. Non verranno modificati i rapporti di lavoro regolari in essere”.
“Nel mercato del lavoro- ha detto Monti- alcuni sono fin troppo tutelati mentre altri sono privi di tutela. Ci dovrà essere un sistema più equo con riforme applicate solo ai nuovi rapporti di lavoro per facilitare la crescita della produttività”. Tra gli incentivi per le nuove assunzioni, Monti cita in particolare le donne. ”Con il consenso delle parti sociali dovranno essere riformate le istituzioni del mercato del lavoro per allontanarci da un mercato duale dove alcuni sono eccessivamente tutelati ed altri privi di tutele e assicurazioni”.
13,40 -Monti: “Ridurre il costo del lavoro con più tasse su consumi e patrimonio”
Il prelievo fiscale può essere ridotto per favorire la crescita: meno contributi sul lavoro, da finanziare con più imposte sui consumi e sui patrimoni immobiliari. Questo il “disegno”” fiscale delineato dal presidente del consiglio Mario Monti in Senato. Monti ritiene necessaria “una sistematica riforma degli ammortizzatori sociali per offrire garanzie a tutti in un momento di crisi”. Il professore afferma con cautela che ”sarà possibile programmare una riduzione graduale della pressione fiscale”.
13,38 – “Lotta all’evasione e all’illegalità, anche monitorando i patrimoni”
“Lotta all’evasione fiscale e all’illegalità” anche con il monitoraggio “non solo del reddito, ma anche dei patrimoni accumulati”, annuncia Monti. Occorre “abbassare la soglia dell’uso del contante” e migliorare gli strumenti di “accertamento induttivo del reddito”. L’abolizione dell’Ici, spiga ancora, “è un’anomalia italiana”, e parla di un intervento sulle imposte immobiliari. ”L’esenzione dall’Ici delle abitazioni principali è una peculiarità se non un’anomalia del nostro ordinamento”, afferma, dunque sarà necessario “riesaminare il peso del prelievo sulla ricchezza immobiliare”.
13,30 -Monti: “Pareggio per pubblica amministrazione e tagli ai costi della politica”
Vincolo di bilancio in pareggio per le amministrazioni pubbliche, in vista del pareggio del bilancio dello Stato nel 2013. E’ il primo punto del programma Monti illustrato dal professore al Senato. “Daremo piena attuazione alle manovre varate nell’estate e alle lettere d’intenti all’Ue, poi valuteremo interventi correttivi”. Monti parla di riforme di sistema previdenziale e assistenziale. Di fonte ai sacrifici sono ineludibili interventi di contenimento” dei costi della politica. Gli eletti e i managr pubblici “dovranno agire con sobrietà”. Monti avvierà subito “una spending review” alla Presidenza del Consiglio. Monti annuncia anche il taglio, e in prospettiva, la completa eliminazione delle Province.
Affinché il vincolo di bilancio “sia efficace dovranno essere chiarite responsabilità dei singoli livelli di governo e a questo proposito sarà opportuno studiare l’esperienza di alcuni paesi europei che hanno affidato ad autorità indipendenti la valutazione del rispetto sostanziale della regola”.
13,26 – “Crisi internazionale, ma Italia più colpita”
“La crisi è internazionale ma ha colpito particolarmente l’Italia. La debolezza della nostra economia precede la crisi”, afferma Mario Monti snocciolando i dati di Pil dell’Eurozona negli anni scorsi. “La crisi ha colpito soprattutto i giovani, con l’aumento del tasso di disoccupazioni giovanili”. La crisi ha accentuato anche le disparità territoriali”. I problemi del Mezzogiorno vanno affrontati con rimodulazione delle risorse. Ma, continua Monti, “esiste anche una questione settentrionale”.
13,24 -Monti: “I sacrifici devono essere equi”
13, 22- Le misure per la crescita
Per la crescita bisogna favorire “la nascita di nuove imprese e favorire ingresso nel mercato del lavoro di giovani e donne, le grandi risorse sprecate del Paese”, dice Monti. “Chi dice che queste misure non hanno effetti nel breve periodo teme che in realtà £ledano gli interessi di qualcuno”. Ma le scelte di chi acquista i titoli pubblici “sono legate all’aspettiva di come sarà l’Italai tra 10-20 anni quando scradranno i titoli”
13,20 – I pilastri di Monti: “Rigore di bliancio, crescita ed equità”
“Rigore di bliancio, crescita ed equità”. Questi i pilastri dell’azione di governo annunciati da Mario Monti. Finora la “mancanza di crescita” ha frustrato il raggiungimento di questi obiettivi.
