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Contro i comunisti e per i soldi

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“Quasi quasi torno ad occuparmi delle mie aziende…”, nel frattempo continua invece ad occuparsi di quelle degli altri, a partire dalla Rai.
In queste ore l’ex presidente del Consiglio sta anche tentando di piazzare un uomo di sua fiducia al ministero delle Infrastrutture naturalmente con la delega alle comunicazioni, l’unica che lo appassioni nel profondo del cuore e del portafoglio.

Riuscirà il presidente Monti, dopo aver impressionato i pari grado di Germania e di Francia, ad impressionare anche tutti noi, avocando a sé questa decisione e respingendo non solo le ingerenze dei partiti, ma finalmente anche quelle delle logge, dei gruppi di pressione, dei portatori insani di conflitto di interessi?

Dal nome che uscirà, saremo in grado di capire se, almeno per una volta, l’interesse generale avrà avuto la meglio sul conflitto di interessi.

Replicando in aula a chi, e noi tra questi, gli aveva chiesto di portare l’Italia in Europa anche nel mercato dei media, il presidente Monti, leggermente irritato, aveva ricordato le sue battaglie contro Bill Gates quando era commissario europeo: “I giornali americani mi chiamavano il Saddam del business…”, forse in questi giorni anche il professore avrà avuto modo di apprezzare quanto sia più facile contrastare gli oligopoli in Europa, che non in Italia, dove il capo di un grande partito che lo sostiene è anche il proprietario di un impero mediatico.

Bossi continua a dichiarare che l’ex alleato avrebbe accettato di sostenere il governo solo per tutelare il patrimonio e curare meglio i suoi interessi privati. Chi meglio di Umberto conosce Silvio?

Speriamo che Monti ci stupisca tutti e magari assegni a se medesimo la delega sulle comunicazioni, questa sì sarebbe davvero uno bella sorpresa!

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