13.16 – Monti: “La fibe dell’euro porterebbe alla disgregazione”
“L’Europa è posta alla prova più grave dalla sua fondazione”, affrema il premier. “Non illudiamoci che il progetto europeo possa sopravvivere alla fine dell’unione monetaria. La fine dell’euro porterebbe alla disgregazione”. E il futuro dell’euro “dipende anche da quello che farà l’Italia nelle prossime settimane”.
13.14 – Monti: “Obiettivo riconciliazione”
L’obiettivo del governo tecnico è “riconciliare maggiormente i cittadini alla politica”, afferma Monti, auspicando il superamento di una fase di dialettica politica molto accesa.
13.13 – Monti: “Governo nasce in seria emergenza, serve senso dello Stato”
“L’Europa sta vivendo i giorni più difficili dagli anni del secondo dopoguerra”: così Mario Monti, presidente del consiglio, nell’esordio del discorso programmatico per ottenere al fiducia al Senato.
13, 07 – Monti inizia il suo intervento programmatico al Senato
12,54 – Berlusconi: “Torneremo in piazza, tocca a noi governare”
Torneremo nelle piazze ha spiegare che tocca a noi governare, spetta al centrodestra che ha sempre avuto una maggioranza nel Paese e in Parlamento. E’ questo il ragionamento che Silvio Berlusconi ha fatto ai senatori del Pdl. L’ex premier non ha parlato di una manifestazione, ma ha sottolineato come ci sia la necessita’ ora di ritornare tra i cittadini.
12,45 – Terzi (Esteri) giura al Quirinale
Il nuovo ministro degli Affari esteri, l’ambasciatore a Washington, Giulio Terzi di Sant’Agata, ha appena prestato giuramento nelle mani del Presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano.
12,33 – Caldoro: “Monti avrà anche la delega agli Affari regionali”
“Il presidente del Consiglio Mario Monti avrà la delega diretta per gli Affari Regionali”. Lo ha detto il governatore della Campania Stefano Caldoro spiegando che lo ha riferito il presidente della Conferenza delle Regioni Vasco Errani che “ha avuto questa assicurazione”.
12,31 – Bersani: “IL governo non è a tempo”
Il governo non è a tempo, il Pd lo sostiene e non ha ora alcun senso essere “retrospettivi” su Berlusconi. Piuttosto si deve guardare al sodo e concentrarsi su riforme finalmente possibili. Così il segretario del Pd, Pierluigi Bersani, nelle riunioni avute in mattinata prima con il gruppo dei senatori a palazzo Madama e poi con i deputati a Montecitorio, ha confermato il pieno sostegno del suo partito al nuovo esecutivo e ha rivendicato l’importanza delle riforme parlamentari.
12.26 – Severino (Giustizia): “Dialogherò con tutti, su intercettazioni aspetto fiducia”
“Spero di avere il consenso di tutti e di dialogare con tutti, sarà necessario”. Lo ha dichiarato il neoministro della Giustizia, Paola Severino, a margine di una cerimonia all’università Luiss di Roma. A chi le chiedeva se avesse già contattato i rappresentanti dell’Associazione nazionale magistrati, Severino ha risposto: “Non li ho ancora incontrati”. E a una domanda sui temi aperti, come riforma della giustizia e intercettazioni, risponde: “Di questi temi non parlo ancora, ne parlerò dopo la fiducia”.
12.26 – Berlusconi ai senatori Pdl: “Uniti, ma ognuno è libero di fare quello che vuole”
E’ importante che il gruppo del Senato resti unito, ma ognuno è libero di fare quello che vuole. Lo ha detto Silvio Berlusconi parlando ai senatori del Pdl a palazzo Madama, riferendosi all’atteggiamento da tenere nei confronti del governo Monti.
12.25 -Monti al Quirinale per il giuramento di Terzi e Di Paola
Il Presidente del Consiglio, Mario Monti, ha appena lasciato palazzo Giustiniani, dove era arrivato attorno alle 9, per raggiungere il Quirinale. Oggi, infatti, è previsto il giuramento del ministro degli Esteri, Giulio Terzi di Sant’Agata, e del ministro della Difesa, Giampaolo Di Paola. I due ministri non hanno giurato ieri con i colleghi di governo perché impegnati, rispettivamente, a Washington e a Kabul.
12.20 – Berlusconi: “Sospensione della democrazia. Decisione imposta dal Colle”
Incontrando i senatori del pdl l’expremier Silvio Berlusconi ha sottolineato che il governo Monti rappresenta una sospensione della democrazia perché si tratta di un esecutivo non eletto dai cittadini. La decisione è stata praticamente imposta anche nei tempi dal presidente della Repubblica, ha aggiunto.
12.18 – Di Pietro: “Sostegno a Monti, ma non alla maggioranza dei poteri forti”
“L’Italia dei Valori darà il proprio contributo affinché il Paese si possa munire di un governo all’altezza della situazione rispetto a quello di prima, che era ridicolo nella sua formazione. Ma certamente non possiamo far parte di una maggioranza che a priori appoggi l’operato di questo governo perché non sappiamo cosa vuol fare, soprattutto perché le sue componenti finora sono state molto al servizio dei poteri forti e poco al servizio di quella giustizia sociale che adesso dicono che vogliono difendere. Meglio essere San Tommaso e Santa Lucia”. Lo afferma il leader dell’Idv Antonio Di Pietro. “Ci preoccupano molto i possibili conflitti d’interesse e le relazioni interpersonali esistenti all’interno di questo magma del sistema finanziario-bancario e imprenditoriale, che opera dietro le spalle. Ci auguriamo che la professionalità dellle persone che sono a questo governo sappia tagliare in modo netto, con la loro storia passata, queste relazioni”.
12.17 – Di Pietro: “Berlusconi perde il pelo ma non il vizio”
“Il lupo perde il pelo ma non il vizio”. Lo ha detto, a SkyTg24, Antonio Di Pietro commentando le frasi di Berlusconi di stamattina all’assemblea del senatori del Pdl, a proposito di giustizia e intercettazioni. “Berlusconi è venuto in Parlamento per risolvere i suoi problemi personali e ora vuole vedere cosa gli serve”, ha aggiunto il leader di Idv.
12.17 – Passera: “Nessun conflitto d’interessi, vedrete con i fatti”
“Sono solo ministro di due ministeri. Non ho più niente a che vedere con altro. Vedrete con i fatti”. Così il ministro dello Sviluppo e delle Infrastrutture Corrado Passera, risponde ai giornalisti che gli chiedono di eventuali conflitti di interesse nel suo incarico.
12.16 – Berlusconi: “Non ho più il cellulare, le intercettazioni sono una vergogna”
“Non ho più il cellulare”. Silvio Berlusconi torna a parlare delle intercettazioni nel corso di una riunione con i senatori del Pdl a Palazzo Madama. “Quella delle intercettazioni è una vergogna. Io ho deciso che di non avere più il cellulare”, avrebbe detto il premier, denunciano “sette intrusioni” nel suo ultimo apparecchio.
12.12 – Napolitano: “Gratificato da accoglienza a governo Monti”
“Le accolgo con senso di gratificazione, sono fin troppo generose”. Così il presidente della Repubblica Giorgio Napolitano ha risposto, in margine a un convegno alla Luiss, ai giornalisti che gli chiedevano una valutazione sulle reazioni positive alla nascita del governo Monti, non solo in Italia ma anche in Europa. Più abbottonato, invece, il capo dello Stato, ad un’altra domanda dei cronisti: se c’è ottimismo da parte sua per l’esito del voto di fiducia di oggi al Senato, primo banco di prova per l’esecutivo Monti. “Vado a sentire”, si è limitato a rispondere Napolitano.
12.08 – Berlusconi: “Risalgo nei sondaggi”
“Secondo gli ultimi sondaggi, la mia immagine è salita a oltre il 35% nel gradimento degli italiani”. Lo avrebbe detto Silvio Berlusconi parlando con i senatori del Pdl a Palazzo Madama.
12.00 -Berlusconi: “Monti non cambierà la legge elettorale”
”Monti non cambiera’ la legge elettorale ma siamo d’accordo che va cambiata. Abbiamo un gruppo di esperti che sta valutando quella migliore , va modificata prima delle prossime elezioni”. Lo ha detto Silvio Berlusconi incontrando i senatori pdl. “Ci opporremo a delle manovre che bloccano lo sviluppo perché ora per il nostro Paese è il momento della crescita”, ha aggiunto.
11,50 – Berlusconi: “Monti dura quanto decidiamo noi”
Il governo Monti durerà finché lo vorrà il Pdl. Lo avrebbe detto l’ex premier Silvio Berlusconi parlando coni senatori pidiellini a Palazzo Madama. Il Cavaliere avrebbe spiegato che il nuovo esecutivo avrà vita finché non lo deciderà lui e il suo partito. Affrontare ora una campagna elettorale, sotto la pressione negativa e l’assedio dei media, sarebbe stato un errore, avrebbe aggiunto il Cavaliere. Il governo, avrebbe precisato, durerà il tempo necessario per attuare le misure anti crisi e poi si tornerà subito al voto.
11,49 – Berlusconi: “Manteniamo collegamento con Lega, il Carroccio giù nei sondaggi, noi su”
”Alcuni nostri senatori facciano da collegamento con la Lega, dobbiamo tenerli vicini. Il Carroccio ha deciso di andare da solo ma in base ai sondaggi loro scendono di un punto mentre noi cresciamo”. Lo ha detto l’ex premier Silvio Berlusconi incontrando a Palazzo Madama i senatori del Pdl.
11,39 – Berlusconi: “Avanti con riforma delle intercettazioni e della giustizia”
Andiamo avanti con la riforma della giustizia e delle intercettazioni. Silvio Berlusconi non cambia programma, per lui occorre subito riformare l’ordinamento giudiziario. Lo ha ripetuto ai senatori del Pdl a Palazzo Madama. Serve anche la riforma del fisco, ha sostenuto l’ex premier. “Dicevano che eravamo causa dei problemi in Borsa e adesso è come prima”. Lo ha detto Silvio Berlusconi incontrando i senatori del pdl a Palazzo Madama.
11,34 – Berlusconi: “Ritroviamo la convergenza con casini e Fini”
La speranza di Silvio Berlusconi è di trovare ampia convergenza con il Terzo Polo. L’ex premier ha riferito ai senatori del Pdl l’auspicio di recuperare il rapporto con Casini e Fini. Saremo determinanti in Parlamento, ha sostenuto il Cavaliere che ha detto ai senatori di non conoscere il programma di Mario Monti. L’ex presidente del consiglio ha ribadito il suo no a un’imposta patrimoniale: “La patrimoniale fa calare il valore degli immobili del 15-20% come accaduto in Francia che l’ha fatta”. Quanto al sostegno al governo Monti, ”voteremo i provvedimenti decidendo volta per volta e spingeremo per fare quelli che avevamo noi in cantiere”.
11,31 – Berlusconi: “Avevo proposto a Monti di fare il premier del centrodestra”
“A Mario Monti avevo proposto di fare il premier del centrodestra”. Lo ha detto Silvio Berlusconi, parlando con i senatori del Pdl. Il premier ha riferito che tra le ‘offerte’ fatte al presidente della Bocconi c’era anche quella di fare il ministro dell’Economia. “Stimiamo Monti”,ha aggiunto, “ma diremo no a qualsiasi manovra depressiva”.
11,26 -Marcegaglia: “Grazie a Napolitano, evitata estromissione dell’Italia da euro”
La presidente di Confindustria, Emma Marcegaglia, durante una cerimonia alla Luiss si è rivolta direttamente al presidente della Repubblica, Giorgio Napolitano per “un ringraziamento di cuore” per l’incarico a Mario Monti. Scelta “per evitare all’Italia una dolorosa, traumatica e immeritata estromissione dall’Euro e dai mercati”. Il presidente di Confindustria ha rimarcato che “anche oggi vi è chi contrasta la formula emergenziale come se si trattasse di uno spodestamento della democrazia e del suffragio universale”.
11,15 -Berlusconi riunisce il gruppo Pdl al Senato
L’ex premier Silvio Berlusconi è giunto da pochi minuti al Senato per partecipare alla riunione del gruppo dei senatori del Pdl. Nel pomeriggio il Cavaliere sarà alla Camera dove si riunirà il gruppo dei deputati.
11,05 -Passera (sviluppo economico): “Sviluppo sostenibile e posti di lavoro”
“Abbiamo fatto il primo passaggio di consegne e ora si inizia a lavorare”. E’ quanto ha affermato il neoministro allo Sviluppo economico e infrastrutture, Corrado Passera, incontrando i giornalisti al termine del passaggio di consegne con il ministro allo Sviluppo economico uscente, Paolo Romani. “L’impegno piu’ immediato – ha aggiunto – è capire. Cambierà tutto ciò che serve per creare sviluppo sostenibile e trovare tutte le opportunità per creare posti di lavoro nel nostro Paese”. Rispondendo infine ai giornalisti che gli chiedevano se il superministero che accorpa le competenze di Sviluppo economico, Infrastrutture e Trasporti non sia troppo gravoso, Passera ha affermato: “L’impegno ce lo metterò tutto”.
11,02 – Merkel a Monti: “Sfide comuni nell’eurozona”
Abbiamo ”sfide comuni” nell’eurozona. Lo afferma la cancelliera tedesca Angela Merkel in una mail inviata a Mario Monti e riportata dall’agenzia Bloomberg, sottolineando come il presidente del consiglio italiano debba fra fronte a riforme “decisive e necessarie”. “Lei assume l’incarico in un tempo difficile per il suo Paese”, afferma Merkel, “come anche per l’eurozona tutta, che orienta su di lei grandi speranze e aspettative. Compete a lei e al suo governo approvare e realizzare le misure di riforma cruciali e necessarie”. Riforme da attuare “subito”.
11,02 – Colloquio telefonico Monti-Van Rompuy: “Piena fiducia all’Italia”
Il presidente del Consiglio europeo Herman Van Rompuy ha avuto questa mattina una conversazione telefonica con il premier italiano Mario Monti. Lo ha comunicato lo stesso Van Rompuy in un messaggio su Twitter. “Questa mattina ho avuto una conversazione telefonica con il professor Mario Monti, nuovo presidente del Consiglio italiano, con cui abbiamo discusso dell’attuale situazione nell’area euro ed in particolare in Italia”, si legge nel tweet di Van Rompuy. Al premier, continua il presidente del Consiglio Ue, “ho espresso la piena fiducia dell’Unione Europea nella capacità dell’Italia di superare l’attuale situazione e di contribuire pienamente a risolvere l’attuale crisi finanziaria dell’area euro. Abbiamo deciso di continuare le nostre discussioni in un incontro a Bruxelles la prossima settimana”, conclude Van Rompuy.
10,45 – Clini, neoministro dell’Ambiente: “L’obiettivo è la riduzione delle emissioni”
“Le politiche ambientali dovranno integrarsi maggiormente con quelle energetiche, del trasporto e delle infrastrutture per raggiungere l’obiettivo della riduzione delle emissioni”, afferma il neominisrro dell’Ambiente Corrado Clini. ”Il nostro Paese, a differenza degli altri partner europei, ha un’agenda ambientale molto stretta e sarà difficile rispettare i tempi degli obiettivi richiesti dalla Ue”, ha aggiunto. Clini ha raccontato di aver saputo del suo incarico solo un’ora prima del giuramento. Al conduttore della trasmissione che gli chiedeva se ci abbia pensato prima di accettare, ha risposto scherzando: “Ho avuto solo il tempo di cambiarmi la camicia”.
10,40 – Della Vedova (Fli): “Legge elettorale in Parlamento”
”Bisogna prendere coraggio, metterela faccia tutti quanti, accelerare le riforme, lo sforzo è mettere tutte le energie al servizio di questo governo. Ci sono alcuni passaggi che vanno affrontati e uno di questi è quello sulla legge elettorale: dobbiamo farla in parlamento”. Lo ha detto questa mattina a Omnibus, su LA7, Benedetto Della Vedova di Fli.
10,40 – Quagliariello: “Letta e Amato al governo, occasione mancata”
”La mancata presenza di Gianni Letta e Giuliano Amato nel governo Monti è un’occasione mancata”. Lo ha detto Gaetano Quagliariello intervistato da “Radioanch’io”. “Sarebbe stata – ha aggiunto in vicecapogruppo del Pdl al Senato – una presenza di garanzia perché nel loro ruolo istituzionale avrebbero impedito che questo esecutivo corra il rischio di restare scollegato dal Parlamento, cosa che solo l’esperienza politica può dare”.
10,37 – Monti al lavoro a Palazzo Giustiniani
E’ già tornato a lavoro nei suoiuffici a Palazzo Giustiniani il neo presidente del Consiglio Mario Monti. Il Professore ha lasciato il suo albergo nel centro di Roma, dove ancora è ospitato, ed è tornato negli uffici messi a disposizione dal Senato, in attesa di prendere possesso delle nuove stanze a Palazzo Chigi, con ogni probabilità dopo la fiducia che tra oggi e domani sarà votata dal Senato e dalla Camera.
10,33 – Casini: “Volevamo i politici in squadra, ma Pdl e Pd hanno detto no”
L’Udc era disponbile a inserire nella squadra di governo sottosegretari poltiici ma ha dovuto “prendere atto del no da parte del Pdl e del Pd’’: lo afferma il leader dell’Udc Pier Ferdinando Casini, intervistato a ‘Unomattina”.
10.31 – Tour europeo per Monti la settimana prossima
Un giro per le capitali europee con probabili tappe nelle principali città (Bruxelles, Berlino, Londra e Parigi) è in programma per il presidente del Consiglio, Mario Monti, la prossima settimana. L’indiscrezione, apparsa oggi su un quotidiano, viene confermata a Palazzo Chigi. Tuttavia le stesse fonti sottolineano che al momento non sono ancora definiti nè il calendario nè le mete che saranno toccate.
10.18 – De Benedetti: “Fine del Berlsuconi show, ma il Pd delude”
”E’ la fine di uno show. Berlusconi è stato, ed è, un serial tv durato troppo a lungo. Termina con la tragedia di un Paese eticamente distrutto, economicamente sfiancato, finanziariamente sull’orlo del fallimento”. Lo dice l’imprenditore Carlo De Benedetti in un’intervista al Corriere della Sera. De Benedetti elogia l’operato del capo dello Stato: Monti “era l’unica scelta, rappresenta il meglio che la tecnocrazia può offrire”, anche se “spero che la tecnocrazia venga presto sostituita dalla politica”. L’imprenditore non risparmia critiche al Pd. “Non ha corrisposto alle aspettative mie e a quelle di tanti entusiasti alla sua nascita”. Quanto a Renzi, “la rottamazione non può essere un progetto in sé Di Berlusconi ne abbiamo già avuto uno, e ci è bastato”. De Benedetti sottolinea la necessità di una “patrimoniale light, sotto l’1%, su tutto”, come “segno verso l’assoluta necessità di ridurre la forbice sempre più ampia della disuguaglianza sociale”.
10,05 – Bill Emmott: “Berlusconi non è finito”
Il Cavaliere “non è affatto finito. Se ne è andato perché non aveva più la maggioranza, non a causa delle pressioni dell’Europa. Se non ci fossero stati quegli otto traditori sarebbe ancora in sella, e sono certo che proverà a tornare in campo: è ancora una figura molto potente della politica italiana”. A dirlo è l’ex direttore dell’Economist Bill Emmott, in un’intervista al Mattino sul nuovo governo. L’Italia, secondo il giornalista britannico, ce la farà a superare la crisi, “con sacrifici, cambiamenti e riforme. Ma non basterà questo governo: è un processo che durerà almeno 5 anni”.
9.55 – Casini: “Ho esortato Monti ad attingere dal mondo della Chiesa”
“Vincitore io? Gossip”. Pier Ferdinando Casini, a Unomattina, respinge le interpretazioni che lo indicano come il protagonista dell’operazione Monti al governo. “Guardiamo alla sostanza: una spinta alla serietà e allo sviluppo di questo Paese. Se oggi c’è bisogno di un governo tecnico è perché la politica non ha dato buona prova di sé”. Però ha aggiunto: “Ho sollecitato molto il presidente del Consiglio, ma non ne aveva bisogno, ad attingere al grande potenziale di ricchezza che la Chiesa dà al Paese”. E il giornale dei vescovi Avvenire oggi parla di “una stagione di speranza”.
9.51 -Il Financial Times: “I tecnocrati al timone dell’Italia”
“I tecnocrati prendono il timone dell’Italia” è il titolo dell’apertura di oggi del Financial Times che sottolinea il “plauso dei leader europei e lo scetticismo dei mercati”. Il quotidiano finanziario sottolinea anche la scelta di Monti di assumere la guida del ministero dell’Economia e di nominare Corrado Passera al “’superministero che unisce industria e infrastrutture”, e mette in evidenza il commento del leader dell’Idv Antonio di Pietro: “Finalmente abbiamo un governo competente, non uno di nani e ballerine”.
9.25 – Fornero, neoministro del Lavoro: “Equità, risanamento e crescita”
Elsa Fornero, neoministro del Lavoro e delle politiche sociali, promette “equità”. Intervistata da Radio Anc’h’io, Fornero afferma: “Devono valere le tre parole chiave pronunciate da Monti “La prima è risanamento, che è necessario e urgente, perché senza quello l’Italia non si salva. Poi c’è la crescita, una speranza soprattutto per chi ha meno e per i giovani. Infine c’è la coesione sociale, insieme all’equità. Il risanamento va fatto guardando alle differenze e cercando di attenuarle”. Fornero ha svelato un retroscena della sua nomina: “Mi ha chiamato l’altra sera e mi ha detto ‘puoi immaginare il motivo della mia chiamata’”.
VIDEO: IL PASSAGGIO DI CONSEGNE
9.14 – A Roma il nuovo ministro degli Esteri
Giulio Terzi di Sant’Agata, ex ambasciatore a Washington e nuovo ministro degli Esteri, è arrivato a Roma per il giuramento al nuovo governo Monti. Il nuovo responsabile della Farnesina è giunto poco prima delle 8 all’aeroporto internazionale Leonardo da Vinci.
9.07 – Il governatore Zaia: “Monti non munga il Nord”
“Vigileremo perche’ nell’azione delgoverno chiamato a risanare i conti non ci sia la solita cosa per cui si munge la vacca del Nord che è l’unica che dà buon latte. Super Mario deve guardare anche al Sud, dove ci sono situazioni disastrose. Se no il fallimento è assicurato”. Per il governatore del Veneto Luca Zaia, intervistato da La Stampa. “La cifra di chi del Nord sta al governo deve essere il federalismo e le riforme. Se non le faranno ce ne ricorderemo”..
9.04 – Veltroni: “Monti futuro candidato premier? Problema che non esiste”
“Non esiste il problema Monti”. Walter Veltroni, a La Telefonata” di Canale 5, non entra nemmeno nella questione di un’eventuale candidatura a premier di Mario Monti una volta chiusa l’esperienza del governo di emergenza. “Se il Pdl pone il problema è una questione dei rapporti tra il Pdl e il presidente del Consiglio -ha spiegato l’esponente del Pd-. Noi non poniamo lo stesso problema, non è questa la questione fondamentale con i problemi che abbiamo”.
8.42 – Bindi: “Non è un governo di grande coalizione”
“Non sta nascendo un governo di grande coalizione: respingo questa idea. Noi non siamo alleati né col Terzo polo né col Pdl, non ci sono né larghe intese né nuove coalizioni”. Lo dice, a La Stampa, Rosy Bindi, presidente del Pd. “Noi terremo aperto il cantiere della costruzione del Nuovo ulivo e continueremo il confronto con il Terzo polo. E mentre Monti fa il suo lavoro, proveremo a fare finalmente le riforme necessarie”.
8.28 – Brunetta: “Monti non si candidi mai a future elezioni”
“Di fronte a professori, banchieri, presidenti del Cnr e di Authority che hanno deciso di servire il Paese in un momento così difficile, io non posso che dire grazie”, afferma lex ministro Renato Brunetta al Corriere della sera, parlando del governo Monti. Ma, avverte, “non si usi l’emergenza per costruire piattaforme o trampolini per storie politiche, personali o di gruppo”, dice Brunetta. “Mi sarebbe piaciuta una dichiarazione ufficiale che tutto il governo, a partire dal premier, non si candiderà in futuro a qualsiasi tipo di elezione”, aggiunge. “Voglio che dica bravo Brunetta, brava Gelmini, viva la legge di stabilità”.